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Autore: slytherin_sev    25/10/2016    0 recensioni
Cosa potrebbe succedere se una babbana lavorasse al paiolo magico? Che razza di incontri farebbe?
Nota: ci sono cose che potrebbero non tornarvi ma poi spiegherò tutto, alcune cose non quadreranno ma voi sorridete e annuite e continuate la lettura.
Genere: Fluff, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio, Severus Piton
Note: Lime | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Altro contesto
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10 Era tutto accartociatto e un po' sbiadito ma doveva tenerci per metterlo la "cos'è successo di così importante da spingerti a tenere quello scontrino?" chiese Severus, i suoi occhi continuavano a vagare fra le altre cose fissate sul sughero.
"Il tè con infarto, pochi hanno avuto il privilegio di sapere quando srebbero morti" lei guardò fuori dalla finestra, lui si girò a guardarla ma visto che non lo guardava tornò alla bacheca, "perchè è stata una delle cose più belle che mi siano mai successe" aggiunse la ragazza.
Lei arrossì e andò alla finestra a fumare una sigaretta, non lo faceva spesso, solo quando era particolarmente nervosa e questo era uno di quei casi, l'uomo non girò la testa ma non stava fissando niente era solo fisso davanti a quella parete di ricordi.
"Cosa dovrei fare ora?" disse lui, era impacciato e lo si poteva percepire, probabilmente, pensò lei, non prova niente per me e l'ho messo in imbarazzo "assolutamente niente, ti ho solo detto che per me sei un bel ricordo".
Ne era uscita e senza perdere troppo la faccia, lui allora iniziò a frugare nelle tasche estraendo un piccolo pezzetto di carta un po' strappato sbiadito e stropicciato, prese una puntina nera e lo appuntò di fianco all'altro scontrino.
Lei lo vide con la coda dell'occhio "che hai messo?", sempre con la coda dell'occhio vide un delicato sorriso sorgere su quel viso duro, non pensava sapesse farlo, "la prima cena che abbiamo fatto insieme" disse Severus.
Entrambi si girarono e si guardarono, lei andò da lui e quando fu vicina "posso?" l'uomo annuì, la ragazza poso la testa e le braccia sul suo petto, lui rimase immobile "i-io" lei non disse niente e prese le sue braccia mettendole sulla sua schiena.
Era una bella sensazione, un caldo abbraccio da parte dell'uomo che le aveva fatto perdere la testa, non glielo avrebbe detto così facilmente,  non sapeva se lui sentisse anche solo affetto e non voleva perderlo, per ora le sarebbe bastato stargli al fianco, tutto poi si sarebbe sistemato.
Si staccò imbarazzata di lui "suppongo che tu debba tornare a Hogwarts, ti accompagno se vuoi", l'uomo guardò l'ora "ormai è tardi, le passaporte non funzionano a quest'ora. Ci andrò domattina" la ragazza guardò in basso, si sentiva terribilmente in colpa "vuoi rimanere qui per la notte?", sorprendentemente Severus annuì.
Lei era felice aveva il cuore a mille nonostante sapesse che non avrebbero dormito insieme lui sarebbe rimasto qui "ti lasciò il mio letto, io dormirò nella stanza dei miei genitori", "non ti preoccupare, questo letto va benissimo, è abbastanza grande per entrambi".
Destinazione luna e ritorno in un batter d'occhio, il cuore le batteva così forte che non stentava a credere che lui potesse sentirlo "ti porto un pigiama" non fece in tempo a girarsi che l'uomo era già in tenta da notte, che poi, era identica a quella da giorno solo più comoda e senza mantello.
"Vedo che hai un guardaroba variopinto" disse lei sarcastica, lui non rispose si limitò ad entrare nel letto, mettersi sul fianco e tentare di dormire, dalla luna si era passati a un pugno nello stomaco a velocità imbarazzante, pensò lei.
Andò a cambiarsi e si mise nel letto insieme a Severus, guardò tutto il tempo il soffitto, ora era colta da una disperazione sorda, era così in ansia che le sembrava di sentire ogni rumore prodotto dal suo corpo ed era un frastuono assordante, decise di alzarsi.
Scese le scale e si mise sul divano, era seduta e scoppiò in un pianto silenzioso, aveva voglia di tornare indietro e di non preoccuparsi di quel mantello dimenticato, di non fare quella cena insieme di non fare assolutamente niente, di stare immobile nel corso degli eventi.
Bhe stare immobile nel corso degli eventi era bello, se lo sarebbe segnato da riutilizzare, si sentì melodrammatica, infondo una stecca nella vita ci può stare e poi il mondo era pieno di pesci, per quanto stesse andando in un posto che aveva una popolazione media dai dodici ai diciannove anni.
Tutti troppo piccoli per risultare interessanti, poi lei aveva una strana predilezione per i trentenni che avevano un fascino tutto loro che non riusciva a spiegasi, si addormentò pensando a come sarebbe stata la scuola.
Si svegliò e non pensò nemmeno che lui potesse ancora essere in quella stanza casa così fece colazione con calma e andò a vestirsi, aprì la porta e vide che invece Severus era ancora la così decise di svegliarlo, non voleva fargli fare tardi per colpa sua.
   
 
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