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Autore: Nene_92    10/07/2016    5 recensioni
PSEUDO-INTERATTIVA [completa]
Alcuni di voi hanno già letto le avventure di Eleonore Grimm e dei suoi amici ad Hogwarts, ma cosa è successo prima?
Come si sono conosciuti ed innamorati Brian Grimm e Talisia Black? Come hanno agito durante e dopo la Seconda Guerra Magica? Come è nato Hansel? ... Entrate per scoprire questo e molto altro! 
(si tratta di una sorta di prequel della storia "Grimm | Jager der Dunkelheit" che a sua volta fa parte della serie "Grimm") 
Genere: Dark, Slice of life, Sovrannaturale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Famiglia Black, Maghi fanfiction interattive, Nuovo personaggio
Note: Cross-over, Missing Moments | Avvertimenti: nessuno | Contesto: II guerra magica/Libri 5-7, Dopo la II guerra magica/Pace
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- Questa storia fa parte della serie 'Grimm'
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15 - Questioni di ... parentela!


Scusate il ritardo! Ma mentre il capitolo mi è uscito di getto, ero indecisa sul finale XD

- Questione di ... parentele! -

Giugno 1998, Accademia di Salem

Althea Pagano Image and video hosting by TinyPic   Image and video hosting by TinyPic Meredith Cole   Professor Logan Ward 

Talisia Black 
Image and video hosting by TinyPic Image and video hosting by TinyPic Brian Grimm 





Brian, con in mano un fogliettino di pergamena ormai stropicciato, attraversò di corsa un paio di corridoi dell'Istituto, maledicendo Bartemius McFoster per aver fatto, ormai mesi prima, quella capatina nella scuola.
Quella veloce visita aveva portato lui - Brian - a modificare completamente l'impianto di sicurezza dell'Accademia, ma erano proprio quegli stessi incantesimi che gli impedivano di smaterializzarsi direttamente nel luogo dove doveva andare.
Continuando a borbottare maledizioni in tedesco, raggiunse finalmente la tanto agognata meta. L'infermeria scolastica.
Vedendo sia Meredith che Althea appoggiate fuori, contro al muro, con le braccia incrociate. Senza perdere tempo, si affrettò nella loro direzione.

Althea fu la prima delle due a notarlo e tirò una gomitata all'altra ragazza per attirarne l'attenzione. Entrambe si diressero così nella sua direzione.
"Sta calmo." Fu il primo commento della Fenice. Già lo vedeva che il ragazzo dimostrava segni di inquietudine. "Credo che stia bene, tutto sommato."
Ma ovviamente quelle parole non bastarono per calmare il Grimm. L'unica cosa che sapeva, era che Talisia aveva perso i sensi durante un esame. Il resto era per lui un mistero.
"Non mi calmo finchè non vedo che sta bene con i miei occhi." Fu la risposta agitata del tedesco. Poi le sorpassò per dirigersi verso la porta dell'infermeria. Prima di essere fermato dalla voce di Meredith. "Brian, non puoi entrare."
Il ragazzo si girò di scatto, incredulo. E la ragazza si fece piccola piccola. Avere un Grimm infuriato davanti a sè non era la migliore delle situazioni.
Tuttavia, quando il ragazzo parlò, la sua voce suonò comunque ferma. "E per quale ragione non dovrei farlo?"
Nonostante tutto, Meredith riuscì a pigolare "E' una regola della scuola. Non fanno entrare neanche noi."
Non ci fu bisogno di una risposta vocale: la mimica facciale del ragazzo fu più che eloquente. Che diavolo di regola era?
"Non prendertela con Meredith, Brian. Fa solo il suo dovere da prefetto." Intervenne una quarta voce. Il professor Ward era apparso. "Non puoi entrare semplicemente perchè Talisia al momento è svenuta. Gli unici che possono entrare sono i familiari e le persone che lei vorrà far entrare. Ma finchè è priva di sensi, non può indicarcele."
L'uomo aveva spiegato tutto con un tono di voce pacato per cercare di fare da contraltare alla reazione del ragazzo, che, ne era sicuro, non sarebbe tardata ad arrivare. Già lo vedeva Brian Grimm proclamare a gran voce di fregarsene ampiamente delle loro regole e che voleva entrare a tutti i costi, anche con la forza se necessario.
Invece il tedesco lo stupì. Rimase completamente immobile e tranquillo. "Hai detto che i familiari possono entrare giusto?" Si limitò a chiedere, mentre un sorrisetto impertinente spuntava sulle sue labbra.
"Sì..." Rispose il prof, leggermente confuso da tutta quella calma.
"Quindi se al di là di quella porta ci fosse qualcuno del mio sangue potrei entrare giusto?" Continuò Brian con tono quasi vittorioso.
"Ehm... sì." Rispose di nuovo l'uomo, mentre - con la coda dell'occhio - vedeva Althea Pagano mettersi una mano davanti alla bocca per non scoppiare a ridere.

Cos'è che gli sfuggiva?


Il Grimm e la Black non poteva essersi sposati di nascosto, visto che lei era ancora minorenne.

Quindi perchè vedeva Brian con un'espressione in viso come se fosse in procinto di vincere una partita a poker?

"Capisco che voi purosangue siate tutti imparentati" Provò "Ma se Talisia è tua cugina di ventesimo grado non vale come parentela."
"Oh no, Talisia e io non siamo imparentati... non ancora almeno..." Iniziò a spiegare il ragazzo "ma visto che porta nel ventre mio figlio, per vedere se sta bene lui devo per forza vedere se sta bene lei... no?" Davanti agli occhi sgranati dell'uomo, lo sorpassò. "Con permesso." Aggiunse prima di aprire la porta dell'infermeria. "Comunque Logan... non solo il sistema di sicurezza, ma anche le regole di questo posto fanno schifo. Pagano, Cole, vi faccio entrare tra dieci minuti." Concluse prima di chiudere la porta dietro di lui.

Althea, davanti alla espressione confusa di Meredith, gemella con quella del professore, non riuscì a trattenersi e scoppiò a ridere.

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Quando Talisia si risvegliò, trovò Brian seduto su una sedia accanto a lei, intento a rilasciare piccole quantità di magia dalla mano, che volavano per la stanza assumendo i colori più disparati.
"Ciao Bella Addormentata!" La salutò allegro, sporgendosi per baciarla delicatamente sulle labbra. "Hai fatto prendere un colpo ad un po' di persone sai?"
La ragazza sbattè le palpebre, confusa. "Cos'è successo? Mi ricordo solo che... stavo dando un esame... e p..."
"Ti sei sforzata - cosa che nelle tue condizioni non dovresti fare - e sei svenuta." Spiegò serafico interrompendola. "L'importante è che tu stia bene. Tu e il bambino." Specificò prendendo una mano tra le sue, che Talisia strinse subito.
"E il mio esame?" Domandò preoccupata. "Sono crollata a metà!"
Brian non riuscì a nascondere un sorrisetto ironico. "Amore... sono il primo a tenere alla tua istruzione, visto che dopo Natale non saresti neanche tornata a scuola se non ti avessi trascinata di peso, ma... sul serio ti preoccupi per un esame in questo frangente?" Domandò. "Ho parlato con l'esaminatore, in ogni caso, e te lo farà rifare quando starai meglio - sempre se avrai voglia di rifarlo."
A quelle parole, la ragazza si tirò su di scatto. "Quindi adesso tutti sanno che sono incinta?" Chiese con tono neutro. Certo, non poteva pensare di tenere la cosa segreta con tutti ancora per molto - stava diventando sempre più evidente - ma sapere che tutti sapevano le faceva un effetto strano.
"Beh, più o meno. Ho dovuto dirlo anche per riuscire a raggiungerti." Spiegò lui tranquillo.
"In che senso?"
"Non volevano farmi entrare in infermeria perchè non sono tuo parente." Rispose Brian "Quindi ho dovuto dire che nel tuo ventre" e qui spostò la mano sulla pancia della ragazza "sta crescendo nostro figlio." Concluse mentre un sorriso gli spuntava tra le labbra, gemello con quello della ragazza.
"Hai ragione. Al diavolo l'esame!"

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