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Autore: Giorgia Alfonso    20/09/2014    11 recensioni
"Lontano dagli occhi lontano dal cuore", un motto che potrebbe confermare Gemma Brizzi. Passare dalla piena felicità ad una voragine di sentimenti cupi, contrastanti e senso di perdita, ma non volersi arrendere nemmeno per un secondo. Nemmeno per un attimo di riposo. Eppure, colui che l'ha spinta dentro quel buco nero è l'uomo che un tempo avrebbe considerato la sua stessa vita. Tanti sacrifici buttati in aria, tanti viaggi affrontati solo per lui. E quel fato diabolico che sembra volerle dare un'altra possibilità, un'ultima partenza, un ultimo arrivo, un ultimo viaggio, un'ultima occasione ... per riprendersi quell'amore apparentemente perduto.
Seoul, la grande città coreana che di primo acchitò la spaventò tanto, giungendo lì per una vacanza che, in teoria, doveva essere semplice relax. Invece si era rivelata una manna ... per lo meno inizialmente. Ora invece, tornare a calpestare quel suolo potrebbe portarla alla rovina più completa o ad un nuovo inizio.
Genere: Commedia, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: Lime | Avvertimenti: Triangolo | Contesto: Contesto generale/vago
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The Stage of Love




 
 
 
 

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Avete mai provato a mantenere una relazione a distanza?
Se sì, confermerete con il fatto che non sia una cosa facile … per niente. Forse all’inizio, quando l’amore è ancora blando, spensieratamente superficiale, combattere questa battaglia può rivelarsi anche semplice. Subito non sembra complicata, ma  lo è. Fidatevi. 
Lontano dagli occhi lontano dal cuore. Non pensiate che sia solo un detto insignificante, facilmente raggirabile. Qualcuno riesce nell’impresa, ma per quanto tempo? Non si può vivere un amore a distanza per sempre, logico. In qualche modo le strade si devono accorciare e, se non avviene in breve tempo, … si spera e prega che tutto prima o poi migliori.

Se c’è amore c’è speranza. Vero!                                                                        

Con l’amore si affronta ogni ostacolo. Ancora vero, ma non sempre si riesce a superarli. Le cose non potranno mai cambiare in meglio se entrambe le fazioni non fanno la loro parte.
A volte aggrapparsi alle spalle del partner diviene la cosa più normale da fare, ma quasi mai è la cosa giusta. E’ meglio aggrapparsi alle proprie, perché solo a noi stessi siamo impossibilitati a voltarle.

La gente è strana, prima si odia e poi si ama, cambia idea improvvisamente”, cita una canzone italiana. L’amore miracolosamente può sbocciare dall’odio o può trasformarsi pericolosamente in insoddisfazione. A volte inaridisce anche con una velocità piuttosto sorprendente. 
Non crediate mai nella favola “lui è quello giusto”. Obbiettivamente non potete confermarlo! Nemmeno se vi sta per sposare. No, che dico! Nemmeno se vi ha già sposate!!! 
Sì, da questo mio pesante inizio, penserete che ciò che seguirà non sarà per voi una lettura piacevolmente felice, ma piuttosto un susseguirsi di cinismo e malinconia, in fondo questo “diario” parla di me e io, colpo di scena: sono stata appena scaricata. Dunque mi scuserete se non abbellirò le mie parole sputando fiorellini e cuoricini. 
Sapete, tutto è iniziato qualche tempo fa, con un viaggio tanto desiderato, affrontato assieme a due mie care amiche. Quella decisione cambiò per sempre la mia vita, aprendomi la mente e facendomi incontrare un uomo … molto lontano. Ora come ora lo potrei paragonare ad un alieno, ma un tempo la sua diversità era solo un pregio per me. 
Se gli incontri avvengono per destino, non siate certi della loro durata, perché durante il tragitto il fato può sempre decidere di svoltare. 
I paesi orientali mi hanno sempre incuriosita, ma fu a causa della passione per alcuni programmi televisivi coreani che io ed Ilenia, insieme alla nostra amica italo-coreana Sarah Kim, approdammo in sud Corea per la prima volta, in veste di turiste d’oltremare. 
Non molte persone hanno hobby simili, ma per mia fortuna loro mi sono vicine, anche se Ilenia mi continua a sostenere da lontano, abitando agli estremi dell’Italia: io al nord e lei al sud. 
Avevo ventiquattro anni ed ero ancora nella fase: troverò la mia strada! In effetti quel primo esperimento portò una cosa a me fondamentale: l’amore! Grazie a quella relazione a distanza iniziò il mio cammino di studio appassionato verso una cultura completamente diversa dalla mia.
Le nostre strade si divisero dopo quell’indimenticabile vacanza metropolitana, trascorsa tra palazzoni immensi e hanok village ancora ben conservati, che si stagliavano in quello sfondo moderno ricco di musica, luci, colori e traffico. Ilenia si gettò a capofitto in una nuova attività, mentre Sarah tornò nel suo paese di origine: appunto la Corea, a causa dell’improvviso divorzio dei genitori. Non perdemmo però i contatti. Ciò che ci legava sempre e comunque erano i korean drama, i famosi e tanto amati telefilm di quella tanto sognata nazione. 
Io invece tornai spesso a Seoul … solamente per lui. 
Mano a mano che mi arricchivo di esperienza, la scrivevo, appuntandomi i miei pensieri riguardo a questa importante relazione, fatta di scoperte, fascino, segreti, opposizioni e anche sofferenza. 
In questo momento, mentre scrivo, sono seduta in una “diversamente comoda” poltrona dell’aeroporto, in attesa del mio volo. Sì, riparto ancora, ma purtroppo per me questa volta non so ben definire i miei sentimenti per quel luogo, che un tempo avrei chiamato casa senza remore. Potrei riscoprire nuovamente la capitale, oppure sentire il forte peso del gelo appena scesa dall’aereo …
Dopo quattro anni insieme, io e il mio ragazzo ci siamo lasciati e senza un apparente motivo. Insomma il viaggio si prospetta molto diverso da quelli passati e mi sento un po’ come se fosse la mia prima volta, con la differenza che ora ho ventotto anni. Sono in una fase in cui non mi sento abbastanza adulta per la mia età, ma allo stesso tempo sento di essere troppo vecchia per altre tante questioni. Non sono più la ragazzina motivata di un tempo, desiderosa di realizzare un sogno, ma solo una ragazza diversamente matura che ha preso la pazza decisione di provare a ricucire un rapporto difficile e forse troppo distante nello spazio. 
Almeno per quella persona, io i sacrifici sono ancora disposta a farli. 
Cosa vado a fare a Seoul, sapendo che lui questa volta non sarà lì ad attendermi? 
Bella domanda. 
Beh, intanto partiamo e poi si vedrà. Laggiù non sarò comunque sola, Sarah mi sta aspettando e sicuramente mi aiuterà nella mia impresa. Direi che potrei chiamare questo “diario di bordo”, che non so nemmeno se continuerò a scrivere, non essendo mai stata brava a far durare i “cari diari” della mia infanzia/adolescenza: “alla ricerca dell’amore perduto”
Fa schifo, lo so. Ma calza a pennello! 
Chissà se riavrò indietro quel mio grande amore. Sicuramente … non otterrò nulla come al solito … Sì, credo di essere una pessimista di natura e pure ben indurita dagli avvenimenti del mio passato. 
Ad ogni modo, è proprio il caso di concludere con un: “aish jinjja*!!!in stile coreano. 
Chiudo e kaja*!

 

 

classica esclamazione coreana composta da una parolaccia (che non traduco) e (진짜) jinjja un termine per dal significato di "davvero"
* KAJA (가자): letteralmente andiamo!

 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 

 

1 Capitolo

 
 
 
 

Ormai guardare il programma sugli abiti da sposa in tv non era più un passatempo, ma quasi un modo per prendere appunti su quali abiti le piacevano di più. Non si era ancora fatta nessun programma, ma sapendo che il tempo sarebbe passato in fretta, anche il momento tanto atteso del matrimonio sarebbe giunto in un batter di ciglia.
Non aveva ricevuto una vera e propria proposta, ma una semplice affermazione dal suo ragazzo: la promessa della fatidica domanda. Si frequentavano da quattro anni e forse per molti poteva sembrare un passo affrettato, ma quando si è separati da chilometri e chilometri di distanza sembra essere la cosa più naturale da fare, se si vuole vivere finalmente insieme.
Non poteva però aspettare l’anno dopo per rivederlo, come avevano programmato nell’ultimo incontro. Aveva un bisogno immane di tornare da lui, per questo ebbe una brillante idea e la grande offerta della compagnia aerea confermò la sua decisione di partire prima del previsto. Destinazione logicamente sempre Seoul.
L’arrivo di un messaggio la disincantò dalla tv, riconoscendo la suoneria: era lui. Non si era fatto sentire molto quel giorno, ma il lavoro era praticamente il primo dei suoi pensieri e di questo ne era consapevole.
Corrugò la fronte osservando l’sms appena giunto, che citava solo una parola: scusa. Subito rispose, chiedendo logicamente il perché, ma non fece in tempo a premere il tasto di invio, che l’arrivo di un altro commento in chat la bloccò all’istante.
-“Non posso più farlo”.
Attese allora che le fosse chiarita meglio la questione, magari aveva sbagliato numero e intendeva inviarlo a qualche amico o collega.
-“Hai capito?
A quel punto decise di rispondere:
-“No. Cosa intendi?
-“Non possiamo più sposarci
Leggendo sentì un tonfo, come se le si fosse aperta una voragine in petto, il suo cuore venne risucchiato da un buco nero.
Respirò lentamente, cercando di tornare alla calma: forse aveva dei ripensamenti dovuti alla giovane età, forse era in crisi, forse voleva prima continuare a vedersi come avevano fatto fino a quel momento, forse … forse …
-“D’accordo. Non so cosa ti stia passando per la testa, ma …  Posso capire. Tanto non mi avevi fatto una vera proposta di matrimonio, no? Quindi non importa. Non parliamone più e quando sarai realmente pronto me lo chiederai ufficialmente. In futuro insomma.
La sua risposta tardò ad arrivare, ma alla fine giunse:
-“Non è solo quello. Il fatto è che non posso più continuare …
Sbatté gli occhi, un po’ appannati e rilesse meglio i messaggi. Si scrivevano in coreano, ormai aveva una conoscenza tale da poter parlare la sua lingua abbastanza bene o almeno in modo comprensibile, ma rilesse comunque due volte, sapeva di non essere ancora ad un livello tale da conferirle una grande sicurezza. O forse, visto il tipo, anche dopo aver raggiunto tale livello comunque la sicurezza sarebbe mancata a priori.
Aveva compreso perfettamente, traducendo alla lettera. La discesa nel buco nero continuò imperterrita, tanto da non avvertire più il battito cardiaco.
-“Scusami
Rimandò lui, vedendo che la giovane non rispondeva.
-“No. Ti prego, così no! Dobbiamo vederci. Non puoi dirmi una cosa del genere e pensare di chiudere con me ora che siamo distanti. Dammi una ragione per lo meno!”, ma la ragione apparentemente non venne rivelata.
Inutile tenere per sé la sorpresa, gli fece dunque presente di aver comprato in anticipo il biglietto aereo, con l’intento di apparire davanti ai suoi occhi per magia, pensando di renderlo felice. Lui si mostrò semplicemente dispiaciuto per l’accaduto, sconsolato e si preoccupò che potesse avere un rimborso da quel volo ormai prenotato.
Dal canto suo lei fu chiara e decisa:
-“Tornerò da te. Ci incontreremo ancora, perché solo allora potrò avere una spiegazione seria. Voglio sapere come stanno i fatti, se rinunci perché troppo difficile o se davvero sono diventata un peso per te. Sono certa che il tuo cuore sia ancora rivolto verso me, per cui tornerò per fartelo capire.

 


 

   
 
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