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Autore: sana4ever    02/01/2009    5 recensioni
Dedicata a ladynena, nana89, ryanforever, By_Vale, NeFiLiN ... "Naruto è maggiorenne ed è una specie di playboy della scuola, ma quando va a casa del suo migliore amico e vede il fratello maggiore se ne innamora perdutamente. Tanto che poi sarà come se vivesse a casa sua... (povero ragazzo >.> ndme) (ahah *risata sarcastica* -_-" ndNaru)"
Genere: Romantico, Comico | Stato: completa
Tipo di coppia: Yaoi | Personaggi: Altri, Naruto Uzumaki
Note: Alternate Universe (AU), OOC | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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16 - Father of my best friend
I love my best friend's brother

- Presentazione: Naruto è maggiorenne ed è una specie di playboy della scuola, ma quando va a casa del suo migliore amico e vede il fratello maggiore se ne innamora perdutamente. Tanto che poi sarà come se vivesse a casa sua... (povero ragazzo >.> ndme) (ahah *risata sarcastica* -_-" ndNaru)
- Personaggi principali: Naruto Uzumaki / sorpresa / Altri
- Raiting: arancione
- Pairing: Naru?? / ??Naru / NejiKiba (accenni) / NaruSaku (accenni)
- Genere: romantico / comico
- Avvertenze: Yaoi / OOC / AU / One-shot / Lemon
- Note autrice: premetto che l'idea malsana per questa shot, mi è venuta ascoltando "Stacy's mum" dei Bowling for soup. (sei messa ben male amica mia ndnaru) (e grazie a loro tu... *si guarda intorno* Muahahah ndme) (O.O è pazza... ndnaru ).
Con questa shot, volevo ringraziare e quattro persone che hanno commentato la mia shot precedente e mi hanno fatto notare giustamente i miei errori. Vi ringrazio tanto:
- ladynena: Lo so, spero che con questa non ti deluda ^^ e soprattutto è dedicata a voi quattro infatti ^^
- nana89: neechan! zompa! grazie dei complimenti! Anche se davvero questa non meritava tanto ^^
- ryanforever: grazie di leggere praticamente ogni mia shot o fic... ^^ mi piacerebbe conoscerti sisi
- By_Vale: ormai mia seguitrice accanita... (xD) grazie mille!
(Mi sa che però dovrò dividere pure questa in due... Uff... Accidenti a me e alle mie idee malsane =_=" ndme) (tutta colpa tua >.> ndNaru) (zitto! >.< ndme)



- Ohi Naru? -
- Nh? -
- Che dici oggi usciamo? -
- Sì... Perché no - rispose pacato un ragazzo sui diciotto anni, capelli biondi e sbarazzini, alto, fisico snello, con lo zaino su una spalla e le mani in tasca con fare annoiato al suo migliore amico.
Una ragazzo dai capelli neri come la notte, occhi azzurro chiarissimo, fisico asciutto quanto l'amico e sempre al suo fianco pronto ad aiutarlo.
Il ragazzo si chiamava Itsuya, ed era il migliore della classe, mentre il suo amico, Naruto Uzumaki, era l'ultimo perché non studiava mai, anche se nei compiti andava abbastanza bene arrivando solo per avere la sufficienza.
I due ragazzi stavano andando a scuola ma vennero raggiunti da alcune ragazze della loro classe, ammiratrici del biondo.
Naruto ogni volta che le vedeva roteava gli occhi e in aggiunta si prendeva l'amico vicino, circondandogli le spalle con un braccio.
Il moro, che aveva un debole per lui arrossiva e Naruto non se ne spiegava assolutamente il motivo, finché non arrivavano a scuola e il ragazzo lo lasciava andare così Itsuya si calmava e faceva tornare il battito regolare.
Il moretto aveva anche lui una cerchia di ragazze, ma di solito non lo assalivano quanto l'amico e quindi era libero di girare tranquillamente senza dover scappare via, come succedeva a Naruto il pomeriggio durante la pausa pranzo.
- Un momento. Ma oggi abbiamo la pausa pranzo. Naruuu... - piagnucolò il ragazzo in direzione del biondo, che prima lo guardò stranito ma poi si aprì in un enorme sorriso
- Non devi preoccuparti... E' divertente fuggire no? Ma comunque non ne ho la minima intenzione, quindi, ci metteremo sotto l'ombra di un albero e ci infileremo l'i-Pod nelle orecchie amico mio - e gli diede una pacca sulla spalla.
Itsuya, guardò l'orologio e si ricordò che doveva incontrarsi prima con dei compagni di classe per l'assemblea di una settimana dopo e Naruto dopo aver sorriso si allontanò, e così il ragazzo andò in classe.
Il biondo andò da delle ragazze e ne abbracciò una da dietro, salutando le altre che arrossirono leggermente.
La ragazza aveva i capelli rosa confetto a caschetto, occhi semplicemente verde smeraldo, pelle chiara e fisico ben formato.
- Giorno Sakura... - fece languido il ragazzo portando una mano sulla coscia leggermente dalla gonna
- Ciao Naru... - e scostò la mano delicatamente, senza stizza allora il ragazzo, la portò al fianco, infiltrandola sotto la camicetta bianca e rossa
- Ieri sera eri più disponibile, nh? -
- Naru? Smettila siamo a scuola - e si rigirò nell'abbraccio portando le braccia dietro il collo
- Mmm... Sempre con la stessa solfa? Quand'è che ti abbandonerai tra le mie braccia? - disse teatralmente il ragazzo facendo ridere le altre
- Non so... Dipende... - e si avvicinò, baciandolo castamente
- Che peccato. Spero molto presto però... - e la lasciò dopo aver passato le mani velocemente sul fondoschiena della ragazza.
Sakura si rivoltò verso le amiche che la guardarono maliziose, ma nel profondo, erano leggermente invidiose perché anche loro erano invaghite del ragazzo, che si poteva definire idol della scuola assieme a Gaara no Sabaku, ragazzo tetro, dai capelli rosso del fuoco più vivo, occhi azzurro chiarissimo più di Itsuya, fisico modellato da anni di king-boxing e il primo ragazzo della scuola, sia tra le ragazzi e tra i ragazzi.
Il secondo era ovviamente Naruto seguito da Itsuya e da Kiba Inuzuka, un ragazzo dai capelli castani e sbarazzini, occhi adorabilmente dorati e fisico agile e snello.
Questi erano i ragazzi più quotati della scuola e molti altri li invidiavano oppure li ammiravano oppure addirittura se ne innamoravano.
Suonò la campanella e i ragazzi dovettero entrare per l'inizio delle lezioni e Kiba e Gaara, raggiunsero Naruto davanti alla loro classe, per poi aggiungersi anche Itsuya e insieme andarono a prendere i loro posti infondo alla classe, Kiba affianco a Gaara e Itsuya accanto a Naruto.
Cominciò la lezione di italiano  ed entrò una professoressa sulla trentina, capelli lunghi e neri, mentre gli occhi erano sul castano, ma color mattone, quindi rossicci, contornati da una matita violacea.
Indossava un vestito corto bianco e sopra un bolerino rosso; appena vide Naruto sorrise e il ragazzo di rimando sorrise chiudendo gli occhi mentre Itsuya non se ne spiegava il motivo e lo guardava con un sopracciglio alzato.
Naruto se ne accorse e gli si avvicinò, dicendogli solo tre parole, che lo fecero capire: è stata mia.
Il moro guardò sconcertato l'amico che di rimando ampliò il sorriso, facendolo diventare un ghigno che fece rabbrividire l'altro.

*** $$$$$$ ***

Finirono le due ore di italiano e l'ora seguente sarebbe stata buca, perché il professore di inglese, Kakashi Hatake, mancava dall'inizio dell'anno dato che era malato e quindi sarebbero dovuti andare nell'aula di informatica.
Itsuya, Kiba, Gaara e Naruto, rimasero in classe per ultimi, perché il biondo vi mise molto a fare lo zaino, ma quando arrivarono davanti alla professoressa, Naruto disse loro che li avrebbe raggiunti dopo, e Kiba gli chiese il perché e il ragazzo rispose risoluto che doveva discutere con la professoressa Kurenai del prossimo compito di italiano.
Kiba gli ghignò e lui ne fece uno di rimando, mentre Itsuya e Gaara si erano già avviati; appena uscito Kiba, chiuse la porta e Naruto si voltò verso Kurenai.
- Ma bene professoressa è da un pezzo che non ci si vede... Il maestro Kakashi sta bene? - domandò il ragazzo mentre lei metteva via le sue cose nella valigetta
- Sì. Sta sempre meglio... Fra qualche giorno tornerà a scuola - mentre si sfilava gli occhiali e muoveva i capelli per ravvivarli leggermente
- Bene - e si avvicinò, poggiando le mani alla cattedra mentre lei le portò lungo le braccia sottili ma muscolose del ragazzo - Hai un buon profumo... Cos'è? Pesca? -
- Te ne intendi vero? -
- Sì - e prese a baciarle il collo, ma quando prese a mordere, lei lo fermò
- Non lasciarmi segni... Se qualcuno li vedesse comincierebbe a fare domande - e appena finì prese a sbottonargli la giacca della divisa mentre lui le aveva sfilato il bolerino e stava aprendo i bottoni del vestito bianco che lo chiudevano sul seno.
Lei aveva già aperto la giacca e i bottoni della camicia, e con le mani stava esplorando il suo petto largo, mentre lui l'aveva fatta sedere sulla cattedra e si stavano baciando con foga presi dal momento e dalla preoccupazione di essere scoperti.
Kurenai stava per sfilare la giacca e la camicia, quando la porta si aprì e i due si voltarono verso l'intruso
- Itsuya? Che ci fai qui? - domandò Naruto a occhi sgranati, mentre l'altro li ridusse a due fessure
- Sono venuto a cercarti perché il professore, vuole metterti assente, e dopo abbiamo Ibiki e lui è molto vigile, quindi muoviti - e riuscì dalla classe sbattendo la porta scorrevole.
Naruto si voltò e sorrise dispiaciuto, ma si avvicinò al suo orecchio
- Sarà per la prossima volta... - e le leccò il padiglione auricolare per poi rivestirsi e andare nella classe di informatica assieme all'amico.
Una volta in classe, il biondo si scusò per il ritardo, con una delle sue solite scuse inventate sul momento e andò a sedersi tra Kiba e Itsuya come di consuetudine.
Seduto, accese il pc, entrò nel profilo della loro classe e aprì una pagina di internet potendo poi così accedere a msn con il suo contatto e si mise a parlare con Sakura mentre Kiba guardava e rideva, invece Itsuya teneva gli occhi a due fessure.
Naruto si voltò verso di lui sghignazzando, ma appena vide lo sguardo severo dell'amico lo spense e divenne serio bofonchiando un "lo facciamo per scherzare" ma l'amico gli voltò il viso dall'altra parte come offeso, allora il biondo gli si avvicinò e gli circondò le spalle con un braccio avvicinandoselo dicendogli di provare a divertirsi anche lui ma il professore li richiamò portandoli all'ordine, ma Kiba e Naruto continuarono a sghignazzare mentre il moro prese a fare un compito per informatica mettendosi avanti per il pomeriggio.

Finì anche la lezione buca e così dovettero tornare in classe a fare matematica con il professore Ibiki Morino, il più severo tra quelli che avevano i ragazzi.
Pretendeva ordine nelle sue ore, ma quelle rare volte che Naruto era presente, riusciva a far scalmanare tutta la classe, facendola ridere e schiamazzare, ma anche molte volte, finiva in presidenza e dopo una ramanzina, tornava in classe perché era il nipote di uno dei fondatori della scuola, Jiraya.
Infatti la scuola che frequentava il ragazzo era una delle più moderne nel suo paese e quindi, non si faceva molti problemi: classico figlio di papà: poteva desiderare ciò che voleva, otteneva ciò che voleva, e quando aveva finito di usarlo per i suoi scopi lo gettava come spazzatura seguito, da un repentino cambiamento di direzione a un altro oggetto, preso dai suoi desideri.
Peccato che avesse fatto così anche con gli amici e quindi, gliene restavano pochi di leali e sinceri, mentre gli altri, lo vedevano  più come un capo e a volte lo temevano, perché avevano scoperto che era finito in risse e i suoi "aggressori" erano finiti in ospedale, con anche molti arti rotti in più punti.
Naruto decise di saltare la lezione, ma chiamò con sè Sakura e insieme andarono in terrazza.
Il biondo si appoggiò al muro con la schiena, mentre lei, andò al parapetto e guardò il panorama che si scorgeva dalla scuola
- Si vede casa mia - affermò lei girandosi verso di lui, ma la brezza che tirava le spostò i capelli davanti al viso chiaro e così dovette metterli dietro le orecchie in modo che stessero fermi, per poi avvicinarsi al suo interlocutore.
Naruto la guardò mettendolesi davanti e lei si appoggiò contro il sostegno.
Le si avvicinò con il viso al collo dandole una leggera lappata sotto la mandibola e lei chiuse gli occhi al contatto.
Portò le sue mani ai fianchi della ragazza, infilando le mani sotto la camicetta, mentre Sakura gli slacciò i bottoni della giacca e della camicia per poi tirare i due indumenti fino alle spalle, per poi baciarle.
Le sfilò la camicetta, ma lei sgranò gli occhi e Naruto sentì la porta sbattere e qualcuno che ansimava pesantemente.
Si voltò e trovò Itsuya piegato in avanti e con le mani poggiate sulle ginocchia mentre lo guardava severamente; il moro si avvicinò e lo prese per un orecchio allontanandosi dalla ragazza senza mezza divisa e sbatté il ragazzo al muro, puntandogli un dito contro
- Se non la smetti di cercare di scoparti ogni ragazza che ci sta, con me hai chiuso. Comprendi? - lo minacciò Itsuya come sfidarlo.
Naruto ghignò e si ricompose, rimettendosi a posto la camicia e la giacca, ma lasciando i soliti primi bottoni aperti, e lasciando intravedere la collana con una pietra azzurra come ciondolo, che portava sempre al collo, per poi, girare le posizioni e mettere l'amico al muro, tenendolo per le spalle
- Se tu non la pianti di interrompermi ogni volta, finirai tu sotto al posto loro - e gli baciò una guancia - Comprendi? - sogghignò per poi staccarsi dal ragazzo che teneva gli occhi sgranati, ma annuì impercettibilmente - Bravo Itsuya - e gli circondò le spalle avvicinandosi a Sakura
- Tesoro? Dobbiamo tornare da quel rompi del prof. Andiamo? -
- Se... - e guardò di lato come scocciata, mentre Naruto sorrise e tornò in classe tenendosi Itsuya vicino.

*** $$$$$$ ***

Le lezioni della mattina passarono, ma durante la pausa pranzo, Gaara, Kiba, Naruto e Itsuya, stettero insieme, ma per fortuna le ragazze non gli stettero addosso tutto il tempo e così poterono mangiare in pace e tranquillità.
Kiba stava mangiando le patatine in un sacchetto, ma Naruto gli fece notare delle ragazze uscire dall'università, che era affianco alla loro scuola e appena il castano si voltò, fece cadere il sacchetto a terra facendo spargere il cibo dappertutto, mentre aveva gli occhi spalancati dalla sorpresa. Naruto guardò nella sua direzione e vide che stava fissando un ragazzo alto dagli occhi chiarissimi e capelli lunghi, legati in una bassa coda, che stava parlottando con una ragazza castana dai capelli castani anch'essa e legati in due crocchie sopra la testa, mentre gli occhi castano nocciola e pieni di vita.
Naruto sorrise domandando chi fosse il ragazzo e Kiba, come fosse un automa rispose che era il suo ragazzo spiazzando tutti e facendoli restare col fiato sospeso, finché l'interessato della conversazione, non si voltò verso di loro e non sgranò solo gli occhi chiari, ma anche la bocca, andandogli incontro a passo svelto; Kiba si alzò in piedi e divenne rosso portandosi un dito alle labbra imbarazzato al massimo.
- Cucciolo! Che ci fai qui? - e l'abbracciò mentre il ragazzo andava a fuoco e fiamme
- B-bé... E'... E' questa la mia scuola Neji -
- Davvero? Allora ci vede più spesso di prima, ora faccio i corsi qui - e Kiba spalancò maggiormente gli occhi dorati e Neji, poggiò le labbra sulle sue - Ora devo andare cucciolo, ma non preoccuparti. A stasera che ci divertiamo - e si allontanò con un gesto della mano
- E bravo il nostro amico - schernì Naruto dandogli una pacca sulla spalla, che se non fosse stato attento, il castano, avrebbe fatto qualche passo avanti - Te la fai con gli universitari ora? -
- Idiota! Io e lui stiamo insieme da due anni oramai -
Il biondo fischiò in ammirazione aggiungendo poi che finalmente si era sistemato, ma una buona volta Gaara intervenne
- Anche tu dovresti farlo. Non fai altro che correre dietro a qualsiasi ragazza che vedi... Non puoi continuare a fare il playboy per tutta la vita -
- Geloso Gaara? Se vuoi... -
- ... appunto - e tornò alla coca-cola che aveva nella lattina, facendo sospirare Itsuya e facendo roteare gli occhi al ragazzo che tornò a sedersi con la schiena poggiata all'albero mentre Kiba continuava a guardare la schiena del suo ragazzo che si allontanava.

Finite anche le ore del pomeriggio, Naruto andò a casa di Itsuya.
Arrivarono al cancello dell'enorme villa del moro e dopo aver suonato entrarono mentre il cancello si richiudeva alle loro spalle
- Non mi abituerò mai a casa tua sai? - notò Naruto e si guardò intorno.
Arrivati davanti alla struttura, che era una villa a due piani con mattoni a vista, compreso il portico, Itsuya si bloccò e Naruto gli andò a sbattere contro, mandando il busto in avanti, dato che era più alto.
- C'è mio padre. Non fare rumore... E non solo lui, anche i miei fratelli... - e Naruto si meravigliò a quella specie di "rispetto" che il ragazzo dava alla sua famiglia.
Entrarono in casa.
Naruto fischiettava, mentre Itsuya, faceva di tutto per fare poco casino finché non passarono davanti a un salotto con la porta chiusa e i due tesero l'orecchio per sentire
- Tu, devi dirigere l'azienda... Devi essere rispettato e alle volte temuto. Hai capito Itachi? -
- Padre? Io sono già a buon livello, mentre Sasuke ha bisogno di tornare all'università, per poter socializzare con quello Hyuga e così un giorno le nostre famiglie potranno unire le aziende e così diverremo la più potente di tutto il Giappone -
- Vedo con piacere Itachi che hai già un piano in mente -
- Sì padre - ma si sentì un'altra voce profonda come le altre due
- Allora perché non mi ricacci all'università e non mi lasci fare i cazzi miei padre? -
- Non parlare così Sasuke... Te ne prego... - si aggiunse una voce femminile alla conversazione
- Mamma? Non intervenire... Ho solo chiesto na cosa giusta - disse scocciata la voce intervenuta per ultima
- Non fumare qui! - tuonò la prima che si era sentita
- Ma non rompermi le palle! Lasciami in pace! - e si sentirono dei passi e i due ragazzi si allontanarono appena in tempo che la porta si aprì e mostrò una ragazzo sulla ventina, capelli neri come la notte con i ciuffi davanti più lunghi mentre gli altri avevano una strana piega all'insù, ma morbidi e setosi al contatto; occhi scuri e stretti, ma che gli davano un'aria seria e misteriosa; labbra sottili ma estremamente allettanti; pelle diafana come anche le braccia muscolose, scoperte, da fare invidia alla luna piena; e fisico perfettamente modellato, perché, da sotto la canotta nera a collo alto si intravedevano i pettorali e la tartaruga degli addominali, mentre le mani finivano nelle due tasche dei jeans blu scuro che fasciavano le gambe snelle ma robuste, mentre ovviamente i piedi ne grandi ne piccoli erano coperti da delle ciabatte nere.
Il moro alzò lo sguardo verso il fratello e Naruto incontrando due occhi azzurri sorpresi e impacciati davanti a cotanta perfezione, ma Naruto venne riscosso da Itsuya
- Naruto, lui è mio fratello Sasuke. Sasuke lui è Naruto Uzumaki, il mio migliore amico - e il moro più grande tese la mano con un sorriso malizioso mentre aveva una sigaretta in bocca
- Piacere Naruto. Molto piacere - e il biondo strinse la mano mentre il cuore cominciò a palpitare nel petto molto velocemente.
  
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