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Autore: daphne 92    18/08/2015    2 recensioni
Può la tua vita cambiare in un giorno? Possono le tue certezze essere sgretolate da due semplici parole? SI! è quello che è successo ad Harry quando ha letto due semplici parole "Alexander Malfoy"
{Questa storia è la versione riveduta e corretta della "Famiglia Malfoy"}
Genere: Avventura, Commedia | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Daphne Greengrass, Draco Malfoy, Harry Potter, Hermione Granger, Pansy Parkinson | Coppie: Draco/Pansy, Lucius/Narcissa
Note: OOC, What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Da VI libro alternativo
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Un gufo nero dall'aspetto regale volò nella sala grande depositando con grazia una lettera di fronte ad Alex, poi senza neanche aspettare un premio volò nuovamente via, solo i gemelli sapevano a chi apparteneva quel gufo sal comportamento così strano, era il gufo di Zia Bella.
"Il lord oscuro richiede la vostra presenza questa sera al meeting generale dei mangiamorte, ha una missione d'affidarvi è urgente.
Con affetto vostra zia Bellatrix"
 Alexandre lesse la lettera e poi la passò al fratello che fece altrettanto.
-Lettera strana non ti pare? Sembra quasi un invito, e poi una missione? Di già?- disse Draco dubbioso mentre un'altro gufo planò al tavolo di Serpeverde, ancora semi deserto visto che erano appena le sette del mattino, neppure le ragazze si erano svegliate.
-è di mamma e papà- disse Draco riconoscendo uno dei gufi di famiglia, che attese una carezza del suo padroncino prima di volare nuovamente, verso la guferia questa volta.
"Suppongo che l'invito alla riunione di stasera sia arrivato anche a voi anche se spero con tutto il cuore di no, il meeting è riservato ai Mangiamorte senior quindi c'è una minima possibilità che la vostra presenza non venga richiesta o almeno è quello che spero, verrà dato un importante annuncio questa sera. Spero che stiate bene, già ci mancate a casa.
Vi vogliamo bene mamma e papà"
 lesse Draco mentalmente e Alex ascoltò tramite il pensiero.
-Stasera a quanto pare accadrà qualcosa d'importante e ho la netta sensazione che riguarderà noi- disse Alexandre scrocchiandosi il collo, sentiva sempre quando stava per accadere qualcosa, se lo sentiva nel sangue.
-Si è stato il mio primo pensiero, tutto coincide, il grande annuncio nominato da papà e la missione per noi nominata dalla zia- disse Draco pensieroso, non era un grande amante delle lezioni oscure con Voldemort, che si erano fatte sempre più ravvicinate, e non gli piaceva l'idea di dover affrontare una missione proprio adesso che le cose rincominciavano ad andare bene.
-Non preoccupiamoci prima del tempo, e poi anche se riguardasse noi affronteremo tutto uniti senza alcun problema- disse Alexandre percependo l'ansia del fratello.
-Pensavo alle ragazze...forse sarebbe meglio che a loro non diciamo nulla, non voglio fargli passare un'altra nottata sveglie ad aspettarci in ansia- disse Draco passandosi una mano tra i capelli.
-Si hai ragione tu, non gli dirremo niente del meeting, gli diciamo che vogliamo passare una serata fra uomini perchè è un pò che non ci divertiamo tra di noi- disse Alexandre cercando di trovare una scusa plausibile.
-Ok va bene- gli rispose annuendo Draco anche se si sentiva in colpa a mentire a Pansy.
Pochi minuti dopo le ragazze varcarono la soglia della sala grande con talmente tanta grazia che a Draco e Alex sembrarono angeli, quella mattina in particolare le ragazze risplendevano, il pallore era scomparso del tutto dai loro volti visto che ormai era passato qualche giorno dall'incontro con i grifondoro, delle occhiaie scure non vi era più segno, erano meravigliose, radiose.
-Buongiorno bellezze- disse Alex alzandosi per andare a baciare Pansy sulla guancia e poi dando un bacio veloce a Daphne, facendola accomodare accanto a lui.
-Ehi fratellone vacci piano con la mia bellissima ragazza- disse Draco scherzando mentre scorreva sulla panca per far posto a Pansy.
-Stamani mi sono svegliata e tu non c'eri- disse Daphne mettendo il broncio, ad Alex.
-Scusa ma io e Draco avevamo programmato un colazione insieme- disse Alex facendo la sua migliore espressione da bambi.
-Sei perdonato- gli disse Daphne baciandolo a fior di labbra, sorridendo poi felice, erano così rari i baci pubblici tra lei e Alex, di solito lui li evitava.
-Pan Daph stasera dovrete fare a meno di noi, abbiamo in programma una serata tra uomini- dissero in coro Alex e Draco.
-Va bene vorrà dire che io e Daph ci organizzeremo una seratina per sole ragazze- disse Pansy, ad entrambe le ragazze sarebbero mancati i gemelli ma infondo sapevano che la cose peggiore che potevano fare era ostacolare il legame indissolubile che c'era tra i gemellini Malfoy.
-Che lezione abbiamo alla prima ora?- chiese curioso Alex mentre imboccava Daphne.
-Trasfigurazione- disse Draco facendo una faccia schifata.
-Ahh ho la netta sensazione che la Mc Grannitt ci odi- disse Alexandre sospirando, doveva veramente impegnarsi adesso per ottenere buoni voti dalla vecchia gatta.
-Povero piccolo Harry difficile perdere il posto di preferito della McGrannitt eh- lo prese mentalmente in giro Draco.
-E per te? Non ti dispiace condividere il posto di preferito di Sev con me?- gli rispose di rimando Alexandre.
-Con te Alex condividerei tutto...tranne la ragazza- pensò Draco sghignazzando.
-
Tranquillo è già abbastanza impegnativa quella che ho adesso, non me ne serve un'altra- pensò Alex facendo il suo solito sorrisino che faceva saltare i nervi a Daphne.
-Holaaa siamo qui anche noi- disse Daphne passando una mano davanti agli occhi di Alex, spesso i gemelli s'isolavano nel loro mondo, facendo sentire escluse le ragazze.
-Scusa amore è che ogni tanto ci distraiamo- disse Alex stringendo le spalle.
-Già scusate ogni tanto ci perdiamo nei pensieri- disse Draco, il tavolo si era popolato e non potevano scusarsi per aver parlato mentalmente.
La giornata passò in fretta e dopo la cena il quartetto si ritrovò nella sala comune di Serpeverde.
-Ci vediamo domani mattina allora?- disse Pansy abbracciata a Draco mentre lui gli accarezzava i capelli, era difficile ultimamente per lei separarsi da Draco, gli sembrava che il loro rapporto si stesse indebolendo.
-Si certo ti vengo a svegliare- disse Draco per poi baciarla dolcemente, aveva percepito le insicurezze di Pansy e voleva tranquillizzarla.
-Così anche Blaise partecipa alla serata?- chiese Daphne che aveva la testa sulla spalla di Alex e lui le labbra sul collo di lei.
-MMM- fu la risposta di Alex mentre baciava il collo di Daphne che piegò la testa per dargli maggiore accesso.
-Bene mi fa piacere- disse Daphne, che non era una grande fan del legame tra Draco e Alex, pensava fosse troppo stretto.
Poco dopo le ragazze scomparvero nelle stanze di Serpeverde che i ragazzi gli avevano lasciato, sostenendo che loro avrebbero usato la camera da prefetto di Draco.
-Insomma cos'è quasta storia della serata tra uomini?- chiese Blaise che era stato trascinato in tutta quella storia a sua insaputa.
-Dobbiamo andare via per la notte Blaise, ci devi coprire con le ragazze- disse Draco con tono pratico, lasciando le chiavi della sua stanza da prefetto all'amico.
-Ok, va bene- disse Blaise incerto se quello era un favore chiesto da un amico o un'ordine dato da un'erede oscuro.
-Grazie Blaise sei un vero amico- gli disse Alex dandogli una pacca sulla spalla.
Insieme i gemelli uscirono dai sotterranei dirigendosi verso il bagno delle ragazze e cercarono il lavandino con il serpente.
-è l'ora di vedere se il varco nelle mura di Hogwarts funziona, un vero peccato che possiamo usarlo solo noi in quanto eredi di Voldemort e lo possiamo usare solo per andare nel luogo dove si trova il lord- disse Draco mentre Alex apriva la camera, aveva mille altre idee su come quel passaggio poteva essere sfruttato.
Con faccia schifata entrambi si tuffarono nel tunnel, non avevano ancora avuto il tempo di ripulire la camera e le lische del pesce marcio emanavano un odore nauseante.
Una volta arrivati dentro la camera si scambiarono uno sguardo veloce, fu un pò come guardarsi allo specchio, entrambi storsero il naso nello stesso modo e puntandosi le bacchette contro dissero -Gratta e Netta- poco dopo erano di nuovo puliti e profumati entrambi.
-Bene adesso andiamo- disse Alex entrambi si smaterializzarono per ricomparire in una sala oscura, illuminata da poche candele ma già piena di mangiamorte.
-Secondo te dove siamo Draco?- domandò Alex guardandosi intorno, non era mai stato in quel manor, e doveva ancora prendere familiarità con gli stemmi delle famiglie purosangue.
-Nott Manor, c'è lo stemma dei Nott su quel muro- disse Draco indicando la parete di fronte sulla quale vi era affisso lo stemma di un cane nero.
-Alex?? Draco?? Il lord vi ha convocato?- disse Lucius che comparve alle spalle dei suoi figli agitatissimo.
-Si Zia Bella ci ha mandato una lettera questa mattina- disse Draco indifferente cercando di far capire a suo padre che loro non erano per niente in ansia.
-La mamma?- chiese Alex cercando di distrarre suo padre.
-è a casa, la sua presenza non era richiesta, peccato gli avrebbe fatto piacere vedervi, ma almeno lei è al sicuro..voi sapete perchè siamo convocati qui?- chiese Lucius, ma prima che i gemelli avessero l'opportunità di rispondere arrivò Nott senior, che dopo essersi inchiato davanti ai gemelli e avergli baciato le vesti disse -Il lord richiede la vostra presenza-.
I gemelli annuirono e Alex disse -Portaci da lui-.
-Certo mio signore- disse Nott abbassando lo sguardo.
Dopo aver velocemente salutato il padre, che era rimasto un pò sconvolto dalla scena, non abituato a vedere i gemelli in vesti di eredi oscuri, si diressero verso il trono di Voldemort ai lati del quale vi erano due troni vuoti che li attendevano.
-Miei eredi ci avete fatto l'onore di raggiungerci finalmente- disse Voldemort non degnandoli neppure di uno sguardo, così i gemelli si limitarono a sedersi, ormai erano abituati al carattere volubile del lord.
-Miei fedeli mangiamorte, vi ho convocato qui stasera per assegnare una missione molto importante ai miei eredi- disse Voldemort, i gemelli non lasciarono trasparire alcuna emozione infondo sapevano che sarebbe successo, entrambi cercarono con gli occhi Lucius tra la folla, quando lo trovarono videro che Malfoy Senior sembrava pronto a dire qualcosa, e quando Lucius guardò i gemelli entrambi scossero lievemente la testa come per dirgli di tacere.
-La missione che voglio affidare ai miei eredi è piuttosto complicata, ma visto che sono io ad addestrarli sono sicuro che andrà a buon fine, la mia prima richiesta è che loro facciano entrare un gruppo scelto di mangiamorte ad Hogwarts- disse Voldemort concentrando la sua attenzione per la prima volta sui gemelli.
-Sarà fatto mio signore, io e mio fratello studieremo insieme le possibilità- disse Alex in tono pratico, sapeva che insieme avrebbero trovato il modo.
-La mia seconda richiesta è che Silente venga eliminato- disse in un sibilo Voldemort.
-Anche per questo non vedo problemi mio signore- disse Draco accennando un sorrisino ma in realtà era preoccupato, Silente era ancora un mago molto potente e loro non avevano mai ucciso nessuno.
-Confido nelle vostre capacità, so che porterete a termine questa missione di vitale importanza con successo e mi aspetto che lo facciate in tempi brevi...o saprò come mettervi fretta- disse Voldemort con voce minacciosa.
-Non ci saranno problemi- disse Alexandre freddamente, con tono di sfida, lasciando tutti senza fiato, nessuno aveva mai tenuto testa al lord.
-Bene, bene- disse Voldemort ghignando sorpreso ma compiaciuto, forse aveva veramente trovato un giusto erede pensò mentre metteva fine alla riunione.
Dopo aver placato le mille ansie del padre i ragazzi tornarono ad Hogwarts esausti, tra saluti e inchini avevano passato più di 4 ore alla riunione ed erano ormai le tre del mattino, fortunatamente il giorno dopo era sabato.
-Domani sera voglio portare Daf a Londra, ho già il permesso di zio Sev.- disse Alex con voce stanca mentre stavano ritornando ai sotterranei.
-Come mai questa serata fuori? Cosa devi farti perdonare?- chiese Draco curioso, mettendo un braccio intorno alle spalle di Alex.
-Noi.- disse Alex sbuffando.
-In che senso?- chiese Draco confuso.
-A Daphne da noia il nostro legame di gemelli, vorrebbe più considerazione, più tempo con me..- disse Alex alzando gli occhi al cielo.
-Fai bene a portarla fuori allora- disse Draco sincero, non volendo esprimere la sua opinione sul rapporto del fratello con la bionda.
-Di quello che pensi Drake- disse Alex serio.
-Non finirà bene, notte fratellino- disse Draco sdraiandosi sul letto e chiudendo la conversazione.
-Spero ti sbagli- disse Alex sdraiandosi sull'altro letto e addormentandosi subito.
La mattina dopo Alex si fece portare dagli elfi una colazione da regina per Daphne e scese nelle stanze di Serpeverde per svegliarla.
-Buongiorno principessa- disse Alex baciando le labbra di un addormentata Daphne.
-Giorno Alex- mormorò Daphne assonnata, per poi sorridere radiosa quando vide ciò che Alex aveva fatto per lei.
-Sei bellissima- disse Alex rubandogli un altro bacio, stavolta più intenso.
-A cosa devo tutto questo?- chiese Daphne sorridendo mentre mangiava i suoi biscotti preferiti con gocce di cioccolato.
-Ho voglia di coccolarti, verrai a cena con me stasera? A Londra?- chiese Alex dolcemente sistemando i capelli arruffati di Daphne.
-Quindi mi faccia capire bene signor Malfoy...lei sarebbe interessato a passare una serata solo con me...a Londra- disse Daphne avvicinandosi per poi baciare Alex.
-Si, io lei e del buon vino nel ristorante più In di Londra- disse Alex baciando a stampo Daphne ripetute volte.
-E come faremo a lasciare Hogwarts?- chiese Daphne curiosa.
-Ma che domande...essere un Malfoy ha i suoi privilegi- disse Alex facendogli l'occhiolino per poi allontanarsi.
-Alle nove fatti trovare pronta in sala comune, sarò quello con le rose rosse- gli urlò poi Alex mandandogli un bacio chiudendosi la porta alle spalle.

-Sei così fortunata- disse Pansy che aveva fatto finta di dormire ma in realtà aveva sentito tutto.
-Già- disse Daphne sorridendo sognante.
La giornata passò in fretta, Pansy aiutò Daphne a scegliere il vestito perfetto e ben presto arrivarono le nove, si sentiva veramente una principessa con quell'abito.
-Vai, il tuo principe ti aspetta, quando torni devi raccontarmi tutto- disse Pansy baciando la guancia all'amica che annuì felice.
Daphne scese lentamente le scale della sala comune, indossava un meraviglioso abito bianco che metteva in mostra tutte le sue curve da modella, Alex non potè fare a meno di rimanere senza fiato di fronte a tutta quella bellezza.
-Fratellino ricordati di respirare-gli disse Draco ,che era seduto sul divano, ridendo.
-Sei fantastica- disse Alexander dopo aver lanciato un'occhiataccia a Draco e avergli detto mentalmente "Noi facciamo i conti dopo".
-Anche tu stai molto bene signor Malfoy- gli disse Daphne baciandolo a fior di labbra, Alex era veramente splendido con il suo completo blu scuro e la camicia bianca.
-Tieni anche se non sono degne della tua bellezza- disse Alex porgendogli un mezzo di rose rosse meravigliose.
-Non scherzavi quando dicevi che saresti stato quello con le rose- disse Daphne divertita godendosi il profumo delizioso delle rose.
-Ero serio come un crucio..vogliamo andare- disse Alex porgendo il braccio a Daphne.
-Certo- disse Daphne prendendolo a braccetto e baciandogli una guancia.
-A casa per mezzanotte- disse Draco ridendo e Daphne si voltò per fargli la linguaccia.

-Oh Merlino, questo posto è fantastico Alex- disse Daphne quando entrarono nel ristorante che Alexander aveva scelto per la serata, era un magnifico ristorante francesce, nel quale poteva mangiare solo l'elite del mondo magico, all'entrata furono accolti dal responsabile di sala che li condusse in una stanza privata tutta per loro.
-Essere un Malfoy ha i suoi vantaggi- disse Alex spostando la sedia a Daphne per farla sedere.
-Eh già- disse Daphne ammirando la sala, sembrava di cenare tra le stelle, tutte le pareti sella sala avevano l'incantesimo del soffitto della sala grande ad Hogwarts.
-Ci tenevo a regalarti una serata speciale- disse Alex soddisfatto della reazione ottenuta da Daphne.
-Lo hai fatto- disse Daphne emozionata, asciugandosi velocemente le lacrime quando il cameriere portò due coppe di champagne al tavolo.
-A noi- disse semplicemente Alex, sollevando la sua e Daphne fece altrettanto.
-Ho visto Hermione, voi due eravate amici vero?- disse Daphne accarezzando con il pollice la mano di Alexander che era intrecciata con la sua.
-Lo eravamo si- disse Alexander distrattamente, sperando che l'arrivo degli antipasti mettesse fine a questa conversazione.
-Sembrava molto sola, secondo me gli manchi- disse Daphne bevendo un sorso di champagne mentre aspettavano la cena.
-Quindi? Che dovrei fare? Hermione fa parte della mia vecchia vita, Harry Potter è morto la notte del suo sedicesimo compleanno per quanto mi riguarda- disse Alexander scontroso, non voleva affrontare l'argomento, non si sentiva pronto.
-Ma lei era una tua amica, e gli amici quelli veri non si lasciano indietro- disse Daphne cercando di far ragionare Alex.
-Non fa più parte del mio mondo, per favore Daphne godiamoci la serata, non ho voglia di litigare- disse Alexander lasciando andare la mano di Daphne.
-è così che andranno le cose? Ogni volta che cercherò di esprimere la mia opinione tu mi zittirai? Ascolterai solo ciò che ha da dire Draco?- disse Daphne arrabbiata.
-Non m'interessata la tua opinione su questa questione sinceramente- disse Alexander secco, stanco delle continue frecciatine che la fidanzata lanciava al fratello.
-E a me allora non interessa continuare questa cena, magari neanche questa relazione- disse Daphne alzandosi e andandosene proprio nel momento in cui il cameriere stava entrando con i piatti in mano.
-C'era qualcosa che non andava con lo champagne?- chiese il cameriere preoccupato ad Alexander.
-La mia ragazza aveva una serata no, cancelli l'ordinazione per il cibo e continui a portarmi vino- disse Alexander freddamente, bevendo la sua coppa di champagne in un sorso solo.
-Mi scusi signor Malfoy? Pensa di continuare la sua cena?- chiese una cameriera bionda, con dei grandi occhi verdi ed un sorriso amaliante.
-Dipende...tu sei sul menù?- chiese Alex, ormai al suo terzo bicchiere di vino.
-Puoi avere tutto ciò che vuoi- disse la cameriera sorridendo seducente.
-Usciamo di qui io e te- disse Alex alzandosi goffamente.
   
 
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