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Autore: sticky2012    30/06/2016    6 recensioni
Questa fanfiction è divisa in 2 parti. La prima ambientata durante il sesto anno di Ginny (settimo libro) mentre la seconda è ambientata l'anno successivo quando tutti, chi per una ragione e chi per un'altra, torneranno ad hogwarts e dovranno fare i conti con le conseguenze dell'anno precedente.
Di cosa parla? Di una Ginny innamorata del suo Harry ma , anche se lei farà molta fatica ad ammetterlo e ad accettarlo, entrerà qualcun'altro nel suo cuore.
Chi? Draco Malfoy. Mentre nella prima parte vedremo un Harry praticamente assente e una Ginny impegnata con un Malfoy molto "presente", nella seconda parte avremo tutti e tre i protagonisti insieme.
Perchè leggerla? Cercherò di far vedere una Ginny molto dolce, razionale e matura col suo Harry e farò emergere una Ginny completamente irrazionale e più spensierata con Draco.
Vedrete un Draco molto combattivo e pronto a tutto per ottenere quel che vuole realmente, una Ginny molto in contrasto con quello che le capiterà e un Harry innamorato nel termine più dolce.
Il finale? già scritto ed è già nella mia testa.
Ci sarà una scelta? Sì.
Chi la spunterà? leggete la storia.
Genere: Drammatico, Erotico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Ginny Weasley, Harry Potter | Coppie: Draco/Ginny, Harry/Ginny
Note: Otherverse | Avvertimenti: Triangolo | Contesto: II guerra magica/Libri 5-7, Dopo la II guerra magica/Pace
Capitoli:
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Capitolo 26
E’ una promessa.

 
 
 
-Sei stata brava!!- Margareth si siede accanto a me –Io non ce l’avrei mai fatta!! Devi essere fiera di te stessa!! Forse, hai regalato un padre a quel bambino!!-.
Mi abbraccia ed io verso le ultime lacrime sulla sua spalla.
 
Quattro mesi dopo …
 
Il caldo inizia ad essere insopportabile e pensare che siamo solo a metà luglio.
Seduta sulle gradinate del campo, cerco di farmi aria sventolandomi in faccia la Gazzetta del Profeta di oggi ma la situazione non sembra migliorare.
Ho letto suppergiù solo i titoli; ci sono scritte le solite cose che leggo ormai da mesi.
-Hai letto la Gazzetta, posso prenderla??-. Non mi sono accorta che mi si era avvicinata Olivia.
-Certo prendi!- smetto di sventolarmelo e glielo passo.
-C’è qualcosa d’interessante??- mi chiede mentre sta già girando le pagine per leggere la cronaca sportiva.
-No. Tutto come ieri. Ci danno come favorite nella prossima partita!!!- biascico senza molto entusiasmo.
-Fanno bene!! Non ne abbiamo persa ancora una!! Guarda … parlano anche di te!!! “La rivelazione della Harpies non smette di sorprendere!! L’hai letto??- mi fa vedere l’articolo.
-Sì!- non aggiungo altro.
-E perché non sei felice?- mi chiede guardandomi come se fossi un extraterrestre.
-Sì che lo sono!! Ma voglio tenere i piedi per terra. Li conosco i giornalisti del Profeta e sono molti quelli che ti lodano quando vinci e ti massacrano la settimana dopo, se perdi. Non voglio illudermi che vinceremo sempre- spiego con calma.
E’ iniziato, questo campionato, troppo bene; meglio delle aspettative che avevamo tutte noi. Non voglio iniziare a pensare che siamo troppo forti perché, alla fine, la sconfitta arriverà ed io non ci voglio rimanere ancora più male.
-Oh che bello ascoltare un po’ di sano ottimismo alla Weasley!!- interviene Margareth che ha appena terminato la sua sessione di allenamento.
-Stai zitta!!!- le intimo trattenendo una risata.
-Sei solo scaramantica!! Non vuoi leggere i giornali, prima di una nuova partita!! Anche  io lo ero, al mio primo anno!! E poi tu da fastidiosa quale sei, non ti piace ricevere complimenti!!!- afferro la Gazzetta e gliela lancio sulla testa.
-Io non sono fastidiosa!!!- preciso mentre Margareth, ridendo, si siede accanto a me e si sbottona la divisa.
-Sto morendo dal caldo!! Non vedo l’ora di stare sotto la doccia!! Beata te che, tra una settimana te ne torni ad Hogwarts!!!-.
-Margareth, sto via solo una settimana!! Perdo solo sei giorni di allenamento e una partita!! Il tempo di dare i M.A.G.O, di farmi bocciare, salutare la mia scuola e sono di nuovo qui!!-.
-Ma piantala!!- mi da una piccola spinta –Non ti bocceranno mai. Hai combattuto la guerra magica, avete battuto Voldemort, le tue assenze sono giustificate, la McGranitt e i professori ti adorano, il Ministero stravede per te. Sei già promossa ancora prima di tornare ad Hogwarts!!!-.
-Beh, che tutti i professori l’adorino … -interviene Olivia.
Capisco all’istante a cosa, meglio a chi, si sta riferendo.
-Olivia, io non devo dare il M.A.G.O. in pozioni!!- dico alzando un po’ il tono di voce.
Vedo Margareth che tira un’occhiataccia di rimprovero ad Olivia; non mi piace questo silenzio imbarazzante che si crea ogni volta che si allude all’argomento.
-Io non volevo … - cerca di scusarsi Olivia, sotto minaccia di Margareth.
Forse, se non voglio più questa rigidità sull’argomento, devo essere io la prima a non essere pesante.
-Non devi scusarti. Possiamo parlare di Hogwarts, non deve essere un tabù!!- e tiro una pacca sulla spalla a Olivia.
-Lo sai che lo rivedrai?- mi chiede sottovoce Margareth.
Annuisco. Certo che lo so!! Lavora lì. Se anche volessi, non potrei evitarlo.
-Non ti fa impressione? Non vi vedete e sentite da quattro mesi! Non sarà imbarazzante?? E poi … -.
-Non penso. Non da parte mia. Non ho rancore verso di lui! E, siccome, anche lui ha smesso di stalkerizzarmi, penso abbia capito l’antifona!-.
Cosa deve succedere? Entrambi siamo andati avanti con le nostre vite.
-Sai nulla del bambino?-.
-Da quello che mi ha raccontato Riley, so che la Parkinson non è più a scuola. Malfoy le ha affittato una casa in pieno centro a Hogsmeade, così da averla più vicina a Hogwarts! Però non so altro … - concludo. Margareth mi fissa, forse aspettandosi di vedere sul mio volto i segnali del mio vero stato d’animo.
-Se è vero … ha fatto un bel gesto!- dice Olivia intimidita.
-Sì lo è!!-. Ho un piccolo flashback di quando, quattro mesi fa, gli diedi il consiglio di dare una possibilità di vita migliore al bambino che sta arrivando. Forse, lo sta seguendo!!
-Pensi che scoprirà del … beh … di tu ed Harry!!- mi chiede Margareth, strofinandosi le mani. Fa ancora fatica a dire quella parola.
-No!!– la blocco mentre mi rigiro l’orlo delle maniche.
-Ne sei sempre convinta??-guardo Margareth per qualche secondo e ripenso a tutto quello che è successo in questi mesi.
-Sì. Ne abbiamo già parlato!!- rispondo mentre la sento stringermi la mano.
-Penso che tu la stia prendendo sotto gamba questa cosa!!- sussurra al mio orecchio, per non farsi sentire da Olivia, mentre guarda le nostre compagne in volo.
M’incanto a guardare i tre anelli nel campo e non le rispondo.
Sì, ci ho pensato bene. Ho pensato a tutta la situazione. E’ la scelta migliore.
 

 
-Hai capito, Draco?? Mi stai ascoltando?- sento la voce di Pansy e torno alla realtà.
-Si, sì. Ho sentito tutto!!- mi raddrizzo sulla sedia. Ero distratto e, in realtà, ho capito solo poche parole di tutto il discorso che ha fatto.
-E cosa ne pensi??- incrocia le braccia , aspettando la mia risposta.
-Penso che vada bene!- nel dubbio, è sempre meglio rispondere così.
-Davvero??- Pansy non sembra credere a quello che ha appena sentito. Incomincia a saltare e a parlare come fa sempre. Una valanga di parole che dice, di cui io ne ascolto neanche la metà.
Mentre parla senza sosta, mi soffermo a guardare il pancione che mi sembra ancora più grande della settimana scorsa. Quando mi chiede se la vedo ingrassata, per non fare polemiche, le dico di no ma è evidente che il suo corpo non ha più nulla dello scheletrico che aveva prima. Non che sia grassa ma, forse, più rotonda sì.
-Non vedo l’ora. Domani, comincio a organizzare tutto!! Dobbiamo iniziare a vederne qualcuna, altrimenti rimarranno solo quelle dozzinali!! La vorrei nella stessa zona dove c’era Malfoy Manor. Tua madre impazzirà dalla gioia!! Potrebbe venire a vivere con noi quando uscirà!-.
Alla parola madre, la fulmino con lo sguardo.
-Pansy, ne avevamo già parlato. Mia madre deve restare fuori da tutto. E’ una condizione non contrattabile!!- batto le dita sul tavolo, tradendo il mio nervosismo.
Lei mi fissa delusa ma è troppo esaltata perché afferri il senso delle mie parole.
-Va bene. Niente tua madre. Invece, su dove la vorrei io, va bene???-.
-Sono certo che ci siano migliaia di case bellissime e lontane da quella zona. Costino quel che costino, non hai limiti di budget-.
 -Questo vuol dire che la devo cercare da sola??- sento che sta cominciando a indispettirsi.
-No!!- dico calmo –Seleziona quelle che ti piacciono di più, poi me le farai vedere e sceglieremo insieme-.
-Ok- si rasserena –Forse meglio così. Anche perché, in queste condizioni, non posso certo stare in giro tutto il giorno!! Ho i piedi gonfi e inizio già ad avere dolori alla schiena!!-.
-Ecco, riposati!! Io devo tornare ad Hogwarts!! Ci vediamo domani!!- mi alzo dalla sedia, m’infilo la giacca e mi dirigo verso la porta.
-Draco, aspetta!! Avrei bisogno di qualche galeone perché ho bisogno di comprare una bacchetta nuova!! Da quando sono così incinta, fare gli incantesimi con la mia bacchetta non è più semplice come prima!!-.
L’ascolto ma mi sono perso al “qualche galeone”.
-Certo!!- tiro fuori dalla tasca le banconote e gliene passo tre da cinquanta galeoni.
-Centocinquanta ti bastano??-.
-Eh … non so perché – so già cosa vuol dire e per non risentirlo come tutte le altre volte, prendo altri centocinquanta galeoni e glieli passo.
–Tieni!! Così sei più tranquilla!!-.
-Grazie. Sei gentilissimo!!- prende i soldi e se l’infila in tasca. So benissimo che la bacchetta è solo una scusa come tutte le altre che si è inventata, quando aveva bisogno di soldi. Io, ogni volta, faccio finta di crederci e non le chiedo mai cosa ci ha fatto con tutti quei galeoni. I soldi non sono un problema, ne faccia quello che vuole!! Finché me la cavo dandole dei soldi, posso ritenermi fortunato.
-Ci vediamo domani!- la saluto con un cenno di mano, lancio un ultimo sguardo al pancione ed esco.
Una volta fuori, camminando per le vie di Hogsmeade, passo davanti al solito negozio che ormai conosco bene. Entro e la commessa giovane mi saluta con un informale ciao. Sa già cosa voglio.
Devo solo scegliere.
Lei è l’unica che sa quello che faccio ormai tutte le settimane.
 

 
-Chi sono le più forti???- Gwendolyn ci urla in mezzo al cerchio.
-NOI- rispondiamo in coro tutte abbracciate.
-Chi li ha massacrati??- continua Gwendolyn.
-NOI!!!- urliamo ancora più forte.
Scoppiamo a ridere e a saltare insieme. Abbiamo appena battuto quegli strafottenti degli Wimbourne Wasps,  con quei fastidiosissimi tifosi che, durante tutta la partita hanno imitato il ronzio delle api, essendo il loro simbolo della squadra.
-Siete state grandi!!! E’ stata una partita straordinaria!! Brave, brave e ancora brave!! Questa era veramente difficile!!- Gwendolyn è pazza dalla gioia, esattamente come noi.
Non pensavo che, questa volta, ce l’avremmo fatta. A terra, erano tutti così alti e grossi. Hanno cercato di fare un gioco fisico, uno di loro ha pure cercato di buttarmi giù dalla scopa per prendermi la pluffa. La nostra velocità, però, ha avuto la meglio sulla loro fisicità!!
-Ora tutte a lavarsi e cambiarsi che, stasera, andiamo a Londra a festeggiare!!-.
-SSSìììììì!!- urliamo ancora in coro.
Margareth, presa dall’entusiasmo, mi salta sulla schiena e per poco non cadiamo. Le afferro le gambe e provo a farla sbattere contro il muro.
-Dai, stupida!! Sono esausta!!- incrocia le braccia intorno alla mia gola.
-Allora stasera vai a casa e non vieni a festeggiare??- la provoco già ridendo. Quando c’è una qualsiasi festa, lei c’è sempre.
-No, no. Ora mi riprendo!! Ho già il tacco dodici che mi aspetta!!- ride sulla mia spalla.
Anch’io non posso fare a meno di ridere. E’ completamente pazza.
-Hai visto chi c’era in tribuna a guardarti??- finalmente scende dalla mia schiena e si va a sdraiare sulla panca dello spogliatoio. Tutte le altre sono già sotto la doccia mentre io ho ancora la divisa addosso. Comincio a togliermi gli stivali e a sbottonarmi il mantello.
-Certo che li ho visti!!-. Oggi sapevo che sarebbero venuti. Me lo aveva scritto papà l’altro giorno. E’ bello giocare sapendo di avere la tua famiglia che fa il tifo per te.
-Non c’era Bill, però!-.
-No, lui doveva lavorare oggi. Però c’era sua moglie Fleur, c’era George e anche Ron con Hermione!!-. Sapevo che Bill non sarebbe venuto e non è vero che doveva lavorare. Tra me e lui, i rapporti non riescono a disciogliersi. A differenza di Ron e George, non riusciamo a parlare. Avevo accettato di vederlo con gli altri, una domenica alla Tana, ma mentre George mi ha abbracciato e ha ricominciato subito a scherzare come anche Ron, lui è rimasto di ghiaccio. Mi ha sorriso e basta. Forse si aspettava che facessi io il primo passo ma non me la sono sentita.
-C’era anche Harry? Io non l’ho visto!!- chiede Margareth sapendo che l’assenza di Bill nasconde molto altro di un semplice impegno di lavoro.
-Sì ma è dovuto andare via alla fine del primo tempo!! Ha il colloquio al Ministero!!-.
-Ah già. Ancora per quanto ne avrete?? Non pensavo che adottare un bambino fosse così complicato!!- sbuffa.
-Sai di cosa hanno ancora bisogno!!- strizzo l’occhio.
-E lo avranno! Poi sarà tutto a posto o servirà dell’altro??- chiede con quel suo tono tra il critico e l’ironico.
-No penso che abbiano tutto!!-.
In realtà, ora che ci penso, il conto alla rovescia è quasi agli sgoccioli e, ancora, devo cominciare a fare tutto.
 

 
-Che serata!! Penso di aver bevuto decisamente troppo!!-. In effetti, penso di aver esagerato con le burrobirre. Dovevo fermarmi alla terza e non farmi convincere da Margareth a berne altre quattro.
Mi gira leggermente la testa e credo che, se non fossi attaccata al braccio di Margareth ( non che lei sia messa molto meglio di me!!), sarei già caduta a terra.
-Ginevra Weasley, taci e cammina!!- mi rimprovera Margareth che non riesce a smettere di ridere.
-Casa dolce casa!!- esclama Gwendolyn che sembra la più sana del gruppo. Apre la porta di casa e tutte filiamo dritte nei nostri appartamenti.
Appena Gwendolyn apre la porta, ci fiondiamo dentro casa, lanciando le nostre borse in corridoio.
-Non fatevi male!!- ci ammonisce Gwendolyn.
-Ehi!!- biascico –Io sono ufficialmente in ferie!!!- scoppio a ridere, senza motivo, seguita da Margareth.
-Ginny non sei in ferie!! Sei esonerata per una partita e dagli allenamenti per dieci giorni. Non un giorno di più, non uno di meno!!- sento rispondere Gwendolyn ma io sono già cascata sul divano portandomi Margareth con me.
-Potevi essere più generosa!! Dieci giorni per prendere gli esami e per organizzare … - la prende in giro Margareth ma non riesce a finire la frase. La sento scivolare dal divano e cadere a gambe all’aria sul pavimento.
Tutte quante non riusciamo a trattenerci e scoppiamo a ridere ancora più forte. Le porgo una mano per aiutarla ma perdo l’equilibrio e cado accanto a lei.
Mi giro e scivolo accanto a lei;  sono sul pavimento e mi fermo a fissare il soffitto sopra di me.
-Ragazze?- la mia voce risuona improvvisamente così seria –Vi ho mai detto che vi voglio bene??-.
Tutte smettono di ridere. Non riesco a vedere cosa stanno facendo ma sento solo la mano di Margareth afferrare la mia.
-Sì, lo sappiamo- dice Gwendolyn –Anche noi te ne vogliamo-.
Mi viene da ridere ma allo stesso tempo sono anche triste. E’ uno di quei momenti che, non so perché, ricorderò per tutta la vita. Mesi fa, non avrei mai immaginato che sarei riuscita a tornare alla mia vita e che le cose sarebbero cambiate in questo modo.
Harry. La mia famiglia. La squadra che va a gonfie vele. Ted.
Le cose stanno andando così velocemente che mi sembrano essere passati anni da quando ho giocato la mia prima partita ufficiale, da quando ho sentito i cori dei tifosi che intonavano il mio cognome, dalla prima gita a Londra con Harry e Ted.
Eppure sono passati solo pochi mesi.
Tutto è cambiato e tutti siamo andati avanti.
Non so perché ma, forse per l’effetto dell’alcool, avrei voglia di parlare con lui. Di tornare indietro nel tempo a qualche mese fa, anche per pochi minuti, in quel corridoio, vorrei abbracciarlo e dirgli che, nonostante tutto, gli vorrò bene per sempre, anche se le cose stanno irreparabilmente per cambiare.
E che non lo dimenticherò mai ma, forse, questo è solo l’effetto delle dieci burrobirre.
 

 
-Ginny!! Guarda un po’ cosa sono arrivate!!-. Mi sento chiamare dal salotto da Olivia e, incuriosita, mi metto a correre per le scale.
C’è la porta aperta, con la solita ragazza delle consegne che mi guarda. Viene qui tutte le settimane, esattamente ventiquattro ore dopo la partita, per consegnarmi un mazzo di fiori. Tutte le settimane, fiori diversi.
-Sempre lo stesso ammiratore!!- mi saluta la ragazza.
-O ammiratrice!!- rispondo. So che lei sa chi è il mittente; ho provato anche a corromperla ma niente. Mi risponde sempre la stessa cosa.
-Mi dispiace ma le consegne senza biglietto devono restare anonime!- mi strizza l’occhio.
Afferro il grande bouquet di ortensie bianche e ispiro il loro profumo.
-Deve avere buon gusto questo fan. Sono bellissime!!- dice Olivia alla ragazza delle consegne.
-Devo scappare. Ho altro lavoro da fare!! Ci vediamo presto!!- ci saluta la ragazza.
-O forse no!!- concludo mentre porto i fiori in cucina.
Mi metto a cercare un vaso nella credenza. Ne trovo uno d’argento, lo riempio di acqua e sistemo i fiori dentro.
Li vado a sistemare sul tavolino in salotto dove, solo fino a ieri, c’era un enorme mazzo di girasoli.
-Sono meravigliosi!!-. Annuisco a Olivia che mi ha appena raggiunto.
Guardo l’orologio e mi accorgo che è quasi mezzogiorno.
-Oh santi elfi!! Sono in ritardassimo!! Mi aspetta Harry tra un’ora davanti al Ministero!!-.
Come ho fatto a non accorgermi che era così tardi?? Sento l’agitazione impadronirsi di me. Non so da cosa cominciare ma, soprattutto, che cosa mettermi per un’occasione come questa.
-Lo sai che alle quindici avete … - mi segue Olivia su dalle scale.
-Sì, lo so!! Non so cosa diavolo mettermi!! Ma perché non ci ho pensato prima??-.
Entro in camera mia, seguita da Olivia, e mi fiondo al mio armadio. Inizio a lanciare sul letto tutte le cose che potrebbero andare bene ma nessuna mi sembra adeguata.
-Posso??- sento bussare Margareth alla mia porta.
-Entra!!- dico senza fermarmi di cercare. Scorgo Olivia intenta a raccogliere i vestiti che ho lanciato malamente sul pavimento.
Quando mi giro e vedo Margareth, mi accorgo che tiene qualcosa tra le mani; una scatola rettangolare bianca con un grosso fiocco rosa. Credo di sapere cosa sia ma ho la speranza di sbagliarmi.
-Devi aiutarmi!! Non ho la più pallida idea di cosa mettermi!!- chiedo il suo aiuto. Solo Margareth mi può risolvere questo problema; è la più competente in questo ambito. Lei sa sempre come bisogna vestirsi in qualunque occasione.
-Ci abbiamo pensato già noi!!-. Margareth si avvicina e mi porge il pacchetto. Sapevo che era un regalo per me.
-Vi avevo detto che non volevo niente!! Non voglio regali!! Oggi, non è nulla di ché!- e come al solito le mie preghiere non sono servite a nulla, come volevasi dimostrare.
-Ginny, taci!! Credevi veramente che ti avremmo ascoltato!! Oggi è un  giorno importante e devi andarci vestita come si deve!!- sentenzia decisa Margareth.
Afferro il pacco e inizio a scartarlo guardando sia Olivia sia Margareth.
-E’ da parte di tutta la squadra ma, ovviamente, l’ho scelto io!!!- dice tutta fiera Margareth.
-Non dovevate!!- concludo.
Apro il coperchio e sposto la carta velina che c’è all’interno.
Oh mio Dio!! Sono pazze!!
-E’ … bellissimo!!!- non ho parole –E’ meraviglioso!!-.
Corro ad abbracciarle!! Le stritolo in un abbraccio e sono quasi sull’orlo della commozione. Come farei senza di loro??
-Siete tutte  matte!! Devo solo andare al Ministero!!- mi fingo indecisa se accettarlo ma in realtà mi sto già immaginando con questo vestito addosso.
-Ora sbrigati!! Sei in ritardo!! Ci ringrazi dopo!!- dice Margareth che si scioglie dalla mia stretta e mi spinge verso il bagno.
-Ok!!- afferro la scatola e vado verso il bagno –Ah! Siamo d’accordo?? Non voglio altro!! E’ chiaro? Non ingigantiamo il tutto, per favore. Tornate ai vostri allenamenti!!-.
-E io cos’ho preparato a fare, la festa di stasera??- si lamenta Margareth.
-FESTA?? – urlo sconvolta –No! No e ancora no!! La festa la faremo quando sarà il momento!! Chiaro??-  annuiscono entrambe. Non cederò su questo punto.
-Lo sai che stasera arriva anche la tua famiglia??- chiede Olivia –Non penso che vengano qui per parlare di Quidditch!!-.
Maledizione a me quando ho acconsentito a invitare la mia famiglia, stasera, per comunicargli la notizia. Non dovevo farmi convincere da Harry. Andranno letteralmente fuori di testa; chi li sopporta, per le prossime settimane??
-Sì!- sospiro –Non so se è stata una buona!!-.
 -Ginny??- mi richiama Margareth –Prima o poi, glielo avresti dovuto dire comunque!!! Non puoi posticipare ancora a lungo!!-. Odio quando ha ragione!!
-Ma sì!! Tanto oggi o fra una settimana cosa cambia??-. Comincio a sfilarmi la tuta. Devo ancora farmi la doccia, pettinarmi e mettermi un filo di trucco.
-Ginny, sbrigati!!- m’intima Olivia.
Improvvisamente mi sento di ghiaccio, come se fossi paralizzata.
-Sto facendo la cosa giusta, vero??- cerco conforto nello sguardo di Olivia e Margareth.
-Hai sempre detto che è solo un protocollo obbligatorio!! Ci hai detto di non agitarci e che non cambierà nulla. Che fai, adesso?? Ti agiti tu?-.
Ha ragione! Non c’è nulla di cui agitarsi o preoccuparsi. E’ solo un documento. E’ solo Harry. Domani sarò di nuovo qui. Sarò sempre io, qui, con le mie amiche.
 

 
-Allora, signor Malfoy, qui le carte mi sembrano tutte a posto!! I suoi conti mi sembrano regolari ma quello che mi manca è la lettera di conformità della McGranitt!-.
Quest’ometto del Ministero mi comincia a dare sui nervi. Sono due ore che continua a farmi le stesse domande. Non ne posso più.
-Perché non va a bussare al suo ufficio?? Gliela darà personalmente!!- spiego con tutta la calma che ho in corpo.
Non mi sorprende che la McGranitt non si sia fatta vedere oggi per il controllo del Ministero. Ha fatto la stessa cosa anche due mesi fa.
-Farò come lei mi ha consigliato!!- mi sorride sotto i lunghi baffi –Allora, qui, abbiamo finito! Ci vedremo al prossimo controllo!!-.
Sorrido per l’ironia della situazione.
-E potrei sapere quando conta di ritornare?  Il Ministero è venuto già due mesi fa! Cosa pensate che io, in due mesi, faccia resuscitare Voldemort??-.
Il funzionario sbarra gli occhi non credendo a quello che ho appena detto. Forse, non dovevo essere così esplicito,  ma mi fa andare fuori di testa, l’idea che il Ministero abbia ricominciato ad avere pregiudizi su di me e che mi stia tartassando senza un motivo valido.
Da quando, quelli del Ministero, hanno saputo della gravidanza di Pansy e della mia visita ad Azkaban, sembra abbiano interpretato questi segni come un mio ravvicinamento alla magia oscura. E non finisce qui.
Per non parlare della McGranitt.
Non fa altro che evitarmi. Le poche volte che m’incontra, anche solo per sbaglio, mi saluta dandomi del lei senza alzare nemmeno la testa. Non che non dorma la notte per il dispiacere del suo mancato saluto ma la cosa la trovo incredibile.
Aspetto un figlio, metto alla vita una nuova creatura, non ho commesso un omicidio!!
Penso di sapere, però, quale sia il vero nocciolo della questione.
La McGranitt, Paciock, la Lovegood. E anche il Ministero.
Tutti cominciavano a vedermi sotto una luce diversa perché non mi vedevano più accerchiato da certe persone e, adesso, sapendo di Pansy e dell’incontro con mia madre, pensano che io ci sia ricascato. Oltre il danno, anche la beffa.
Inoltre credo di aver perso la poca fiducia che la McGranitt cominciava ad avere verso di me, da quando non c’è più lei.
-Non ne ho la più pallida idea, signor Malfoy. Non sono io che mi occupo della sua pratica ma il signor Tunner!- mi risveglia dai miei pensieri giusto in tempo prima di ricadere nel vortice dei ricordi e della malinconia.
Mi guarda confuso forse pensando che io non abbia capito.
-Sì certo. Riley Tunner. Infatti, mi domandavo perché non fosse venuto lui, oggi!!-.
-Aveva altro da fare!!- risponde indispettito, aggiustandosi il suo grosso papillon a pois –Ha una pratica di adozione di cui occuparsi!-.
-Ah!!- almeno questo mi consola. Vuol dire che non sono una priorità del Ministero se c’è qualcosa di più importante del controllo a Draco Malfoy.
Il signorotto davanti a me, raccoglie tutte le sue carte evitando accuratamente di stropicciarle, le infila nella sua cartelletta e mi porge la mano.
-Arrivederci Signor Malfoy!- contraccambio la stretta con un finto sorriso –E si ricordi che la teniamo d’occhio!!-.
Sorrido per evitare di rispondergli male. Il tono intimidatorio mi ha sempre fatto innervosire soprattutto quando è del tutto immotivato.
L’uomo esce dal mio ufficio senza aggiungere altro e sbatte la porta. Una volta solo, sprofondo sonoramente nella mia poltrona. Mi massaggio le tempie mentre con una mano mi allento la cravatta e mi sbottono il primo bottone della camicia.
Che voglia di andarmene da qui e far perdere le mie tracce a tutti. A volte, sono così stanco. Potrei bere ma ho imparato troppo bene che superare i limiti ubriacandomi non serve a niente, perché poi le conseguenze le pago sempre e solo io. Quella fase della mia vita l’ho chiusa per sempre.
Sono stanco.
E mi fa arrabbiare sentirmi cosi.
Perché quando mi sento così, tutto mi fa pensare a …
No, non devo pensarci!!
Devo essere forte.
 

 
-Ginny, sei bellissima!!!-.
Gli sorrido imbarazzata. Chi lo avrebbe mai immaginato che si saremmo trovati qui, vestiti di tutto punto. Margareth ha azzeccato le misure alla perfezione. Anche le scarpe in tinta, nonostante siano altissime, non sono così scomode.
I miei capelli rossi risaltano ancora di più sulla giacca bianca ghiaccio.
La scollatura che la giacca del mio tailleur bianco mi lascia, mette in evidenza tutto il collo e parte del seno. Per fortuna, non ho esagerato col trucco. Mi sento già fin troppo elegante e seriosa, vestita così.
Anche Harry non è niente male. Ha un completo nero, fatto su misura, e una camicia leggermente più chiara. E’ nervoso. Lo percepisco da come si strofina le mani tra loro.
-Non devi essere agitato!- gli stringo la mano. Lui si gira e ci guardiamo, per qualche secondo, in assoluto silenzio. So che andrà bene.
-Sei sicura Ginny? Se non vuoi farlo, possiamo andarcene subito perché io non mi arrabbierei e …!!-.
-Harry!- lo interrompo –Basta!! Ci siamo ripetuti le stesse cose settimane!! So a cosa vado incontro e mi sta bene!! Io mi fido di te!!- gli stringo più forte la mano.
-Lo sai che, poi, non potrai più tornare indietro?? Se hai dubbi, ti prego, non firmare niente!!-. Intreccia di nuovo la sua mano con la mia e restiamo così … in attesa.
-Sei sicura, Ginny??- mi ripete dopo un paio di minuti.
-Sì!!- lo strattono un po’ senza lasciargli la mano –Sì!! Sai perché lo faccio!! Siamo io e te, tu ed io.  Sei già parte della mia famiglia!! Ora anche legalmente ne farai parte!! Tu e Ted! Dovresti essere felice: il bello viene adesso!!!-.
-Io, tu e Ted!!- precisa sorridendo.
-Sì!- lo guardo negli occhi e mi sento calma come non mai.
-Lo sai che non ti costringerò a fare nulla??- mi chiede.
-Lo so!! Non cambierà nulla!! Faremo esattamente quello che abbiamo sempre fatto in questi mesi!!- lo tranquillizzo.
So a cosa vado incontro e mi sta bene. Lo faccio per un sacco di motivi. Un sacco di motivi validi. So che sembrerà tutto diverso agli occhi della gente ma quello che c’è realmente tra di noi, lo sappiamo solo io ed Harry.
-Ok!!- annuisce –Ah!! Credo sia arrivato il momento di darti una cosa!!-.
S’infila una mano in tasca e ne fa uscire una scatolina rossa. La prendo e, senza esitazioni, la apro.
Il mio anello. Quello che mi aveva regalato quasi un anno fa; non lo vedevo da un po’. Quello che mi è sempre piaciuto di questo anello  non è tanto la pietra preziosa ma la dedica che è contenuta all’interno.
Vorrei chiedere come ha fatto a recuperarlo ma ho paura di rovinare la magia. Senza esitazioni, lo infilo al suo posto.
-Harry … - sono senza parole, anche se c’era da aspettarselo da Harry.
Gli accarezzo una guancia e vedo il viso di Harry avvicinarsi sempre di più.
Penso che stia per baciarmi. Non so se è la cosa giusta ma non mi devo tirare indietro. E’ mesi che siamo in questa situazione: io so cosa prova per me e lui sa che uscivo da una brutta situazione, per cui non volevo altre complicazioni sentimentali. Però, in effetti, non mi sembrerebbe così strano baciarlo. Forse, è il momento di farlo.
In fondo, oggi è proprio quello che facciamo!!
Ricominciamo.
-Siamo pronti!!- sento la voce di Riley ed, entrambi, ci ritiriamo indietro.
Ci saluta con un sorriso ma sono troppo agitata per dire anche solo una parola.
-Eccoci, ragazzi!! Ho ottenuto la licenza predatata così nessuno può sospettare che lo facciate per motivi diversi dai vostri sentimenti!! Ora entriamo e ci sarà il funzionario che vi leggerà l’intera formula, voi dovrete solo firmare e, poi, sarete … - non termina la frase.
Annuisco nervosamente; cominciano a sudarmi anche le mani. Harry afferra il foglio e lo esamina con attenzione. Io guardo Riley cercando di ringraziarlo per tutto quello che ha fatto per noi. Lui, in risposta, mi fa un occhiolino. Devo trovare il modo di sdebitarmi con lui.
-Siete pronti??- chiede Riley aspettando la risposta da tutti e due –Una volta dentro, consegneremo le bacchette per verificare le vostre identità.  Vi ricordo che questo è un affidamento su parola. Perché si arrivi all’adozione, dovrete … !!-.
-E’ tutto chiaro!!- lo fermo. Non ne posso più di aspettare.
-Allora cominciamo!!!!- ci sorride compiaciuto.
So tutto. Sono settimane che non parliamo d’altro.
 

 
Tre settimane prima …
 
-Ma si può sapere cos’altro volete?? Non è un criminale!! Vuole adottare un bambino!! Il figlio dei suoi amici!! Lui è Harry Potter, non è un delinquente!! Sono tre mesi che lo torturate per verificare la sua conformità!! Non se ne può più!!- sbotto esasperata.
Riley mi sbuffa praticamente in faccia.
-Ginny calmati!!- interviene Harry che, ormai, è rassegnato.
-Ginerva!! E’ il protocollo!!- mi risponde Riley. Anche lui non sembra contento di questa situazione. Infatti, sono certa che tutto questo non dipenda da lui, se no non sarei mai andata a cercarlo per avere il suo aiuto.
-Al diavolo, il protocollo!! I nonni hanno accettato!! Il bambino è pazzo dalla gioia!! Harry non è un mangiamorte mi sembra, è straricco, ha miliardi di testimoni che possono affermare con assoluta certezza che è una persona affidabile … cos’altro vogliono??- mi arrabbio spazientita.
Non se ne può più. E’ la decima volta che accompagno Harry al Ministero pensando che sia l’ultima volta e, invece, niente …
-Vuoi sapere la verità?- certo che voglio –Harry è il candidato perfetto ma risulta essere legalmente solo!!!-.
Non riesco a capire le parole di Riley. In realtà, non sono del tutto sorpresa. Guardo Harry e lo trovo che si fissa le mani con aria dispiaciuta! Non deve sentirsi triste per una cosa del genere!! Non è mai stato solo.
-E’ solo ma se.. -.
-Ginevra, non cominciare. Lo so che lui è Harry Potter. Lo sappiamo chi è e chi frequenta. Fosse per me, il bambino starebbe già da lui ma la legge magica parla chiaro. Per adottare un bambino servono garanzie non solo economiche. Per la legge, se Harry un domani dovesse morire, il bambino sarebbe di nuovo orfano!!-.
-Non capisco!! Non vuole portare il bambino dall’altra parte del mondo!! Ted ha i nonni che se ne prenderanno sempre cura. Cosa cambia??- in realtà non è che non capisco, è che non voglio capire.
-Al Ministero, una volta concessa l’adozione, non importa chi si occuperà del bambino o dove passerà le giornate!! Una volta stabilito chi sarà il tutore , il resto non importa. E se vuoi saperla tutta, se lui non fosse Harry Potter ma fosse un mago qualunque, la sua domanda sarebbe stata scartata perché avremmo dato precedenza alle richieste di adozione fatte da coppie legalmente riconosciute. Mi sono spiegato, adesso??-.
Questo è paradossale.
-Cioè tu mi stai dicendo che ti dovremmo pure ringraziare perché se siamo ancora qui a parlare, dopo tre mesi, è solo perché lui è Harry Potter. Se non fosse lui, non avrebbe avuto possibilità di adottare il bambino??-.
-Esatto!!- mi risponde direttamente Harry.
-Tu lo sapevi??- gli chiedo incredula –Tu sapevi che non ti vogliono dare il bambino ma ti stanno facendo perdere solo del tempo??- sono incredula.
-Lo sospettavo!!- risponde Harry concentrato a guardare malissimo Riley; non voleva che lo venissi a sapere in questo modo.
-Non è così. Ci sto lavorando. Datemi del tempo … -.
-Non ce n’è di tempo!! Il bambino ha già perso due genitori e si sta affezionando ad Harry!! Non conta quello che vuole Teddy??-. Si sta parlando del benessere di un bambino, non di una proprietà.
Il silenzio di Riley vale più di mille risposte. In che mondo viviamo?? Harry Potter discriminato perché è senza una famiglia.
Non è giusto. Non è giusto né per Harry né, tanto meno, per Teddy.
-Quindi se lui fosse legalmente legato a un nucleo familiare, cosa succederebbe??- chiedo a Riley, catturando l’attenzione di Harry.
-Otterrebbe l’adozione subito! Ma non servono parole, qui servono fatti che parlano chiaro!!- confermando così i miei sospetti.
E’ così che gira il mondo. Le apparenze valgono più della sostanza. Queste ingiustizie non riesco proprio a digerirle. Penso a Lupin, a Thonks e ai suoi genitori e …
E …
Vogliono l’apparenza? Diamogliela.
-Bene!! Vogliono i fatti, diamoglieli!!- afferro la mano di Harry sicura di me –Io ed Harry ci sposiamo!!-.
-CHE COSA?!?- Harry scatta in piedi sconvolto e la faccia di Riley non è da meno.
-Hai capito bene!! Io e te, ci sposiamo!!- mentre parlo fisso Riley che sembra, pian piano, capire le mie intenzioni.
-No!!- mi grida Harry.
-Ginny, non è così semplice!!- si appoggia allo schienale della sedia –Il matrimonio dev’essere … un matrimonio!! Capisci cosa intendo??-.
-No!!- ripete Harry che è rimasto in piedi accanto a me.
-Cosa intendi??- chiedo curiosa.
-Il matrimonio deve apparire una scelta ponderata e non un mezzo per eludere la legge!!-.
-No, basta!! No e ancora no!!- Harry punta il dito contro sia a me che a Riley.
-Harry siediti!! Prova ad ascoltare, prima di dire no!!!- gli indico la sedia e, dopo un attimo di esitazione, controvoglia, si riaccomoda vicino  a me.
-Riley … forse non ci conosci bene!! Noi siamo Ginny Weasley e Harry Potter. Ti assicuro che, un matrimonio tra di noi, non coglierebbe di sorpresa quasi nessuno!! Leggi i giornali?? Continuano a scrivere di me e di lui!!-.
-Noi ci siamo lasciati!!- biascica Harry sottovoce.
-SShhh!!- lo zittisco.
-Ginny adorata, non ci prendiamo in giro!! Io non parlo della gente ma del Ministero!! Non pensi che sarebbe un po’ strano se, casualmente voi due vi sposaste, in concomitanza della domanda di adozione di Harry?? Ci pensi tutti cretini!!!-.
Odio quando usa questo tono!!
-E quindi?? Aiutaci!! Invece di dire sempre no, dicci cosa dobbiamo fare!!- lo prego allungandomi sulla scrivania. Vorrei il sostegno di Harry ma è troppo sconvolto per essere lucido.
-Non potete sposarvi così all’improvviso!! Voi siete conosciuti … non so se!!- lo vedo pensieroso e indeciso –Al diavolo!! C’è una cosa che si potrebbe fare, che non desterebbe sospetti!!!-.
Finalmente!!!
-Bene!!- batto le mani esaltata ed Harry, finalmente, si risveglia dal suo stato di torpore.
-Posso aiutarvi ma vi dico già da adesso che non si può tornare indietro!!- annuisco –Io potrei recuperarvi una licenza di matrimonio con una data falsificata. Potremmo datarla intorno alla metà di febbraio così nessuno sospetterebbe che voi lo stiate facendo solo per l’adozione. Conosco qualcuno che può aiutarci. Voi dovreste solo far registrare le vostre bacchette e firmare le promesse di matrimonio!!- ci spiega con molta attenzione.
-Grazie!!!- mi alzo e strattono Harry per un braccio  dalla gioia incontenibile.
-C’è un però, Ginny!!- Riley smonta il mio entusiasmo. Sembrava troppo bello per essere così facile. –Firmando quella licenza, risulterà che voi vi siete promessi in matrimonio, quattro mesi fa, in un periodo insospettabile. Quando firmerete le promesse di matrimonio, Harry otterrà l’affidamento e la custodia temporanea di Teddy in comunione con te ma … dal momento in cui si firma, poi si hanno solo sei mesi di tempo per celebrare pubblicamente, con testimoni, il matrimonio vero e proprio e, facendo i calcoli, a voi rimarrebbero cinque o sei settimane per organizzare la cerimonia!!-.
-E se non celebriamo??- interviene Harry. Credo che il però, la parte dolente, debba ancora arrivare.
-La celebrazione ufficializza l’adozione e risulterete entrambi i genitori del bambino. Senza celebrazione pubblica, vi verrà tolto l’affidamento e la custodia. Non vedrete più il bambino che sarà messo sotto tutela del Ministero e, probabilmente, adottato da un’altra famiglia!!- ecco la fregatura – Ma non solo, il matrimonio effettivo deve durare almeno un anno, per legge, ma … visto che di solito le promesse di matrimonio, nel mondo magico, le firmano chi ha dei forti interessi economici da tutelare … in caso di non conferma delle promesse, tramite una cerimonia oppure in caso di richiesta di divorzio prima dell’anno … si va incontro a un processo!-.
-Tutto qui??- forse non ho recepito il messaggio da come mi stanno guardando Riley ed Harry –Io non farei mai processare Harry e lui penso farebbe altrettanto con me!!-.
-Non è a vostra discrezione, Ginny!! Si procederebbe d’ufficio!! Ti ripeto: le promesse di matrimonio, di solito, sono fatte o, da chi, è talmente sicuro dei propri sentimenti, che non ha nulla di cui temere, o da chi vuole assicurarsi che,  la parte della coppia forte economicamente, non scappi a un passo dall’altare o cambi idea due mesi dopo il matrimonio!!!-.
-Perché non saltiamo la parte delle promesse e andiamo dritti a una cerimonia?? Niente promesse, niente processo!- propongo ma, da come Riley alza gli occhi al cielo, credo di essermi persa un passaggio fondamentale.
-Perché è vietato sposarsi solo per l’adozione!! Lo capisci??- mi dice Riley spazientito, come se fossi una bambina.
-Ho capito!! Questo l’ho capito ma chi … chi può affermare che Harry ed io ci sposiamo solo per l’adozione?? Dov’è scritto che noi, ad esempio, non abbiamo aspettato agosto per sposarci perché volevamo fare la cerimonia in estate??-.
Cerco il sostegno di Harry ma lui non fa altro che dire no.
-Voi potete farlo ma il bambino non lo avrete!! Sareste tenuti sotto controllo dal Ministero per qualche mese con il rischio che, essendo stato dichiarato Ted adottabile, sia dato a un’altra famiglia!! Ora mi hai capito??-.
-Ma Harry vuole adottare il bambino!!! E’ Harry che vuole il bambino, perché lo dovete dare ad altri??- mi alzo in piedi e inizio a camminare su e giù per la stanza.
-I nonni di Ted hanno firmato una pergamena in cui si dichiaravano concordi a rendere Ted adottabile. Harry, contemporaneamente, ha presentato domanda di adozione di Ted!! I bambini, purtroppo, per adesso, non si possono regalare a chi si vuole!! Ci sono regole, requisiti e classifiche da rispettare!!-.
Al diavolo!! Questo è il ringraziamento del Ministero per tutto quello che ha fatto Harry!!
-So cosa stai per dire … - mi precede Riley – Che è Harry Potter. Lo so!! Ma purtroppo lui non è ancora a capo di questo Ministero e dobbiamo far rispettare la legge anche a lui. Se dipendesse da me, te lo ripeto, gli darei il bambino subito!!!-.
Lo so che non è colpa sua!! Torno a sedermi.
Ok, cerchiamo di ragionare. Un anno di matrimonio, ok! Possiamo farcela. E poi chi l’ha detto che non durerà di più?? Dobbiamo vederla dal lato positivo e non essere così pessimisti.
-Hai detto che firmate le promesse, Harry otterrebbe almeno l’affidamento in casa sua no??-.
Riley annuisce.
-E che, se le firmiamo il mese prossimo, poi avremo ancora cinque settimane per organizzare il matrimonio??-.
-Esatto!!-  mi conferma Riley.
Mi fermo a guardare Harry. Sembra così indifeso. Lui che ha sempre aiutato tutti, ha salvato tutti quanti e adesso …
Perché è tutto così complicato?? Non c’è mai nulla di semplice nelle nostre vite. Ted merita lui come padre. Perché non lo vedono??
E’ Harry. Dovrebbero acconsentire a qualsiasi richiesta.
Forse, però, non è giusto chiedere un atto di generosità agli altri se io sono la prima a non essere disposta a un sacrificio.
Harry lo merita. Gli altri non vogliono vederlo?? Beh … io sì!!
-Riley?- torno a sedermi accanto ad Harry e gli afferro una mano – Recupera la licenza. Faremo le promesse!!-.
-Che cosa?!?!? Sei pazza ??- mi urla Harry nell’orecchio ma è troppo tardi.
Non cambierò idea.
-Riley ci lasci soli??- chiede Harry.
Riley, senza farselo ripetere, si alza ed esce dal suo ufficio.
-Harry … - provo a parlare.
-NO!!- mi ferma Harry –Parlo io e tu mi ascolti!! Non lo faremo, sono stato chiaro?? Non è così che immagino il mio matrimonio!! Non come una costrizione … -.
-Sposare me, tu la consideri una costrizione??- sono quasi offesa.
-Sai che non è quello che intendo!! Tu sai che sposarti è un sogno per me ma non così … io e te non stiamo neanche insieme!!- prova a spiegarsi Harry.
-Anche per me, sposarti è stato sempre un sogno!!!- è la verità!! E’ da quando ho nove anni che fantastico su tutto ciò.
-Beh … nell’ultimo anno direi di no!!!- dice sarcastico.
-E’ vero ma, quale occasione migliore di questa per fare un altro tentativo? Siamo Harry e Ginny!! Possiamo ripartire da qui. E, se anche non ce la facessimo, noi non ci faremmo mai del male l’un l’altro!!- gli accarezzo la mano.
-Il matrimonio dovrebbe essere il coronamento dell’amore non il punto di partenza!!- sembra rattristarsi.
-Tu non mi ami??- lo prendo contropiede.
-Sai già la risposta. Il problema non sono io!!- lentamente porta la mano sul mio petto, proprio sul cuore.
E’ vero. Quest’anno è successo di tutto. L’ho lasciato perché mi sono innamorata di … di un altro ma non ho mai smesso di volergli bene. Non è solo bene!! Io, davvero, mi getterei nel fuoco se lui me lo chiedesse. Gli devo troppo e abbiamo condiviso così tante cose!!
Non è abbastanza?? Lui farà sempre parte della mia vita anche se amo … se ho amato un’altra persona.
-Harry??- gli prendo il volto tra le mani –Io voglio che tu faccia parte della mia vita e questo io l’ho sempre voluto!! Voglio che tu faccia parte a tutti gli effetti della mia famiglia!! Voglio che tu mi faccia rinnamorare di te!! Puoi farcela … quindi te lo chiedo io e non voglio un no!!-.
Prendo fiato e lo guardo dritta nei suoi occhi azzurri.
-Harry Potter, mi fai lo straordinario favore di farmi diventare la Signora Potter??-.
Mi tremano le mani e mi accorgo che, anche Harry, ha gli occhi lucidi.
-Ti prometto che farò di tutto per non chiedere il divorzio fra un anno!!!- cerco di sdrammatizzare e riesco a rubare un sorriso ad Harry.
-Facciamolo!!- Harry accetta e mi tira a sé. Ci stringiamo forte come non abbiamo mai fatto.
Forse sono pazza; forse me ne pentirò ma devo dare questa possibilità ad Harry.
-Ginny??- mi richiama Harry alla realtà –Hai pensato che se riusciamo ad ottenere la licenza predatata risulterà che noi abbiamo firmato a febbraio!!-.
-Certo!!- non capisco dove vuole arrivare.
-C’è una persona che potrebbe rendersi conto dell’irregolarità di quello che abbiamo fatto!!-.
M’irrigidisco all’istante. Capisco ancora prima che lui dica il nome.
Draco.
A febbraio io stavo con lui e sa perfettamente che io, in quel periodo, non avrei mai potuto firmare le promesse di matrimonio.
-Se si venisse a sapere che abbiamo firmato qualcosa d’illegale, saremmo entrambi sotto processo!!- lo sento agitarsi.
E’ vero che lui potrebbe metterci nei casini ma non lo farebbe, dai!! O sì??
Se avesse la possibilità di farcela pagare, non la userebbe??
Se andasse al Ministero a raccontare ciò che sa e capissero che li abbiamo fregati, Harry ed io …
Non ci voglio pensare!!
-Non gli crederebbero!! Non è affidabile per quelli del Ministero!!!-.
-Ok. Se però lui volesse farcela pagare?? Sarebbe uno scandalo!!- mi sta facendo agitare.
So che ha ragione ma adesso non voglio pensarci. Draco non lo farebbe!!
Perché vendicarsi?  Ha altro per la testa!! Potrebbe anche non importargliene nulla che Harry ed io ci sposiamo!!
Ma a chi voglio raccontarla??
-Le promesse non sono pubbliche. Diremo che le abbiamo firmate solo ai miei e alle ragazze. A tutti gli altri, racconteremo che siamo tornati assieme, tu mi hai chiesto di sposarmi, io ho detto di sì e abbiamo deciso di sposarci in agosto!! Nessuno lo saprà … lui non dovrà saperlo!!-.
 

 
13 luglio, secondo piano sotterraneo, Ministero della magia, ufficio matrimoniale n°432

-Bene!! La bacchette sono state controllate. Vi è stato spiegato tutto di come funzionano adesso le cose??- Il delegato del Ministero non alza mai lo sguardo dalle pergamene. E’ vestito tutto a puntino, col doppio petto e la cravatta. Ha questa voce così seria che dà l’impressione che stia per leggere una sentenza di morte e non per celebrare un matrimonio.
-sì!!- rispondiamo all’unisono io ed Harry.
-Ok, procediamo!!- guardo Riley posizionato dietro il funzionario che controlla che tutto vada come pattuito.
-Procedo alla lettura!! Posizionate le bacchette, con le punte, una contro l’altra.- ci intima il funzionario.
Harry ed io ci alziamo in piedi, uno davanti all’altro,  afferriamo le nostre bacchette dalle scrivanie, le uniamo una vicina all’altra e ci stringiamo le mani libere.
-I qui presenti, Harry Potter e Ginevra Weasley, promettono di fronte alla supremazia del Ministero della magia, di volersi unire in matrimonio- dalla bacchetta del funzionario esce una sottile luce bianca che comincia ad avvolgere le nostre bacchette insieme –spontaneamente e senza alcun tipo di costrizione esterna. Accettano diritti e doveri reciproci, acconsentono a sottoporsi a un processo davanti all’intero Wizengamot, in caso di mancata celebrazione del matrimonio secondo i requisiti stabiliti per legge, nel giro di sei mesi a partire da oggi 25 febbraio!-.
Il funzionario alza gli occhi sarcasticamente mentre pronuncia la data. E’ ben cosciente di quello che stiamo facendo … che lui sta facendo!!
Sarebbe divertente far finta di essere in inverno inoltrato, pur essendoci fuori trenta gradi, se non fosse per la serietà della situazione.
-Harry Potter accetta le condizioni stabilite e s’impegna a portare a termine le promesse qui espresse??- chiede l’uomo mentre il filo di luce si salda sempre più intorno alle nostre bacchette.
-Sì!- risponde tutto d’un fiato Harry senza staccarmi gli occhi di dosso. Ha un sorriso felice, nonostante tutta la situazione. E’ bello vederlo così emozionato.
-Ginevra Weasley accetta le condizioni stabilite e s’impegna a portare a termine le promesse qui espresse??- tocca a me.
Mi prendo un nodo allo stomaco ma faccio finta di nulla. E’ solo agitazione.
-Sì!!- rispondo anche se con un filo di voce.
-Io, Noogley Jack, funzionario del Ministero della Magia, attesto la regolarità dell’atto- alza gli occhi al cielo e vedo Riley sorridere – e, constatando legittime queste promesse, vi dichiaro uniti in matrimonio!!-.
Faccio un lungo respiro e rilasso visibilmente le spalle. La luce intorno alle nostre bacchette scompare. Harry mi sorride come mai prima e, nell’impeto del momento, mi tira a sé e mi da un furtivo bacio a stampo.
Cerco di trattenermi dallo stupore e lo abbraccio. Sento Riley battere le mani e ringraziare sottovoce il signor Noogley.
Quando mi stacco da Harry, lui mi trattiene le mani tra le sue.
-Se potete firmare la pergamena, possiamo congedarci e potete iniziare i preparativi!!- c’interrompe Riley.
Harry afferra la piuma, firma e poi la passa a me; mi accorgo che mi sta tremando la mano. Fingendomi tranquilla, firmo esattamente sotto la sua.
-Bene, è stato un piacere. Vi auguro una grande felicità!!- si congeda il signor Noogley, stringendoci le mani a tutti e due con un sorriso forzato, ed esce dalla porta.
Rimasti soli con Riley, mi rilasso e mi lascio cadere su una sedia.
-Potete andare!! Vado a prendere l’incartamento di Teddy!! Un paio di giorni e penso vi chiameremo per farvi firmare la custodia del bambino!!-.
-Grazie!!- Harry gli stringe la mano e io anticipandolo, invece, lo abbraccio.
-Grazie di tutto!!- gli sussurro all’orecchio.
Lo salutiamo e, sempre tenendoci per mano, usciamo da quell’ufficio e ci dirigiamo verso l’ascensore.
Una volta dentro, mi appoggio alla parete. Non vedo l’ora di togliermi le scarpe.
-Ti rendi conto di quello che abbiamo fatto??- mi chiede Harry di fronte a me.
-Sì!!- scoppio a ridere. In effetti, me ne rendo conto, veramente, solo adesso.
-Saremo una famiglia!! Una famiglia vera!!-.
So che, adesso, sta pensando alla sua famiglia. Non è più solo!! Ora fa parte di un qualcosa.
Lo abbraccio di nuovo.
Sono felice.
Sono felice per lui.
 
 
 
 
 
 
BOOOOOOOOOOOOOOOM!!!
So che molte mi stanno odiando ma vi avevo detto che Harry non era da sottovalutare!! Che triangolo sarebbe??
So che molti diranno “povero Draco” “Harry non avrebbe dovuto farlo” “Ginny è un’idiota” ma vi chiedo di immedesimarvi.
Ginny ha un cuore grande, Harry è un innamorato cronico e Draco … lo rivedremo!! Eccome, se lo rivedremo!!
Tranquille, il triangolo non è finito!!
Le cose si sono notevolmente complicate, lo so!!! So anche che Malfoy è comparso molto poco ma, nonostante questo, lui è sempre presente.
Però un consiglio: fate attenzione ai dettagli!!!
Nel prossimo Ginny torna ad Hogwarts per i M.A.G.O e rincontrerà il nostro serpeverde preferito!! Avrà un gran bel segreto da custodire!!
Ce la farà?? Cosa succederà? Cosa combinerà Malfoy??
I colpi di scena sono SEMPRE dietro l’angolo.
Sbizzarritevi nei commenti!!!
Fatemi sapere!!
A presto!!!
 
  
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