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Autore: athazagorafobia    26/12/2014    0 recensioni
Era iniziato come uno screzio il loro, come uno scherzo del destino; completamente a caso.
Era nella natura di Elena essere curiosa, e fin dalla più tenera età aveva fatto dono di questa sua piccola caratteristica.
Quando aveva visto il migliore amico della sorella giocare ad un gioco su internet appunto si era incuriosita, ci avrebbe giocato anche lei.
Passano gli anni e il gioco diventa abitudine, ma non è più abitudine ciò che invece accade intorno.
Genere: Fluff, Sentimentale, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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CAPITOLO 4


“Dovremo solo accettare che,
quando qualcuno non si fa sentire,
è perché non vuole.
E dovremo lasciare perdere.”
 
Sapete quando pensate troppo a qualcosa e dimenticate tutto il resto ?
Quando pensate troppo a qualcuno e dimenticate tutti gli altri?
Ecco era andata così. Pensando a Francesco avevo lasciato tutto e tutti . Quando non parlavo con lui, parlavo di lui agli altri.
Ora che era finita me ne resi conto.
Ora che era finita avevo bisogno di qualcuno che mi riempisse quel vuoto, di qualcuno che mi stesse vicino.
 
- Ciao-
- Hey -
- Come va? -
- Bene, te? -
- Insomma -
- Che è successo? -
- Tanti fattori di cose -
- E parla -
- Beh nulla di straordinaria importanza . Ho smesso di parlare con Fra. -
- Perché ? -
- Boh ; forse perché probabilmente non ci vedremo mai -
- E quindi ? -
- E’ una cosa complicata .  A differenza di te con lui è più difficile parlare; alla fine il discorso cade sempre sul fare la webcam ed io non voglio.
Non credo che un’amicizia si basi su questo.
Io gli voglio un casino di bene, ma non lo trovavo giusto -
Non credo che un amore si basi su questo.
- In che senso? Spiegati -
- Beh sai che lui deve farsi almeno due seghe al giorno per essere contento no? E mi chiedeva di aiutarlo. Io naturalmente gli dicevo sempre di no, ma lui oltre a questo non dice altro. Forse è il suo modo di comunicare, ma non il mio .-
- Ma perché non ci parli ? -
- Gliel’ho già detto un casino di volte -
- E lui ? -
-  Che io sono troppo timida -
- E’ fatto così, tu prova ad incazzarti -
- Non dirgli niente -
- Si va bene . Tu incazzati -
- Per quello non mi sembra il caso . Non ho il diritto di arrabbiarmi per questo con lui . E poi che gli dico? -
- Quello che vuoi -
 
Davvero non ci riuscivo a non  pensare a lui.
E l’unica persona che mi riempiva senza lui era Andrea.
Andrea, che andava in classe con lui, che ascoltava le sue parole.
Andrea, che si comportava con me come un fratello, che mi voleva bene e cercava di comprendermi.
Andrea, che da quando aveva la ragazza mi scriveva sempre più raramente e a monosillabi.
E comunque lui c’era.
Incazzati
Andrea non sapeva di ciò che provavo per Fra.
Mi ero dovuta inventare tutto nella conversazione.
Ma assomigliava così tanto alla realtà….
Incazzati
No, adesso basta. O viene lui o la facciamo finita.
 
  
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