*Si cosparge il capo di
cenere* Mi dispiace, mi dispiace tanto! Non linciatemi, ve ne prego.
L’ispirazione per questa storia era volata via e per questo ho smesso
di
aggiornare. Ero anche indecisa se continuarla o meno … Voi cosa ne
pensate?
Vabbè, comunque sia posto questo capitolo sperando che mi perdoniate
questa
lunga assenza, e sperando che vi piaccia, e’ stato divertente e allo
stesso
tempo difficile scriverlo, d’altronde il mio motto è Pace e taaaanto
Amore. ^^ A presto!
Capitolo 13
A malincuore si sciolse
dall’abbraccio caldo di Takeru, scivolando giù dal letto e
rabbrividendo al
contatto con il pavimento gelato.
“Buongiorno.” Salutò
aprendo la porta
della cucina e trovando Sora intenta a prepararsi la colazione.
“ ‘Giorno tesoro.
Hai dormito bene?”
Domandò con un sorriso radioso.
“Direi proprio di
sì.” Rispose
versandosi il latte in una tazza. “Tu, invece?”
“Insomma …” Mugugnò
addentando una fetta
biscottata.
“Come mai?”
“Non è il tuo
cellulare che sta
suonando?” Domandò evitando la domanda.
Kari si alzò velocemente afferrando il telefono e osservando il nome
sul
display. “Davis?”
“Pronto?
Davis?”
“Kari! Ciao!”
“Ciao … E’ successo
qualcosa?”
“No, no. Sai, io e …
Jun, ci stavamo
facendo un giro e abbiamo notato la macchina di Ken parcheggiata qui.”
“La macchina di …
Dove siete?”
“Beh, io ti sto
osservando dalla
finestra. Stai benissimo con quel pigiama.”
Kari chiuse di botto il
cellulare avvicinandosi alla finestra della cucina e osservando Davis
che la
salutava sorridente con la mano.
Se Davis era lì … Jun dov’era finita?
Appena la ragazza ebbe finito di formulare il pensiero la porta della
cucina si
aprì, andando a sbattere violentemente contro il muro.
“Oh santo cielo!
Cosa ci fa qui lei?”
Urlò Matt in preda ad una crisi di panico.
“Perché la sorella
di Davis era nel
nostro letto?!” Gridò Tai. “Pensavo di stare abbracciando Sora, ho
aperto gli
occhi e mi sono ritrovata … Lei!”
“E’ per questo che
hai un segno di un
ceffone sulla guancia?” Domandò Kari divertita.
Tai la ignorò massaggiandosi la guancia rossa.
“Allora perché è
qui?” Chiese Matt
cercando di calmarsi prendendo grossi respiri.
“Ci hanno fatto una
sorpresa.” Rispose
Sora inzuppando un biscotto nel caffé. “Piuttosto … Dove l’avete
lasciata?”
Tai e Matt si guardarono dubbiosi. “Beh, forse l’abbiamo chiusa per
sbaglio in
camera.” Ammise Matt.
“Ma vorrei sapere …
Come ha fatto ad
arrivare in camera nostra? Le porte erano tutte chiuse, avevamo
lasciato aperta
solo la finestra … Non può essersi arrampicata fin lì, no?” Domandò
Tai. “E’
tecnicamente impossibile.”
“Forse dovresti
andare a parlare con
Davis.” Disse Sora rivolgendosi a Kari. “Di sicuro sarà venuto fin qui
solo per
te.”
Lei annuì incerta, prima di dirigersi verso la porta e uscire in
giardino.
“Kari, ciao.”
“Davis, cosa ci fai
qui? E sii sincero.”
“Volevo scusarmi.”
Kari lo fissò stupita. “E non potevi aspettare che ricominciasse la
scuola?”
Domandò incrociando le braccia al petto.
“Hai ragione, mi
dispiace. Ma non ce la
facevo più. Kari io ti …”
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“Ma cos’è questo casino?”
Domandò Takeru entrando in cucina. “Matt … Ma cos’hai?”
“Ho subito un
agguato mentre dormivo.”
“Agguato? Ma cosa
sta farneticando?”
“Davis e sua sorella
ci hanno scovati.”
Rispose Tai poggiando la testa sulla spalla di Sora, che comprensiva
cominciava
ad accarezzarli i capelli.
“E’ lei che sta
dando pugni alla porta
della vostra camera?” Domandò allibito.
“Già. Dopo andiamo a
liberarla
tranquillo.” Rispose Tai.
“E’ il minimo ...”
Commentò prima di
guardarsi attorno. “Kari dov’è?”
“Sta parlando con
Davis. Spero che gli
stia dando una lezione.” Rispose Sora.
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“Davis … Io ecco, non so
davvero cosa dire.”
Lui non rispose aspettando pazientemente una risposta.
“Non è che tu non mi
piaccia. Sei carino
e simpatico, ma sei solo un amico.” Rispose dopo un po’ la ragazza.
Davis incassò il colpo, annuendo deluso.
“Posso chiederti una
cosa?”
Lei annuì immediatamente
sperando di non averlo ferito troppo.
“Posso avere un
bacio?”
“Un … Bacio?”
“Sulla guancia.”
Specificò lui notando
l’indecisione di Kari.
“Beh … Va bene,
sulla guancia.” Accettò
sporgendosi verso di lui, che voltandosi velocemente aveva unito le sua
labbra
a quelle della ragazza.
Kari sgranò gli occhi staccandosi da lui, e con tutta l’intenzione di
tirargli
uno schiaffo alzò la mano destra.
Un secondo dopo, guardò allibita la scena davanti a lei.
Takeru aveva buttato a terra Davis e in un attimo erano arrivati alle
mani.
“Bastardo!” Ringhiò
Takeru bloccandolo a
terra.
“E tu dovresti farti
gli affari tuoi!”
Gridò Davis rotolando da un lato.
“Basta! Tutti e due,
finitela!” Urlò
Kari prendendo Takeru per un braccio.
“Kari, questo
bastardo ti ha baciato!”
“Lo so! Ha baciato
me, quindi ci penso
io!”
“Giuro che …”
Sussurrò rabbioso lui
prima di scagliarsi di nuovo contro Davis.
“Bene, bene. Vi
siete divertiti
abbastanza non credete?” Domandò ironicamente Matt bloccando il
fratello prima
che scagliasse un pugno.
“Le scazzottate
aiutano a creare un
rapporto di amicizia.” Filosofeggiò Tai aiutando Davis ad alzarsi.
“Vorrei proprio
vederlo questo rapporto
d’amicizia.” Borbottò Sora.
Kari ripresasi dallo shock si avvicinò lentamente a Davis, un
espressione in
volto che non prometteva nulla di buono.
Arrabbiata, infuriata, e delusa dal comportamento del ragazzo gli mollò
uno
schiaffo, prima di voltarsi e andare verso Takeru che la guardava
sbalordito.
“Ti disinfetto quei
tagli.” Disse con un
leggero sorriso dandogli la mano e dirigendosi in casa.
“Accidenti, ci siete andati giù pesanti.” Commentò Matt quando Kari e
Takeru
sparirono dietro la porta.
“E a me chi li disinfetta i tagli?” Borbottò Davis massaggiandosi la
guancia e
reprimendo una smorfia di dolore.
“Beh, c’è tua
sorella chiusa in camera
nostra. Puoi chiedere a lei.” Disse Tai gettando un’occhiata alla
finestra
della camera e guadagnandosi un sospiro affranto da parte del più
piccolo.
“Però non avevo idea che Kari sapesse dare ceffoni così forti.” Mormorò
dopo un
po’ più a se stesso che agli altri.
“Che ragazza piena
di risorse.” Commentò
divertita Sora.
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“Ahi! Ahi!”
“Zitto e buono. Se
ti fanno male non
avresti dovuto provocare quel casino.”
Lui non rispose, limitandosi a guardarla in silenzio. Nella sua mente
in quel
momento c’erano solo le mani gentili e delicate di Kari che gli
sfioravano il
viso e le sue labbra rosa, così invitanti in quel momento.
Quando incrociò gli occhi nocciola di lei non riuscì più a controllarsi
e con
un gesto veloce ma allo stesso tempo pieno di delicatezza la prese
sulle
ginocchia e la baciò.
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“Hai capito il fratellino …”
Mormorò Matt spiando i due dalla fessura nella porta della cucina.
“Non vai ad
intrometterti?” Domandò Sora
notando che Tai non si muoveva minimamente.
“Nah …”
Sora sorrise divertita avvicinandosi a lui e tirandogli i capelli in
modo che
si girasse verso di lei. “Non devono mica essere gli unici a baciarsi
continuamente eh.”
Tai ricambiò il sorriso, prima di stringerla a sé e baciandola
dolcemente.