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Autore: chrono storm01    30/01/2015    6 recensioni
Storia interattiva otto posti disponibili. iscrizioni chiuse.
Nella regione di Ecllissior, terra piena di vita e misteri, nove allenatori partono per un viaggio.
Ognuno pensa di viaggiare da solo, ma per una serie di imprevisti si ritroveranno a viaggiare insieme.
I nove dovranno tentare di fermare il team Ombrya dedito a trovare il Pokemon Eden: un luogo pieno di Pokemon rari e dove i leggendari vanno spesso a riposarsi per recuperare energie.
Il pericolo più grande però sarà l'eclissi nera: un'arma segreta usata per creare Pokemon neri, Pokemon aggressivi che si nasconderanno nella regione di Ecllissior.
I nove eroi e le loro squadre dovranno usare l'ingegno e il coraggio per salvare il mondo intero.
Genere: Avventura | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: N, Nuovo personaggio, Un po' tutti | Coppie: Drew/Vera
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Anime
Capitoli:
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~~I nove ragazzi avevano deciso di fermarsi a mangiare qualcosa prima di arrivare a Folgoropoli e ne avevano approfittato per far prendere un po’ d’aria ai Pokèmon.
Braixen leggeva uno dei libri di Aiden a quella che sembrava essere alta voce a Solosis che lo ascoltava felice.
Mudkip aveva intavolato una conversazione che aveva finito a portarlo a litigare con Queen.
-Scusate, ma credo che Mudkip sia un po’ maschilista- disse Mark agli altri.
Il piccolo Pokèmon stava infatti cercando di portare gli altri Pokèmon maschi dalla sua parte, ma nessuno lo ascoltava minimamente.
Ralts esercitava i suoi poteri psichici insieme al Duskull di Clive e allo Shuppet di Niagara.
Pidgey, Starly e Fletching giocavano felici in aria.
Sneasel e Skitty stavano facendo amicizia e lo stesso valeva per Spiritomb e Honedge.
Ekans invece stava discutendo con Mudkip mettendosi dalla parte di Queen, mentre Eletricke si mise dalla parte di Mudkip.
Intanto i ragazzi  avevano appena finito di mangiare quando Aiden fece un respiro profondo e cominciò a spiegare una cosa ai compagni.
-Ragazzi, prima di arrivare a Folgoropoli vi devo dire una cosa importante- esordì –Un anno fa mio padre si è trasferito lì per lavoro e ogni tanto mi scrive-
-E qual è il problema?- chiese Mandy
-Non so perché, ma mio padre si è sempre fissato sul fatto che dovessi trovarmi una ragazza e mi presentava sempre a figlie di suoi amici. Quando è partito continuava scrivermi di aver trovato delle ragazze da presentarmi e io ero talmente snervato che gli ho scritto che avevo una ragazza e che presto gliela avrei fatta conoscere-
-E quindi?- chiese Niagara: il discorso cominciava a prendere una strana piega.
-E quindi sto chiedendo a voi ragazze se una può fingersi la mia fidanzata- disse il biondo esitante.
Le ragazze rimasero stupite.
-Vi prego- mormorò Aiden
Niagara colse la palla al balzo
-Scommetto che ad Arya non dispiacerebbe aiutarti, vero Arya?-
La bionda arrossì, ma annuì, grata all’amica.
Aiden la abbracciò.
-Grazie, grazie- disse –Così non farò una brutta figura con mio padre-
I ragazzi scoppiarono in una spontanea risata ripartendo per Folgoropoli.

 

Non passò molto prima che la città apparisse all’orizzonte.
-Ormai siamo arrivati- annunciò Clive studiando la mappa
-Dov’è che lavora tuo padre Aiden?- chiese Arya
-Al laboratorio scientifico dii Folgoropoli. Studiano molte teorie sui Pokèmon-
I ragazzi non fecero in tempo a entrare nella città che un urlo scosse l’aria
-Aiden, finalmente sei arrivato!-
A parlare era stato un uomo con i capelli biondi lunghi fino alle spalle e gli occhi verdi.
Il viso era pieno di gioia mentre si avvicinava ai ragazzi e stringeva Aiden in un forte abbraccio
-Papà ti prego non davanti ai miei amici- disse il ragazzo imbarazzato
-Ah, quindi finalmente ti sei fatto degli amici- disse l’uomo
-Ma io ho già avuto degli amici- protestò il ragazzo
-Sì, Alima- disse il padre di Aiden salutando la ragazza.
-Comunque questi sono Clive, Alex, Mark, Niagara, Mandy e  Chiara, mentre lei è Arya- disse indicando la bionda-La mia… ragazza-
Il cuore di Arya cominciò a battere più velocemente, ma si ritrovò subito la mano stretta nella forte morsa del padre di Aiden.
-È un vero piacere conoscerti Arya. Io sono Albert, il padre di questo testone qui- disse
Poi si rivolse ad Aiden
-E dimmi vi siete già baciati?- chiese
Aiden arrossì.
-No! Papà, ma cosa dici?-
-Bene allora voi due venite subito con me- disse prendendo a braccetto i due “fidanzati” –A voi invece consiglio di visitare le nostre coste: troverete Pokèmon d’acqua di tutti i tipi-
Poi scomparve all’orizzonte trascinando con sé Aiden e Arya
-Credo che per quei due sarà dura- disse Chiara
“ Io invece credo proprio che Arya si godrà la farsa molto più del previsto” pensò invece Niagara.

 

La scena che Aiden si trovò davanti lo stupì.
-Vi prego ditemi che non è vero- disse mettendosi una mano sulla fronte.
Davanti ad Aiden e Arya si trovava un laghetto bellissimo circondato da un piccolo boschetto.
Nel laghetto c’era una piccola gondola a forma di Swanna con suo padre come rematore.
I due ragazzi furono praticamente obbligati a salire sulla gondola che partì.
L’atmosfera era molto romantica, tanto che Aiden capì subito cosa voleva il padre.
“Vuole che io baci Arya” pensò.
Anche la ragazza era arrivata alla stessa conclusione.
-Senti Arya, se non te la senti io dirò la verità a mio padre- sussurrò il ragazzo
-No, ormai siamo arrivati a questo punto e andremo avanti-
Aiden si avvicinò alla ragazza e chiuse gli occhi fino a che le labbra dei due non si incontrarono.
Quello che doveva essere un finto bacio a stampo divenne immediatamente un vero bacio.
Aiden capì solo in quell’istante perché si era sentito nervoso quando era da solo con Arya nel bosco del Rancore o perché fosse stato tanto felice quando la bionda aveva accettato di fingersi la sua fidanzata.
“Ma se lei non mi ricambiasse?” si chiese il ragazzo.
I due si staccarono solo in mancanza di ossigeno, ma prima che potessero cercare di chiarirsi un’esplosione risuonò dappertutto.
-Veniva dalla costa- disse Albert
-I ragazzi sono lì- disse Aiden.
Aiden e Arya tornarono in fretta a riva e si misero a correre verso il mare.

 

Intanto sulla spiaggia:
I ragazzi, i loro Pokèmon e il Braixen di Aiden non avevano fatto in tempo ad arrivare che sentirono un’enorme esplosione provenire dal fondo marino.
-Ma che cavolo è stato?- chiese Mark.
-Non ne ho idea- rispose Mandy
I ragazzi si avventurarono sugli scogli per cercare di capire cosa era successo.
Arya e Aiden arrivarono poco dopo notando qualcosa che emergeva dalle acque.
-Ma quello è Lapras!- disse Albert vedendo il Pokèmon che si avvicinava alla riva.
-Tu conosci quel Pokèmon?- chiese Aiden
-Sì. Questo Lapras vive in queste acque da un po’ di tempo. Credo che si sia allontanato dal suo territorio per sfuggire ai bracconieri che lo cacciavano- rispose il padre
Aiden osservava incantato Lapras: quella specie di Pokèmon lo aveva sempre attirato molto.
Lapras arrivò fino alla riva e sembrò rivolgersi proprio ad Aiden e Arya.
-Hai bisogno di aiuto?- chiese Aiden
Il Lapras annuì col muso e si voltò chiedendo ai due ragazzi di salirgli in groppa.
I due si guardarono titubanti
-Che dici dovremmo fidarci?- chiese Arya
Aiden si limitò ad annuire e salì in groppa a Lapras seguito dalla ragazza.
Il Pokèmon nuotò a largo e poi fece capire ai due che stava per immergersi.
-Ma noi non possiamo respirare sott’acqua- protestò Arya.
Lapras e i ragazzi vennero ricoperti da uno scudo color acquamarina che permetteva ai due di respirare sott’acqua.
-Sta usando salvaguardia- disse Aiden.
Lapras si diresse verso delle rovine sottomarine popolate da Pokèmon di specie più svariate.
-Non ne sono sicuro, ma quel muro non sembra essere stato sfondato con una specie di bomba?- chiese Aiden indicando una parete delle rovine ormai distrutta e circondata da alghe appassite e da un alone nerastro
Arya annuì e sperò con tutto il cuore che non fosse lì che Lapras li voleva condurre.
Ma il Pokèmon entrò proprio nelle rovine.


Intanto in superficie gli altri ragazzi stavano camminando sugli scogli.
Clive avvistò una canna da pesca abbandonata e non resistette all’impulso di provarla.
La tirò in acqua senza accorgersi che una delle sue Pokè ball era caduta per terra.
In un primo momento il galleggiante rimase fisso, ma poi affondò e fu allora che Clive tirò su la canna rivelando ciò che c’era attaccato
-Un Magikarp?- disse stupito.
Il ragazzo stava per liberare il Pokèmon, ma quello si staccò dall’amo e cadde dritto sulla sfera di Clive aprendola e auto catturandosi.
Clive era stupito
-Ma che è successo?- chiese agli amici
-Hai appena ricevuto un Magikarp- disse Chiara tentando di fingersi raggiante.
Mark invece non riuscì a trattenersi dal ridere
-Questa sì che è una cattura!- disse tra una risata e l’altra.
Clive non era un tipo collerico, ma quando si arrabbiava erano guai.
-La vuoi piantare?- chiese a voce parecchio alta
Mark nemmeno lo ascoltava.
Senza pensare, Clive prese una delle Pokè ball di Mark e la tirò lontano, vicino a uno Slowpoke che stava pescando.
Il Pokèmon rosa vide la sfera e con moderata lentezza la toccò curioso entrandoci dentro.
Mark fissò atterrito la sua Pokè ball che catturava un Pokèmon con le stesse modalità della cattura di Clive.
Il biondo trattenne a stento una risata.
-Scusami Mark, ma quando perdo la calma non riesco a controllarmi-
-Non fa niente- disse il rosso raccogliendo la sfera –Almeno ho un nuovo Pokèmon che può guidarci-
Poi fece uscire il suo Slowpoke.
Il Pokèmon si guardò intorno con calma.
-Slowpoke guidaci fino al luogo dell’esplosione-
Slowpoke lo guardò confuso e mosse un paio di passi lenti per poi fermarsi.
Mark sospirò e lo fece rientrare nella sfera.
-Ma perché proprio uno Slowpoke?- chiese.

 

Intanto Lapras aveva portato Aiden e Arya fino a una parte delle rovine priva di acqua.
-Credo che non potrà più seguirci- disse Arya
Invece Lapras uscì dall’acqua e si mise a camminare sulla terra usando le pinne.
-Sai camminare fuori dall’acqua ?- chiese Aiden
Il Pokèmon annuì.
-Forte-
I tre avanzarono verso un portone altissimo e ornato di perle.
Arya notò che il portone presentava alcuni spazi vuoti come se le perle lì attaccate fossero state rubate.
Varcata la soglia si trovarono davanti a un bellissimo spettacolo.
Si trattava di una stanza bellissima come se quello fosse stato un tempo un castello di una famiglia reale.
Nel bel mezzo della stanza si trovava una fontana rotonda con dentro alcuni Feebas.
Davanti a quella fontana si trovavano tre figure di cui due molto conosciute a entrambi.
Le gemelle del bosco Volante erano impegnate nel cercare di catturare tutti i Feebas mentre un ragazzo le osservava.
I capelli blu gli arrivavano fino alla schiena.
Era molto alto e magro e quando si voltò ad osservare i ragazzi i due si stupirono.
Gli occhi erano azzurrissimi come il mare limpido e chiaro mentre il volto possedeva tratti vagamente femminili, ma per un qualche motivo era impossibile pensarlo come una ragazza, si capiva perfettamente che si trattava di un maschio.
Il volto era magnetico e se Arya non si fosse innamorata del ragazzo che stava accanto a lei si sarebbe sicuramente presa una cotta per quel tizio.
Le labbra sottili si incresparono in un sorriso.
Doveva avere un paio d'anni in più dei ragazzi. -Voi dovete essere due di quei ragazzini di cui il capo ha tanta paura- disse.
-E tu invece chi saresti-?- chiese Aiden
L’uomo si inchinò.
-Mi presento: io sono Richard, luogotenente Ombrya, per servirvi o meglio per catturarvi-
Poi si rivolse alle gemelle che tentavano di catturare i Feebas
-Sono proprio questi i ragazzini?- chiese
Le due annuirono senza osare guardarlo negli occhi e poi ripresero a usare i loro retini.
-Bene. Quindi adesso potrò sfidarvi in una lotta e voi vedete di trovare il Diamante dell'Energia-
-Non è così facile eccellenza- disse una
-Uno di questi Feebas deve averlo mangiato- continuò l’altra
-Non mi interessano i vostri problemi, voi dovete trovare quel diamante!- disse Richard in tono acido.
-E adesso occupiamoci di voi: Roserade, battili con  eleganza-
Il Pokèmon floreale apparve davanti ai due ragazzi.
Aiden fece per afferrare una Pokè ball, ma Lapras lo bloccò.
-Vuoi lottare tu?- chiese il ragazzo
Il Pokèmon trasporto annuì e si voltò verso il ragazzo.
-Credo che voglia che tu lo diriga nella lotta- disse Arya
-Davvero?- chiese Aiden
Lapras fece sì con la testa e si preparò alla lotta.
-Roserade rendilo inoffensivo con Meloderba-
-Non ci provare. Lapras rispondi con canto-
Le due melodie si scontrarono eliminandosi a vicenda.
-Roserade una fogliamagica-
-Non credo proprio: nebbia-
La nebbia coprì il campo di lotta disorientando il Pokèmon floreale
-Se non sai come fare le combinazioni non metterti mai contro un coordinatore- disse Aiden –Usa Geloscheggia-
Lapras creò dei pezzi di ghiaccio
-E adesso mischiali a idropulsar-
Idropulsar si gelò.
-Vai con Gelopulsar-
La sfera congelata andò dritta verso Roserade mettendola al tappeto.
Richard mise il Pokèmon nella sfera con un ringhio.
-Ok ragazze adesso è il momento di rimediare al fatto di esserveli fatti sfuggire nel Bosco- disse alle gemelle.
Le ragazze estrassero le loro sfere, ma prima che potessero usarle un Feebas saltò fuori dall’acqua sputando una grossa pietra che colpì le due ragazze facendole cadere a terra.
La pietra finì dritta nelle mani di Richard
-Guarda chi si vede, il diamante dell'Energia. Beh adesso possiamo anche andarcene- disse uscendo dalla stanza
-Ma signore…-
-Zitte! Non ho detto nulla quando vi siete intascate le perle del portone, ma basta con le proteste. Venite, adesso mi servono i vostri Seaking per uscire di qui-
Le due lo seguirono senza fiatare.
Aiden restò vicino a Lapras a guardare i tre che si allontanavano mentre Arya si era avvicinata alla vasca dei Feebas.
-Ehi certo che tu hai proprio un’indole combattiva- disse rivolta alla Feebas che aveva colpito le gemelle con il diamante.
Il Pokèmon pesce saltellò nell’acqua per annuire.
-Che ne dici, ti va di venire con me?- chiese la ragazza estraendo una Pokè ball
La Feebas annuì e Arya la catturò felice.
Intanto anche Lapras aveva chiesto a Aiden di catturarlo e il ragazzo aveva accettato senza protestare.
Poi i due ragazzi erano montati nuovamente in groppa a Lapras.
Arya continuava a pensare al bacio con Aiden che nonostante fosse nato come una finta era diventato un bacio spontaneo e tutt’altro che privo di passione e si chiese se forse il ragazzo poteva provare qualcosa per lei quando Lapras, quasi avesse intuito i suoi pensieri su Aiden, accelerò costringendola ad abbracciare il ragazzo per evitare di cadere dalla sua groppa.
Il ragazzo stava formulando più o meno gli stessi pensieri quando sentì Arya che gli aveva cinto il corpo con le mani e, a differenza di quando qualcun altro lo toccava, con Arya non avvertì quel disagio anzi provò una piacevole sensazione.
I ragazzi arrivarono in superficie, ma gli altri loro amici arrivarono prima che i due potessero parlare di ciò che era accaduto nella gondola, bombardandoli di domande su ciò che era appena accaduto.
Dopo che Aiden e Arya ebbero presentato Lapras e spiegando dei membri del Team Ombrya vennero avvicinati dal padre di Aiden.
-Beh, ragazzi a questo punto credo che siate pronti per sfidare Arianna, la nostra capopalestra e direttrice del laboratorio di ricerca. Quella ragazza è incredibile: ha solo diciotto anni e dirige la palestra e il laboratorio in modo sublime-
I ragazzi annuirono
-E dov’è la palestra?- chiese Clive
-Vi ci porto io- disse Nicolas –Ma ricordate che se volete accedere al laboratorio dovrete prima vincere contro Arianna-
I ragazzi si prepararono e seguirono il padre di Aiden nei vicoli della città.

 

Intanto in un percorso vicino:
-Sapete, a viaggiare così sembra quasi di essere tornati in viaggio con Ash- disse Misty a Vera e Max.
La ragazza dai capelli castani sorrise
-E come va la tua palestra Misty?- chiese poi
-Bene, ma le mie sorelle odiano lottare e la palestra rischia di andare in rovina. Per fortuna che le aiuta Tracey, che però mi ha detto che forse verrà qui- rispose la rossa
-Speriamo un bene- disse Max
-Sì, ma scommetto che se arriverà anche Tracey le mie sorelle daranno le medaglie senza lottare. Comunque avevo troppa voglia di viaggiare un po’. E poi mio cugino Mark è partito per il suo viaggio pochi giorni fa. Voi invece perché siete partiti?-
-Vera ha intenzione di vincere il Gran Festival, ma a quanto pare anche il coordinatore per cui ha una cotta è venuto qui- disse Max
-Te lo ripeto per la centesima volta Max: io non ho una cotta per Drew- disse la ragazza rossa in volto
-Certo come no-
 A Misty venne da ridere nel vedere quella scena quando dal suo zaino partì una luce.
-Oh no, di nuovo-
Psyduck uscì dalla sua Pokè ball e si guardò intorno confuso
-Ma perché non ti ho lasciato in palestra?- chiese la ragazza con stizza
Il papero la fissò confuso
-Rientra prima che di farmi perdere la pazienza- disse Misty facendo rientrare Psyduck.
Intanto però uscì dalla sua Pokè ball Corsola che si avvicinò ai due ragazzi saltellando.
-Corsola, anche tu?- chiese Misty esasperata dai suoi Pokèmon facendo rientrare anche il Pokèmon corallo.
Stavolta furono Max e Vera a mettersi a ridere e i tre continuarono a camminare allegramente.

 

Angolo Autore
Eccomi!
Salve gente.
In questo capitolo abbiamo visto il primo luogotenente del team Ombrya, quattro catture (di cui due involontarie) e un bacio, prima finto, ma poi moooooolto vero.
Vi ho anche presentato il padre di Aiden e, in parte il primo, o meglio la prima, capopalestra.
Spero che il capitolo vi sia piaciuto.
L’Uragano Temporale.

 

   
 
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