Crossover
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Autore: Suikotsu    03/07/2009    6 recensioni
Dopo tanto tempo le sailors ed i cavalieri possono rincontrarsi per festeggiare insieme, approfittando del periodo di pace. Ma potenti nemici sono in agguato, bramosi di vendetta e desiderosi di impossessarsi della testa di Atena e di quella di Sailor Moon.
Seguito de "La sposa di Ares". Farò del mio meglio per accontentare i lettori! Commentate!
In caso di plagi o altro siete pregati di avvisarmi.
AU inserito per via della mescolanza degli universi e per alcune piccole modifiche che saranno presenti.
Genere: Avventura | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Shoujo-ai | Personaggi: Anime/Manga
Note: AU, Cross-over | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Le guerre degli dei'
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Una nuova minaccia


"Accomodatevi!" - disse un ragazzo della servitù - "Vi stavamo aspettando."
Le ragazze si guardarono attorno - Ami al fianco di Shun e Minako attaccata al braccio di Hyoga - per ammirare l'interno della casa, ricca di quadri, mobili di pregevole fattura e statue greche, anche se Rei e Makoto speravano di trovare un cavaliere per loro.
"Ehi Seiya, ce ne sono altri come te ed i tuoi amici?" - chiese Rei dandogli alcune pacche sulla spalla.
Il ragazzo indicò fuori dalla finestra con un sorriso e Rei e Makoto si appostarono subito: fuori dalla finestra stavano cinque guerrieri in armatura, ma l'unico che attirò la loro attenzione fu quello con i capelli ricci.
"Chi è?" - chiesero insieme al saint.
"Jabu dell'Unicorno, ma dubito che sia disponibile; lui e gli altri sono qui per assicurarsi che il vostro soggiorno sia tranquillo, anche se non sono certo forti quanto noi possono tenere alla larga qualsiasi malintenzionato."
Uno dei cavalieri, quello con i capelli a cresta, notò i tre e si mise a salutarli allegramente, ma le ragazze lo ignorarono e ritornarono dietro al gruppo un po' deluse.
"E tu sei impegnato?" - gli chiese Makoto.
Seiya si ricordò che Shaina aveva deciso di amare l'uomo che l'aveva vista in volto, ma che avrebbe sempre fatto in tempo a cambiare idea.
"Ehm, mi dispiace ma lo sono. Comunque sarà bene che vi cambiate, per stasera Saori ha organizzato un ballo e dovrete indossare gli abiti adatti."
Le ragazze raggiunsero le loro camere, salutarono i cavalieri e si concessero una breve pausa.
"Haaaa, questo posto è un paradiso!" - fece Minako felice gettandosi sul comodissimo letto - "Dovremmo salvare più spesso delle duchesse!"
La sera furono tutte pronte, ciascuna con un elegantissimo abito bianco, con l'eccezione di Haruka che, com'era nel suo stile, aveva indossato un abito maschile.
Hotaru si guardò intorno, piuttosto smarrita: era un po' troppo piccola rispetto alle sue amiche, ma a quanto pare avrebbe avuto un cavaliere anche lei.
"Mi concede il prossimo ballo, bellissima signorina?" - chiese un bambino che aveva più o meno la sua stessa età, un giovane con i capelli rossi e l'aria vivace.
Benché un po' imbarazzata, la ragazzina si unì a lui, notando che ballava davvero bene.
"Hai visto Kiki che ho fatto bene a consigliarti di fare un corso di danza?" - pensò Seiya mentre guardava i due - "Mu era un po' contrariato, ma tu rimorchi e lui no! Ha ha!"
Shun ballò con grazia con Ami, mentre Hyoga ebbe i suoi problemi con Minako che, come le sue amiche avevano previsto, pestò un piede al ragazzo dopo neanche mezzo minuto.
"Ahi però!"
"Scusa amore!"
Le ragazze risero e continuarono a ballare, ascoltando la dolce musica prodotta dai musicisti, ai quali Michiru dopo si sarebbe voluta unire volentieri.



"Bah!" - borbottò un possente guerriero con l'armatura arancione - "Tutti festeggiano, e noi dobbiamo fare la guardia in giardino!" 
"Sì sì, è vero!" - confermò quello con la cresta - "Sembra poi che Seiya e gli altri siano con delle graziose ragazze...hi hi hi, lo ricatterò, magari con delle foto, chissà cosa mi da per non dire niente a Shaina!"
"Sono gli ordini di lady Saori, quindi non si discutono." - tagliò corto Jabu.
I tre, assieme ad altri due compagni, videro comparire davanti a loro una sagoma nera.
"Chi è? Non sento nessun cosmo, ma è apparso dal nulla..." - chiese il guerriero più grosso.
"Cinque cavalieri di bronzo, ma voi non mi sembrate granché, quindi fatemi passare e non vi farò a pezzi."
"Non osare parlarci così!" - gridò il leader - "All'attacco!"
I cinque gridarono e scagliarono contemporaneamente i loro colpi contro il cavaliere.
"Illusi...vento del deserto!"
Il cavaliere oscuro creò un'onda d'urto che travolse i cinque e li lanciò contro i vetri dell'edificio, che vennero sfondati.

"Cos'è stato?" - chiesero le ragazze dall'interno.
"Vado a vedere." - si offrì Shun che, come tutti i suoi compagni, aveva sentito, anche se per un solo istante, un cosmo enorme.
Il ragazzo spalancò le porte, ma prima che potesse aprir bocca il suo corpo fu trapassato cinque volte da dei raggi neri, che lo colpirono con tale impeto da gettarlo a terra.
"Shun!" - gridò Ami andando subito a soccorrerlo.
Il ragazzo alzò un attimo la testa.
"Un...black saint..."
"Cosa?"
"Ciao carine, è qui la festa?"
Il ragazzo appena arrivato aveva gli occhi ed i capelli scuri, ed era molto giovane - più o meno l'età di Ikki - ed indossava un'armatura nera, con due lame simili a pungiglioni che sbucavano dalle spalle e con un elmo dotato di una coda, anch'essa terminante con un sottilissimo pungiglione.
Hyoga e Seiya spalancarono la bocca per lo stupore.
"Un black saint...erano tutti morti! E come fa ad avere un cosmo così immenso?"
Il ragazzo si voltò verso Saori, e la riconobbe subito.
"Atena, avrò la tua testa!"
I due cavalieri rimasti attaccarono insieme, ma il cavaliere nero fermò entrambi i loro colpi e creò una falce azzurra, gridando:
"Spada a sorpresa!"
I due caddero a terra feriti in una pozza di sangue.
Minako si precipitò subito a soccorrere il cigno, mentre le altre presenti capirono che se non si fossero trasformate sarebbe stata la fine.
"Ma chi diavolo sei?" - chiese Usagi per guadagnare tempo.
"Non mi sono presentato? Pardon!"
Il giovane fece un piccolo inchino.
"Enchanté! Mi chiamo Black Scorpio, e sono qui per la testa di Atena, quindi voi signorine non avete nulla da temere."
Il ragazzo cercò di camminare, ma si ritrovò bloccato da un vento violaceo.
Shun si era ripreso, e con il suo cosmo aveva temporaneamente bloccato il nemico.
"Saori! Scappate! Lo trattengo il più possibile! Nebulosa di Andromeda!"
L'attacco fu abbastanza potente da scacciare il nemico, poi Shun corse fuori per tenerlo occupato.
"Fermo! Non hai l'armatura!" - lo chiamò Ami.
"Non c'è tempo! Portate in salvo Saori e le vostre amiche!"
Usagi e le altre si guardarono e presero i piccoli scettri in cui erano custoditi i loro poteri.
"Potere..."
"...eterno dei Petali di Stelle..."
"...del cristallo di Mercurio..."
"...
del cristallo di Venere..."
"...
del cristallo di Marte..."
"...
del cristallo di Giove..."
"...di Saturno..."
"...di Urano..."
"...di Nettuno..."
"...di Plutone..."
"...vieni a me!" - urlarono tutte in coro trasformandosi.
Kiki, l'unico rimasto, rimase davvero stupito quando vide tutte le guerriere sailor: indossavano tutte una veste alla marinara dai vari colori, ma quella delle leader era più elegante e la ragazza aveva due ali angeliche.
"Cuspide nera!" - gridò Black Scorpio colpendo altre tre volte Shun, facendolo cadere in ginocchio.
"Soffri, he? La cuspide nera fa molto più male di quella scarlatta, che a sua volta è ben più dolorosa del veleno dello scorpione, dev'essere una sofferenza indescrivibile...ma ora devo pensare ad Atena!"
La donna stava scappando scortata da Tatsumi, la sua guardia del corpo, ma il cavaliere li precedette, e si lanciò alla carica, pronto a colpirla al cuore.
La mano si avvicinò sempre più alla schiena di Saori, ma una catena dorata la fermò.
"Cosa? Un saint?" - si chiese Black Scorpio voltandosi.
Il ragazzo vide Minako con la sua catena in mano.
"Ciao bellezza!" - la salutò sorridendole.
Un istante dopo notò che la ragazza non era sola: con lei c'era tutto il resto della squadra.
"Quante bellezze! Spero di essere presentabile...aspetta, Atena!"
Il ragazzo fece per inseguirla, ma una rosa gli passò davanti agli occhi, fermandolo.
"Hu?"
Il giovane vide Mamoru, con gli abiti da Tuxedo Kamen, pronto a lanciare un'altra rosa.
"Ha! Quando combatto contro delle donne sto attento a non rovinargli il loro bel faccino, ma con gli uomini non ci vado certo leggero!"
La distanza venne coperta in una frazione di secondo ed il ragazzo incassò una violenta ginocchiata, seguita da una decina di punture velenose.
Mamoru cadde a terra e lanciò un terribile grido di dolore.
"Sfoga il dolore! Non trattenerlo!"
A quella vista Sailor Moon non riuscì a trattenere la collera e sferrò il suo attacco, creando una serie di cuori rossi, ma il cavaliere sorrise.
"Speri di battermi con dei cuoricini?"
Il ragazzo alzò le mani e, con evidente sforzo, parò il colpo.
Tutti rimasero di stucco: il colpo della più potente delle guerriere era solo riuscito a fare una lieve ferita alle mani del nemico.
"Noi, i veri cavalieri neri, siamo invincibili! Spada a sorpresa!"
Il ragazzo agitò una mano e creò una piccola falce azzurra che partì verso Usagi: la ragazza la schivò volando, ma tornò indietro e la colpì alla schiena, ferendola.
Black Scorpio sentì un rumore alle sue spalle e vide Setsuna, ovvero Sailor Pluto, pronta a colpirlo con il suo scettro: l'arma venne fermata e la ragazza gettata a terra.
"Odio infierire sulle donne, ma se necessario non mi faccio scrupoli! Cuspide nera!"
L'unghia brillò di una luce oscura e lanciò il raggio, ma Michiru si mise in mezzo, alzò il suo specchio che risucchiò e rispedì indietro il colpo.
"Ha!" - gridò il cavaliere quando venne centrato alla spalla.
Un istante dopo Haruka, armata della sua spada, cercò più volte di colpire il nemico, ma questi era tanto rapido da schivare, seppur di stretto, ogni colpo.
"Spostati!" - gridò Minako all'amica.
La ragazza si spostò, ed il cavaliere vide le quattro inner pronte ad attaccare.
"Fascio di luce..."
"Fulmine..."
"Fuoco..."
"Bolle di nebbia..."
"...azione!"
I quattro colpi attaccarono contemporaneamente il cavaliere, che bruciò il suo cosmo al massimo e li deviò: una potente esplosione si scatenò alle sue spalle.
"Anf, anf...non posso reggere in eterno contro tutte loro!" - si disse.
Il ragazzo cercò con lo sguardo Atena, che era rimasta ad assistere, poi corse verso di lei; un secondo dopo però un poderoso calcio lo gettò a terra.
"Chi diavolo...tu?"
Seiya era in piedi e pronto alla lotta, come Shun e Hyoga: erano tutti e tre ansimanti ed era chiaro che non si erano ancora del tutto ripresi, tuttavia già il fatto che fossero in piedi era notevole.
"Come avete fatto a riprendervi così in fretta?"
"Merito suo." - spiegò Seiya indicando con lo sguardo una ragazzina armata di una naginata, vestita con una minigonna viola: Sailor Saturn, ossia Hotaru.
"Lei...quella che mancava all'appello stava curando i cavalieri..."
Black Scorpio si ritrovò circondato.
"Tredici contro uno?"
"Quattordici contro due, vorrai dire."
Una sagoma a forma di fenice scese dal tetto dell'edificio: Ikki fece la sua comparsa e puntò il dito verso la foresta.
"Esci fuori, cavaliere! Non nasconderti!"
Il guerriero che aveva combattuto contro le ragazze sorrise e si voltò nella direzione da cui stava venendo il suo compagno, vestito con un'armatura del medesimo colore ma più elegante.
Il nuovo arrivato era ben diverso dall'altro cavaliere: benché i lineamenti del viso fossero tutt'altro che duri, aveva un'espressione fredda e cupa.
Le ragazze notarono subito che i due erano diversi dai nemici che erano abituate ad affrontare: non erano particolarmente belli, ma nemmeno terrificanti; sembravano dei normalissimi ragazzi, come ce n'erano tanti.
"Siete black saints, ma avete un cosmo infinitamente maggiore di quelli che ho affrontato, e le vostre armature sono fatte di un metallo più resistente."
"Sì, se non sbaglio tu sei stato il loro condottiero per breve tempo." - disse il primo cavaliere.
"Sarà anche vero, ma appartiene al mio passato! Piuttosto, non ho mai sentito parlare delle controparti delle dodici costellazioni!"
"Questo è perché sono andate disperse, ma andiamo con ordine: esse furono forgiate da un mastro alchimista, che ne creò appunto dodici come controparti dei cavalieri d'oro; queste armature possono essere indossate solo da chi possiede un cosmo enorme, pari appunto a quello di un gold; le cloth erano andate disperse, ma ora che il nostro maestro è tornato,ora anche noi siamo venuti per poter completare la nostra missione!"
Il secondo cavaliere si concentrò sulle ragazze: dall'espressione sembrava o teso o stanco.
"Fai così perché hai protetto con il cosmo il tuo compagno, he? Ecco perché ha tenuto testa a tutte le guerriere." - spiegò Ikki.
Il ragazzo non lo badò e cominciò a parlare.
"Salve guerriere sailor, non credevo che vi avrei incontrate così presto, in questo posto tra l'altro."
"E tu saresti..." - cominciò la leader.
"Black Virgo."
"Sì può sapere cosa volete? Siete degli altri malvagi che vogliono schiavizzare l'umanità? O portare caos, tenebre e distruzione?"
"Non paragonarmi a quelli che sono venuti prima di me. Anche se collaboro con gente che odio, le mie intenzioni sono delle migliori. E vi chiedo, per il vostro bene, di unirvi alla nostra causa."
"Non sarete degli altri fanatici che vogliono sterminare l'umanità, spero." - disse Seiya pronto a combattere.
"Sterminare? No, cosa ce ne faremmo di un mondo senza abitanti? Noi la terra la vogliamo purificare."
"Purificare?"
"Sì. Non vedete come va il mondo? L'umanità si può dividere in persone buone e persone cattive; le cattive sono d'intralcio, non fanno altro che danneggiare e rovinare questo pianeta. Ma quando il nostro piano sarà completato, stermineremo la gente corrotta, creando un mondo migliore."
"Questo è genocidio! E se uccidete non siete migliori..." - obiettò Ami.
"Forse, ma anche voi guerriere avete ucciso, o sbaglio? Ricordate tutti i mostri, o i nemici che avete affrontato?"
"Siamo riusciti a far cambiare idea a molti di loro, e poi l'abbiamo fatto per..."
"...la salvezza dell'umanità, e anche per salvare voi stesse, ovviamente. Ma l'umanità che difendete è in parte corrotta, e quella corrotta va distrutta. Molti umani sono più crudeli di qualunque demone che abbiate mai affrontato. Rifletteteci, se siete interessate ad unirvi a noi, o anche per sfidarci, domani verrò per sentire la vostra risposta. Quanto a voi saint, dubito che vogliate collaborare. Voi servite una dea folle che vuole proteggere a tutti i costi gli umani...pazza!"
"Anche voi siete umani, o sbaglio?" - lo sfidò Seiya puntandogli un dito contro.
"Giusto, ma io non mi ritengo corrotto. A volte tutti noi facciamo cose di cui non siamo fieri, ma è necessario. Io odio dover uccidere, ma se una persona è malvagia va eliminata. Tutti voi avete ucciso almeno una volta nella vostra breve vita, quindi non potere criticarmi."
Il ragazzo si voltò e fece per andarsene, poi guardò un attimo le ragazze.
"Ricordate: se il male sparisse e la terra diventasse del Maestro Supremo, potreste vivere in un mondo ideale senza dover più passare la vostra vita a combattere; se invece ci sfiderete, lotterete una guerra che difficilmente potrete vincere. Arrivederci."
Il primo fece per seguirlo, poi però notò che Mamoru si stava rialzando, e senza che nessuno avesse il tempo di fermarlo lanciò altre cinque punture nere, gridando all'ultima:
"Stella nera!"
Il ragazzo venne di nuovo colpito in pieno.
"Ha ha! Questo per dimostrarvi che facciamo sul serio!"
Il secondo lo guardò in silenzio.
"Mamoru! Mamoru!" - lo chiamò Usagi.
"L'ho avvelenato col mio colpo più letale. Data la sua forza, li restano dieci giorni di vita, che passerà tra le più atroci sofferenze. Solo io posso liberarlo dal suo tormento senza ucciderlo. Quindi vi conviene accettare, altrimenti potrai dire addio al tuo ragazzo! Ha ha!"
I due si allontanarono, si trasformarono in sagome nere e sparirono.
Hotaru si avvicinò al ragazzo, gli appoggiò le mani sulla testa e cercò di guarirlo, ma senza successo.
"Sono solo riuscita ad alleviarli un po' il dolore. C'è un ospedale qui?"
Saori si fece avanti.
"Sì, nella mia residenza troverete tutte le attrezzature mediche, ma questo posto non è sicuro."
"Giusto, meglio che andiate al Grande Tempio. Penseranno i cavalieri d'oro a difendervi." - disse Seiya.
"Ti aiuto io." - si offrì Hyoga aiutando il ragazzo ad alzarsi, ma si fermò non appena sentì un dolore fortissimo nel punto colpito.
"Fortunatamente i gold non sono lontani da qui. Ikki, non vieni?"
Il cavaliere della fenice fissò il punto in cui erano scomparsi i due.
"No, cercherò informazioni per conto mio." - disse prima di andarsene così com'era arrivato.
Nel frattempo Black Virgo e Black Scorpio erano intenti a parlare mentre camminavano per una strada piena di tenebre.
"Non c'era bisogno di colpire quel poveretto così." - disse il primo.
"Erano gli ordini. Se non collaborano, fate in modo che capiscano che facciamo sul serio."
"Capisco, non discuto gli ordini del maestro."
"Giusto. Cambiando discorso, quale preferisci delle guerriere? A me piace molto quella castana."
"In guerra non perdo tempo dietro alle ragazze, a differenza di te."
"E dai, quante storie! Però ammettilo, non vorresti batterti con loro, vero?"
"Certo che no. Loro hanno dei principi e degli ideali, e mi rattristerebbe dover far loro del male. D'altronde, sono solo delle ragazzine, anche se ora siamo sicuri che non si alleeranno mai con noi."
"Perché ho colpito quel ragazzo? Tanto sai quanto me che non ci avrebbero mai aiutati, stando a quanto ci ha raccontato."
"Sì, ma avrei voluto dar loro almeno una possibilità. Domani andremo a cercarle per sapere la loro risposta, e se, come temo, sarà quella sbagliata, le attireremo in trappola."
"E poi le uccideremo. Questi sono gli ordini."






Ringrazio:
XCrybaby: Come hai visto Seiya ha parlato ed una terribile disgrazia si è abbattuta su tutto il mondo, ma vedrai che la pagherà cara!
XNicoranus83: Grazie, ci tengo che i personaggi siano IC. E ti anticipo che Michiru si divertirà a punzecchiare qualcuno, ma non Haruka...
  
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