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Autore: gattoridens    28/02/2010    4 recensioni
Ogni risveglio porta ad Harry dei nuovi pensieri. Con i suoi risvegli, il Prescelto ci racconta della complicata vita del migliore amico dei due Grifondoro più testardi della storia.
Ron/Hermione: senza ombra di dubbio!
Genere: Commedia, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Harry Potter | Coppie: Ron/Hermione
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno | Contesto: II guerra magica/Libri 5-7
Capitoli:
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Wake up, Harry! Wake up!
Esortazione in tre tempi
Perché ogni risveglio ci porti ad una nuova avventura o ad una nuova scoperta


Ogni risveglio porta ad Harry dei nuovi pensieri. Con i suoi risvegli, il Prescelto ci racconta della complicata vita del migliore amico dei due Grifondoro più testardi della storia.
Ron/Hermione: senza ombra di dubbio!





I personaggi citati, purtroppo, non mi appartengono, ma sono indiscussa proprietà della Signora Rowling. Questa storia è stata scritta senza scopo di lucro alcuno.
God save the Row! E magari che la convinca anche a scrivere ancora...





"Ah, atesso stanno inzieme?" chiese Krum, perplesso.
"Eh... più o meno" rispose Harry.
 

Da Harry Potter e i doni della morte, di J. K. Rowling, cap.8 pag 141


Esortazione a Ron: fight!


Sembravano passati mille anni quella notte, al numero 12 di Grimauld Place, da quando erano fuggiti dalla Tana, il giorno del matrimonio di Bill.
Sembrava passata un'eternità da quando aveva visto per l'ultima volta il volto della sua Ginny.
Harry sospirò rigirandosi nel suo sacco a pelo: il ricordo della ragazza gli causava una miriade di emozioni, dalla penosa malinconia della lontananza, alla colpevole felicità di sapere che, nonostante fosse stato lui a lasciarla e a causarle tutto il dolore che Ron gli aveva rimproverato, lei lo avrebbe aspettato, sarebbe sempre stata sua. Un sorriso triste gli segnò il viso intanto che cercava gli occhiali che aveva abbandonato lì vicino per controllare che ora si era fatta. Mentre si ruzzolava, ingabbiato nel suo giaciglio e tastando dove avrebbero dovuto essere  i suoi preziosi occhiali, percepì che l'amico che dormiva al suo fianco si stava svegliando, forse proprio a causa sua e del malefico fruscio che generava il suo sacco a pelo.

- Harry? - biascicò la domanda con voce roca e impastata Ron
- Sì, Ron, sono io, non preoccuparti, torna a dormire -
- E come faccio con quel rumore infernale che fai? Miseriaccia, ma vuoi stare fermo? -
Esultando silenziosamente per aver intercettato i suoi occhiali e riconcedendosi il dono della vista, si rivolse all'amico bisbigliando:
- Shhh! Abbassa la voce o sveglierai Hermione! -
Nemmeno il buio che regnava nella stanza sembrava sufficiente a nascondere il marcato rossore che stava colorando di imbarazzo e senso di colpa il viso del giovane Weasley, che, cercando una scusa per discolparsi e abbassando notevolmente il tono di voce, sibilò indispettito:
- Figurati: se non si è svegliata col rumore che hai fatto tu, non si sveglierà di certo per due parole! Ma non potevi incantarlo, quel sacco a pelo, prima di fiondartici dentro? Magari avremmo dormito meglio tutti e due! -
Gli occhi di Harry si sgranarono per la sorpresa e, per lo stesso stupore, le sopracciglia si arcuarono vistosamente sporgendo al di sopra delle lenti: ma certo! Un incantesimo! Come aveva fatto a non pensarci? Ci era arrivato anche Ron... allora era proprio lui l'unico tontolone del trio...
- Accidenti, Ron, non ci avevo pensato! Grazie amico! Vediamo... che incantesimo posso usare? Non mi viene niente di appropriato... tu quale hai usato, Ron? -
Il rosso tossicchiò lievemente imbarazzato:
- Ehmmm... ecco... non saprei... -
- Non sapresti? -
- Già... ehm... il mio sacco lo ha incantato Hermione... -
Harry si corrucciò: Ron si permetteva di fargli la paternale, e poi, se non fosse stato solo per l'intervento di Hermione, anche lui sarebbe stato nella sua stessa situazione... però... certo che era stata proprio una sfacciata anche lei: aveva usato l'incantesimo sul sacco a pelo di Ron e di lui, invece, si era completamente scordata... ma a chi cercavano di darla a bere quei due? Anche Krum aveva capito che erano molto più che amici, solo loro si ostinavano a fingere di essere assolutamente in grado di nascondere i propri sentimenti... nascondere... già... e poi lui rimaneva senza incantesimo mentre Ron lo aveva... più chiaro di così!
Indispettito per essere stato palesemente dimenticato, decise che era ora di lasciar perdere i guanti di velluto con quei due, così snocciolò, quasi con noncuranza:
- Sai, Ron, al matrimonio di Bill, Viktor mi ha chiesto se tu ed Hermione state insieme... -
Il rosso accusò il colpo non troppo degnamente, iniziando a tossicchiare saliva ovunque, poi, con una vocetta acuta e terrorizzata si azzardò a chiedere:
- Come? E perché te lo ha chiesto? E tu, che gli hai detto? Hai detto qualcosa? Non gli hai detto niente, vero? Dimmi che non gli hai detto niente! -
- Quando hai sfoggiato la tua possessività nei confronti di Hermione e te la sei trascinata via a ballare, addirittura, Viktor ha messo al lavoro le sue doti logiche e, facendo due più due, gli è venuto il dubbio che, con grande probabilità, voi due vi foste messi insieme. E sì: gli ho risposto! Gli ho detto l'unica cosa che riesce a descrivere la vostra situazione! -
Il rosso versava già in una preoccupante crisi respiratoria, la sudorazione aveva raggiunto un grado tale da gridare il rischio alluvione, i suoi occhi rispecchiavano puro terrore.
- C-c-che intendi? Ha-Harry... di-dimmi... cosa gli hai risposto? -
- Non potevo negare l'evidenza, ma visto che, di per sé, la cosa non è ancora accaduta a livello ufficiale...-
- Ufficiale? - lo interruppe, sconvolto, Ron
- Eddai, smettila di fare il sostenuto! Ricorda che sei stato tu a obbligarmi a leggere quel libro che ti hanno regalato i gemelli! Le riconosco alcune mosse quando le vedo, e ti assicuro che si capisce che la stai corteggiando, anche spudoratamente, oserei dire! -
Harry guardava con sereno distacco il volto inorridito dell'amico di fronte a lui.
- Non puoi essere sicuro che la stia corteggiando sul serio! Magari sto solo vedendo se quel libro funziona davvero, insomma, una specie di esperimento... -
- Sì, certo, ne sono convinto, come di essere la Fata Turchina... Avanti, Ron, non fare il poppante! Per le mutande di Morgana, siamo amici! Che problema hai a lasciarti sfuggire che Hermione per te non è più solamente un'amica? Mica lo stai dicendo a Gazza, è con me che stai parlando: Harry, il tuo amico con cui stai rischiando la vita! - ammiccò il moro con uno sguardo terrificante che avrebbe, invece, voluto essere accattivante.
- Harry, davvero, io non... -
- Silenzio, non dire altro, non offendere la mia perspicacia! -
Il rosso sbuffò e riprese a chiedere all'amico impiccione:
- Harry, ho ammesso che sto usando i consigli di "Dodici Passi Infallibili per Sedurre una Strega", ma, per favore, dimmi: cosa hai risposto a Krum? -
- Ma come sei pesante... e monotono... e senza fantasia: sempre la stessa domanda... - Harry stava godendo un modo a stuzzicare la pazienza di Ron, che iniziava a boccheggiare, sconvolto dal sadismo del Bambino Sopravvissuto. A quella scena, che il giovane Potter considerava impagabilmente comica, decise di concedere, finalmente, la sua agognata risposta:
- Testualmente non me lo ricordo, ma mi pare di aver detto qualcosa che suonava come "più o meno" -
- "Più o meno"? "Più o meno"? - la voce del rosso risuonava stridula come non mai, nel tentare di trattenere le urla che avrebbero interrotto il riposo di Hermione e, soprattutto, le avrebbero svelato l'argomento di quella chiacchierata notturna - Come hai potuto? Noi-non-stiamo-insieme! non "più o meno"! Non stiamo insieme e basta! Ma ti pare? Io e lei siamo solo... siamo... amici... come con te! -
- Non è vero! Non siete "amici" come con me! Il mio sacco a pelo non è stato incantato! Non hai farfugliato il mio nome quando facevi l'avvelenato agonizzante! E non mi hai mai tenuto la manina mentre dormivo sui cuscini del divano che, guarda caso, le hai gentilissimamente offerto -
- Io non facevo l'avvelenato, io ERO avvelenato! E comunque non stiamo insieme! Noi non potremmo stare insieme: noi litighiamo! Non stiamo insieme! Non andiamo d'accordo, siamo sempre di pareri diversi e... non stiamo insieme! -
- Ho capito! Ma certo! Hai paura! Hai paura di essere rifiutato nel caso cercassi di approfondire il vostro rapporto! -
Harry iniziò a ridacchiare scompostamente mentre l'altro lo guardava di sottecchi, in un misto di espressioni tra l'arrabbiato, il colpevole e l'imbarazzato... Harry aveva fatto centro, e tutti e due ne erano coscienti.
Ripresosi dal raptus ridanciano, il Prescelto cercò di ridarsi un po' di contegno e si sentì in dovere di dire qualche parola di conforto all'amico, dopo averlo deriso in modo così soddisfacente:
- Dai, Ron, non fare quella faccia, dopotutto avrai notato anche tu che non le sei indifferente... dovete solo decidervi e smettere di girare intorno alla questione. D'altra parte tutti facciamo il tifo per voi, e poi, davvero, certe volte siete anche divertenti da vedere, ma tutto questo vostro tira e molla, adesso, comincia a diventare pesante, pensa che anche tuo padre... -
- Mio padre? Ma c-c-come? Parlate di me ed Hermione tu e mio p-p-padre? - balbettò Ron in preda ad una crisi di panico;
- Non è che ne parliamo proprio, ma a volte scappa qualche battuta, e comunque non è solo lui, ma tutti! -
- Tutti? Harry, cosa intendi con "tutti"? -
- Mmmmm... vediamo... la tua famiglia, i nostri compagni di stanza, anzi, più o meno tutti a Grifondoro, poi Hagrid e, una volta, ho sentito anche la McGranitt che si meravigliava di quanto foste... aspetta, come erano le parole precise? Ah, sì: ciechi e sordi! Poi si è lamentata del fatto che purtroppo tutti gli altri invece ci sentissero benissimo e che le vostre sfuriate non facevano assolutamente bene ai suoi timpani! -
Ron incassò il colpo: addirittura l'insegnante di Trasfigurazione... allora la situazione era davvero così sfacciatamente palese a tutti tranne che a loro due?
- Eddai, Ron, su col morale: devi solo darti una svegliata, vedrai che poi andrà tutto bene! -
- Oh, grazie mille... mi mancava proprio un consiglio del genere... Ma come puoi dirmi una cosa così? Stiamo parlando di Hermione, la strega più dotata di Hogwarts, la perfetta Hermione Granger, quella coraggiosa e altruista, quella che è stata scelta da Viktor Krum per andare al Ballo del Ceppo, quella che ha sempre la risposta giusta... insomma, Harry, lei può ambire a molto di più di quello che sono io... e vorrei davvero poterla vedere felice, un giorno, quando tutta questa storia sarà finita... e penso che ci siano persone più adatte di me, per questo... -
- Hey, Ron, non abbatterti, e poi, chi sarebbe meglio di te? Non vorresti farmi credere che preferiresti vedere Herm con un tipo, ad esempio,  come McLaggen! -
Ron guardò l'amico come se avesse davanti un vermicolo:
- No! Ma sei pazzo? Penso che lei sceglierebbe qualcuno di molto meglio! -
Harry era pensieroso: in fin dei conti Hermione aveva già scelto qualcuno come McLaggen, o meglio, aveva già scelto McLaggen, una volta... e tutto ciò per fare dispetto a Ron... ma non poteva dirlo... almeno non in quel momento in cui il suo amico aveva deciso di lasciarsi andare a confidenze che non gli aveva mai fatto: non lo avrebbe interrotto per nulla al mondo!
- Sai, sono sicuro che lei vorrebbe accanto un tipo simpatico, coraggioso, intelligente, poi secondo me dovrebbe essere abbastanza comprensivo, se no non potrebbe sopportarla quando fa la "so tutto io", poi sarebbe meglio che avesse anche qualche risorsa economica in più rispetto a me, perché lei si merita il meglio -
Il rosso stava vagando coi pensieri in un altro universo, ma con un sospiro scoraggiato si riancorò alla realtà e spostò il suo sguardo dal vuoto agli occhi verdi e profondi di Harry, scrutò qualche istante in quelle iridi smeraldine, poi, sospirando ancora, concluse i suoi pensieri:
- Penso che lo conosca già, un tipo del genere... mi dispiace dirlo perché non vorrei vederli insieme, ma per lei sarà sicuramente la scelta migliore... -
Harry, perplesso da questa ultima affermazione cercò di far mente locale su chi potesse essere il tipo di cui parlava Ron, poi, in un lampo, si riscosse: aveva capito!
- Ma Ron! Guarda che Hermione non pensa assolutamente a Viktor in quel senso! Lo dovresti sapere che quel poco che c'è stato fra loro è stato solo una cosa passeggera! Ora lo considera solo un amico! -
Ron scosse la testa con arrendevolezza: Harry non aveva capito.
Decise che non era il momento di svelargli quella sua impressione su chi fosse il ragazzo giusto per Hermione, probabilmente il Prescelto era lontano anni luce dal pensare a questa possibilità, in fin dei conti si rendeva conto che l'amico era veramente preso da Ginny, e sapeva anche che l'avverarsi di questa prospettiva avrebbe fatto molto soffrire sua sorella, ma Hermione era la sua priorità, ed Harry sembrava il candidato ideale.
- Ora dovresti ritenerti soddisfatto: non ho mai detto a nessuno cose così... intime... Spero che non ne farai parola con lei... -
- Ok, non le dirò nulla della nostra conversazione, ma tu devi promettermi che cercherai di parlarle, di chiarire -
- Ma Harry... -
- Niente "ma"! Promettilo! -
- Va bene... prometto. Dai, adesso vediamo di dormire un po', altrimenti altro che svegliarsi... -
Harry avrebbe voluto protestare alla subdola mossa messa in azione dall'amico per togliersi dall'impiccio di quella scomoda conversazione, ma, in un certo senso, aveva ragione: dovevano dormire almeno un po'.





A volte ritoranano...

Eh... sì! Sono tornata!
Chiedo scusa a chi mi ha atteso per così tanto... più di un mese... e anche a chi sperava che mi fossi tolta dai piedi... ma dopo mille vicissitudini passate da me e dal mio pc, rieccomi qui con una nuova cosetta in tre capitoli.
Avrei voluto aver ben chiaro il finale di ciò che sto scrivendo, ma visto il dilatarsi dei miei tempi di reazione (il secondo capitolo è già scritto, ma a seconda di come si evolverà il terzo potrebbe cambiare, quisndi aspetto a postarlo fino a che non avrò ben chiare le intenzioni dei personaggi...) e, soprattutto, grazie alla odierna scoperta che una carissima ragazza, mia "quasi" omonima oltretutto, sta leggendo e lasciando recensioni alle mie storie in questo momento di astinenza da pubblicazione, mi sono sentita così gasagonfianta da decidermi a pubblicare questo primo capitolo.

Curiosità?

Per la serie: cose che non interessano a nessuno, ma che mi stupiscono sempre di più.
Come per "Il vagabondo", ho avuto l'ispirazione per questa storia mentre ero in bagno per levaquazione idrica serale, se non che mi ritrovavo a concentrare i miei pensieri sulla lavatrice che centrifugava e sul bucato steso... (ciò sarà palese nel secondo capitolo...), comunque, mi ritrovo a considerare che la salute della mia mia mente sia sempre più vacillante: è normale ispirarsi al bucato???????

Già che ci siamo colgo l'occasione!

Considero diventata una mia abitudine ringraziare personalmente le persone che mi lasciano recensioni o che inseriscono le mie storie nelle preferite, ma più raramente, purtoppo, e chiedo scusa per ciò, lo faccio con chi, addirittura, mi ha inserito negli autori preferiti. Devo ringraziarvi veramente molto perchè si un riconoscimento davvero importante, quindi, con questo primo capitolo, colgo l'occasione di non avere ancora recensioni da ricambiare e mando a voi, un mio saluto speciale e un abbraccio fortissimo!
Grazie: act, FraFri95, frutti_di_bosco, lisylisy, murderangel, Nabiki93, pikkolaperv, Sif, _Lety_

Un bacio,
Elisa

P.S.: UN GRANDE GRANDE RINGRAZIAMENTO AL MIO AMICO REFFY PER AVERMI INSEGNATO AD INSERIRE LE IMMY! THANKS!
   
 
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