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Autore: ElynLC    12/03/2010    1 recensioni
La guerra è finita, i Mangiamorte sono stati definitivamente sconfitti ed ora è tempo di festeggiare. Come? Cosa dirà Ron se al ballo indetto da I Tre Manici di Scopa qualcuno mette gli occhi su Hermione?
Tutto è cominciato bene, anzi, benissimo, e ora… [...] Ed Hermione dopo questo non mi rivolgerà più la parola.
Inserito l'ultimo capitolo (finalmente!!)
Genere: Introspettivo, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Coppie: Ron/Hermione
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la II guerra magica/Pace
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- Questa storia fa parte della serie 'La sera di Natale'
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Scusami
Finalmente è arrivato il seguito di questa fan-fiction! Scusate l'enormissimo ritardo ma sono stata impegnatissima negli ultimi mesi e non trovavo mai il tempo per scrivere. Spero che il capitolo vi piaccia!
Buona lettura!


Scusami


Hermione si guardò in giro, cercando di vedere se Ron, Harry e Neville fossero rientrati. Era già la seconda volta che questo ragazzo veniva a parlare con lei, e ora si era portato dietro anche l’amico; anche se la prima volta la compagnia poteva essere considerata interessante, adesso era un po’ stufa. Un altro sguardo nei pressi della porta le rivelò che Harry e Neville erano rientrati, ma non c’era traccia di Ron. Così si scusò con Jason e Rick e si diresse verso i due amici, continuando a guardarsi attorno nella sala per cercare di scorgere un lampo rosso.
«Harry, dov’è Ron?» chiese subito.
Le rispose Neville: «Non so cosa gli sia preso, l’ho visto scolarsi due bicchieri di whiskey incendiario e avviarsi verso le scale imbronciato. Harry, tu eri con lui, sai cosa gli è successo?»
Hermione spostò lo sguardo da Neville a Harry e viceversa, allibita: Ron non era uno che si ubriacava. Harry la prese per un braccio facendo cenno a Neville di non seguirli e la trascinò in un posto meno chiassoso.
«Ma, cosa…» chiese Hermione.
«Senti,» le disse torvo Harry «Lo sai vero che Ron è molto geloso?»
«Sì che lo so» rispose lei sbuffando «Ma questo…»
«E se lo sai, perché stasera ti sei messa a ridere e scherzare con quei due tipi?»
«Ma…»
«Lo so che non l’hai fatto apposta e di sicuro lo sa anche lui, ma sai com’è fatto e che spesso agisce d’impulso.»
«Ma sono stati loro ad attaccare bottone, non sono mica andata a cercarli io!»
«Hermione,» disse Harry scuotendo la testa «non sono qui per giudicarti, ma per dirti quello che ha visto Ron. Al resto devi pensarci tu.»
E tornò nel salone, lasciando Hermione sola appoggiata al muro, a rimuginare su quello che le aveva detto. Era vero che non era stata lei ad andare a cercare Jason e Rick, e sicuramente non si era messa a civettare con loro, assolutamente!, questo l’avrebbe capito anche un cieco. Ma era anche vero che non aveva fatto niente per scoraggiarli nella conversazione.
“Se Ron avesse fatto così con due ragazze…” Hermione sbiancò pensando a questo e cominciò a correre su per le scale. Arrivata alla porta della camera fu assalita dai dubbi “E se non mi vuole vedere? E se non mi perdonerà?”. Alla fine si decise e bussò.



°°°°°

Ron sentì qualcuno bussare alla porta: “Al diavolo Harry!” pensò, e strinse più forte il cuscino, voltando le spalle alla porta, senza preoccuparsi di rispondere.
Dopo altri due tocchi quel qualcuno aprì la porta: «Ron?»
E Ron rimase impietrito, senza avere il coraggio di voltarsi o di emettere suono. Hermione! Si sarebbe arrabbiata per come era scappato dalla festa, perché doveva crescere e le aveva rovinato la serata, e avrebbero litigato di nuovo, e poi molto probabilmente tra loro sarebbe finita. Nuove lacrime rischiavano di uscire dai suoi occhi.
La sentì avvicinarsi al letto e sedersi alle sue spalle.
«Ron?» la sua voce non sembrava arrabbiata, anzi, sembrava quasi titubante mentre gli accarezzava la spalla.
«Hermione…» cominciò lui pronto a scusarsi, ma senza il coraggio di girarsi a guardarla.
«Scusami!» disse Hermione prima che Ron avesse il tempo di continuare. Questa volta lui si voltò di scatto, trovando il viso di un’Hermione triste, dispiaciuta, quasi forse spaventata. Non capiva…
«Cosa…?»
«Scusami, Ron. Avrei dovuto capirlo senza che fosse Harry a dirmelo, ormai dovrei conoscerti e comportarmi di conseguenza, quindi mi sono comportata da idiota.»
«Cosa vuoi dire? Cosa ti ha detto Harry?» “Lo ucciderò tra le più atroci torture la prima volta che lo incrocerò.” pensò Ron.
«Mi ha detto solo quello che avrei dovuto capire da sola. Io lo so che sei geloso, Ron, ma questa sera me ne sono dimenticata e ho parlato e scherzato con quei due ragazzi, e questo è imperdonabile»
Ron era senza parole: mai si sarebbe aspettato che Hermione avrebbe detto quelle parole, era rimasto letteralmente a bocca aperta. Hermione era a testa bassa, le mani intrecciate. Ron si tirò su e si sedette sul letto, le mise una mano sulle sue e appoggiò l’altra sulla sua guancia.
«Hermione?» La ragazza alzò la testa, gli occhi lucidi e il labbro inferiore tra i denti, come per trattenere i singhiozzi. Ron prese il suo viso tra le mani e le asciugò le lacrime con i pollici. «Tu non hai fatto niente di sbagliato, non è che mettendoti con me hai firmato un contratto per cui non puoi più parlare con altri ragazzi. Sono io che sono ipersensibile e troppo geloso.»
«È questo il punto!» disse lei alzando la testa e scuotendola, tanto che Ron dovette far scendere le mani su quelle di lei. «Io lo so e dovrei comportarmi di conseguenza per non farti stare male, dato appunto il fatto che stiamo insieme. Mi perdoni?» la sua voce era quasi implorante.
Ron era frastornato. Si aspettava di dover implorare Hermione per giorni perché lei lo perdonasse e ora era lei che chiedeva a lui di perdonarlo. Non era preparato a questo: era sempre stato lui a dover chiedere scusa.
«Hermione, io non ti devo perdonare niente, ma se proprio vuoi ti perdono solo se tu perdoni me» le disse alla fine con un sorriso accarezzandole i capelli.
Anche la ragazza sorrise, tirando su col naso, e gli accarezzò la guancia «Neanche tu hai niente da farti perdonare, ma se vuoi sei perdonato.»
Ron, con la mano, tirò la testa della ragazza verso di sé e avvicinò il viso al suo, fino a sfiorarle le labbra con un leggero bacio.
«Ti amo.» disse sorridendo a un centimetro dalle sue labbra e guardandola negli occhi.
«Anch’io ti amo.» rispose Hermione.
Ron decise allora di riprendere il bacio e approfondirlo, intrecciando le dita tra i suoi capelli e passandole l’altro braccio dietro la schiena. Anche Hermione gli strinse la schiena con una mano e gli passò l’altra dietro il collo. Era il primo, vero, lungo bacio che si davano dall’estate precedente, e il fatto che ognuno dei due aveva pensato di star per perdere l’altro lo rendeva ancora più speciale. Dopo un po’ Hermione appoggiò la testa sulla spalla di Ron, mentre lei le accarezzava delicatamente i capelli e la schiena, tenendola stretta; stava pensando se lei si sarebbe arrabbiata se le avesse posto la domanda che gli frullava in testa. Alla fine si decise, e dandole un bacio sui capelli disse:
«Ehm… Hermione… Posso farti una domanda, senza che tu ti arrabbi?»
Hermione alzò la testa e lo guardò perplessa.
«Se poi la domanda non ti piace puoi dirmi di farmi gli affari miei» riprese Ron precipitosamente.
«Beh, se stiamo insieme gli affari miei sono anche tuoi, no? Dai, chiedimi quello che vuoi.»
«Ehm, ecco… Vorrei sapere dicosaparlaviconqueiragazzi»
«Come? Ron, per favore, sii comprensibile»
«Di cosa parlavi con quei ragazzi?» disse lui abbassando la testa mentre gli diventavano rosse le orecchie.
«Oh, ehm… Beh, non ci sono problemi…» Hermione sembrava imbarazzata e si strinse in grembo le mani «Quello riccio, Jason, aveva letto un articolo che avevo scritto per il Settimanale delle Streghe riguardo al C.R.E.P.A.; non c’era la mia foto sul giornale, ma, sai, praticamente ci conoscono tutti, quindi quando mi ha visto è venuto a complimentarsi per l’articolo eccetera.»
“Beh, non è così tragica la cosa, dai… E poi uno che legge il Settimanale delle Streghe non può essere pericoloso…” pensò Ron prendendo tra le sue le mani di Hermione. «E l’altro?»
«Ah… quello… Più tardi, mentre tu eri fuori insieme a Harry e Neville, Jason ha voluto farmi conoscere il suo amico, Rick, che però non era per niente interessato agli Elfi Domestici, quanto piuttosto a raccontare quello che riusciva a fare, come era bravo a Quidditch e quanto andava veloce con la scopa. Mi sono stufata nel giro di dieci minuti e ti sono venuta a cercare… Solo che tu eri già andato…» lo guardò preoccupata.
«Quello ci stava provando con te.» disse Ron deciso
«Come fai ad esserne così sicuro?»
«Ehm...» Ron era un po' imbarazzato «Ho visto come ti guardava, anche prima che venisse a parlare con te... L'ho notato per caso... E poi hai detto tu che si vantava di quello che sapeva fare!»
«Ah...» disse Hermione chinando la testa.
«Non è colpa tua se sei bellissima.» le disse Ron sorridendo e alzandole il viso «Solo che non mi piace quando anche gli altri se ne accorgono... E soprattutto quando ci provano con te.» E le posò delicatamente le labbra sulle sue.
«La prossima volta me ne ricorderò, tranquillo Ron.» "Certo che me ne ricorderò, non voglio più vederlo così" pensò Hermione baciandolo.






*****

Spero che vi sia piaciuto anche questo capitolo! :-)
Tutti i commenti sono bene accetti (anche x dirmi che fa schifo :P) così posso sapere se potrei intraprendere la carriera di scrittrice o se è meglio lasciar perdere XD! No, a parte gli scherzi, mi piacerebbe sapere se la mia ff è piaciuta ;)
   
 
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