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Autore: DolceZeref    25/03/2017    5 recensioni
Ed eccomi su questo fandom con la mia prima storia ad OC! Chi vi parla è un'amante dei Ranger e ha deciso di scriverci una fiction, che si ambienterà ad Almia.
La strada per realizzare il proprio sogno è dura, soprattutto se ci si mettono in mezzo numerose difficoltà, ma insieme ce la si cava sempre. Fra gli anni in Accademia e l'addestramento pratico, riusciranno i nostri giovani eroi a salvare i Pokémon?
Beh, spero di avervi incuriosito, ci vediamo dentro!
Dal prologo:
-Come fai a rilassarti sapendo che presto metteremo piede all'Accademia dei Ranger?!-
...
L'indomani sarebbe stato un nuovo giorno: il primo alla scuola tanto sognata e di una grandiosa avventura, più di quanto pensassero.
Genere: Avventura, Azione | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Altri, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Videogioco
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Amicizie

Tsukiko e Luna stavano cercando Turtwig insieme da tempo indeterminato, quanto non era possibile dirlo con precisione dato che i secondi ed i minuti si confondevano fra loro. Le due ne avevano ormai perso la cognizione. Nemmeno la posizione del sole poteva aiutare, considerando la coltre di nubi grigie che ricopriva il cielo e minacciava pioggia.
Comunque fosse, da quando avevano iniziato, non si erano mai fermate.

Luna era molto concentrata nella ricerca del suo amico, così come probabilmente era il gemello, ed era quasi completamente isolata dall'ambiente circostante. Nonostante sapesse bene che il Pokémon era capace di badare a se stesso, lei era preoccupatissima. Certo, era felice sapendo che di essere in compagnia dell'altra ragazza, ma la sua inquietudine in quel momento era l'emozione dominante.

Tsukiko, intanto, la stava osservando da molto. Sin da quando era stata presentata alla classe quella ragazza l'aveva incuriosita particolarmente e, anche se di solito era un po' sospettosa verso le persone, non poteva fare a meno di volerla conoscere meglio. Dopotutto, pareva che fosse molto legata a Turtwig, come con il fratello, ed era rimasta molto colpita da questo suo comportamento, di qui la sua decisione di fare il più possibile per trovarlo.
Cyndaquil, inoltre, non si era affatto accontentato dei brevi attimi passati insieme alla nuova amica, che gli aveva offerto il macaron, e la seguiva da quando si era alzata per fare chissà che cosa, sperando magari di ricevere ulteriori dolcetti. Di sicuro non avrebbe mollato per un futile motivo.

Camminarono per un altro po', controllando ovunque e chiamando a gran voce, finché Luna non si lasciò cadere a terra appoggiandosi al tronco di un albero. Di conseguenza, anche Tsukiko si arrestò, scrutandola come se stesse tentando di capire che intenzioni aveva.
-Niente, non so più che pesci pigliare-
-Tu lo conosci meglio di me, non è ha dei posti preferiti? O delle abitudini?-
-Non mi viene in mente nulla...-
-Capisco-
-...grazie-
-Per cosa?-
-Per avermi aiutata, no? Grazie-
-Ah, beh...di niente, credo-
Luna esitò come per voler aggiungere qualcosa, ma si bloccò con un'espressione in viso difficile da identificare mentre guardava oltre le spalle dell'altra. Di conseguenza, quest'ultima si girò nella stessa direzione e vide un giovane sorprendentemente simile alla compagna, affiancato da un Turtwig, correre verso di loro. Non ci volle molto per capire la situazione.
-Lu, eccoti!-
-Come sarebbe a dire, eccoti?-
-Alla fine è andato tutto bene- Eludendo allegramente la domanda, indicò il Pokémon al suo fianco, che le saltò addosso con gioia.
-Sì, ma hai passato una mattinata a cercare me che cercavo lui-
-In effetti-
Tsukiko li stava osservando incuriosita in quello scambio di battute e si ritrovò ad essere quasi divertita. Forse addirittura contenta.
-Comunque dovresti ringraziare lei, mi ha aiutata-
-Hai ragione. Grazie-
La sopracitata si limitò ad irrigidirsi leggermente e annuire, senza però smorzare la felicità dei due.
-A proposito, io sono Leo, piacere!- si presentò, porgendole la mano. Lei lo soppesò un momento, per poi stringere la sua.
-Tsukiko-

Purtroppo delle gocce cominciarono a cadere inesorabilmente dal cielo, preannunciando pioggia se non peggio. Nemmeno le fronde dell'albero sarebbero riuscite a proteggere dall'acqua.
Luna tese il braccio in avanti, con la mano rivolta verso l'alto, per poi ritirarlo subito ed alzarsi da terra.
-È meglio se rientriamo, altrimenti rischiamo di prenderci un raffreddore-
Gli altri concordarono ed insieme decisero di tornare all'Accademia.
Prima che andassero, Cyndaquil attirò l'attenzione della ragazza dagli occhi eterocromi per salutarla e lei gli regalò un macaron, questa volta azzurro, promettendogli che gliene avrebbe dati ancora. Era vero.

***

Dopo aver finito di mangiare, in mancanza di qualcosa da fare Koito optò per prendere ispirazione dalla sua camera, mentre Zero rimase fuori per provare a convincere Nara a restare. Poteva sentire le battute che si scambiavano anche da dietro la porta: quei due non sarebbero cambiati mai.
Si buttò sul letto e tirò fuori da una delle tasche l'ormai stropicciata lettera che gli era stata consegnata a colazione: era di suo fratello Eiji, più piccolo di due anni. Aveva intenzione di cestinarla, quindi non capiva perché ce l'avesse in mano e tanto meno perché si sentisse così scombussolato. La guardò con aria stanca, rigirandosela fra le dita e non osando aprirla nemmeno per sbaglio. In effetti non sapeva che farci. Per un attimo fu indeciso fra la prospettiva di leggerla o quella di strapparla, ma gli bastò sentire le voci dal corridoio per fare una scelta: si tirò su, la accartocciò e la cestinò un secondo in anticipo all'entrata del suo compagno di stanza. Non aveva intenzione di rischiare delle domande in proposito e di certo l'ultima cosa che voleva era pentirsi per una lite.

-Fammi indovinare: non l'hai convinta-
-Hai indovinato-
-Strano-
-Ed io che pensavo che questa giornata non avrebbe potuto che migliorare-
-Invece è molto probabile che ci sarà una pioggia forte-
-Non dirlo-
-Non sono io a dirlo, lo vedo dalle gocce sulla finestra-
-Caspita, addio al nostro bel fine settimana-

Zero imitò l'amico e si buttò sul suo letto, sprofondando la faccia nel cuscino.
Non sapendo che fare, dato che né una gita in biblioteca né un'ulteriore partita a freccette parevano delle proposte allettanti, finirono col passare il tempo ridendo, scherzando e facendo un paio di battute squallide.

***

Quando arrivò l'ora di pranzo molti studenti si sedettero vicini per passare insieme almeno il pasto e per sorridere in quel sabato triste.
Dopo che ebbero finito, alcuni si dispersero, al contrario di altri che rimasero.
Amber, in particolare, si posizionò davanti alla porta del dormitorio femminile ed aspettò Lidia, con la quale si era data appuntamento per preparare dei dolci e magari imparare bene a farli. Era ancora un po' insicura, ma sperava bene.
Per fortuna Lidia si presentò sorridente in perfetto orario e fece dimenticare tutte le preoccupazioni.
Insieme, entrarono e Lidia tirò fuori il suo Portapoffin e delle bacche. Avrebbero iniziato da cose semplici come quei biscotti, che si potevano fare facilmente. La sopracitata confidò ad Amber che la signora Della le aveva permesso di utilizzare la cucina della scuola e così di avviarono lì. In seguito fece la sua comparsa anche Rita, che era stata informata dell'attività ed aveva portato una piccola cassa per ascoltare la musica.
Fu in quel modo che le tre passarono il pomeriggio: mescolando, cantando e divertendosi senza pensieri.
Lascio a voi le supposizioni su quello che sarebbe accaduto poi.

***

Il pomeriggio piovve e la domenica diluviò, obbligando gli studenti a stare al riparo. A meno che non si amasse particolarmente l'acqua o che non si volesse prendere un malanno, era la cosa migliore.
In ogni caso, si susseguirono molti giorni, uno dietro l'altro, finché non si arrivò quasi a confonderli fra loro, in cui successe di tutto e di più: si consolidarono delle amicizie, si continuò con le lezioni di entrambi i corsi e tante cose che adesso non starò ad elencarvi.
Fatto sta che passarono anche delle settimane intere e presto ci sarebbero state delle grandi novità.
Novità per tutti.


Spazio dell'autrice
Ciao a tutti con questo nuovo capitolo. Come avrete visto, è molto breve rispetto ai precedenti e non avrebbe nemmeno il diritto di chiamarsi capitolo, ma potremmo definirlo uno di passaggio. Mi dispiace davvero tanto, ma le mie idee ed il mio tempo si sono ridotti bruscamente e non sono riuscita a fare che questo.
Comunque, teoricamente per una volta avrei potuto pubblicare addirittura un'ora prima di mezzanotte, ma praticamente da me hanno spostato tutti gli orologi avanti di un'ora e ho aggiornato in ritardo come al solito. Secondo me per questa mancanza verranno a ritirarmi il pacco di biscotti che mi sono comprata.
In compenso...niente, davvero, non so cosa dire. Ho sempre il terrore di andare OOC e cose del genere, quindi ditemi cosa ne pensate!
Grazie un miliardo alle persone che recensiscono e che hanno messo la storia nelle preferite/seguite/ricordate, vi voglio bene!
Ci sentiamo fra due settimane!
   
 
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