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Autore: Agartha    17/03/2005    20 recensioni
James convince Remus ad aiutarlo a conquistare Lily ma.....come è immaginabile le cose non vanno come dovrebbero e.......questa è la mia seconda fic su Harry Potter ed è ambientata ai tempi dei malandrini. E' sia slash che non e spero possa piacervi.
Genere: Generale, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai, Slash, Yaoi | Personaggi: James Potter, Lily Evans, Remus Lupin, Sirius Black | Coppie: James/Lily, Remus/Sirius
Note: Alternate Universe (AU) | Avvertimenti: nessuno
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Questa è la mia seconda fic su Harry Potter

Questa è la mia seconda fic su Harry Potter.

E’ ambientata all’epoca dei malandrini e……beh……viene costruita su un espediente giù utilizzato altre volte nelle fic, però, ci tenevo a scriverla comunque perché ho in mente tre scene che si sposavano perfettamente con la trama.

Spero di renderla un po’ originale e se vorrete farmi sapere il vostro parere ve ne sarei grata.

Come sempre i personaggi sono della Rowling ed io non ci guadagno nulla ad usarli. Mi diverto solo a farli muovere in situazioni che piacciono a me e come secondo me dovrebbero muoversi. Per cui le mie fic sono da considerarsi AU....e per alcuni i personaggi potrebbero essere OOC per me no. 

Buona lettura (spero).

Agartha

LE COPPIE "SBAGLIATE"

1° CAPITOLO – CHE COSA HO FATTO?!

"Dai Lunastorta ti prego, dammi una mano" esclamò con voce supplichevole un ragazzo dai capelli castani tutti spettinati e dagli strani occhiali tondi ad un ragazzo pallido con capelli ramati e occhi d’ambra nel dormitorio della scuola che frequentavano.

"Ma perché proprio io?" rispose l’altro ragazzo recalcitrante.

"Perché tu sei l’unico a cui potrei chiederlo. Se fossero Sirius o Peter ad andare da Lily bhe…lei capirebbe subito che li ho mandati io e sospetterebbe qualcosa"

"Perché io invece non ti conosco?"

"No! Mi conosci. Sei uno dei miei più grandi amici. Ma sei anche un bravo ragazzo sempre calmo e tranquillo. E, poi, sei un capo scuola proprio come lei……uffa….sei sopra le parti….lei non sospetterebbe mai di te".

"E perché no?"

"Dai Remus….siamo seri per favore……tu non sembri proprio il tipo in grado di tramare qualche inganno, non almeno nei confronti di chi ti sta simpatico e Lily ti sta simpatica no?"

"Sì. E’ una brava ragazza ed in parte posso anche capire l’interesse che nutri per lei, James" a quelle parole James Potter, uno degli studenti più ambiti dalle ragazze e famoso per il suo talento frequentante l’ultimo anno della scuola di magia e stregoneria di Hogwarts, nonché capitano e cercatore della popolare squadra di Quidditch guardò in tralice il compagno che si affrettò a continuare "Anche se posso ben dire che non è il mio tipo. Però è proprio perché mi sta simpatica che non mi va di ingannarla".

"Visto?" sorrise James detto anche Ramoso "Sei la persona perfetta. Visto i tuoi grandi ideali sei insospettabile. Allora mi dai una mano?". Il ragazzo dai capelli castani guardò con sguardo luccicante il compagno, uno sguardo a cui non si poteva dire di no, era così carico di aspettativa.

"Davvero Ramoso…sul serio…..ma perché vuoi farle questo?" provò di nuovo a tirarsi indietro Remus Lupin, uno studente molto brillante dell’ultimo anno della stessa scuola di James Potter, caposcuola dei Grifondoro, nonché riconosciuto da tutti, escluso dai suoi amici più intimi, come un tipo malaticcio visto che almeno una volta al mese saltava le lezioni per recarsi in infermeria, in verità quel comportamento celava un grosso segreto che risaputo gli avrebbe creato molti problemi ovvero il suo essere un licantropo.

"Perché l’amo e l’amerò se fosse necessario per tutti e due per sempre, perché sono stufo dei suoi due di picche, sono stufo della sua indifferenza. Non ce la faccio più a starmene con le mani in mano, voglio conquistarla e non m’importa se per farlo dovrò ricorrere a qualche trucco……..dopo tutto sono un malandrino e lo sei anche tu no? Ci siamo giurati di darci una mano sempre in ogni circostanza qualsiasi cosa si tratti"

James sembrava così sincero ed aveva usato un tono talmente supplichevole da far sentire in colpa il suo amico, come fare a rifiutare? Ramoso sembrava così afflitto.

E, poi, per finire l’opera Potter usò il suo ultimo colpo mancino, quello che sapeva avrebbe definitivamente fatto capitolare Remus, che a volte era fin troppo buono e pronto ad aiutare i suoi amici, anche se si trovavano invischiati in cose sbagliate. Si inginocchiò di fronte a Remus detto anche Lunastorta e giungendo le mani mormorò "Ti supplico, Lunastorta, aiutami…………..e dopo ti giuro che per un mese ed anche di più righerò dritto, non mi infilerò in nessuna rissa, non userò la mia magia per prendermi gioco di nessuno, nemmeno di Mocciosus, proprio di nessuno. Ti supplico……..visto? Lily mi riduce in questo stato, io il grande James sono qui in ginocchio e ti supplico di aiutarmi, non puoi rifiutarti Remus….ti prego".

"E va bene" sospirò Remus rendendosi conto che per un motivo o per l’altro James l’aveva sempre vinta "Cosa devo fare?"

L’altro si alzò in piedi euforico ed abbracciò il compagno urlando "Grazie. Sapevo che sei un vero amico".

Poi, abbassò la voce e gli sussurrò qualcosa all’orecchio.

Remus ascoltava concentrato ed il suo volto si feceva sempre più serio man mano che l’altro gli spiegava il suo piano nei dettagli.

Alla fine sbuffò chiudendo gli occhi.

Quando li riaprì James lesse una luce determinata nei suoi occhi.

Questo significava che ormai si era deciso ad aiutarlo anche se ancora non era convinto del tutto.

Potter a quel punto andò verso il suo armadio, tirò fuori il baule dove teneva i suoi oggetti personali, lo aprì e ne estrasse due boccette contenenti un liquido verde.

Le porse a Remus che se le infilò nella tasca interna della sua divisa trasandata.

Poi, il ragazzo dai capelli ramati uscì dal dormitorio, scese fino alla sala comune, si guardò in giro per vedere dov’era seduta Lily Evans e come gli aveva detto James era accomodata su un divanetto intenta a leggere un libro. Lily era una ragazza dai capelli rossi ed occhi verdi molto carina. Era una studentessa molto famosa a scuola per la sua intelligenza e sagacia. Era eclettica e grintosa, sapeva combattere per i suoi ideali anche da sola contro tutti e tutti. Era un capo scuola dei grifondori proprio come Remus, era un tipo in gamba e James era stato stregato da lei dal primo momento in cui l’aveva vista. Conquistarla era diventata la sfida della sua vita e…….e visto che lei continuava a rifiutare le sue avance apparentemente immune al suo fascino, lui aveva finito con farla diventare il centro dei suoi pensieri. Ormai l’amava sul serio.

Remus deglutì domandandosi per l’ennesima volta se era giusto quello che stava per fare, ma poi scrollò le spalle. Ormai l’aveva promesso al suo amico.

Salutò i ragazzi che incontrava lungo il suo tragitto e passò attraverso il ritratto della signora grassa per andare dove poteva procurarsi ciò che gli aveva chiesto Ramoso. Sperava solo di fare la cosa giusta, anche se dentro di lui da quando James gli aveva annunciato il piano, aveva cominciato a crescere una strana inquietudine, aveva un brutto presentimento.

 

* * *

 

Mezz’ora dopo Remus era di ritorno con un vassoio e due coppe di succo di zucca.

Prima di entrare nella sala comune rinfrescò le idee tentando di darsi una linea di condotta da seguire.

Il piano di James di per sé era molto semplice.

Doveva soltanto trovare il modo di far bere a Lily Evans il succo che aveva portato con sé ed in cui aveva versato le fialette che gli aveva dato Ramoso.

Una fialetta per ogni coppa.

Una fialetta che secondo James avrebbe dovuto contenere una potente pozione d’amore in grado di far innamorare Lily di colpo di lui o meglio di chiunque avesse bevuto dalla seconda coppa.

Chissà poi se era vero, si ritrovò a pensare Remus.

Ed il fatto che la pozione l’aveva scoperta Ramoso in uno dei tanti libri polverosi della biblioteca e che l’avesse preparata lui stesso in gran segreto durante le ore di lezione di pozione lo faceva dubitare. James era bravissimo in certe materie ma in pozioni proprio no.

Boh…..Lupin si augurava soltanto che almeno quella mistura non fosse velenosa.

Non voleva essere costretto a portare Lily in infermeria e spiegare il motivo per cui le aveva propinato quella schifezza ai professori sarebbe stato imbarazzante.

Perché si faceva sempre comandare a bacchetta dai suoi amici?

Altro che capo scuola, era una frana.

Sospirò e si decise ad entrare nella sala comune.

Pronunciò la parola d’ordine e la signora grassa si spostò dal suo dipinto per farlo accomodare.

Il ragazzo notò che la sala comune era deserta in quel momento, gli altri studenti dovevano essere uscita per andare in biblioteca o all’aperto.

Anche se ormai si era alla fine di ottobre le giornate erano ancora tiepide ed era un piacere crogiolarsi al sole.

Lily, però, com’era sua abitudine era ancora nello stesso posto dove l’aveva vista prima Remus.

Lupin fece finta di guardarsi intorno come a cercare qualcuno, alzò le sopracciglia perplesso di non averlo trovato e, poi, a passo spedito si avvicinò alla Evans.

Tentando di essere naturale chiese "Scusa Lily se ti disturbo, ma hai per caso visto James?"

La ragazza alzò gli occhi dal libro e vedendo chi l’aveva disturbata gli sorrise, Remus era l’unico degli amici di James Potter con cui lei andasse d’accordo, certo non si potevano definire amici ma almeno quando si parlavano non finivano per litigare, erano molto simili sotto certi aspetti, entrambi studiosi e ben voluti dai professori, ed infatti la ragazza più di una volta si era chiesta come poteva un tipo come Lupin trovarsi bene con James ed i suoi compari…..e non riuscendosi a spiegare questo quesito lo aveva da sempre considerato come un mistero della vita, per poi rispondere fredda non appena sentito il nome di Potter "No. Non l’ho visto qui nei paraggi anche perché la sua presenza con tutta quella boria non passa di sicuro inosservata. Inoltre, oggi non mi ha ancora rotto le scatole per cui non saprei proprio dove possa essersi imboscato".

Remus si sedette sul divano vicino alla Evans e sospirò "Strano. Mi aveva chiesto di andargli a prendere del succo di zucca e che mi avrebbe aspettato qui".

Il ragazzo appoggiò il vassoio sul tavolino davanti al divanetto e Lily chiudendo il libro sospirò "Adesso ti fa fare pure il cameriere? Non poteva abbassarsi lui ad andare a prendersi da bere?"

Lupin arrossì "No….hai frainteso. Dovevo andare a prendere il succo per me e visto che c’ero, lui si è accodato".

"Capisco" esclamò la ragazza non del tutto convinta, da sempre aveva avuto il presentimento che Remus venisse quasi schiavizzato da quei monelli dei suoi compagni per via del suo buon cuore, ma forse era soltanto prevenuta visti i loro trascorsi non proprio idillici, lei odiava l’aria di superiorità che Potter teneva con tutti e tutti, ma forse sotto quella scorza James e company erano meglio di quello che credeva, ed, infatti, ultimamente quei malandrini combinavano meno guai del solito, forse stavano crescendo e dovette pure ammettere con se stessa che era da un po’ che non trovava più irritanti come un tempo le avance di Potter, tutto sommato le faceva quasi piacere essere il centro delle sue attenzioni anche se non le avrebbe mai accettate, lei non lo amava. Poi, proseguì rivolta a Lupin "Però qui non c’è……mi dispiace, credo ti abbia dato buca".

"Può darsi" ridacchiò Remus "E non sarebbe neanche la prima volta. Comunque visto che ormai il succo c’è….vuoi favorire?"

La ragazza sorrise "Perché no? Io non sono il tipo da dire di no di fronte ad un buon succo di zucca. E’ la mia bevanda preferita".

Però, pensò Lupin, certo che James conosce proprio bene Lily, sa anche i suoi gusti in fatto di bevande, credo sia per questo che mi ha mandato a prendere proprio il succo.

Remus vide Lily afferrare la coppa e portarsela alle labbra senza sospettare nulla. La vide bere il primo sorso e gustarlo per bene in bocca prima di deglutirlo. Poi, con un colpo solo bevve tutto il resto ed il ragazzo dai capelli ramati dentro di sé ebbe un sussulto di gioia anche se macchiato dai sensi di colpa. Comunque ormai era troppo tardi per recriminare, aveva raggiunto il suo scopo, ora doveva solo aspettare che James arrivasse dal dormitorio, gli gridasse "Ehi, sei qui Remus. Ti aspettavo di sopra", gli afferrasse la coppa che lui aveva appena preso in mano fingendo di volerla bere e………..la buttasse giù tutta d’un colpo. In questo modo il supplizio di quegli ultimi minuti sarebbe finito. I suoi sensi di colpa nei confronti della Evans si facevano sempre più forti ogni secondo che passava. La ragazza non gli aveva mai fatto nulla di male, anzi……lui era l’unico degli amici di James che trattasse umanamente ed ora lui gli aveva fatto questo. Perché James trovava sempre il modo di fargli fare le cose più assurde?

Sentì dietro di sé due paia di passi, uno provenire dal dormitorio, l’altro dal ritratto della signora grassa. Era entrato qualcuno?

Udì la voce di James gridare il suo nome, dire la frase concordata e fare il gesto di prendere il bicchiere ma un’altra mano fu più rapida.

Una voce ben nota sia a Potter che a Lupin esclamò "Remus, sei la mia salvezza. Ho fatto una corsa, ho proprio bisogno di bere qualcosa".

Entrambi i due ragazzi fecero appena in tempo a girarsi per vedere il loro grande amico Sirius Black, anche lui studente dell’ultimo anno della loro stessa scuola, membro dei malandrini, un vero talento in incantesimi, quello che più di tutti aveva speranze di entrare nel corpo degli Auror nonostante il suo atteggiamento da scavezzacollo, membro della squadra di Quidditch, il ragazzo più popolare della scuola fra le ragazze, quasi un fratello per James, bere tutto d’un fiato il succo.

Quello che successe dopo gettò nella disperazione più nera sia Remus che James.

Sirius e Lily ebbero in contemporanea un attimo di sbandamento, sembrarono sul punto di svenire ma poi si ripresero subito.

Alla fine di tutto questo, i due si guardarono negli occhi come se si vedessero per la prima volta.

Black sorrise, un sorriso affascinante da conquistatore "Ciao Lily, sai non l’avevo mai notato fin’ora, ma sei davvero bella".

La ragazza arrossì vistosamente mentre in un tono dolce che non le avevano mai sentito prima esclamò "Grazie".

James Potter cadde rovinosamente a terra completamente sconvolto mentre Remus si limitava a guardare la scena con occhi sbigottiti, allora la pozione funzionava davvero.

Nella mente dei due ragazzi che avevano ordito l’inganno si fece largo in contemporanea un’unica domanda che era più un’affermazione –Che cosa ho fatto?!".

 

FINE 1° CAPITOLO – CHE COSA HO FATTO?!

 

Allora come la trovate?

Se potete commentate.

Ringrazio in anticipo chiunque leggerà sia lasciando un commento che non.

A presto.

Adesso è meglio se mi dedico al nuovo capitolo dell’altra fic.

Un bacione

Agartha

 

 

 

 

 

 

  
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