La
stanza sopra alla mia
Capitolo
V
Il dolore al ventre, non accennava a svanire e la voce che Merlin amava
tanto
stava diventando fiocca e ovattata alle sue orecchie.
Almeno no ha colpito Arthur, pensò
soddisfatto, dopo tutto è lui che
doveva morire no?
Lui.
Il mostro, nato per sbaglio.
Un errore.
Un orrore.
-
Stava andando tutto così bene, ma quando la voce del suo
Patrigno giunse fitta
e potente, alle sue orecchie, il panico prese il sopravento, Merlin
stava
cercando di non tremare.
“Che schifo la gente come te...” disse l'uomo, si
avvicinava minaccioso ai due
ragazzi, che per loro risposta indietreggiavano velocemente, Arthur
davanti a
Merlin, pronta a difenderlo con le unghie e con i denti.
Cosa può fare un ragazzo di undici anni contro un
uomo di mezza età!?
Sbottò la vocina nella testa di Arthur, quasi non la
sopportava più, ma non
poteva stare un po’ zitta per una buona volta?
Il cielo si stava annuvolando, e dei tuoni in lontananza stavano
ruggendo
potenti, segno che da lì a poco, una bella tempesta, avrebbe
purificato tutto
quel meraviglioso bosco.
“Vattene moccioso questi non sono affari che ti
riguardano!” tuonò l'uomo, la
paura prese il sopravento nel cuore di Merlin, e il respiro si fece
accelerato,
non voleva che Arthur rimanesse ferito per colpa sua.
“Se vengo con te non farai del male al mio amico?”
la voce del corvino era
tremante e fiacca, il biondo si voltò di scatto verso di
lui, nei suoi occhi
era chiara e lampante la domanda che non voleva fare; “ma
sei scemo? Quello
ti ammazza!”.
L'uomo annuì e sorrise, i brividi corsero veloci su per la
schiena di Merlin,
ma lui doveva essere forte, doveva proteggere il suo amico,
così con passo
deciso si avvicinò al suo Patrigno, che lo prese per braccio
strattonandolo
brutalmente, e poi lo colpì in pieno volto, il colpo era
così forte che lo fece
cadere per terra.
La pioggia cominciò a cadere dolce, e serena, mentre la
rabbia e lo sgomento di
Arthur crescevano.
Hey! Hey sta calmo, sono più che sicuro che Merlin
sta bene! Non fare cose
avventate è? Intesi?
Arthur mosse un piede in aventi, poi un altro, e si avvicinò
lentamente
all'uomo, si chinò e prese un bastane, le mani stringevano
con una quantità di
forza sorprendente il ramo.
Oh, ma perché non mi dà mai retta! Ecco,
ora finiremo nei casini!
Sta zitto per una volta, questa è quella buona che
lo uccido! Sarà legittima
difesa! Arthur zittì la voce, e con passo felpato
si avvicinò al Patrigno
di Merlin, lo stava picchiando proprio davanti ai suoi occhi, questo
non lo
avrebbe mai perdonato.
Alzò il bracciò e con un colpo secco
colpì l'uomo, che cadde con un tonfo sordo
in una pozzanghera di fango.
Merlin, dietro di lui, tremava.
Arthur si avvicinò e si tolse la giacca che avevo indosso, e
cercò di posarla
sulle spalle di Merlin, che indietreggiò.
“Non voglio farti del male, vieni qui, sei tutto
bagnato...” disse
inginocchiandosi, sapeva bene che Merlin non lo aveva riconosciuto, e
questo lo
addolorava, ma per sua fortuna quelle parole lo calmarono un
po’, e si avvicinò
senza tanti complimenti.
Arthur gli posò la giacca sulle spalle, gli cinse la
schiena, e con un movimento
fulmineo le strinse a se.
Anche dopo quel gesto, Merlin tremava, e le lacrime cadevano violente
sulla sua
pelle fredda, sentiva le forze scivolare via, mentre un timido sorriso
si
faceva strada sulle sue labbra, “Arthur”
mormorò e prima di dire altro, il
biondo lo strinse ancora più forte a se.
“Shhh, sono qui, non devi più temere
nulla...”rimasero lì per minuti, che per
entrambi sembravano ore, dopo con calma, lo fece alzare, e con passo
incerto si
diressero verso l'uscita del bosco, quando un colpo ben assentato fece
cedere
in ginocchio Arthur. Il respiro gli venne mozzato quando un bastone, lo
stesso
che aveva usato per mettere K.O. quell'uomo, gli arrivò
dritto in pancia, e con
pochi gesti l'uomo lo fece inginocchiare davanti a lui.
“Lascialo stare!” urlò in preda al
panico.
La voce di Merlin era bellissima, anche dopo tutto quel tempo passato
ad
urlare.
“È colpa tua se ora si trova in questa
situazione...” quelle parole ferirono
Merlin nel profondo, era vero, era unicamente colpa sua.
“Avanti perché non usi quella cosa che fai sempre
è?” chiese divertito, si
allontanò da Arthur, e si diresse, fiero, verso Merlin,
“perché non dici quelle
parole? E perché i tuoi occhi non risplendono di oro
puro?” chiese minaccioso.
Di cosa sta parlando? Si interrogò
Arthur, ma non ci pensò molto, quando
vide cosa aveva in mano il Patrigno.
Un coltello.
Voleva uccidere Merlin?
Ah, ora finiremo veramente nei casini...
“Fermo!” gridò, ma era troppo tardi.
Il coltello era dentro alle carni calde di Merlin.
Il ventre gli faceva malissimo.
Cadde in ginocchio quando l'uomo estrasse veloce il pugnale, e si
diresse verso
Arthur.
No... Pensò, tremante, n-non
p-posso permetterglielo... Vide il
volto spaventato di Arthur, ma non aveva più forze, era al
limite, ed è lì che
la sentì.
Non conoscerai mai la cima, fino a quando non avrai toccato il
fondo.
Arthur poté vedere il corpo di Merlin che ciondolava,
deliberatamente da una
parte all'altra.
Il corpo di Arthur venne inondato dai brividi quando vide gli occhi del
corvino.
Dov'era finito il bellissimo blu oltre mare che amava tanto?
Ora, lo sguardo del corvino incuteva solo timore a chiunque lo
guardasse
compreso l'uomo, che indietreggiò ad ogni passo di Merlin.
“S-sta indietro!” urlò a gran voce,
mentre agitava il coltello davanti a lui,
il corvino non si scompose nemmeno un po’ da
quell'atteggiamento, e continuò a
camminare, dritto verso di lui.
“M-Merlin... Ti ha ferito, stai bene?” chiese
Arthur, mentre gli correva
incontro, la voce gli tremava.
Aveva paura di Merlin?
Questo si, che era strano.
“Dovrà pagare, non preoccuparti, non
sentirà dolore...” disse con voce spenta.
L'uomo si agitò, ma Merlin lo tenne fermo, mettendogli una
mano sulla spalla.
“Baerne” sussurrò, e
le fiamme circondarono l'uomo.
Dopo quella scena, Merlin cadde a terra, incosciente.
E la pioggia cadeva.
E i fulmini cantavano in Cielo.
Buco dell'Autrice...
NON TRUCIDATEMI VI PREGO!
Allora prima di tutto scusatemi se non ho postato...
Spero ce questo capitolo plachi la vostra fame per la mia Fanfic...
Aggiornerò Sabato.... (Forse)
Lasciate una recensione! Come al solito sono graditi, pensieri,
commenti e
critiche costruttive!
Grazie per aver letto! (*-*)
Arcobaly_739