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Autore: elyxyz    01/07/2009    18 recensioni
Un’interpretazione alternativa al finale dell’episodio n°13, ‘Fuoco contro Acciaio’.
“Cos’è?! Oggi piovono cani e gatti?” ipotizzò, tra il polemico e il divertito. “E’ la Giornata del Randagio e nessuno me l’ha detto?!”
(Roy x Ed)
Storia partecipante al Contest 100 Prompts! indetto da Fanfiction Contest ~ {Collection of Starlight since 01.06.08}
Dopo quasi 5 mesi d’attesa, ecco postato il nuovo capitolo. Avviso comunque i lettori che i futuri aggiornamenti saranno più frequenti ma ancora irregolari.
Genere: Romantico, Malinconico, Comico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Edward Elric, Roy Mustang
Note: What if? (E se ...), Raccolta | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Roy si sveglia

Il seguente scritto contiene impliciti riferimenti yaoi.

Per ulteriori spiegazioni, vi rimando alla conclusione della fic, dopo la lettura.

 

 

Confesso che siete riusciti a commuovermi. Non ambivo neppure nei miei sogni più arditi ad un’accoglienza così calorosa di bentornato!

Grazie di cuore.

 

Come sempre, dedico il capitolo...

A chi ha recensito i precedenti capitoli della raccolta.

E a quanti commenteranno.

Ai vecchi e ai nuovi lettori.

Grazie.

 

 

Un osso duro da rosicchiare

 

 

by elyxyz

 

 

 

 

La pioggia ticchettava insistente sui tetti delle case coccolando la città addormentata. Nel buio della notte, East City sembrava deserta, eccetto qualche garzone mattiniero, un ubriaco che non si reggeva in piedi e i solerti fornai già al lavoro.

Mustang si rigirò nel letto russando leggermente e allungando piano, d’istinto, un piede verso la parte destra del materasso.

Il freddo delle lenzuola lo infastidì inconsciamente, facendolo ritrarre di scatto con un moto di stizza. Era una sensazione diversa dal gelo dell’acciaio che sentiva mentre casualmente sfiorava l’auto-mail di Edward, quando Fullmetal dormiva da lui. Ed era questo contatto che lui aveva cercato, non il tessuto di cotone.

Un’insoddisfazione improvvisa e indefinita lo colse. Quando il suo cervello registrò quel dato, il Colonnello uscì dalle maglie del sonno, sbattendo le palpebre confuso. Che giorno era? Edward non doveva essere lì, al suo fianco?

 

Rantolando sbadigli per ricacciare il torpore, accese l’abat-jour sul comodino. La sveglia segnava le quattro del mattino, dagli scuri non filtrava neppure un filo di luce e la pioggia – che lui odiava tanto – continuava imperterrita a cadere.

 

Si alzò stiracchiandosi, alla ricerca della vestaglia da camera. Rabbrividendo per il brusco cambio di temperatura, lanciò un’occhiata di rammarico alle calde coltri e uscì dalla stanza.

 

S’accorse immediatamente del tenue lucore che proveniva dal salotto. Quindi non si era sbagliato!

Trovò Ed rannicchiato sotto la coperta di lana, quella con gli azuki disegnati che gli aveva regalato per fargli dispetto, il naso affondato nello stesso tomo della sera precedente. La lampada a lungo stelo proiettava ombre sul suo viso in modo strano, evidenziandone l’espressione assorta.

 

“Non l’hai ancora imparato a memoria?” domandò, palesando la propria presenza.

 

Benché il tono fosse basso, Edward sussultò impaurito, facendo precipitare il libro ai suoi piedi.

Ta-Taisa!” ansimò, cercando di calmare il battito frenetico del cuore.

 

Scusami, Acciaio. Non intendevo spaventarti.” Si giustificò, raccogliendo per lui il volume caduto. “Non è meglio terminarlo un altro giorno? E’ quasi mattina, dovresti riposare un po’.” Gli suggerì, con paterno buonsenso.

 

“L’ho quasi finito. Mi mancano solo…”

 

“Duecento pagine?” ironizzò l’uomo.

 

Edo non colse la frecciatina. “Quasi trecento, a dire il vero.” Sollevò il mattone rilegato davanti a sé, come a soppesarne il carico.

 

“Stai cascando dal sonno. Interrompiti qui.” Insistette, guardando l’espressione stravolta del giovane, la treccia sfatta, gli occhi lucidi di stanchezza.

 

Edward scosse la testa, strofinandosi pensieroso i capelli in disordine. “Non riuscirei comunque a dormire. Mi sono arenato su un paragrafo che non riesco a capire e…

 

“Uno studioso saggio ammetterebbe che, a mente fresca, tutto è più semplice.”

 

“Non mi arrenderò, almeno finché non risolverò questo.” Ribadì, cocciuto. “Il riposo arriverà dopo.”

 

“Ho capito. Ho capito.” Si arrese il militare con un’espressione eloquente. “Se tu fossi una persona normale, ti preparerei del latte caldo per conciliarti il sonno, ma credo fermamente che me lo sputeresti addosso.”

 

Edward sorrise stanco, stropicciandosi gli occhi assonnati.

“Lo sa che odio il latte.”

 

“Non credo di avere camomilla, e un the caldo non è una soluzione ottimale, la teina ti farebbe restare sveglio.”

 

“Ma è quello che voglio!”

 

Nah!” brontolò l’altro, scomparendo verso il corridoio.

 

Quando il Colonnello ritornò da lui, erano passati solo cinque minuti, ma Edward non se ne accorse. Aveva letto e riletto quel capoverso decine di volte, schematizzando nei suoi appunti alcuni passaggi, eppure qualcosa gli sfuggiva ancora.

 

Il padrone di casa gli porse una tazza di cioccolata fumante, accomodandosi al suo fianco sul divano, stringendosi addosso la vestaglia per coprirsi meglio. Lanciò un’occhiata al focolare ormai morto. Restavano solo delle ceneri spente e qualche sparuto residuo di brace. Evidentemente era troppo tardi per riattizzarlo, e sinceramente non aveva voglia di mettersi a trafficare a quell’ora per accenderlo, quindi scartò immediatamente quell’idea.

 

Edo parve leggergli nel pensiero, oppure fu merito dello starnuto che gli sfuggì, ma allungò una parte della coperta affinché anche il Taisa si riparasse. “Prenderà freddo, se resta lì così.” Motivò.

 

L’altro ringraziò con un cenno del capo, accomodandosi.

“Adesso ti dico cosa faremo: risolviamo questo rompicapo, e poi crollerai a dormire.”

 

Edward lo scrutò, infilando il naso nella tazza. “Mmm...” mugugnò.

 

Era un’ammissione parziale oppure un’esclamazione di gradimento verso la bevanda calda? A Roy sarebbe sempre rimasto il dubbio.

 

“Seriamente: non è meglio se lo finisci domani?”

Acciaio ignorò il suggerimento. “Mi sono bloccato qui, non riesco a capire questo pezzo.”

 

“A quest’ora, io non capirei neppure come mi chiamo.” Scherzò il Flame, sbadigliando. Tuttavia si fece indicare il capitolo ostico “Dammi quest’osso così duro da rosicchiare!” e iniziò a leggerlo. La sua attenzione fu però attirata dal brontolio improvviso della pancia al suo fianco.

 

“Mi sta venendo fame…” ammise Edo, troppo stanco per avere imbarazzo. “Credo che la cioccolata abbia messo in moto il mio stomaco.”

 

Il Colonnello rise. “Il tuo stomaco gradirebbe uno spuntino di mezzanotte in ritardo o una colazione clamorosamente in anticipo?”

 

Edo fece spallucce. “Non ha preferenze.”

 

Adocchiarono entrambi la scatola di latta dimenticata la sera prima sul tavolinetto, e soprattutto quei deliziosi biscotti al burro che conteneva.

 

Il giovane Elric si sporse per afferrarla, poi scambiò un’occhiata d’intesa col suo superiore.

 

“Aprila pia-”

 

Ma esattamente quando questa fece il suo fatale ‘clic’ un familiare miagolio si elevò nel salotto.

 

Tora si stiracchiò in tutta fretta per venire a spartire con loro una merenda fuori programma.

 

“Questo gatto è inquietante!” sbottò Roy, masticando il primo dolcetto, mentre suo malgrado si ritrovava la ciccia tigrata sulle ginocchia e uno sguardo famelico puntato contro. “Si è appena svegliato, come fa ad avere fame?!

 

“Potrei dire la stessa cosa di lei.” Appuntò Ed, con sussiego.

 

“Io pensavo fosse educato farti compagnia mentre mangiavi!”

 

“Anche Tora potrebbe dire lo stesso.” Appuntò nuovamente, stiracchiando un sorriso che divenne uno sbadiglio.

 

Una scorpacciata di biscotti, un bis di cioccolata calda e un quarto d’ora dopo, Tora ronfava felicemente acciambellato fra loro, mentre i due Alchimisti – accoccolati sotto la coperta – riprendevano l’odioso ostacolo. E forse, insieme, l’avrebbero superato.

 

 

Fine



Disclaimers: I personaggi citati in questo racconto non sono miei; appartengono agli aventi diritto e, nel fruire di essi, non vi è alcuna forma di lucro, da parte mia.

 

Note varie: e siamo a 70!!! *___* (scusate, metto via l’euforia).

Il titolo è un comunissimo modo di dire, credo sappiate tutti cosa significa.

Il colore riprende vagamente il grigio avorio delle ossa.

La coperta con disegnati gli azuki è citata nel cap 32 Fire Man (III parte: Attorno al Fuoco)

 

Ho cercato di raccontare un capitolo tranquillo, di quelli un po’soffusi’, perché amo questi momenti notturni.

Qui e là, i lettori più attenti troveranno piccoli particolari già accennati in precedenza; non è niente di che, ma sappiate che è voluto. ^^

 

Venendo al capitolo… beh, non credo ci sia molto da spiegare, in caso chiedete. ^__=

 

 

Precisazioni al capitolo precedente: non credo scoprirete mai che fine ha fatto il portafoglio di Roy… buahahaaha *risata malefica* o forse sì, dipende se mi arriva un’idea, non avevo messo in conto di motivare la sua sparizione. U_U

 

Sono contentissima che vi sia piaciuto, e mi dispiace per quelli che si sono lamentati per l’assenza di Tora. E’ abbastanza difficile trovare un pretesto verosimile per portarselo in ufficio! XD

Ma la sua presenza virtuale aleggia su tutti. *O*

 

 

***

 

 

 

Ok, questo è l’ultimo capitolo prima della partenza per le ferie.

Salvo imprevisti, aggiornerò il prossimo fra un mese esatto, il primo agosto, per festeggiare con voi il ritorno e il mio compleanno. (E chissà, se mi viene l’ispirazione potrei raccontare il compleanno di qualcun altro… l’anno scorso era di Roy, ricordate?)

 

 

Un grazie speciale a Stefy_rin, con la speranza che prosegua i commenti con la stessa solerzia con cui ha cominciato! ^__= (Non so… ti è arrivata la mia mail di ringraziamento?)

 

E anche alle 166 persone che mi hanno inserita tra i loro autori preferiti; ai 121 utenti che hanno messo questa fic tra le loro preferenze. Ne sono onorata (_ _)

 

Vi invito a dare un’occhiata alla mia fic su Harry Potter (ambientata ai tempi dei Malandrini)

Profumo di Mamma che si è classificata seconda ad un Contest.

 

 

 

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(Chiunque voglia aderire al messaggio, può copia-incollarlo dove meglio crede)


Come sempre, sono graditi commenti, consigli e critiche.


Grazie (_ _)

elyxyz

 

   
 
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