Libri > Harry Potter
Segui la storia  |       
Autore: Ginsecure    10/10/2010    2 recensioni
La mia prima FanFiction. Una folle idea nata mentre rileggevo "Harry Potter e il Principe Mezzosangue" e pensavo a come sarebbe cambiata la vita di una babbana allo scoprire che esiste un altro mondo. La domanda che mi sono posta é: Se Voldemort non avesse scelto Draco? Se la sua vittima da sacrificare non fosse stata il giovane Malfoy, ma qualcun altro?
Dedicate un pò del vostro tempo a questa storia e RECENSITE. Spero vi piacerà.
Genere: Fantasy, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altro personaggio, Il trio protagonista, Voldemort | Coppie: Draco/Ginny
Note: nessuna | Avvertimenti: Incompiuta | Contesto: II guerra magica/Libri 5-7
Capitoli:
 <<  
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Capitolo 8. verità

Harry si addormentò dopo essersi rigirato più e più volte nel suo letto. Turbato. Ansioso. Dubbioso.
Si svegliò tardi. Avrebbe saltato Trasfigurazione quella mattina. Desiderava vedere Ginny, parlarle, dirle che era importante, chiarire l’equivoco creato da Jude e colmare l’abisso apertosi tra di loro.
Lei c’era sempre stata eppure lui non l’aveva mai notata. Sorrise pensando a come il piano di Voldemort non solo fosse fallito, ma gli avesse anche fatto aprire gli occhi.
Non credeva possibile però che il mago Oscuro più potente di tutti i tempi si fosse affidato così tanto al caso e alle parole di quello che considerava un vecchio pazzo, ma che in verità temeva.
Ci doveva essere qualcosa sotto.
Con la mente tornò a Ginny. Scese le scale e raggiunse la Sala Comune Grifondoro.
Il sangue gli si gelò nelle vene. Il mondo gli crollò addosso.

 L’aveva fatto entrare attraverso il Ritratto della Signora Grassa.
La sera prima lui le aveva chiesto di saltare le lezioni e di farlo entrare nella torre dei suoi eterni rivali.
Lui, la Serpe, doveva parlarle.
Era arrivata la mattina, lui era entrato.
Lei era restia, ma alla fine la curiosità aveva preso il sopravvento.
Ora lui era seduto davanti al fuoco, ancora acceso. La ragazza lo fissava, dentro moriva dalla voglia di sapere cosa gli passava per la testa. Impossibile. Impenetrabile. Si chiedeva perché quegli occhi fossero così freddi e inespressivi.
Il cuore le salì in gola. Non riusciva a credere come avesse potuto dimenticare lo smeraldo che la faceva impazzire fino a poco tempo prima. O forse non l’aveva dimenticato. Era confusa, tremendamente. Non amava Draco, ne era certa. Si trattava di attrazione. Non sapeva se era ancora innamorata ancora di Harry, non sapeva più cos’era lui. Il gioco stava diventando pericoloso. Stava confondendo la realtà con la finzione.
- Non ti sembra il momento di agire? – lui interruppe il flusso confusionario dei ragionamenti della rossa.
Lei lo fulminò con lo sguardo.
- Che intendi?
- Non lo so, tipo che noi avevamo un piano?
- Ah già, dimenticavo
- Dimenticavi? Weasley non farmi ridere. So benissimo che non riesci a toglierti quel bacio dalla testa. Nessuno ci riuscirebbe.
- Malfoy ti sbagli. Non ci riuscirebbero quelle ochette senza cervello che ti sbavano dietro credendosi innamorata e amate da uno che non ha cuore.
- Ne sei sicura?
- No – la sicurezza di Draco sembrò vacillare, non si aspettava quella risposta.
- No, credo che tu abbia un cuore, ma di ghiaccio – il mago si irrigidì, si alzò dalla poltrona, si avvicinò al volto di lei.
Lei trattenne il respiro. Nel momento in cui capì cosa volesse fare Malfoy sapeva già che non avrebbe opposto resistenza.
Le loro labbra erano a pochi millimetri, Ginny chiuse gli occhi.
- Mi vuoi – la voce di Draco parve un sibilo serpentesco e il ghigno che comparve sul suo viso fece capire alla rossa che era caduta in trappola.
- E se anche fosse? Che male c’è a provare un’attrazione?
- Sei come le altre Weasley
- No, io ti odio. Odio la me stessa che ti vuole e lo stesso vale per te – stavolta era lui ad essere caduto nel tranello.
Sorrise, le cinse la vita e la baciò. Un tocco, uno sfiorarsi. Un desiderio sempre crescente animò le labbra di Ginny.
- Puoi fare di meglio – e lui si odiò, come aveva detto lei, perché sapeva fare di meglio e voleva fare di meglio. Il gioco stava prendendo una brutta piega. Lui se ne infischiò del loro scopo, del loro sangue. Lui la voleva. Si può resistere ai desideri del cuore, della mente, ma non del corpo. Voleva la ragazza che odiava.

La prese.
Passò le dita nel fuoco dei suoi capelli rischiando di sciogliersi e di bruciare.
L’aveva messa a tacere, la sua lingua la faceva stare zitta.
Lei incrociò le sue iridi che gli sembrarono espressive, pronte a scaturire fiamme.
Non ebbe il coraggio di chiudere gli occhi, non si sentiva in colpa al sapere chi stava baciando.
Voleva godersi quell’attimo insensato, quei momenti impossibili, che non dovevano uscire da quella stanza. Non potevano. Il rumore dei passi di qualcuno che scendeva dal dormitorio senza nessuna fretta si bloccò. Rimase sospeso l’eco di un ultimo tonfo, l’attesa per un passo che non sarebbe mai arrivato.

 “Chi diavolo sono?”
Il primo pensiero di Harry fu deragliato nella sua leggera indifferenza dalla pesante comprensione della realtà. La risposta a quella domanda era di quelle che ti sconvolgono e ti appaiono impossibili. Eppure i capelli biondi appartenevano al suo rivale di sempre e la chioma rossa alla ragazza che aveva scoperto di amare.
Il problema stava nel fatto che le mani di lui, immerse in quel fuoco che dalla testa scivolava lungo le spalle e la schiena, non avrebbero mai dovuto toccarla. Mai.
Il problema diventata più complesso dal momento che non erano solo le mani a toccarla, ma anche il resto del corpo. Le labbra soprattutto. La lingua sicuramente.

 “Perché diavolo è qui?”
Il primo pensiero di Ginny bloccò e respinse la lingua di Draco dalla sua bocca. Impallidì e non riuscì a pronunciare una parola. Due shock uno dietro l’altro erano troppi.
Quello era uno di quei momenti in cui tra corpo e cuore si crea un crepaccio e la tua mente, che deve decidere dove scappare finisce con il cadere nel mezzo.
Ginny, con tutte le sue forze, tentò di non ascoltare il battito insistente che la spingeva a trovare una spiegazione da dare a Harry. Allo stesso tempo doveva resistere all’istinto di perdersi nuovamente nella stretta di quell’essere così odioso.

 “Cosa diavolo mi invento?”
Il primo pensiero di Draco trovò una risposta nel suo sangue freddo, nella sua cattiveria innata e nella mente diabolica ereditaria. 

- Potter, come mai da queste parti?
- Malfoy questa domanda dovrei fartela io.
- Mi divertivo con la Weasley. Problemi?

 E con quella frase crollarono tre mondi.
Quello di Ginny devastato dal sentirsi usata.
Quello di Harry abbattuto dal realizzare quali erano i suoi sentimenti e dal rendersi conto nello stesso istante che la realtà può ucciderti ogni cellula.
Quello di Draco sostenuto da una bugia che non avrebbe mai voluto pronunciare.

Angolo autrice:

Perdonate la mia prolungata assenza, ma gli impegni scolastici e un blocco dello scrittore mi hanno messo KO.

Ecco postato un altro capitolo. Spero vi piaccia. Non è molto lungo. Voglio rispondere alla mia fedelissima Tony Porky.

Il Signore Oscuro, lo so, ha più personalità. Sono entrata un po' nel suo punto di vista rendendolo più vicino al lettore. Sempre a mio parere. SPOILER *non ridurrò il tutto a una Draco/Ginny perché io per quanto mi affascino moltissimo insieme non credo possibile un simile evento. E tranquilla una Voldemort/Sirius non rientrava nei miei programmi. Fin'ora *attimi di panico* Sono contenta che l'ultimo capitolo ti sia piaciuto. Perdona di nuovo la lunga attesa. Spero continuerai a seguirmi.

  
Leggi le 2 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<  
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Harry Potter / Vai alla pagina dell'autore: Ginsecure