Salve a tutti!!! Sono nuova del sito, e questa è la
prima fan fiction su One Piece che scrivo! Spero di non aver combinato un
disastro °_° Ok, non so molto bene che dire…l’introduzione non rende a pieno l’idea
della fic, ma non sapevo che scrivere XD (e cavolo non sai niente!!! N.d.tutti)(scusate
T_T n.d.me) Beh non ho altro da dirvi se
non BUONA LETTURA!!!
Dream On
Capitolo 1: Riuniti!
L’amica d’infanzia di Rufy!
L’isola di Longring Longland. Un nome buffo tanto quando le piante e gli
animali del luogo, incredibilmente lunghi o alti. Ma ciò che attirò Marie in
quell’isola, non fu la curiosità per le sue stranezze, ma la bandiera di una
nave ancorata al porto. Completamente nera e con un teschio al centro, sembrava
una qualunque nave pirata. Se non fosse stato per il capello disegnato in testa
al teschio, un cappello che lei conosceva fin troppo bene. Sorrise, ancorando
la propria imbarcazione accanto alla nave pirata, scendendo con grazia da essa.
Diciassette anni compiuti da un bel po’, era molto alta per la sua età. Aveva
gambe lunghe e sfilate, un fisico magro e prosperoso e un dolce viso di
carnagione chiara, colorato da due occhi intensi e rossi. Marie non si poteva
certo definire una brutta ragazza. Particolarità singolare ereditata dalla
madre, erano i lunghi capelli argentati, in parte legati in alto e in parte
lasciati liberi. Solo un ciuffo lungo fino al collo copriva la parte destra del
viso, sfiorando l’occhio. Dall’altro lato, i capelli erano tenuti rigorosamente
dietro l’orecchio da un fermaglio. Probabilmente, era un modo come un altro per
far notare subito i grossi boccoli argentati che indossava. Unico accessorio
che portava, a parte il log pose sul polso sinistro. Vestita in maniera non
troppo elegante ma provocante, con una minigonna blu notte e un top abbastanza
scollato che lasciava scoperto il ventre. A tenere la gonna al giusto posto,
una cintura in pelle marrone. La fibia in argento aveva un rilievo al centro,
raffigurante un grosso teschio bianco, simbolo dei pirati.
“Beh, non mi resta che aspettare.” Disse Marie sottovoce, avvicinandosi
alla nave per osservarla meglio. “Prima o poi torneranno qui per salpare, no?”
Mise le mani ai fianchi sbuffando, ma la sua attesa fu breve: infatti, i
proprietari stavano tornando alla nave proprio in quel momento, correndo.
“Hey, tu! Allontanati dalla nostra nave!” Urlò il capitano, più avanti
di tutti, fermandosi a poca distanza dalla ragazza, minimamente preoccupata.
“Gomu Gomu No…” Continuò lui, lanciando il braccio indietro,
allungandolo. Ma non fece in tempo ad attaccare che Marie, visibilmente
arrabbiata, tirò un forte pugno in testa al poverino, a cui subito spuntò un
rosso bernoccolo sulla testa.
“Idiota!” Fece lei, mentre gli altri li raggiungevano esterrefatti. “Non
ti ricordi più dei tuoi amici, testa di rapa?!”
E fu solo in quel momento che Rufy osservò meglio la ragazza, cosa che
durò per lunghi secondi in cui il silenzio regnava sovrano. Al termine di
questi, il capitano scattò in piedi con espressione scioccata, indicandola.
“Tu!!! Tu!!! Tu!!!”Continuava a dire, sempre più scioccato. “Tu sei
Marie?!”
Sorridente, lei portò la mano sinistra al fianco, mentre con la destra
colpiva leggermente la testa di lui. “Certo che ce ne hai messo di tempo, eh,
Rufy?”
“Ma…co-come ti sei conciata!!! Quasi non ti riconoscevo!” Urlò, ancora
scioccato.
“Infatti non mi hai riconosciuta, scemo!”
“Rufy, non ti facevo così maleducato!” Esordì una voce dal gruppetto,
avvicinandosi cautamente a lei. Il biondo prese la destra di lei baciandola e
guardandola provocatorio.
“Perdona il nostro capitano, è un troglodita! Io mi chiamo Sanji, ed è
un piacere fare la conoscenza di una ragazza bella come te.”
“Ehm…io sono Marie, piacere…” Disse lei un po’ imbarazzata, mentre il
cuoco della Going Merry saltellava di gioia ricoperto dai cuoricini.
“Ma-chan, ancora non posso credere che sia davvero tu!” Esordì Rufy,
approfittando della lontananza di Sanji.
“Perché? Cos’ho di diverso?” Il bruno sbiancò,
indicando sconvolto le varie cose che elencava.
“I capelli ad esempio! Non li hai mai portati
sciolti!”
“Oh, beh, c’è sempre una prima volta!”
“E quei cosi alle orecchie!”
“Si chiamano boccoli, Rufy, e sono un tipo di orecchini.”
“La maglietta corta!”
“Embè? Fa caldo!”
“Ma soprattutto…QUELLA!!!” Esclamò indicando la
minigonna. L’amica non aveva mai e poi mai indossato una gonna in vita sua.
“Oh!” Rispose senza molto entusiasmo. “Non è un
problema. Sotto ho un pantaloncino.”
“Davvero? Vediamo!” E
avvicinò la mano alla gonna di lei facendo per alzargliela, ma fu prontamente
colpito in testa dalla proprietaria.
“Scemo!!! Questo non ti dà
il diritto di guardare!”
“Non vedo dove sta il problema! Con te ho fatto anche
il bagno!”
“AVEVAMO DUE ANNI, IDIOTA!” E furiosa prese a
colpirlo in faccia con una raffica di pugni, ricoprendolo di insulti fino a
quando non sentì la sua risata.
“Beh? Che ci trovi da ridere?”
“Nonostante quegli strani vestiti sei sempre la
solita Marie! >> E le cinse le spalle con un braccio, facendola sospirare e
poi sorridere.
“Anche tu sei rimasto lo stesso, Ru-kun…”
“Suuu Ma-chan! Adesso ti presento il resto della ciurma!”
E dicendo così, la trascinò verso gli altri, che nel frattempo si erano
riempiti di domande e risposte su chi fosse la misteriosa ragazza.
*****
“Ah! Ora ho capito!” Esordì Nami, comodamente seduta su una sedia
sdraio. Dopo aver legato la barca di Marie alla Merry, tutti si erano radunati
sul ponte attendendo spiegazioni da Rufy, che non tardarono ad arrivare. “Così,
è una tua amica d’infanzia!”
“Esattamente!” Esclamò lui con un sorriso a trentadue denti. “Ci
conosciamo da quando siamo nati!”
“Nel vero senso della parola.”Si intromise lei,
seduta vicino a Nami. “Siamo nati lo stesso giorno. Le nostre madri si sono
conosciute in clinica e sono rimaste in buoni rapporti.”
“Caspita! E’ grandioso!”
Esclamò Usop, mentre Sanji accendeva l’ennesima sigaretta.
“Oh, dolce Marie, dev’essere stata dura
passare l’infanzia con Rufy!” Sceneggiò Sanji, prendendo le
mano di lei tra le sue. “Permetti che il sottoscritto ti prepari un pranzetto
coi fiocchi!” I suoi occhi brillavano. E alla parola “pranzetto” si
illuminarono anche quelli di Marie, che gettò le braccia al collo del cuoco.
“Non sai come mi faresti felice!!” Urlò, mentre
Sanji era totalmente estasiato dalla sua presenza. “Vado subito mia cara!!!” E corse verso la cucina, lasciando un polverone dietro
di sé. “SI MANGIA!!!” Esclamarono in coro Marie, Usop
e Chopper, che corsero inseguendo Sanji.
“Beh, io vado a dormire…” Disse Zoro in tutta tranquillità, sedendosi
comodamente in un luogo isolato del ponte.
“Io penso che scenderò in cabina a leggere.” E così dicendo, anche Robin
lasciò il luogo, lasciando soli Rufy e Nami.
“Hey, Rufy…” Esordì lei dopo parecchi secondi di silenzio. “Tu non
scappi in cuci…?”
Ma non riuscì a terminare la frase, perché voltandosi verso il capitano
lo vide addentare un grosso cosciotto di carne.
“Ne ho rubato un paio stamattina! Così posso mangiare in tranquillità!
Sono un genio, no?”
Esterrefatta, la navigatrice non rispose, limitandosi a sospirare. E tra
di loro tornò il silenzio, rotto soltanto dai versi di Rufy intento a mangiare
il cosciotto.
“Senti, Rufy…Hai detto che Marie è una tua amica d’infanzia…ma dì la
verità, tra voi c’è qualcosa di più, vero?”
E sorrise sadicamente, pronta ad ascoltare la risposta di lui da brava
ficcanaso quale era.
Il moro ci pensò su un po’. E senza scomporsi chiese semplicemente: “In
che senso?”
“Beh…” Cominciò lei, pensando a come spiegarlo in termini chiari e
comprensibili. “Penso che tu le piaccia. E sono sicura
che anche lei piace a te.”
Silenzio. Totale silenzio. Rufy smise anche di mangiare, e Nami pensò di
averlo “incastrato”. Finchè questo non si mise a ridere sonoramente.
“Ahahah!! Questa è bella!!!
Io e Marie!!! Ahahahaha!!!” E continuava
a ridere senza sosta, tanto che gli lacrimavano gli occhi.
“Questa è la cosa più buffa che abbia mai sentito! Ahahahaha!!” E prese a rotolare sul ponte senza smettere di ridere,
riacquistando il controllo solo quando un pugno della navigatrice lo colpì
sulla testa. Solo a quel punto si sedette composto dov’era prima, e riprese a
mangiare il cosciotto dicendo solo un “Impossibile.” tranquillo.
“E perché?” Chiese lei, delusa di non aver fatto una nuova scoperta.
“E’ solo un’amica, e poi lei ha occhi solo per lui!”
Lo guardò incredula. “Lui chi?”
“Mio fratello, ovvio.”
“Vuoi dire Ace? Il ragazzo che abbiamo
incontrato ad Alabasta?” Rufy fece cenno di sì con la testa, trangugiando un
altro cosciotto.
“Oh.” Disse lei, come sorpresa. “Quindi le piace
Ace.”
“Se le piace? Ne è innamorata persa! Non esiste altro
che lui!” Esclamava sorridendo, incuriosendo sempre di più la navigatrice, che
si era messa comoda.
“Dici sul serio? Non starai esagerando?”
“Macché! Mi hanno raccontato che alla clinica piangeva
ininterrottamente! Smise solo quando Ace venne a trovarmi! Avevamo le culle
vicine e mio fratello si mise a giocare con lei…da quel momento cominciò a
ridere!”
“Ma dai?” Ridacchiò Nami, pensando che quella doveva essere una scena
tenerissima.
“Figurati che la prima parola di Marie fu proprio ”Ace“
!”
“Addirittura! E la tua, invece?”
“E’ stata ”carne“!” E scoppiarono a ridere tutti e due, mentre Rufy
raccontava passo passo l’infanzia di Marie.