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Autore: Amberle_Dubhe    18/07/2016    3 recensioni
Shizuo ringhia, troppo basso perché Izaya possa sentirlo, anche se pensa che sarebbe cambiato poco o niente, e non alza lo sguardo mentre i passi di Izaya percorrono il corridoio.
Shizuo trova che vivere con Izaya sia irritante, principalmente per la facilità con cui adotta una routine.
[Quarta parte della serie Immediate] [college!AU] [POV: Shizuo]
Genere: Commedia, Fluff, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Izaya Orihara, Shizuo Heiwajima | Coppie: Izaya/Shizuo
Note: AU, Traduzione | Avvertimenti: nessuno
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- Questa storia fa parte della serie 'Immediate '
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INDISPOSTO


 

 

Quando Shizuo si sveglia, è solo.

In teoria, non è una cosa così eccezionale. Capita spesso che vada a dormire da solo, a causa dei suoi turni a tarda notte e il fatto che i ritmi della vita di Izaya non sembrano essere affetti da irrilevanti questioni come il lavoro o la scuola o il sorgere del sole. Ma se si corica da solo inevitabilmente si sveglia quando arriva Izaya, tornando cosciente con un gemito a causa di un gomito nel fianco o un ordine di “Svegliati, Shizu-chan” o, se Izaya si sente generoso, a causa di labbra che scivolano sulla spalla o dita che gli abbassando i pantaloni del pigiama. Per di più Shizuo ricorda che Izaya è venuto a letto la notte precedente, se lo ricorda arrivare con un silenzio inusuale e accoccolarsi contro la spalla di Shizuo senza proferire parola. In quel momento era stato un sollievo, riuscire a ricadere nell’incoscienza così facilmente, ma adesso il pensiero lo spinge a svegliarsi velocemente ed inquieto, lo fa alzare a sedere sul letto per assottigliare gli occhi in direzione delle lenzuola stropicciate divenute fredde a causa del vuoto accanto a sè.

La porta d’ingresso è ancora chiusa a chiave quando scende le scale, il che è a favore della possibilità che Izaya sia ancora nell’appartamento; tende a lasciare la porta aperta se Shizuo è in casa quando lui esce, noncurante del fatto che l’altro sia addormentato o sveglio. Ma le luci sono spente sia da basso che in cucina, e Shizuo ha appena iniziato a ritenere che Izaya dev’essere uscito, dopotutto, ha appena cominciato a sentire il formicolio di un principio di preoccupazione per quella situazione inedita, quando gira l’angolo del soggiorno e vede Izaya addormentato sul divano.

Shizuo si immobilizza nel corridoio. Il viso di Izaya ha un aspetto tranquillo quando dorme, il costante sorrisetto che gli stira le labbra divenuto liscio nell’incoscienza e il lampo di colore nei suoi occhi nascosto dall’arco delle ciglia scure. Ma le sue spalle sono tese, il corpo è accartocciato strettamente su sè stesso in una posizione scomoda sotto le coperte che lo avvolgono tese intorno a lui, e mentre Shizuo lo guarda Izaya si acciglia, la fronte che si increspa per il fastidio mentre muove senza svegliarsi. Sembra che stia avendo un brutto sogno, e sicuramente si trova in una posizione scomoda, ed è abbastanza per spingere Shizuo in avanti con l’intento di riportare indietro Izaya da qualsiasi esperienza incosciente lo abbia colto.

“Izaya” dice Shizuo, ad un volume che normalmente sarebbe sufficiente a svegliare l’altro dal fragile involucro di sonno che mantiene di solito. Ma Izaya non si muove, a parte per cambiare posizione di nuovo in risposta a qualcosa non collegato alla voce di Shizuo, e Shizuo si acciglia, gli si avvicina e allunga una mano verso la spalla dell’altro.

“Izaya.” Shizuo chiude la mano sulla coperta morbida, sul braccio teso di Izaya al di sotto di essa; il cipiglio di Izaya aumenta, la schiena si incurva più strettamente su sè stessa. “Izaya.” Shizuo lo scuote per la spalla, più delicatamente che può -- e Izaya sobbalza e prende un respiro improvviso, fa uno scatto repentino ritraendosi di riflesso mentre apre gli occhi. Sembra spaventato, le braccia sollevate come per bloccare un attacco; Shizuo gli afferra il polso prima di accorgersi che si tratta si una posa difensiva e non di attacco, la presa che preme contro la linea sottile della ossa sotto la pelle accaldata per bloccare l’azione a metà.

Woah” il cuore di Shizuo batte velocemente, il corpo che tenta di pompare adrenaline delle sue vene ancora mezze addormentate; Izaya lo fissa e basta, strizzando forte le palpebre come se stesse cercando di ritrovare l’orientamento. “Calmati, sono solo io.”

Izaya prende un respiro, lo esala in un colpo. Quando sbatte nuovamente le palpebre Shizuo può vederlo lottare per ritrovare la sua compostezza, può vedere il tentativo di prenderlo in giro che segue sulla scia delle sue punzecchiature. “Quella voleva essere una rassicurazione, Shizu-chan?” Le sue parole non sono veramente pungenti; suonano logore, strascicate dalla voce roca di Izaya, e chiude gli occhi anche mentre parla, storcendo il viso in una smorfia di dolore che gli fa increspare la fronte.

Shizuo gli lascia andare il polso, allenta la stretta sulla spalla dell’altro. Riesce a percepire il calore contro il suo palmo anche attraverso gli strati tra la sua pelle e quella di Izaya; il lieve contatto con il polso dell’altro gli ha lasciato le dita brucianti per il contatto. “Cosa c’è che non va?”

Izaya riesce ad elaborare un sorrisetto senza aprire gli occhi. “Giudicando il modo in cui la mia pelle scotta come se stesse andando a fuoco, ho la febbre.”

“Perché stai sul divano?” Shizuo appoggia le dita sul collo di Izaya, sul livido sbiadito che ha lasciato meno di una settimana prima; Izaya si inclina di lato sul divano, il movimento che lo preme più contro la mano di Shizuo. I suoi capelli sono umidi al tocco, incollati dal sudore causato dalla febbre che gli bagna il retro del collo. “Non puoi convincermi che qui sia più comodo.”

“Non sprecherò le energie per farlo, allora.” Izaya apre gli occhi mentre Shizuo si china su di lui, la sua espressione che diventa istantaneamente sorpresa per un attimo mentre l’altro gli si avvicina per premere le loro fronti una contro l’altra. Shizuo non aveva certo bisogno di una conferma, non quando percepisce un calore malsano irradiare dall’intero corpo di Izaya, ma ne vale la pena solo per l’attimo di silenzio scioccato che quella vicinanza gli ha fatto ottenere dall’altro.

“Torna a letto” dice Shizuo senza tirarsi indietro.

“Non voglio” dice Izaya, suonando più a corto di fiato che petulante. “Camminare mi fa venire i capogiri.”

Shizuo alza gli occhi al cielo, si piega sulle ginocchia. “Bene” dice, e ritira la mano dal collo di Izaya per portarla invece sotto le sue ginocchia. Izaya mugola una muta protesta ma non prova ad allontanarsi, non spinge via Shizuo nemmeno quando l’altro porta un braccio dietro le sue spalle per reggere il suo peso. “Basta che tu stia fermo.”

“Mi fai perdere la testa” dice Izaya, strascicato, ma lascia che Shizuo si alzi in piedi senza far perdere a entrambi l’equilibrio, addirittura solleva un bracci per circondare le spalle dell’altro e offrire un supporto ulteriore. Izaya è caldo al tocco, la sua testa pesante sulla spalla di Shizuo, ma non è particolarmente difficile da trasportare fintanto che rimane passivo al movimento.

“Stai a letto” ordina Shizuo mentre gira l’angolo per le scale e comincia ad intraprendere il pericoloso processo di portarli di sopra. Le dita di Izaya sono fra i suoi capelli, si infilano fra le ciocche senza gli strattoni o i graffi dei polpastrelli che normalmente vengono insieme al contatto. “Ti preparo della minestra.”

Izaya tossisce una risata contro la spalla di Shizuo. “Una minestra? Da te? Apprezzo il tentativo, Shizu-chan, ma non ci tengo ad essere avvelenato.”

“Non intendo avvelenarla” ringhia Shizuo mentre raggiungono la cima delle scale e cammina lungo il corridoio e verso la camera da letto. “So cucinare almeno una minestra. Non migliorerai se non mangi nulla.”

“D’accordo” dice Izaya con un’obbedienza considerevole. Lascia andare la presa intorno al collo di Shizuo mentre l’altro lo depone su letto, addirittura allunga le gambe nelle lenzuola stropicciate mentre Shizuo le afferra per avvolgergliele intorno. “E poi non è che adesso posso esattamente sfuggirti.”

“Stai zitto” dice Shizuo, le parole rese tranquille dalla consuetudine. Izaya mormora mentre gli sistema le lenzuola, chiudendo gli occhi e girando la testa per affondarla nei cuscini sul lato del letto di Shizuo. Shizuo valuta la possibilità di protestare, non lo fa; invece allunga una mano, tocca con le dita i capelli scuri bagnati di sudore per scostarli dalla fronte di Izaya.

“Cosa ci facevi sul divano?” Domanda di nuovo, la curiosità che spinge la parole fuori dalla sua gola.

Izaya arriccia le labbra, le stira in un sorriso che sparisce quasi un attimo prima che Shizuo possa vederlo. “Non riuscivo a dormire” dice senza aprire gli occhi. Le parole sono semplici, scivolano tranquille sulla lingua; Shizuo non percepisce nulla se non una mite sincerità nel suo tono. “Non volevo svegliarti.”

Shizuo sente il rossore risalire lungo la pelle, le guance che si accendono vermiglie alle parole di Izaya. Non dice nulla -- ha paura che gli si spezzi la voce -- ma quando si china su di lui Izaya solleva la testa per venigli incontro, le labbra schiuse per un bacio molto più delicato di quelli che sono soliti scambiarsi. E’ solo per un attimo -- Izaya è rovente, e Shizuo non sente esattamente la necessità di  beccarsi un‘influenza, al momento -- ma quando Shizuo si scosta Izaya sta sorridendo, e quando si incammina verso la porta per preparare la minestra promessa entrambi assaporano quel momento nel silenzio di un’intesa priva di parole.





 






NOTE:

 

Uhm, ok, ho finito di tradurre a notte fonda e vorrei che questo giustificasse i miei  occhi ridicolmente lucidi, ma no, niente scuse XD è sempre la stessa reazione, come la prima volta che ho letto questo capitolo nel bel mezzo della biblioteca in cui ho dovuto asciugare le lacrimuccie e ingoiare i mugolii di adorazione ;_____; “I didn’t want to wake you” IZAYA DI MERDA. (Io ci provo a volergli bene, ma lui deve sempre farmi sciogliere in una pozzanghera di feels incoerente).

HANNO FATTO DEI PASSI IN AVANTI COSI’ IMPORTANTI, NON CE LA POSSO FARE, GUARDATELI QUANTO SONO PATATI-

Madonna c’ho sonno, spero vi sia piaciuta questa doppia OS!

Ci vediamo con la prossima, la penultima, con due speciali guest stars 8) sono piccole, carine, letali, e soprattutto gemelle~

Amberle

   
 
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