Harry
si addormentò dopo essersi rigirato più e più volte nel suo letto. Turbato.
Ansioso. Dubbioso.
Si
svegliò tardi. Avrebbe saltato Trasfigurazione quella mattina. Desiderava
vedere Ginny, parlarle, dirle che era importante, chiarire l’equivoco creato da
Jude e colmare l’abisso apertosi tra di loro.
Lei
c’era sempre stata eppure lui non l’aveva mai notata. Sorrise pensando a come
il piano di Voldemort non solo fosse fallito, ma gli avesse anche fatto aprire
gli occhi.
Non
credeva possibile però che il mago Oscuro più potente di tutti i tempi si fosse
affidato così tanto al caso e alle parole di quello che considerava un vecchio
pazzo, ma che in verità temeva.
Ci
doveva essere qualcosa sotto.
Con
la mente tornò a Ginny. Scese le scale e raggiunse la Sala Comune Grifondoro.
Il
sangue gli si gelò nelle vene. Il mondo gli crollò addosso.
La
sera prima lui le aveva chiesto di saltare le lezioni e di farlo entrare nella
torre dei suoi eterni rivali.
Lui,
la Serpe, doveva parlarle.
Era
arrivata la mattina, lui era entrato.
Lei
era restia, ma alla fine la curiosità aveva preso il sopravvento.
Ora
lui era seduto davanti al fuoco, ancora acceso. La ragazza lo fissava, dentro
moriva dalla voglia di sapere cosa gli passava per la testa. Impossibile.
Impenetrabile. Si chiedeva perché quegli occhi fossero così freddi e
inespressivi.
Il
cuore le salì in gola. Non riusciva a credere come avesse potuto dimenticare lo
smeraldo che la faceva impazzire fino a poco tempo prima. O forse non l’aveva
dimenticato. Era confusa, tremendamente. Non amava Draco, ne era certa. Si
trattava di attrazione. Non sapeva se era ancora innamorata ancora di Harry,
non sapeva più cos’era lui. Il gioco stava diventando pericoloso. Stava
confondendo la realtà con la finzione.
-
Non ti sembra il momento di agire? – lui interruppe il flusso confusionario dei
ragionamenti della rossa.
Lei
lo fulminò con lo sguardo.
-
Che intendi?
-
Non lo so, tipo che noi avevamo un piano?
-
Ah già, dimenticavo
-
Dimenticavi? Weasley non farmi ridere. So benissimo che non riesci a toglierti
quel bacio dalla testa. Nessuno ci riuscirebbe.
-
Malfoy ti sbagli. Non ci riuscirebbero quelle ochette senza cervello che ti
sbavano dietro credendosi innamorata e amate da uno che non ha cuore.
-
Ne sei sicura?
-
No – la sicurezza di Draco sembrò vacillare, non si aspettava quella risposta.
-
No, credo che tu abbia un cuore, ma di ghiaccio – il mago si irrigidì, si alzò
dalla poltrona, si avvicinò al volto di lei.
Lei
trattenne il respiro. Nel momento in cui capì cosa volesse fare Malfoy sapeva
già che non avrebbe opposto resistenza.
Le
loro labbra erano a pochi millimetri, Ginny chiuse gli occhi.
-
Mi vuoi – la voce di Draco parve un sibilo serpentesco e il ghigno che comparve
sul suo viso fece capire alla rossa che era caduta in trappola.
-
E se anche fosse? Che male c’è a provare un’attrazione?
-
Sei come le altre Weasley
-
No, io ti odio. Odio la me stessa che ti vuole e lo stesso vale per te –
stavolta era lui ad essere caduto nel tranello.
Sorrise,
le cinse la vita e la baciò. Un tocco, uno sfiorarsi. Un desiderio sempre
crescente animò le labbra di Ginny.
-
Puoi fare di meglio – e lui si odiò, come aveva detto lei, perché sapeva fare
di meglio e voleva fare di meglio. Il gioco stava prendendo una brutta piega.
Lui se ne infischiò del loro scopo, del loro sangue. Lui la voleva. Si può
resistere ai desideri del cuore, della mente, ma non del corpo. Voleva la
ragazza che odiava.
La
prese.
Passò
le dita nel fuoco dei suoi capelli rischiando di sciogliersi e di bruciare.
L’aveva
messa a tacere, la sua lingua la faceva stare zitta.
Lei
incrociò le sue iridi che gli sembrarono espressive, pronte a scaturire fiamme.
Non
ebbe il coraggio di chiudere gli occhi, non si sentiva in colpa al sapere chi
stava baciando.
Voleva
godersi quell’attimo insensato, quei momenti impossibili, che non dovevano
uscire da quella stanza. Non potevano. Il rumore dei passi di qualcuno che
scendeva dal dormitorio senza nessuna fretta si bloccò. Rimase sospeso l’eco di
un ultimo tonfo, l’attesa per un passo che non sarebbe mai arrivato.
Il
primo pensiero di Harry fu deragliato nella sua leggera indifferenza dalla
pesante comprensione della realtà. La risposta a quella domanda era di quelle
che ti sconvolgono e ti appaiono impossibili. Eppure i capelli biondi
appartenevano al suo rivale di sempre e la chioma rossa alla ragazza che aveva
scoperto di amare.
Il
problema stava nel fatto che le mani di lui, immerse in quel fuoco che dalla
testa scivolava lungo le spalle e la schiena, non avrebbero mai dovuto
toccarla. Mai.
Il
problema diventata più complesso dal momento che non erano solo le mani a
toccarla, ma anche il resto del corpo. Le labbra soprattutto. La lingua
sicuramente.
Il
primo pensiero di Ginny bloccò e respinse la lingua di Draco dalla sua bocca.
Impallidì e non riuscì a pronunciare una parola. Due shock uno dietro l’altro
erano troppi.
Quello
era uno di quei momenti in cui tra corpo e cuore si crea un crepaccio e la tua
mente, che deve decidere dove scappare finisce con il cadere nel mezzo.
Ginny,
con tutte le sue forze, tentò di non ascoltare il battito insistente che la
spingeva a trovare una spiegazione da dare a Harry. Allo stesso tempo doveva
resistere all’istinto di perdersi nuovamente nella stretta di quell’essere così
odioso.
Il
primo pensiero di Draco trovò una risposta nel suo sangue freddo, nella sua
cattiveria innata e nella mente diabolica ereditaria.
-
Potter, come mai da queste parti?
-
Malfoy questa domanda dovrei fartela io.
-
Mi divertivo con la Weasley. Problemi?
Quello
di Ginny devastato dal sentirsi usata.
Quello
di Harry abbattuto dal realizzare quali erano i suoi sentimenti e dal rendersi
conto nello stesso istante che la realtà può ucciderti ogni cellula.
Quello
di Draco sostenuto da una bugia che non avrebbe mai voluto pronunciare.
Angolo autrice:
Perdonate la mia prolungata assenza, ma gli impegni scolastici e un blocco dello scrittore mi hanno messo KO.
Ecco postato un altro capitolo. Spero vi piaccia. Non è molto lungo. Voglio rispondere alla mia fedelissima Tony Porky.
Il Signore Oscuro, lo so, ha più personalità. Sono entrata un po' nel suo punto di vista rendendolo più vicino al lettore. Sempre a mio parere. SPOILER *non ridurrò il tutto a una Draco/Ginny perché io per quanto mi affascino moltissimo insieme non credo possibile un simile evento. E tranquilla una Voldemort/Sirius non rientrava nei miei programmi. Fin'ora *attimi di panico* Sono contenta che l'ultimo capitolo ti sia piaciuto. Perdona di nuovo la lunga attesa. Spero continuerai a seguirmi.