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Autore: Salice    26/02/2010    4 recensioni
Atena Bonell è una studentessa qualunque di Serpeverde, alle prese con i piccoli problemi quotidiani di Hogwarts, fino a che una sua compagna del club di pittura non svanisce nel nulla. Non ottenendo l'aiuto dei professori, Atena inizierà la ricerca con i suoi amici, sfidando le punizioni e i misteri che la scuola nasconde. Una storia tutta Verde e Argento!(ambientata un anno prima dell'arrivo di Harry Potter ad Hogwarts)
Genere: Romantico, Avventura | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altro personaggio, Nuovo personaggio, Serpeverde
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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- Questa storia fa parte della serie 'Serpens in fabula'
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Capitolo_13.html

Cap. 13 – Conclusione ed Epilogo



- Ci metteranno in punizione? - Domandò la vocina sottile di Sophie, da qualche parte nella stanza.
- Sicuro. Sempre che non ci espellano all'istante. - Fu la brusca risposta di Fabian, di poco alla sua sinistra. Atena lentamente scivolò via dal sogno confuso che stava facendo, ancora incerta se quelle voci nell'oscurità ne facessero parte o meno. Sophie si fece udire di nuovo:
- Sul serio... I miei mi uccideranno! -
- Certament... - Stava confermando Baltazar, quando la voce di Camilla lo interruppe.
- E smettetela di prenderla in giro! -
- Oh... Era uno scherzo? - Un sospiro di sollievo e una risatina, verso destra.
- Ma dai! Dopotutto nessuno si è fatto male... - Azzardò Henry.
- Ehi! Atena si sta svegliando! - Trillò Sophie, ora molto più vicina a lei. Atena corrugò la fronte, mantenendo gli occhi chiusi. Perché c'era tutto quel caos? Il ricordo dell'ultima scena che aveva visto le fece spalancare gli occhi di scatto. Sophie, che era china su di lei, si tirò indietro all'improvviso, spaventata.
- Mh? Dove...? - Balbettò la ragazza, con la gola secca, tirandosi a sedere e guardandosi intorno. Baltazar e Fabian erano seduti ciascuno su una brandina dell'infermeria e la guardavano. Altrettanto stavano facendo Sophie ed Henry, in piedi accanto al suo letto. Camilla era seduta su una sedia lì vicino, e aveva appena abbassato una rivista per guardarla. Poco più in là, Valentine riposava con un'espressione tranquilla dipinta in volto.
- Ehi, se non riconosci l'infermeria non è un buon segno! - La canzonò Baltazar, ghignando. Atena aggrottò la fronte, ma poi sorrise.
- Che cosa è successo? Non ricordo molto bene... - I ragazzi si guardarono. Fabian e Baltazar ridacchiarono, ma un'occhiataccia di Camilla fece tornare il Serpeverde improvvisamente serio.
- Aehm, si, dunque... E' meglio che ti racconti Henry... - Disse il ragazzo, indicando l'amico che prese a parlare con calma.
- Beh, Sophie ed io ti stavamo aspettando davanti al quadro, come avevamo deciso di fare, e vi abbiamo visti dentro. -
- Ci hai fatto spaventare! - Le disse l'amica, buttandole le braccia al collo e interrompendo per un istante il racconto del ragazzo.
- E mentre eravamo lì che non sapevamo cosa fare, è arrivato Piton, pareva un furia! - Continuò lui, imperterrito, dopo la breve pausa. - Ci ha chiesto spiegazioni e noi gli abbiamo detto della tua ipotesi sulla pozione di Evocazione. Ci ha pensato un po'... -
- Ma davvero, aveva gli occhi che mandavano lampi! - Lo interruppe ancora Sophie.
Baltazar sbuffò.
- E lascialo finire! -
Henry colse al volo l'istante di tregua:
- ...Comunque sia quando abbiamo visto arrivare il drago di corsa ci siamo presi un bello spavento! Sbuffava fumo dalle narici e tu non avresti dovuto essere là! -
- Come avete fatto a richiamarmi? Non avevate i miei capelli! - Realizzò all'improvviso Atena, mentre si appoggiava sui gomiti, mettendosi a sedere. Henry sogghignò.
- Mi sono ricordato che Fabian, prima di andarsene, mi aveva consegnato una cosa da restituirti! - Esclamò, frugandosi in tasca ed estraendone il cravattino di Atena, decisamente stropicciato.
- C'erano finiti alcuni capelli... Li avevo notati subito, ma eravamo di fretta e quindi mi sono infilato in tasca tutto quanto... -
- E per fortuna! Altrimenti saresti ancora dentro quella grotta con George! - Tuonò Baltazar dal suo angolo.
- No, saresti ancora nella grotta con il Drago... E George. - Puntualizzò Camilla.
Baltazar si batté una mano sulla fronte.
- Ecco cosa mi mi sfuggiva! -
Gli sguardi di tutti si concentrarono sul Tassorosso che prese a parlare a raffica.
- George! È lui! -
- Lui chi? - Domandò in tono vagamente scocciato Fabian.
- George è “E-s-s-e” George. Il cacciatore di draghi! Non avete studiato storia voialtri? - Chiese in fretta, guadagnandosi degli sguardi attoniti. Altrettanto velocemente riprese a parlare. - Beh, neanche io... Ma la professoressa Sprite mi ha affibbiato una ricerca di storia... Ho dovuto cercare notizie sui miei antenati e uno di questi era un cacciatore di draghi... -
- Taglia corto Balt! - Grugnì di nuovo Fabian.
- Ci stavo arrivando! Comunque sia è il famoso cacciatore di Draghi! Quando nei secoli scorsi erano ancora un grosso problema, c'era un intero ordine di Maghi che si occupava di questo, e lui ne è stato il fondatore! Possedeva anche delle briglie magiche che gli permettevano di renderli mansueti! Vi ricordate il suo mantello viola? -
- Scusa se ero più concentrato sul braccio che il drago cercava di staccarmi! - Ringhiò Fabian.
- Beh è una cosa tipica del suo ordine. I Babbani, che all'epoca consideravano miracolo tutto quello che vedevano, hanno visto George sbarazzarsi di un drago, e gli hanno dedicato un ordine cavalleresco! Gli hanno anche dato un nome assurdo. L'ordine della Giarrettiera... Non è un qualcosa d'abbigliamento babbano femminile? - Quando finalmente il ragazzo tirò il fiato, tutti stavano guardando lui.
- Quindi quello che c'era nel quadro era il ritratto di un famoso mago esistito? - Domandò Atena, ancora leggermente confusa. Baltazar Annuì.
- E che mago! Uno di quelli con lancia e bacchetta, Altro che quel pipistrello nero di Piton con le sue provette! -
- Un concetto interessante, se pensiamo che ad esporlo è qualcuno che non riesce neppure a far star dritto il suo paiolo a lezione... signor Anshan. - La voce glaciale del professor Piton fece piombare nella stanza il silenzio assoluto.
- Ma non si preoccupi, vedremo di rimediare con qualche ora supplementare di lezione. -
La figura scura che si stagliava contro la porta avanzò lentamente e continuò a parlare:
- Il preside ha richiesto la presenza di quelli che possono lasciare l'infermeria, ossia tutti voi, ad esclusione della Signorina Bonell e della Signorina Taylor. - L'uomo fece una pausa e girò lo sguardo tagliente sui presenti. Nel giro di pochi istanti, tra un fruscio e uno scricchiolio, tutti gli studenti si erano frettolosamente allontanati.
Atena si mise a fissare ostinatamente le lenzuola spiegazzate in dotazione all'infermeria. Ripensare a come il professor Piton l'aveva evocata dal quadro era decisamente imbarazzante. Si stava giusto sentendo la faccia andare a fuoco, quando un cigolio alla sua destra le fece capire che il professore si era seduto sulla sedia accanto al suo letto.
- Mi pareva di averle già detto che mi sarei aspettato più buonsenso da lei, signorina Bonell. - sospirò l'insegnante di pozioni. Aveva un tono stanco e Atena sollevò lo sguardo.
- Aehm... Mi dispiace, professore, ma il drago... Valentine era in pericolo, e noi... - Balbettò senza alcuna coerenza. Con sua grande sorpresa, Piton non sembrava particolarmente intenzionato a farle la ramanzina, così si zittì.
- In effetti mi è già stato riferito. Ora veda di riposarsi. Lei e la signorina Taylor trascorrerete la notte in infermeria... - L'uomo si era alzato e le stava già dando le spalle, dirigendosi verso la porta.
- Professore! - Si trovò a strillare Atena, senza neanche rendersene conto. Piton si voltò di scatto, e Valentine si agitò nel sonno.
- Sì, signorina Bonell? - Le domandò inarcando un sopracciglio, con espressione perplessa.
- Il quadro... I quadri... Da chi sono stati dipinti? Qual'è la loro storia? -
Piton tornò indietro di qualche passo, senza sedersi.
- Il quadro che era nello stanzino di Gazza è stato dipinto da uno studente di Tassorosso, diversi anni fa. -
- Era? -
- E' stato spostato, e non le dirò dove è stato portato. - Le disse, lapidario, prima di proseguire: - Stessa cosa vale per il quadro di George, che è stato dipinto successivamente dallo stesso autore, e incantato in maniera particolare, proprio per impedire al drago di potersi muovere ovunque. Quanto al resto... - Fece un gesto con la mano, e si mosse per allontanarsi, ma lei lo incalzò di nuovo.
- E chi ha maledetto il quadro? -
Stavolta Atena ebbe la soddisfazione di scorgere uno sguardo leggermente stupito sul volto del professore. Durò comunque un attimo e tornò alla solita espressione controllata.
- Il quadro con il drago è stato dipinto per un concorso. Quadro che ha vinto il primo premio. E pare che “qualcuno” abbia maledetto il quadro originale, facendo così svanire al suo interno il vincitore. C'erano dei sospetti sul secondo classificato, ma le indagini non hanno mai dimostrato niente... -
- Mallalieu... com'era il nome? Ah! Frederick. - Esclamò Atena, sovrappensiero. Il professore annuì, allontanandosi.
- Non stia a pensarci troppo, signorina Bonell, è stato tutto sistemato. - E l'uomo uscì silenziosamente dalla stanza.



Tre giorni dopo, gli studenti erano tutti eccitati: Dopo la grandiosa cena di festeggiamento tenutasi per il ritorno di Valentine, c'era stato un crescendo di emozioni. Erano stati assegnati molti punti a tutti quelli che avevano collaborato al salvare la ragazza, e la casa di Serpeverde era balzata in testa alla classifica, tallonata per la prima volta in molti anni dai Tassorosso. Infine erano iniziate le vacanze di Natale e gli studenti stavano preparando i loro bauli; c'erano piume di gufo, vestiti, libri e pergamene ovunque.
- Atena sta attenta! - Strillò Ludmilla, togliendole da sotto il tallone il suo cravattino.
- Atena spostati! Ti stavi sedendo sul mio mantello! - Sbuffò Camilla, indicandole la massa scura e informe gettata su una sedia, accanto ai suoi tre bauli.
- Che te ne fai di tutta quella roba? - Biascicò Atena, rannicchiandosi sul suo letto e sperando di non incappare nelle ire di nessuna delle sue nervosissime compagne di stanza.
- Ci sono i miei effetti personali, che domande! - Le rispose imperturbabile l'amica, sorridendo graziosamente. Ludmilla gettò un'occhiataccia ad entrambe. Quando erano tornati, Ludmilla aveva fatto una scenata di gelosia a Fabian per Melody Whitelburn. Si era lagnata di qualcosa che aveva a fare con i calderoni e i capelli... Atena non aveva compreso molto bene gli argomenti, ma una cosa era sicura: Le pareti della stanza in cui avevano litigato avevano vibrato dell'eco della voce della ragazza per diverse ore... Forse addirittura qualche giorno. Da quel momento in poi si erano ignorati, trasformando ogni incontro casuale in un silenzio carico di tensione. Le voci che avevano iniziato a girare sul fatto che Fabian e Camilla fossero finiti attorcigliati sul pavimento di un corridoio, non avevano certo aiutato la situazione.
Sophie la fece sussultare, chiudendo con uno scatto il suo baule.
- Io ho finito, mi accompagni giù Atena? Così ci togliamo da qui... L'aria s'è fatta pesante! - La ragazza roteò significativamente lo sguardo, e le due fuggirono letteralmente all'atmosfera elettrica che si formava ultimamente quando Camilla e Ludmilla rimanevano troppo a lungo nella stessa stanza.



Quando tutti gli studenti in partenza si diressero finalmente verso il binario, Atena si lasciò andare in un sospiro lamentoso. Quell'anno le sarebbero toccate le vacanze a scuola almeno per la prima parte. Suo padre era in viaggio per lavoro e sua madre l'aveva seguito. Poi li avrebbe raggiunti prima di Capodanno. Forse.
Sospirò ancora, indecisa se dirigersi in biblioteca a leggere o se buttarsi su uno dei divani della sala comune, quando una manina timida le tirò una manica.
- Atena? - Valentine, intabarrata nel suo mantello e con la sciarpa che arrivava a coprirle perfino le orecchie, le stava porgendo una busta.
- Ehm, sì? - Chiese la ragazza, afferrandola.
- Dentro c'è un invito ad una festa che daranno i miei... Sai, per festeggiare il mio... Salvataggio. Ho invitato anche tutti gli altri. -
- Ah, io... Credo mi serva il permesso dei miei per venire... - Balbettò Atena, ancora più delusa di prima. Si sarebbe persa anche quella festa!Incredibilmente Valentine le fece un sorriso birichino da sotto la sua sciarpa.
- Oh, ma tu ce lo hai, il permesso! Ho chiesto a mio zio... Sai, il papà di Fabian, e lui è un tipo che sa sempre accomodare le cose... -
“Se è come suo figlio, non sento a crederlo...” si trovò a pensare Atena, e sorrise. Forse le sue vacanze di Natale non sarebbero state noiose come si prospettavano.
- Ci sarò volentieri! - Esclamò e Valentine trotterellò via, soddisfatta. Atena si gongolò per un attimo. Era la prima volta che veniva ufficialmente invitata ad una festa di quel genere, e si ripromise di consultare Sophie per decidere che cosa mettersi. Non vedeva l'ora di vedere le facce di persone come Abigail e Ludmilla!


Fine




Ad opera della bravissima e gentilissima Beatrix Bonnie, sono inoltre fiera di presentarvi i ritratti dei personaggi principali della saga!

Ecco a voi Camilla, Atena, Sophie e Ludmilla : Slyterin's Girls
E il bel tenebroso Serpeverde : Fabian
Ed infine Henry, Valentine e Baltazar! : Tassorosso.

Grazie ancora Beatrix!




Ringrazio Beatrix Bonnie , per aver commentato un sacco di capitoli, per i preziosi consigli, appunti e per i complimenti :) Spero che ti sia piaciuto anche il finale della storia! Ora sto già pensando alla prossima avventura, anche se penso che non la pubblicherò che tra parecchi mesi...
Ringrazio anche Elos : Per il commento! Niente combattimenti in questo capitolo, solo tante spiegazioni... Spero non sia deludente!
Ringrazio Lames76 per il commento. In effetti gli inizi lenti nelle storie sono il mio maggior difetto... Devo proprio partire dalle calende greche io!
Ringrazio anche Nee, Charlie_2702, Elos, Fady, JuliaWeasley, Lames76, Rialle, LyndaWeasley, Sarykrum Ianevski, Solly, Natalie_s
che hanno messo tra i seguiti questa storia! Siete tantissimi! A tutti gli effetti avete reso questa storia la più seguita tra le mie scritte, fin'ora ! Vi ringrazio molto :)
E come al solito grazie anche Emrys, LyndaWeasley e
Beatrix Bonnie che hanno messo la storia direttamente nei preferiti!
Grazie anche ad Eilaenre che mi ha sopportata per quanti mesi? Sicuramente troppi, con le mie lagne continue sul "non riesco, non finirò mai il capitolo, fa schifo... Grazie per l'aiuto, ma soprattutto per la pazienza!

Infine grazie a tutti i lettori, casuali e non, che sono passati qua.

   
 
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