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Autore: arwensil    31/07/2009    11 recensioni
Il vento gelido le scompigliò I capelli e le fece lacrimare gli occhi. Camminava tremando sulla neve, affondando I piedi sul fitto manto bianco. Una mano, appena più calda dell'ambiente circostante, le strinse il polso. Era arrivato, come sperava. ' Sei qui.' mormorò lei, sollevata. ' Dove altro potrei essere?'
Genere: Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Coppie: Draco/Hermione
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Ecco l'epilogo e la fine di questa fanfiction che mi ha dato tantissimo, spero vi piaccia e che non siate scettici. L'ho fatta terminare così,lasciando in vita Tonks, Lupin e Fred perchè mi sembrava la cosa piu giusta da fare. Tutti gli avvenimenti di DH si sono svolti ugualemente in ogni caso, salvo la morte di due personaggi che in verità non lo so nella saga. Leggetelo con gli occhi di Hermione, come ho fatto io, perchè prima di tutto io sono una sostenitrice dell'amore un po' impacciato di Ron ed Hermione, ma credo anche all'amore impossibile che ha reso Hermione così felice con Draco. Ma le cose belle finiscono presto, ma sono vissute al massimo. E poi c'è un altro tipo d'amore, che non ho scritto ma ho lasciato trasparire, quello che va oltre la morte.
Un bacio a tutti e alla prossima fic<3
un bacio<3

Epilogo

Ogni matrimonio che si rispetti deve rimanere fedele alle tradizioni, babbane o da maghi che siano; quello del 15 Luglio sembrava perfetto.
Il caldo era sopportabile, il buffet squisito e la Tana era stata tirata a lucido.
Hermione sedeva sopra il tavolo della cucina, attorniata da ragazze fin troppo occupate.
Ginny, avvolta nel suo vestito d'oro, la raggiunse e le sistemò l'orlo della gonna, rimproverandola di essersi seduta sul tavolo.
Ma Hermione non l'ascoltò e si limitò solo a sorriderle.
' Sei molto bella' le disse, serena.
Ginny ricambiò il sorriso e le scoccò una bacio sulla guancia:
' Mai quanto lo è la sposa'
Hermione finse di non aver sentito quella parola che le sembrava lontana anni luce dal suo essere, da quello che si era sempre sentita di rapprensentare.
Era sempre stata la sveglia del trio, quella piena di idee, scettica ma sempre a caccia di avventure. C'era posto per lei in quel vestito bianco?Eppure qualche mese prima aveva detto di sì.

La bara bianca attraversò la navata accompagnata da un silenzio quasi ultraterreno; Hermione non sentiva niente, ma tremava, tremava quasi come se stesse morendo. Infondo una parte di lei era morta, irrimediabilmente.
Un altra bara, altrettanto candida, attraversò la navata al seguito della prima, accompagnata da alcuni singhiozzi.
Hermione riconobbe quelli di Ginny e della nonna di Neville, distrutte per la sua morte. Hermione non riusciva a piangere, anche se l'avrebbe tanto voluto. Una mano la costrinse a non vedere, a non ascoltare, a chiudere la mente di fronte a quel dolore infinito.
E le restò vicino per tutto il giorno, gravitando intorno a lei e non lasciandola un attimo sola.
Quando il sole calò e rimasero solo loro due, a guardare il tramonto si avvicinò e la baciò. Hermione non sentì il bisogno di opporsi, ma nemmeno quello di immaginare che fosse Draco a baciarla al suo posto. Le andava bene così, sentiva il calore percorrerle ogni briciola di lei, sentendosi intatta.
Se le avessero chiesto di descrivere Ron lei lo avrebbe definito il suo collante, era grazie a lui se era ancora in piedi.
'Poi si inginocchiò davanti a lei, con tanta leggerezza che quasi sembrava volasse e le disse poche parole, semplici.
' Hermione Granger, sposami'
Lei non ci pensò molto, a dire il vero, nemmeno provò a cercare il motivo più grande per cui avrebbe dovuto dire no, ed annuì mormorando un sì.

Ricordando per un attimo quei momenti, si alzò con leggerezza dal tavolo, noncurante del vestito. Era di sua madre ed era per questo che era così bello; era senza spalline e lasciava le sue spalle e una buona parte della schiena scoperti, era lungo e con un breve strascico. Non era fatto di pizzo o stoffe pregiate, era di un semplice tessuto, semplice come era sempre stata lei. Si diresse verso la camera che condivideva con Ginny da due anni a questa parte, ma incontrò due persone a lei molto care.
Fleur, oltrepassò le decorazioni, disposte anche all'interno della casa per volere della signore Weasley e le piombò addosso.
' O mon die! Scei perfetta Hermion!'
Lei si limitò a ringraziare, notando che l'inglese di Fleur non era migliorato nemmeno un po'.
Alle sue spalle apparve Bill, radioso mentre le stringeva la mano.
' Il mio fratellino ha scelto molto bene, congratulazioni.'
' Oh bill, non sci fanno le congratulations prima del matrimonio!' lo rimporverò Felur giocando con I suoi capelli, ancora lunghi.
Per un attimo Hermione si convinse che era quello l'amore, il modo in ci Felur guardava Bill, anche se sfregiato in viso, era colmo d'amore.
' Ragazzi scusate, ma devo proprio andare o la signora Weasley mi ucciderà' annunciò Hermione con un pizzico di sicurezza in piu.
E così sparì dietro la porta, sprofondando sulla sedia d'innanzi alla scrivania.
Si guardò allo specchio; I suoi capelli, raccolti in un elegante chignon, erano adornati con intrecci di rose bianche; lunghi orecchini splendenti cadevano morbidi dalle sue orecchie e, sistemandoseli appena, nello specchio vide un oggetto che non ricordava di essersi messa.
La scritta 'Sempre con te' brillò nel riflesso ed Hermione aprì il primo cassetto dell'imponente scrivania.
Era quello il momento.
Ne estrasse una foto impolverata, che appoggiò con delicatezza vicino allo specchio. La guardò intensamente.
Gli occhi le erano tanto familiari quasi da perdersi dentro senza esitazione, il viso era diverso da quel che si ricordava perchè costretto in una posa ordinaria. Lei ricordava Draco con il sorriso, che solo con lei trovava con facilità, ma non riusciva a dimenticare I suoi occhi vacui in quella notte.
Se almeno l'avesse salutato ..
il senso si colpa subito affiorò, copioso e duro da affrontare ma lei concentrò la vista su quelle labbra, che per quegl'attimi eterni erano state sue. Quelle labbra che conosceva bene, ma che ora appartenevano ad un angelo.
Ginny aprì la porta senza ritegno e la chiamò, proprio mentre riponeva la foto nel cassetto; era il momento di entrare in scena.
Ginny la guardò ancora una volta consegnandole il boquet di fiori di biancospino, per poi accostare Luna che scoccò un sorriso soprendente ad Hermione.
Biancospino, come la sua bacchetta.
Suo padre, che laspettava sulla soglia, le baciò la fronte e invitò le damigelle ad avanzare, così Ginny e Luna camminarono leggere verso il piccolo altare di binacospino sul retro del giardino.
' Piccola, sei pronta?' le sussurrò il padre.
Hermione annuì e uscì alla luce del sole.
Per un attimo si godette la leggera brezza di luglio costernata dai raggi di sole, ma poi guardò le sedute colme di persone.
Infondo alla fila di destra,Hermione vide Hagrid accomodatosi su una poltrona un po' più grande del normale, insieme ai suoi insegnanti, Minerva McGranitt, Horace Lumacorno, il professor Vitiuos e tuti gli altri, che le sorrisero radiosi.
Più avanti vide la sua famiglia,con sua madre in prima fila commossa ed ansiosa di vedere al cerimonia, nell'altra fila invece, c'erano tutti, ma proprio tutti, a partire dalla famiglia Weasley al completo, con Molly ed Arthur in prima fila, seguiti da Bill e Fluer per mano, Fred e George che le fecero l'occhiolino, Percy, Charlie, Ginny per mano con Harry e Tonks, con in braccio il piccolo Fred.
Quest'ultimo la guardò e poi si girò verso Ron, accanto all'altare che con occhi vispi la guardava avanzare. Non l'aveva mai visto così felice, nemmeno dopo una burrobirra.
E capì in quel momento che anche quello era l'amore, il suo milgiore amico e futuro marito sotto l'altare di biancospino, il simbolo dell'amore sepolto.
La mano del padre di Hermione la lasciò, scoccandole un bacio sulla fronte e lei si voltò.
Non riuscì a farne a meno, ma non si pentì di averlo fatto; anche se sentiva tutti gli occhi addosso, guardò più lontano, verso le colline che circondavano la tana e lì lo vide, proprio all'inzio della navata.
Draco, presupponibilmente il suo fantasma, alzò una mano in segno di salutò e le sorrise, sereno.
Ad Hermione scoppiò il cuore, ma sorrise di rimando. Era in pace, lo era anche lei.
Si voltò e guardò Ron, che capì al volo ma le sorrise ancora, prendendola per mano.
Era sempre stato con lei, come diceva il braccialetto e voleva il suo bene prima di tutto il resto; ed il suo bene era Ron.
Erano quegl'occhi scuri il suo porto sicuro, ed anche se non era l'amore impossibile, era l'amore, quello eterno.
Lo guardò ancora, sentendo a stento le parole del professor Lupin, che aveva accettato nel sposarli, ma Draco era sparito.
Erano rimasti solo lei e Ron, marito e moglie e così sarebbe stato per l'eternità.


  
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