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Autore: Ginnever    29/06/2010    9 recensioni
Hermione stette in silenzio.
“Cosa vuoi da me Malfoy?”
“Quello che vuoi tu da me, Granger. Non credere di essere diversa.”
“Io non sono come te.”
“Come vuoi, non mi importa tanto."
Hermione guardò in basso.
Malfoy si avvicinò e con una mano le sfiorò il mento.
“Puoi provare a convincerti quanto ti pare, ma alla fine, dopotutto, noi due non siamo poi così diversi.”
*Salve a tutti! Spero d avervi incuriosito almeno un po'^^ spero che chi leggerà recensirà.. è la mia prima long fic con questo pairing e mi servirebbero consigli!^^ Grazie, Gin
Genere: Romantico, Suspence, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Blaise Zabini, Ginny Weasley, Ron Weasley | Coppie: Draco/Hermione, Harry/Pansy
Note: OOC, What if? | Avvertimenti: nessuno
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Salve a tutti!
Sono tornata, con una fic normale, finalmente, dopo anni interminabili!

E’ un pairing difficile, lo ammetto, è la seconda volta che lo utilizzo, però mi attrae in modo veramente incontrollabile in questo momento della mia vita, sarei perciò curiosa di sapere cosa ne pensate!
Per me è davvero importante!

Buona lettura,
Gin







Bella o terribile?







“Buongiorno! Ron, Harry, Ginny…”
“Ciao, Hermione.”, risposero in coro.

La riccia si sedette alla tavolata dei Grifondoro, posò i libri per terra con grazia e afferrò il pane col burro che adorava.
Se lo gustò, prima di sentire una strana sensazione di disagio.

Alzò lo sguardo su tutta la Sala Grande. Sentiva addosso gli occhi di qualcuno, ma nessuno la stava guardando. Batté le palpebre e riprese a mangiare la colazione.

Un ragazzo moro nella tavolata dei Serpeverde se ne accorse. Corrugò la fronte e si rivolse al suo migliore amico che, seduto a fianco a lui, stava cercando qualcuno con lo sguardo.

“Draco, che stai facendo?”
Il biondo non gli rispose.
“Draco?”, lo incalzò Blaise Zabini.
Il Principe delle Serpi lo guardò.
“Colazione. Quello che dovresti fare anche tu.”

Zabini sospirò, tuffandosi di nuovo nel suo toast con la marmellata.


“Allora, prima ora?”, chiese Harry sulla strada per la Sala Comune.
“Pozioni, Divinazione e infine Antiche Rune. C’è il calendario appeso in Sala Comune, comunque, dovreste saperlo.”

Harry e Ron la guardarono.
Hermione fece altrettanto.

“Beh? Dovreste saperlo.”, chiosò, con la solita aria da so-tutto-io.
I ragazzi sbuffarono e la seguirono per i corridoi, la mente già proiettata alle cupe lezioni di Piton.

Erano nei sotterranei e lì faceva freddo. Harry massaggiò un braccio alla migliore amica, che batteva i denti.
“Sto bene, Harry, grazie.”, gli disse sorridendo e prendendogli la mano.
“Stavi tremando.”, le rispose alzando le spalle.

“Buongiorno”, esordì Piton entrando in classe con la solita espressione da carcerato - aprite il libro al capitolo 7. Alla fine della lezione farò qualche domanda per verificare se avete capito, cosa che dubito. Procedete.”

Ron, nel banco accanto a quello di Hermione, le tirò una gomitata.
“Lo odio, Hermione, lo odio.”
“Anch’io, Ronald, ma non possiamo farci granché. Chiudi la bocca e leggi.”

Qualcuno, a quelle parole, ghignò.
Hermione lo percepì. Si voltò appena e vide una chioma bionda non lontana da lei.

Scosse il capo e riprese a leggere. Odioso!



Di ritorno dai sotterranei, il castello pareva sempre più bello - e più caldo. Sorrise della luce che entrava dalle finestre e decise di andare in giardino a studiare nell’ora buca, i suoi migliori amici con lei.

“Aaaaah, ragazzi, oggi è proprio una bella giornata, non vi pare?”
Harry e Ron non erano esattamente dello stesso parere, ma non volevano sminuire l’entusiasmo dell’amica, perciò le diedero man forte.

“Certo che sì, Hermione. Proprio fantastica!”, disse Ron, poco convincente.
Hermione si stiracchiò.
“Anche se mi avessi detto la verità, non mi sarei abbattuta, Ron. La mia giornata è perfetta, io sto bene. È tutto ok.”

Ron la guardò un momento prima di prendere i libri e alzarsi.
“Andrò a studiare in Sala Comune. C’è un’aria più cupa e un’atmosfera serena come questa, non mi fa studiare. Ci vediamo.”
“Vado con lui, Hermione. A dopo.”, disse Harry, dopo averle posato un bacio sulla guancia.

La riccia annuì e si sdraiò sul prato verde e profumato.
Sì, quella era decisamente una bella, solare e…
“Granger?”
… e terribile, giornata.

Hermione sussultò. Di fronte a lei, Draco Malfoy.
“Esatto. Cosa vuoi?”, lo aggredì, apparentemente senza motivo.
Malfoy sogghignò.

“Con un po’ più di gentilezza, Mezzosangue. Dopotutto mi devi un saluto.”
“Non ti devo niente, Malfoy.”
“Secondo me sì, Granger. Ti va di rifarti stanotte? Stanza delle Necessità. Stessa ora di ieri.”

Hermione stette in silenzio.
“Cosa vuoi da me Malfoy?”
“Quello che vuoi tu da me, Granger. Non credere di essere diversa.”
“Io non sono come te.”
“Come vuoi, non mi importa tanto. Ti ricordo solo le urla spaziali e la fuga della scorsa notte.”

Hermione guardò in basso.
Malfoy si avvicinò e con una mano le sfiorò il mento.
“Puoi provare a convincerti quanto ti pare, ma alla fine, dopotutto, noi due non siamo poi così diversi.”

Le diede un bacio sulle labbra. Una bacio possessivo, per niente dolce. Ma Hermione non lo respinse.

“A stanotte.”, le sussurrò, prima di andarsene e lasciarla lì, da sola.
A osservare il lago.





*Autrice:

Cosa ne pensate? Ci sono tante cose da svelare, ma presto sarà fatto.
Commentino per agevolarmi nella riuscita? ^^ Ne sarei contenta!

Se intanto volete leggete l’altro mio unico lavoro Dramione, potete farlo andando nel mio profilo e leggendo ‘Un Colpo All’Anima’.

Grazie dell’attenzione! Al prossimo capitolo, dove ci saranno le risposte alle vostre recensioni^^

Gin








   
 
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