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Autore: Cee4    26/04/2015    0 recensioni
Un pasticciaccio rom-com insolito in SeoulCity
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, G-Dragon, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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aine17 Una caldo pomeriggio. Jiyong aveva la testa poggiata sullo stomaco di Aine, entrambi  distesi sul letto. Perpendicolarmente l'uno all'altro e nudi.
Nulla di cui sorprendersi dal momento che avevano passato più tempo senza che con i vestiti addosso da quando lui era ritornato.
Lei teneva un braccio sulla faccia e muoveva l'altro pigramente per giocare con le sue ciocche. Ora le aggrovigliava, ora le torceva, e di tanto in tanto, le tirava delicatamente.
L'unico vero rumore era quello dell'orologio che ticchettava via e che contrastava con le loro figure quasi in letargo.
-La tua pancia sta brontolando-, le sussurrò Ji  parecchio divertito.
Aine in tutta risposta gli tirò la ciocca di capelli che si ritrovava in quel momento tra le mani.
Tirò un po' più violentemente. Prevedendo la sua reazione, poi, lasciò la presa e tracciò una linea immaginaria con le dita che andava dal naso alla bocca.
Ed è sulla bocca che si fermò, tracciando più volte il contorno delle labbra.
Lei percepì il sorriso di lui e continuò giù, seguendo la mascella, per poi ritirarsi. Lui si mise a mugolare frustrato per la perdita del suo tocco.
Ridacchiando, gli accarezzò il volto nell'istante esatto in cui sentì le mani di Kwon intorno alla vita mentre nascondeva  lì la faccia. Aine, allora, gli massaggiò le tempie ottenendo le sue riconoscenti fusa.
Altri pochi minuti e il respiro di lui si uniformò a tal punto che lei credette  che si fosse addormentato.
Ricordandosi che nessuno dei due si era rivestito, Aine allungò la mano libera per afferrare qualsiasi indumento vicino per coprirlo.
-Quale pensi sia il significato della vita?-. La voce vellutata di Jiyong risuonò per tutta la stanza.Non mosse gli occhi  neanche per un secondo finchè non le ammiccò e le si rotolò vicino, con le mani intorno ai fianchi affichè non potesse scappare.
Lei lo fissò in quelli occhi che sapevano di cioccolato decidendo di concederlgi un piccolo bacio.
Aine sorrise maliziosamente, lui predisse i suoi movimenti così che le loro labbra si incontrarono.
Bocche aperte che ripetevano una danza familiare, facendo a turno a stuzzicare la lingua dell'altro con la propria.
Baci distratti in cui lui implicitamente le rimproverava di non coccolarlo abbastanza. Il "Sei adorabile" di Ji fu interrotto dal suo stesso incespicare dato che Aine si era messa a toccare il lobo del suo orecchio.
"Solo ora?", gli chiese lei  sfidandolo e continuando a tracciare sulle labbra di lui linee senza senso.
Kwon aprì la bocca quasi per morderle il dito.  Aine sentì la sua lingua prima che lui potesse rispondere con un poco udibile "Sempre".
Nonostante le parole rassicuranti, gli mise il broncio cercando di liberare il suo dito ma lui non lo permise. Alla fine, gli si distese sopra completamente.
Petto contro petto, fronte contro fronte, naso contro naso.
-Ridammi il dito indietro, Kwon-.
In tutta risposta, lui strinse di più. Aine, allora, stette sul punto di protestare maggiormente quando sentì i suoi polpastrelli farsi strada lungo la schiena.  Un brivido viaggiò dal dito della mano fino giù a quelle dei piedi e le scappò un dolce sospiro. Respirò dentro il profumo di lui sino a chiudere gli occhi, sino a sciogliersi nella sua figura.
Non appena lei nascose la faccia in mezzo alle sue clavicole, le lasciò andare il dito. Dito che, automaticamente, seguì giù la variazione nella pelle di Kwon che Aine preferiva di più. Si trattava del tatuaggio del compleanno con l'otto  ripetuto per buon auspicio.
Erano troppo pigri per muoversi, si limitarono a ingarbugliarsi con i prorpi corpi simili a fili di un gomitolo di lana.
Il corpo di lei in cerca dei  tatuaggi di Jiyong, mentre quello di lui  alle prese con ogni curva insita nella ragazza.
Bisbigli di piacere mischiati nell'aria con occasionali risate che turbinavano intorno.
Lui scattò alcune volte come Aine osava scendere con le unghie lungo la sua schiena.  
Dal nulla una melodia catturò l'attenzione di lei, a cui ci vuole qualche minuto per elaborare che quella era la voce di Ji.
Fremiti e baci e poi piombarono di nuovo in un pacifico riposo.
Una leggera pressione sul naso e si risvegliò alla faccia di lui che scrutava la propria.
-Creepy-, borbottò Aine con un sorriso, chiudendo ancora gli occhi e  facendo per accarezzare i propri capelli. Non aveva bisogno di guardare per sapere l'espressione di gioa che ha Kwon sulla faccia.
Lui si chinò a baciarle il naso e lei
gli diede un bacio morbido sulla spalla  come lui scese dal letto lasciandolo.
Lo vide praticamente scivolare fuori  per recuperare i vestiti. Doveva essere in ritardo dal momento che stava indossando una maglietta rossa a caso insieme ai suoi jeans neri preferiti.
Ugualmente, Jiyong  tirò fuori dalla cassettiera, posandolo sulla sedia, un outfit anche per lei.
 "Indubbiamente costoso" pensò lei mentre lui completava il tutto con dei gioielli abbinati. Aine non gli aveva mai chiesto come mai avesse così tanti abiti da donna o accessori e lui non le aveva offerto ulteriori dettagli quando ripetutamente li dava via a lei. "Il comò infinito dell'abbigliamento femminile", pensò Ai.
-Torno stasera-, le disse.
***
Lei si mosse dal divano alla televisione a muro per spegnerla. Era stato tutto un sogno. Meglio, un flashback che la sua mente le stava rimandando in rewind da almeno quattro ore dopo aver appreso la notizia e mentre aspettava che lui davvero ritornasse.
La pace della quotidianità che auspicava non sarebbe di certo arrivata, ma avrebbe avuto le spiegazioni che desiderava.
Un nuovo scandalo lo aveva colpito, uno scandalo che rischiava di macchiare persino il loro rapporto.
Parole come "stanza d'albergo", "traditore", "cosa ci si può aspettare da un drogato?" le punzecchiavano il cervello fino a che non spazzò via tutto sorseggiando un bicchiere di vino e finendo l'ultimo fazzoletto rimasto.

^^^
I'm back!
Spero vi sia piaciuto.
Alla prossima.

   
 
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