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Autore: Scarcy90    12/10/2010    26 recensioni
*Nell'estate 2024 questa storia diventerà un romanzo self su Amazon. Al più presto avrete una data.* Valeria frequenta l'ultimo anno di Liceo. E' sempre stata una studentessa nella media e insieme alle sue due migliori amiche, Amy e Marti, ha trascorso in relativa tranquillità il suo periodo da liceale. Ma proprio all'inizio di quell'ultimo anno accade qualcosa che sconvolgerà il suo mondo di pace. Un litigio, durante la ricreazione, darà la scossa definitiva perché la vita di Vale cambi per sempre. La chiave di volta di questo cambiamento è Massimiliano Draco, il figlio della temuta professoressa D'Arcangelo, acerrima nemica della protagonista. Una storia che ha il solo scopo di raccontare i sentimenti e le traversie di una ragazza come tante.
||Il Sequel di questa storia è Verso La Maturità||
Genere: Commedia, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Scolastico
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Il Figlio Della Prof Serie's '
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Il Figlio Della Prof- Capitolo 3 (new)
L’Arte Di Riuscire Simpatico
Consiste Nel Trovare Simpatici Gli Altri
William Hazlitt
 
 


 Capitolo 3: Il Giorno Peggiore
 
 Restai totalmente paralizzata, a partire dalla punta dei capelli fradici fino ad arrivare al mio povero mignolo dolorante, non riuscivo assolutamente a credere a quello che vedevo.
 Marco e Massi sembravano altrettanto sorpresi, ma avevo la sensazione che la loro sorpresa fosse leggermente diversa dalla mia.
 Marco mi guardava con aria felice e il suo sguardo aveva un non so che di gentile e delicato, mentre per Massi il discorso era totalmente diverso. Mi faceva sentire a disagio più di quanto non mi sentissi già: per prima cosa mi aveva squadrata dalla testa ai piedi come se sperasse di acquisire all’improvviso il super potere di riuscire a vedere attraverso la stoffa, poi aveva ricominciato a fissare il suo sguardo nei miei occhi, e non fu difficile leggere quello che gli stava passando per la testa; era scocciato dal fatto che fossi io. Non c’erano dubbi, tra me e Massi non ci sarebbe potuto mai essere niente che non fosse antipatia allo stato puro.
 Dovevo ammettere che sapere che gli stavo antipatica, che anch’io lo irritavo e lo facevo innervosire come lui faceva con me mi diede una bella carica: almeno avevo finalmente un vero motivo per odiarlo a morte, oltre al fatto che era il figlio della D’Arcangelo.  
 -Ci si rivede-, disse ad un tratto Marco ancora sorridente.
 -Che ci fate qui?- ribattei acida.
 -Te l’ho detto: ripetizioni-.
 -Tu sei il ragazzo a cui dovrei dare ripetizioni di matematica?- gli chiesi sorpresa.
 Non avrei mai immaginato che il perfetto e intelligente Marco Iovine avesse problemi in matematica, anzi non avevo mai pensato che avesse un qualche tipo di problema. Dopotutto lui apparteneva a un gruppo di ragazzi che non devono chiedere mai e a cui tutto è dovuto solo per il fatto che sono al mondo.  
 -La domanda è un’altra-.
 Come al solito Massi si doveva intromettere, non sarebbe stato da lui non farlo.
 Lo fulminai con lo sguardo.
 -E cioè?-
 Glielo chiesi anche se sapevo perfettamente dove voleva andare a parare, incredibilmente l’avevo capito al volo.    
 -Tu dovresti essere quella che darà ripetizioni di matematica?-.
 Il suo tono era scettico, esattamente come me l’ero immaginato.
 -Sì. Qualche problema in proposito?-.
 -Mi chiedevo semplicemente come un asino potesse insegnare la matematica-, rispose fissandomi con quello che potei definire solo come puro odio.
 -Se fossi in te, Draco, mi chiederei come fa un asino come me ad avere più cervello di te –, incrociai le braccia dimenticandomi completamente di quello che avevo indosso e sentii l’asciugamano cominciare a scivolare pericolosamente. Per fortuna sembrava che nessuno dei due si fosse accorto del mio piccolo problema tecnico.
 -Tu accogli sempre gli ospiti vestita così?-, mi chiese Draco. Si era accorto di tutto quello stupido. –Oppure volevi riservare un trattamento speciale al tuo nuovo allievo, infondo ci sono un mucchio di insegnanti che lo fanno-.
 Stava per salirmi alla gola una risposta riguardante sua madre che come minimo mi sarebbe costata l’anno, ma riuscii a bloccarmi in tempo e sopperii con qualcos’altro.
 -Se avessi saputo che avrei incontrato voi due mi sarei vestita da suora, ma purtroppo avete deciso di farmi questa “gradita” sorpresa, e dire che speravo di trovarmi davanti qualcuno che somigliasse a Brad Pitt o a Jhonny Depp…-.
 -Ti è andata decisamente meglio-, disse Marco sorridendo. –Comunque sono venuto qua per parlare davvero delle ripetizioni. Ti dispiace se entriamo, Vale?-.
 -Vale?!- ruggii io.
 -Vale?- chiese Massi ridendo.
 -Che c’è? Che ho detto?- chiese Marco spaesato.
 -Che razza di nome-, esclamò Massi scoppiando a ridere.      
 Alla fine lo aveva sentito sul serio il mio nome. Un attimo… Perché quel troglodita di Draco stava ridendo?
 -Che ti prende?- gli chiesi irritata.
 -Vale…?- sembrava non avere alcuna intenzione di smettere di ridere.
 -Sì, mi chiamo Valeria Ferrari e allora? E’ un nome italiano come qualsiasi altro-.
 -Lo so perfettamente, è solo che… Che ti credi la regina della Giustizia, e confesso che per te mi sarei aspettato un nome più altisonante tipo Mariagrazia Sangirolamo o Carlotta Maria Anna Ambrogiani, questi sarebbero stati dei nomi adatti a te.-
 -Ma pensa al tuo di nome!- esclamai infuriata. –Almeno il mio non sembra appena uscito da un libro della Rowling, ti mancano solo i capelli biondo platino, Draco.-
 Lui mi fissò accigliato: evidentemente non era la prima volta che gli propinavano quella battuta.
 -La volete finire voi due?- chiese Marco cercando di farmi calmare. –Vale, che tu ci creda o no, siamo venuti in pace e disarmati…-.
 -Io non direi-, risposi fissando Draco con sospetto.
 -Ti giuro che lo terrò a bada io, ma adesso potremmo sederci e parlare del mio problema. So che potrebbe sembrarti melodrammatico ma sono davvero disperato.-
 All’improvviso mi tornò in mente la telefonata che mi aveva fatto la madre di Marco, dopotutto le avevo promesso che ci avrei provato, che avrei tentato di aiutare suo figlio. La voce di quella donna era così gentile e premurosa, ma soprattutto traboccava di gratitudine. Accidenti al mio buonismo! Per colpa di quella telefonata non me la sentivo proprio di sbattere quei due fuori da casa mia con un calcio nel sedere.
 Decisi che avrei provato ad aiutare Marco, ma se Draco avesse dato inizio ad una battaglia non mi sarei tirata indietro. 
 -Ve bene-, e mi spostai dalla porta per fare spazio. –Entrate pure.-
 -Grazie-, rispose Marco sorridendo.
 Ovviamente Draco non disse niente e non face alcun segno di assenso, di sicuro però stava pregando che quella sotto specie di strana riunione finisse al più presto, come lo speravo io d'altronde.
 Li condussi in sala da pranzo e li feci accomodare.
 -Mi perdonerete-, dissi con falso tono gentile. –Andrei a vestirmi, se non avete nulla in contrario.-
 -Un paio di argomenti contrari li avrei-, asserì Draco continuando a fissarmi furbescamente.
 Per poco non lo incenerii con lo sguardo.
 -Massi-, esclamò Marco irritato, –cerca di darti una calmata.-
 -Ok, ok…-, la sua aria era così scocciata da sembrarmi Brontolo dei Sette Nani.
 -Va pure a vestirti, Vale-, continuò Marco sempre più gentile.
 Non ce la facevo: quei due non erano assolutamente sopportabili per il mio carattere. Stavano rischiando di essere gettati fuori dalla finestra e non se ne stavano rendendo minimamente conto.
 Marco mi mandava in bestia con quel suo atteggiamento da Principe del mondo delle Favole, sempre gentile e pronto a proteggere la povera fanciulla dal mostro cattivo, e Draco… Be’ Draco era uno stronzo e basta non c’erano altre parole per definirlo.
 Mi voltai per andare nella mia camera, quando mi resi conto che forse sarebbe stato meglio mettere in chiaro alcuni piccoli particolari.
 -Tutto bene?- chiese Marco notando che mi ero fermata.
 Vomito. Il suo tono di voce era così dolce e mieloso da farmi venire voglia di vomitare. Quei due erano assolutamente agli antipodi: uno sembrava puro zucchero e l’altro un limone acerbo. A quel punto cominciai a chiedermi che fine avessero fatto le vie di mezzo come la limonata o il gelato al limone.
 -Mentre sono di là-, dissi con un tono di voce così aspro che in confronto la signorina Rottermaier di Heidi era una dolce signora innocente e premurosa. –Cercate di non toccare niente, di non rompere niente, di non spostare niente, e soprattutto state lontani dalla cucina e dal frigorifero.-
 Meglio preservare l’incolumità della mia adorata torta.
 -Possiamo respirare almeno?- mi chiese Draco accigliato.
 -Non troppo e solo se necessario-, risposi con una smorfia. –Riducete il numero delle inspirazioni al minimo indispensabile.-
 Detto questo mi diressi a passo svelto verso la mia stanza, dovevo vestirmi alla velocità della luce. Mi fidavo di quei due esattamente come un uccellino si sarebbe fidato a lasciare i suoi cuccioli soli con un gatto affamato.
 Aprii l’armadio e presi i primi indumenti che mi capitarono a tiro.
 Jeans scuri e maglietta bianca a maniche corte forse un po’ troppo aderente ma non avevo il tempo di scegliere qualcos’altro, e comunque dubitavo che quell’abbigliamento avrebbe fatto fraintendere le mie intenzioni.
 Corsi in bagno, mi pettinai con una fretta pazzesca, tanto che rischiai di strapparmi via parecchi capelli, e puntai il phon sulla mia testa alla massima potenza.
 Venne fuori un incrocio tra i ricci di Julia Robers in Pretty Woman e una balla di fieno. Presi la spazzola e cominciai a pettinarmi cercando di domare un po’ quell’ammasso informe. Più o meno ci riuscii ma per rendermi almeno simile ad un essere umano, agguantai un elastico e li raccolsi in una perfetta coda di cavallo.
 Avevo un’espressione talmente contrariata e severa che mi si erano formate delle strane rughe ai lati degli occhi.
 Giurai di uccidere quei due se per caso quelle rughe non fossero sparite.
 Decisi di non truccarmi, ci mancava solo che pensassero che mi stessi facendo bella per loro. Piuttosto avrei fatto da cavia per esperimenti alieni.
 Mi diedi un’ultima occhiata nello specchio e tornai in sala da pranzo.
 I miei ospiti erano rimasti praticamente immobili. Molto meglio per loro.
 Draco mi lanciò uno sguardo che lasciava poco spazio ai fraintendimenti, se avesse potuto mi avrebbe disintegrata.
 Sentii una strana fitta allo stomaco: rabbia, non poteva essere altro.
 Invece Marco mi sorrise provocandomi un nuovo conato di vomito.
 Mi sedetti di fronte a lui e feci un respiro profondo. Draco mi stava fissando negli occhi e sostenni il suo sguardo duro con una sicurezza che non credevo di possedere.
 -So che abbiamo stabilito una sorta di tregua-, mi voltai verso Marco. –Ma non posso fare a meno di chiedermi perché ti sei fatto accompagnare da questo… cioè... dal tuo amico.-
 -Preferisci che vi lasci soli?- chiese Draco con un ghigno.
 -Non era questo che intendevo.- E ci mancherebbe anche, figurarsi se volevo restare da sola con quello zucchero filato ambulante. –Però le ripetizioni sono di Marco, tu che diavolo c’entri? Non credo che lui abbia bisogno di una guardia del corpo, e credo ancor meno che un tipo come te sarebbe in grado di assolvere un compito del genere.-
 Lo sguardo di Draco avrebbe potuto tagliare in due una quercia secolare. 
 -Il mio scooter è dal meccanico-, mi rispose Marco con gentilezza. –Ho chiesto a Massi di accompagnarmi è per questo che è qui.-
 -Ti basta come risposta Sherlock Holmes?-
 Socchiusi gli occhi infuriata sentendo quella domanda, Draco diventava ogni secondo più odioso.
 Per quattro anni ero riuscita ad evitare quei due accuratamente, perché proprio quel giorno le cose dovevano cambiare in quel modo? Rivolevo la mia vecchia vita, volevo tornare al giorno prima e dimenticare di aver parlato con Marco Iovine ma soprattutto con Massimiliano Draco.
 Non risposi.
 -Lo so che probabilmente ti infurierai-, cominciò Marco. –Ma sono davvero curioso di sapere che ci facevi con indosso un asciugamano.-
 -Hai ragione, sto per infuriarmi-, il mio sguardo era quasi assassino.
 -E’ solo una domanda-, disse Draco. –Non mi sembra tanto difficile rispondere, a meno che in questo preciso istante non ci sia qualcuno che sta uscendo da questa casa di soppiatto dopo essere stato nel tuo letto.-
 Lo sapevo! Ero certa che quel cretino sarebbe arrivato ad una conclusione simile.
 Non lo conoscevo, eppure riuscivo a prevedere tutto quello che diceva e pensava, forse semplicemente perché era così stupido e facile da capire.
 Alzai gli occhi al cielo scocciata.
 -Non c’è nessun ragazzo, se è questo che volevi sapere, tantomeno nel mio letto.-
 Marco sorrise, per l’ennesima volta aggiungerei, mentre Draco rimase impassibile.
 -Ho passato le ultime due ore a preparare un dolce. Quando ho finito ero impresentabile, perciò mi sono fatta una doccia confidando che il ragazzo che stavo aspettando fosse un ritardatario.-
 Marco scambiò una veloce occhiata con il suo amico, gesto che mi insospettii.
 -Che ho detto?-
 -Niente-, rispose Marco arrossendo. –Ecco… in effetti ci hai azzeccato.-
 -Ma se siete arrivati in anticipo.- Nel mio tono di voce si poteva leggere tutto il dissenso che provavo.
 -E’ vero, ma è Massi quello puntuale, per quanto mi riguarda invece sono perennemente in ritardo, è più forte di me-, disse Marco sempre più imbarazzato.
 Lo guardai per un attimo sorpresa. Il perfetto Marco Iovine era un ritardatario che andava male in matematica? Quella giornata cominciava a rivelarsi davvero strana.
 I miei occhi incontrarono quelli verdi di Draco e una strana scossa elettrica mi attraversò la schiena; mi sentivo la personificazione del disappunto.
 Draco. Era tutta colpa sua, era lui il puntuale, era lui che mi aveva costretta a presentarmi davanti a loro conciata in quel modo così imbarazzante.
 Ad un tratto cominciai a chiedermi fino a che punto fosse umanamente possibile odiare una persona. Sentivo di aver superato quel limite da parecchio e che il mio odio sarebbe aumentato sempre di più, minuto dopo minuto.  
 -Se avessi saputo chi avrei incontrato venendo qua me la sarei presa con molta più calma-, disse Draco incrociando le braccia. –Anzi magari mi sarei dato malato, almeno avrei avuto una scusa plausibile per evitare questo incontro.-
 -Magari lo avessi fatto-, come al solito le parole mi erano scivolate via di bocca prima che potessi fermarle.
 -Quindi avresti preferito non vedermi affatto?-
 -Senti, non credo sia un mistero quello che provo nei tuoi confronti, Draco-, cominciai con sguardo deciso. –Non mi sei affatto simpatico…-
 -Ma no, e io che pensavo fosse solo passione e desiderio nascosto-, rispose lui sorridendo divertito. –Avevo il terrore che potessi saltarmi addosso da un momento all’altro, ora mi sento più tranquillo.-
 Adesso, non so per quale motivo, e in quel momento non avevo alcuna intenzione di approfondire la faccenda, ma vedendo quel sorriso arrossii. Quando non faceva il cafone e non ciarlava a vanvera, Massimiliano Draco risultava morbosamente affascinante, quasi magnetico.
 A quei pensieri mi sentii morire, e uno strano ronzio cominciò a prendere possesso della mia testa, finché il mio cervello non giunse alla conclusione più plausibile o forse la più conveniente: irritazione. Ero semplicemente irritata da Draco, nessun imbarazzo o magnetismo, semplicemente mi avevano dato fastidio le sue parole e adesso mi sentivo agitata perché in verità ero arrabbiata.
 Sì, come spiegazione poteva andare, poteva zittire tutte le strane domande che avevano cominciato a girovagare nella mia testa.
 -Ti assicuro che neanche tu mi vai a genio, Ferrari-, la voce di Draco non permetteva fraintendimenti: mi detestava proprio.
 -Non le piace essere chiamata per cognome-, disse a un certo punto Marco.
 Mi voltai di scatto verso di lui con uno sguardo assassino.
 Draco si lasciò andare ad un ghigno divertito, lo fissai negli occhi e cominciai a sentirmi di nuovo irritata.
 -Preferisci che ti chiami Vale?- chiese trattenendosi a stento dal ridere.
 Sorrisi anch’io, più che altro per evitare di mettermi ad urlare.
 -Perché cercare un modo in cui mi puoi chiamare quando io e te non parleremo mai più per tutto il resto delle nostre vite?-
 -Mai mettere limiti al destino, mia cara-, rispose lui con sguardo ambiguo.
 Rimasi un attimo interdetta da quella frase. E adesso che cosa voleva insinuare? Quanto avrei voluto avere il potere di leggergli nel pensiero.
 I nostri sguardi continuavano a mandarsi scintille di odio e io sentivo la rabbia avvolgermi come se fossi stata in una bolla di sapone.
 -Quando voi due avrete finito di sembrare una coppia di innamorati a cui piace punzecchiarsi, io avrei ancora da risolvere un problema con la matematica.-
 Sussultai, era stato Marco a parlare, con un tono di voce parecchio scocciato in verità. Ma cosa aveva detto? Non lo avevo ascoltato con attenzione ero distratta dal fulminare gli occhi di Draco con i miei.  
 D’un tratto vidi una cosa che mi lasciò perplessa più di quando avrei mai immaginato: Draco era arrossito, mi sembrava impossibile ma era proprio così. Poi aveva distolto lo sguardo dai miei occhi e si era messo a fissare il cesto di frutta che c’era come centro tavola.
 Mi chiesi cosa stesse succedendo, e all’improvviso risentì le parole pronunciate da Marco come se il mio cervello le avesse registrate per permettermi di ascoltarle in differita.
 -Cos’hai detto?- chiesi incredula battendo più volte le palpebre sperando di aver capito male.
 -Ho detto che sembrate una coppia di innamorati a cui piace punzecchiarsi.-
 Per poco non scoppiai a ridere.
 -Io e quest’individuo innamorati?- non ce l’avevo fatta a restare seria. –Marco dì la verità, quante canne ti sei fumato prima di venire qua?-
 -Più che canne parlerei di cannoni-, disse Draco guardando l’amico con gli occhi di uno che avrebbe voluto squartarlo. –Per la prima volta mi trovo d’accordo con te, Ferrari. Marco deve avere qualche rotella fuori posto se pensa una cosa del genere.-
 -Stavo solo constatando un fatto-, rispose l’altro sulla difensiva. –Da come vi stavate guardando c’era poco da fraintendere.-
 -Invece mi sa che hai frainteso tutto-, dissi sempre con quel sorriso divertito che non riuscivo a togliermi dalla faccia. –Per quanto mi riguarda stavo cercando di appiccare fuoco alla testa del tuo amico con la forza del pensiero.-
 -Anche io stavo facendo una cosa del genere-, intervenne Draco imbronciato.
 -Stavi sperando che prendessi fuoco?- gli chiesi imbestialita.
 -Sì, lo ammetto.-
 -Come ti sei permesso?-
 -Parli proprio tu-, mi ammonì lui. –Sei stata tu a tirare fuori questa storia di bruciare le teste.-
 -Stavo scherzando, idiota!- esclamai alzandomi in piedi e battendo un pugno sul tavolo.
 -Io no-, ribatté Draco alzandosi a sua volta.
 Eravamo a pochi centimetri di distanza e i nostri occhi non la smettevano di scrutarsi.
 -La volete finire?- chiese Marco alzandosi anche lui e cercando di farci calmare.
 Socchiusi gli occhi con rabbia e tornai a sedermi, forse era il caso che ci dessimo tutti una bella calmata.
 Anche Marco si sedette.
 L’unico a rimanere in piedi fu Draco che non la smetteva di fissarmi.
 Quella giornata stava cominciando a rivelarsi più lunga e difficile di quanto mi sarei mai aspettata quando quella mattina ero uscita di corsa per paura di arrivare in ritardo. Mi ritrovai a desiderare che fosse tutto un sogno, anzi un incubo; magari mi sarei svegliata da un momento all’altro e mi sarei accorta che quel maledetto lunedì doveva ancora cominciare. Sarei andata a scuola, avrei intravisto quei due ragazzi che adesso mi stavano davanti, di sfuggita come ogni mattina e avrei ringraziato il cielo per un altro giorno lontano da loro. Queste erano solo speranze e desideri che con quell’imbecille di Draco in piedi davanti a me non trovavano ragione di esistere.  
 -Massi siediti-, gli intimò Marco con tutta la gentilezza che riuscì a racimolare.
 Draco continuava a guardarmi poi sbuffò e posò di nuovo il suo sedere sulla sedia.
 -Ora possiamo parlare delle ripetizioni?- mi chiese Marco al limite della sopportazione.
 Voltandomi verso di lui cercai di evitare accuratamente lo sguardo di Draco.
 -Scommetto che la tua torta fa schifo.-
 Perché doveva sempre cercare di mandarmi fuori dai gangheri? Perché non poteva semplicemente tenere chiusa quella boccaccia grande quanto un foro per il petrolio scavato dalla trivella più grande dell’Universo?
 Ovviamente quelle parole erano state pronunciate da Draco con l’intento di farmi innervosire ancora di più.
Non avevo intenzione di dargli ulteriormente corda ma alla fine rispondergli fu più forte di me.
 -Puoi pensare quello che vuoi, tanto non avrai mai occasione per sperimentare sul campo quello che hai detto.-
 -Vuoi dire che non offriresti un pezzo della tua brodaglia… cioè del tuo capolavoro ai tuoi graditi ospiti?-
 Cominciai a desiderare che Zeus o una qualche divinità scagliasse un fulmine e prendesse Draco in pieno viso. Pazienza se si fosse sfondato il soffitto, sarei riuscita a farmene una ragione.
 -Intanto solo Marco è un mio ospite, tu sei solo… sei solo…-
 -Sono solo?- chiese lui con un ghigno soddisfatto.
 -Tu non sei nessuno.-
 Era da una vita che glielo volevo dire, dato che c’ero decisi di non tenermi più niente dentro, ormai lo aveva capito quello che provavo, tanto valeva fargli sapere ogni cosa.
 -Credi di essere l’individuo perfetto che ogni ragazzo vorrebbe avere come amico e che ogni ragazza desidererebbe come fidanzato ma non hai capito un fico secco di quello che ti accade intorno.
 Le ragazze ti vengono dietro semplicemente perché sperano di incontrare Marco, e poi voglio dire, ma non vi accorgete che il fatto che tutte le ragazze vi muoiano dietro è qualcosa di squallido; dicono di amarvi e di avervi sempre sognato ma non vi conoscono affatto, se fossi al vostro posto le manderei tutte a quel paese. Tornando a te, sappi che i ragazzi, tutti tranne Marco credo, vogliono esserti amici solo perché sei il figlio della professoressa D’Arcangelo, anche se non hanno ancora capito che essere amici di suo figlio non significa essere raccomandati, visto che lei apprezza solo chi le conviene e non chi le viene imposto. Possibile che tu non ti sia mai accorto che stranamente tutti quelli che ti stanno più intorno sono nelle classi di tua madre?-
 Mi fermai per riprendere fiato e notai che entrambi mi stavano fissando: Marco con una strana ammirazione negli occhi, Massi con pura irritazione.
 -Un’ultima cosa e chiudo qui il discorso… Draco non credere di essere il ragazzo più simpatico che esista sulla faccia della terra, non hai idea di quanti doppiogiochisti ti stiano intorno. Davanti ti dicono una cosa, ma appena ne hanno l’occasione ti criticano e ti deridono.-
 Nessuno dei due sembrava voler parlare dopo quella mia piccola sfuriata il che mi rese nervosa, più di quanto avrei pensato. Avevo spiattellato tutto quello che pensavo di loro, trattenendo anche alcuni epiteti e imprecazioni che in genere riservavo a conversazioni private con Amy e Marti.
 Li fissai anch’io.
 Non sapevo cosa fare, e all’improvviso mi venne voglia di riavvolgere il nastro e fare finta che quei due minuti della mia vita non fossero mai esistiti ma mi resi conto che era troppo tardi.  
 -Avete intenzione di restare imbambolati come due statue per tutto il resto del pomeriggio?-
 Pronunciai quelle parole con molta cautela, cercando di non essere sarcastica o ironica. Cosa potevo fare per sciogliere il gelo che si era creato?
 Marco mi guardava, non sembrava arrabbiato, più che altro sentivo che era preoccupato per la reazione che avrebbe potuto avere Draco.
 Prima che me ne rendessi conto, anch’io stavo aspettando una qualche reazione da quel mio nemico che forse ero riuscita ad affondare con un solo missile e neanche tanto potente a mio avviso.
 Vidi che Draco abbassava lo sguardo e poi inspiegabilmente si apriva in uno strano sorriso senza sentimento.
 Rimasi senza parole alla vista di quel sorriso. Dovevo avergli fatto parecchio male, e dire che avevo sempre pensato che Massimiliano Draco fosse fatto di acciaio inossidabile e indistruttibile.
 -Allora-, disse ad un tratto facendo sussultare sia me che Marco. –Questo schifo di torta si può vedere?-
 Aveva deciso di cambiare argomento, eppure io sentivo che non era finita. Provavo il bisogno impellente che Draco mi rispondesse a tono con una delle sue frecciatine che detestavo tanto, avevo bisogno di sapere che non lo avevo ferito, al contrario mi sarei sentita un mostro.
 -Draco…-, cominciai incerta.
 Marco doveva aver intuito le mie intenzioni e mi fece cenno di no con la testa.
 Non sapevo che fare, forse la cosa migliore era lasciar cadere lì l’argomento e fingere di non aver mai parlato.
 Decisi di seguire quella strada.
 -Sei proprio sicuro di voler rischiare?- chiesi io con ironia.
 Draco mi fissò per un momento e finalmente rividi il suo solito cipiglio arcigno, e con fare sicuro mi rispose: -Al massimo mi pagherai i danni, Ferrari.-
 Gli feci una linguaccia e mi diressi verso il frigorifero.
 -Non che lo speri-, cominciai cercando la torta. –Ma quando avrai assaggiato questo manicaretto tutti gli altri dolci ti sembreranno senza sapore. Chi mi conosce dice che sono un genio della pasticceria.-
 -Che modestia-, disse Marco sorridendo.
 -Non è un mio parere-, chiarii poggiando la torta sul tavolo. Tagliai tre fette e ne diedi due a loro.
 -Prima tu-, cominciò Draco con diffidenza. –Le stai più simpatico non cercherebbe di avvelenarti.-
 -Come sei spiritoso-, ribattei fingendomi offesa.
 Marco affondò il cucchiaino nella sua porzione e ne trangugiò un grosso boccone con gli occhi che gli brillavano.  
 Draco cercò di decifrare l’espressione dell’amico, e anch’io: sembrava normale come al solito.
 -Quindi?- chiese Draco con il cucchiaino ancora sospeso a mezz’aria indeciso sul da farsi.
 -Non ci sono parole-, disse Marco dopo aver deglutito. –L’unico modo per capire è assaggiarla.-
 Non sapevo se prenderlo o no come un complimento.      
 -Spero che questo non sia il tuo modo per vendicarti di quando mi hai prestato la PSP e te l’ho riportata dopo tre mesi-, mormorò Draco, conficcando il cucchiaino nella sua porzione di dolce.
 -Conosco altri modi per vendicarmi-, rispose Marco divertito. –Assaggia e alla fine mi ringrazierai.-
 Draco si portò un piccolo boccone vicino agli occhi e lo fissò con uno sguardo sospettoso. Si vedeva che ancora non era sicuro che la mia torta fosse priva di veleno o fosse del tutto commestibile.
 Lo fissai con curiosità perché all’improvviso mi sentivo stranamente ansiosa di conoscere la sua opinione. Cercai di spiegarmi questo fatto come una specie di dimostrazione per quel mio nemico così sicuro delle sue capacità e possibilità, eppure avevo la sensazione di non essere del tutto sincera con me stessa, anche se ancora non mi era per niente chiaro il perché.
 Lui alzò lo sguardo e incontrò il mio; subito una strana scarica elettrica mi attraversò la schiena. I suoi occhi erano così tremendamente diversi quando non si socchiudevano nella loro caratteristica espressione di indifferenza e sufficienza. Mi ritrovai a pensare che erano stranamente affascinanti, anzi erano proprio belli, forse anche più di quelli di Marco, e questo era tutto dire.
 Continuò a guardarmi mentre io avevo avuto l’impressione di cogliere una confusa scintilla nei suoi occhi: sembrava quasi divertimento. Ero sicura di non essermi sbagliata, Draco si stava divertendo. Chissà perché poi… Dopotutto doveva solo assaggiare la mia torta mica stava guardando una puntata di Zelig, e non mi sembrava che davanti ai suoi occhi si stesse svolgendo una farsa napoletana. Quindi perché aveva avuto quel guizzo di divertimento quando aveva incontrato il mio sguardo? Avrei tanto voluto sapere quello che stava pensando.
 Finalmente assaggiò quel poco di torta che aveva afferrato con il cucchiaino. Cominciò a masticare e chiuse gli occhi.
 Lo guardavo intensamente, in attesa di un cenno, una parola, un gemito, qualcosa che mi facesse anche solo intuire la sua impressione.
 Lo fissavo con tanta insistenza da non accorgermi assolutamente che a sua volta Marco aveva lo sguardo puntato su di me. Aveva una strana espressione sul viso, che fortunatamente non avevo visto altrimenti la prima cosa a cui avrei pensato sarebbe stata gelosia.
 L’espressione di Marco era inequivocabile: seccato, scuro, e tremendamente irritato. Non sembrava neanche più il dolce e gentile ragazzo di sempre. Ma a quel tempo ancora non avevo idea di quello che gli stava passando per la stessa, e credo che neanche lui si rendesse pienamente conto dei suoi desideri. Ma infondo chi mai è così totalmente sicuro di quello che vuole da giocarsi tutto pur di averlo?
 -Allora-, mormorai senza togliere gli occhi da Draco che se ne stava ancora immobile con gli occhi chiusi. –Non hai niente da dire?-
 Lui aprì lentamente gli occhi e quando rividi quel verde luminoso e intenso per poco non mi sentii male. Sembrava un ragazzo talmente normale, e questa nuova scoperta mi sconvolse parecchio.
 -Qualcosa da dire l’avrei…-, cominciò lui.
 Ecco che stava per arrivare una delle sue solite, pungenti critiche. Ma io non mi sentivo arrabbiata o spaventata per quello che avrebbe potuto dire, ero prontissima a controbattere e a fargli capire che non aveva a che a fare con una sprovveduta. Sapevo difendermi con le unghie e con i denti quando volevo e non sarebbe di certo stata una mezzacalzetta come lui a mettermi in difficoltà.
 -…ma non trovo le parole per esprimermi. Credo che la mia capacità di ragionare sia stata annullata da questa torta meravigliosa.-
 Per poco non spalancai la bocca tanto era stata la sorpresa. La mia torta ed io avevamo ricevuto tantissimi complimenti durante la nostra carriera culinaria, persino un pasticciere amico di mio padre mi aveva detto che era fantastica. Ciò nonostante non avrei mai e poi mai immaginato di ricevere il complimento più bello e sincero proprio da lui, anzi non avrei mai pensato che mi avrebbe mai rivolto alcuna parola gentile.
 Mi sentivo accaldata, ma non ero arrossita, quella umiliazione mi era stata risparmiata per fortuna.
 Mi voltai finalmente verso Marco e trasalii, mi stava fissando con uno sguardo ammonitore, e non capivo il perché di quell’espressione così dura. All’improvviso mi sentii piccola e indifesa come una bambina. Quello sguardo di rimprovero mi aveva colpita al cuore facendomi pentire di essere nata. Da quando mi lasciavo coinvolgere dagli occhi di Marco? In genere l’avrei mandato a quel paese, perché adesso non ci riuscivo?
 Pensai che mi aveva semplicemente presa alla sprovvista, propinai questa risposa alla mia coscienza. Anche in questo caso non avevo alcuna voglia di approfondire le motivazioni di ciò che provavo e che mi stava succedendo. Quando si tratta di sentimenti sono una fifona di prima categoria.
 Sapevo che non era niente di romantico quello che stavo sentendo dentro di me, però avvertivo che lo sguardo di Marco mi aveva fatto male. C’era una delusione celata dietro l’azzurro dei suoi occhi che non riuscivo a comprendere, ma soprattutto non riuscivo ad accettare. Non riuscivo ad accettare l’idea di aver deluso Marco, anche se in verità non comprendevo in che modo lo avessi fatto.
 Forse era ancora irritato per il discorso che avevo sciorinato prima a lui e a Draco; eppure inizialmente mi era parso così divertito dalle mie parole, mi era persino sembrato che le condividesse. Cosa era successo?
 -Possiamo parlare delle ripetizioni ora?- mi chiese recuperando un po’ della sua innata gentilezza.
 -Certo-, risposi con una sicurezza non indifferente. Quel piccolo momento di confusione alla vista del rimprovero silenzioso di Marco era completamente svanito, sostituito come al solito dal mio ostinato e smisurato orgoglio.
 Per la mezz’ora successiva Marco ed io discutemmo sul programma per le ripetizioni. Fortunatamente in matematica la sua classe era parecchio indietro rispetto la mia quindi non trovammo ostacoli nel cominciare le lezioni al più presto.
 Marco mi spiegò che la sua avversione per la matematica durava da tempi immemorabili, forse persino dalle prime divisioni fatte in terza elementare. Odiava i numeri, le loro regole, il loro prendersi gioco di lui non volendosi risolvere.
 Cercai di spiegargli che non doveva vedere la matematica come una nemica, perché quella materia poteva essere una forte alleata in molte situazioni, però lui rimase scettico su queste mie parole.
 Durante la nostra conversazione, con la scusa di un improvviso calo di zuccheri, Draco si era spazzolato quasi un’intera metà della mia torta.
 Stava per prenderne un’altra fetta ma io lo fulminai con lo sguardo e decise di desistere.
 Marco, intuita la precarietà della situazione, fece intendere a Draco che era ora di andare e lui annuì controvoglia.
 Non ci eravamo ancora organizzati per l’orario delle ripetizioni, ma tanto avremmo avuto tutto il tempo per parlarne a scuola, adesso l’importante era strappare la mia torta dalle grinfie di Draco. Non volevo assolutamente essere la causa di una carie o, nel peggiore dei casi, di una lavanda gastrica d’urgenza per l’unico figlio della D’Arcangelo.
 Quando quei due varcarono finalmente l’uscita di casa mia, mi richiusi la porta alle spalle e feci un profondo respiro di sollievo. Era ora che quella lunga, lunghissima, giornata terminasse.





(*) Per chi non conoscesse la Torta Mimosa. E' un dolce che in genere viene consumato per la Festa della Donna (si chiama Mimosa anche per questo). In poche parole è un disco di Pan di Spagna che viene bagnato con succo d'ananas, poi si mette una strato di crema pasticcera e sulla crema vengono aggiunti tanti pezzetti di ananas (può essere sciroppata o no). Ma la parte più buona di questa torta e la cupola di panna montata che viene messa sopra a tutto il resto, è davvero deliziosa. Alla fine sulla panna vengono sparse le briciole del Pan di Spagna avanzato che devono essere un po' tostate in forno. Completa, questa torta, appare proprio come un piccola cupola gialla, e ricorda davvero tantissimo il fiore di Mimosa. Se non l'avete mai mangiata ve la consiglio. ^^ Anche se da quando vivo a Roma ho scoperto che qui la fanno in modo diverso... ^^'



***L'Autrice***
 Spero che anche questo capitolo vi sia piaciuto.
 Sono un po' in crisi con il seguito di questa storia, però cercherò di scrivere un po' ogni giorno, anche se la voglia sinceramente mi manca un po' quindi spero che non venga fuori una schifezza.
 Per chi non lo sapesse "Il Figlio della Prof" ha anche una versione scritta dal punto di vista di Massi. Non posso cominciare a pubblicarla adesso perchè altrimenti si svelerebbero troppe cose della trama (e comunque ne ho scritti solo tre capitoli... ^^'). Però quando finirò con questa posterò anche quella versione.
 Rubo ancora qualche riga per dire a chi non lo sapesse (e magari per ricordarlo a chi lo sa già) che "Il Figlio della Prof" ha anche un Forum e un gruppo su Facebook.

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Ringraziamenti:
 chiara84: Grazie per aver deciso di leggere questa storia anche se è passato così tanto tempo... ^^ Purtroppo le cose sono andate così ma sono felice di essere tornata su EFP, alla fine qui mi sento davvero a casa e lo stress per la pubblicazione mi aveva allontanata da tutto questo. Evidentamente questa storia è destinata a stare qui e basta... ^^ Ma a me va benissimo anche così. xD Passando alla storia, che ci sia qualcosa sotto è abbastanza ovvio, ma leggendo scoprirai quanto la mia mente sia malata e contorta... Non dare mai niente per scontato... ^^
Non era mia intenzione uccidere qualcuno, però devo dire che mi soddisfa il fatto che tu sia morta dalle risate... xD Sì, diciamo che scoprirai, nei prossimi capitoli, quando la sfortuna della nostra Vale rasenti l'incredibile... Purtroppo succedono sempre tutte a lei... xD Spero che anche questo capitolo ti sia piaciuto. Grazie mille per la recensione. Un bacio!
 momi87: Ciao... ^^ Hai fatto bene a non leggere il primo capitolo, lo capisco perfettamente perchè anch'io sono come te. Sono contentissima che la storia ti stia piacendo già dall'inizio e grazie per tutti i complimenti che mi hai fatto. Sono davvero felice di avere una nuova fan, e non so se la mia storia sia davvero così bella, a me basta donare qualche sorriso e tante emozioni a chi la legge... ^^ Ormai non spero più che decidano di pubblicarla, e io per prima non ho il tempo tentare ancora. Forse questa storia deve solo restare qui su EFP e a me alla fine va bene così... Grazie ancora per la recensione e per tutti i complimenti. Un bacio!
 TakeMyHand: Sono davvero contentissima che la storia ti sia piaciuta. Grazie mille per i tuoi complimenti. Per le tue domande temo che dovrai aspettare di leggere i prossimi capitoli, ma ti avverto che più leggerai e più dubbi ti verrano... ^^ Grazie ancora per aver letto e per aver recensito. Un bacio!
 Crystal Moon: Be' sono contenta di averti resa felice ripostando la storia. Ormai non avevo più la voglia e il tempo per proporla ad altre case editrici così ho deciso di ripubblicarla qui, evidentemente è questo il suo posto... ^^ Non lo so se quello che hai sentito dire corrisponderà alla realtà, l'unica cosa che ti posso dire è continua a leggere e poi fammi sepere... xD Grazie mille per la recensione e per le tue parole. Un bacio!
 ___Yuki___: Grazie per il bentornata ^^ E' ovvio che io adoro, anzi amo, questa storia quindi il fatto che non l'abbiamo pubblicata (tolto il fatto che me lo sentivo che non l'avrebbero mai accettata) non mi ha impedito di continuare ad amarla e di farle riprendere il suo posto su questo sito... ^^ Sono così felice che tu sia affezionata a tutti i miei personaggi, spero di ritrovare l'ispirazione per continuare a scrivere il seguito (fermo alla fine del secondo capitolo già da qualche mese), anche perchè ultimamente mi stanno venendo delle idee una più sconvolgente dell'altra... In confronto il primo sembrerà una tranquilla storiella dove non succede nulla... xD Ti ringrazio davvero tanto per le tue parole, mi hanno rincuorata molto e spero di non deluderti quando (un giorno, forse) posterò i capitoli inediti... ^^ Tutte voi mi siete mancate tantissimo e sono felice di essere tornata. Un bacio!
 Eky_87: Dispiace anche a me per la pubblicazione ma alla fine sono contenta di essere tornata qui su EFP e di poter regalare ancora delle emozioni a tutte voi lettrici... ^^ Spero che adesso che avrai la possibilità di leggerla tutte le belle cose che hai sentito non saranno soltanto voci senza senso... xD Sono contentissima che i primi due capitoli ti siano piaciuti. Grazie mille per tutti i complimenti. Un bacio! xD
 rodney: Tranquilla, anche se la stai leggendo solo ora sono contenta che tu alla fine l'abbia trovata... ^^ La storia del tempo è un po' complicata. In realtà io questa storia l'avevo già pubblicata tutta. A marzo avevo ricevuto una proposta da una casa editrice e ho cancellato tutti i capitoli tranne il prologo, poi ho scoperto che in realtà era una specie di truffa e adesso ho deciso di ripostare i capitoli. Quindi in realtà tra il prologo è il primo capitolo non è passato un anno e mezzo... ^^ Fai bene a non leggere i missing moment, gaditi prima la storia e poi leggerai anche quelli (tanto sono brevi e poi ti toglieresti tutto il gusto, fidati... xD) Spero di essermi spiegata, comunque se hai ancora dei dubbi chiedi pure, sono qui per questo... xD Grazie per la recensione e per i complimenti. Un bacio!
 _Caline: Grazie per il bentornata, ne sono felice anch'io. Ormai le trattative sono cosa vecchia, all'inizio ero un po' delusa ma adesso mi sono ripresa e sono pronta a ricominciare... ^^ Sono contentissima di essere tornata e spero che la storia ti piaccia, almeno adesso potrai leggerla tutta... xD Sì, be' Vale è un personaggio un po' strano, a volte fa ridere anche me mentre scrivo di lei... Sinceramente non so ancora da dove cavolo l'ho tirata fuori... ^^ Massi è Massi, su questo non c'è nulla da dire, sono d'accordo con te... ^^ Spero che anche questo capitolo ti sia piaciuto. Grazie per la recensione e per i complimenti. Un bacio!
 Penny Black: Sono contenta che tu adesso possa leggere questa mia storia... ^^ Per la pubblicazione, evidentemente non era destino, almeno sono sicura che qui su EFP troverò sempre lettrici che la potranno apprezzare... xD Sono contenta che la storia ti abbia incuriosito, penso che i prima capitoli servano proprio a questo, quindi almeno un obiettivo l'ho raggiunto... xD Be' magari Vale ti risulta comprensibile perchè è scritto tutto dal suo punto di vista, ma a volte neanche lei si capisce, quindi magari andando avanti un po' riuscirà a sorprenderti anche lei... ^^ Per quanto riguarda Luca, vedrai che qualcosina da nascondere ce l'ha ma lo si scoprirà un po' più in là nella storia. Marty è un altro personaggio che avrà sempre un qualcosa di enigmatico visto che il suo carattere tende a farla stare sempre un po' sulle sue, mentre Marco è un altro discorso un po' complicato... Devi solo leggere i prossimi capitoli per riuscire a capirlo meglio... xD Spero che anche questo capitolo ti sia piaciuto. Grazie mille per la recensione e per i complimenti. Un bacio! xD
 alina 95: Prima di tutto grazie ancora una volta per aver deciso di partecipare alla ripresa del forum, non so davvero che altro dire per ringraziarti... ^^ Per la parte della foresta dovrai aspettare ancora un po', però visto che l'hai già letta spero che potrai attendere. xD Il seguito l'ho iniziato, ho scritto due capitoli, e spero di trovare il tempo e soprattutto la motivazione per continuarlo... ^^ Non so fino a che punto adorerai Riccardo, visto che ancora devo decidere come inquadrarlo, staremo a vedere... xD Grazie mille per la recensione e per tutto quello che stai facendo per il forum. Un bacio grande!
 Fullmoon_Darkangel: Sono contenta che tu abbia finalmente avuto la possibilità di leggerla e soprattutto che il capitolo della torta si sia trovato mentre anche la tua torta diffondeva il suo aroma per casa... xD Be' diciamo che Massi ha i suoi mezzi per diventare il preferito di noi ragazze... ^^ Grazie mille per la recensione. Un bacio!
 ShadowOfTheWind: Be' "famoso" mi sembra una parola grossa, però sono contenta che tu abbia avuto finalmente la possibilità di leggerlo... ^^' Ma soprattutto sono felicissima che ti stia già piacendo... xD Vabbe' non mi chiedere da dove vengono fuori certe sparate perchè non lo so neanche io... ^^' Però sono contenta che ti piacciano... xD Spero che anche questo capitolo ti sia piaciuto. Grazie per la recensione e per i complimenti. Un bacio!
 misa_ikuto: Intanto grazie per aver letto tutta la storia. Comunque non sono rimasti solo due capitoli... ^^' Il discorso è un po' più complicato. L'avevo cancellata tutta perchè ero in trattative con una casa editrice ma poi ho scoperto che era tutta una truffa, così ho deciso di ricominciare a postare i capitoli... Tutto qui. Spero di essermi spiegata, comunque se hai altri dubbi chiedi pure... xD Grazie mille per la recensione. Un bacio!
 snail: Be' grazie per i complimenti, e tranquilla per gli errori che segnali. Questi capitoli li sto ripostando esattamente come erano all'inizio... ^^' In realtà li avevo rivisti e corretti ma non riesco più a trovare il file, quindi in attesa di riguardali li sto ripostando così... E' normale che ci sia più di un errore e hai fatto bene a dirmelo... ^^ Spero che anche questo capitolo ti sia piaciuto. Grazie per la recensione. Un bacio!
 EnergyAir: Be' sono contenta che tu possa finalmente leggerla... xD Anche se non è stata pubblicata non importa, evidentemente il suo posto era e rimane qui su EFP e io sono felicissima anche così... ^^ Sono felicissima che questi primi capitoli ti siano piaciuti e spero che anche questo non ti abbia deluso. Grazie per la recensione e per i complimenti. xD Un bacio!
 mantovanina: Be' evidentemente abbiamo entrambe un nome bellissimo... U.U ... ahahhaha W l'umiltà! xD Piacere mio, sono contenta di conoscere te e il tuo splendido nome...xD Sono contenta di averti dato la possibilità di leggerla anche se così in ritardo. ^^ Intanto grazie per i complimenti, sono davvero contenta che questi prima capitoli ti siano piaciunti ( e spero che anche il terzo non ti abbia delusa... xD) In effetti ho cercato di riprodurre quanto più fedelmente possibile l'ambiente scolastico, senza dimenticare nulla. Spero proprio di esserci riuscita...^^ Diciamo che Massi farà spesso cose inaspettate, è uno specialista in questo tipo di cose... xD Capirai meglio leggendo i prossimi capitoli... xD E Vale farà una marea di figuracce, questa è solo la prima di una lunga serie... ^^ Chi lo sa se tra le e uno dei due nascerà qualcosa, lo scopriremo man mano che andremo avanti... xD Grazie ancora per la recensione e per i complimenti. Un bacio!
 freeze: Sono contentissima che la storia ti piaccia tanto... xD Per gli aggiornamenti puoi stare tranquilla, la storia è già finita e posterò sempre un capitolo a settimana, quindi non dovrai aspettare molto... ^^ Non ti dò anticipazioni, vedremo come andrà a finire e se Vale deciderà di mettersi con qualcuno... xD Be' a me i limoni non piacciono a prescindere (mi piace sono il sorbetto... ^^) però in genere gli stronzi attirano di più... xD Be' l'incesto con il fratello non è previsto, Amy solo un po' iperprotettiva niente di più... ^^' Grazie mille per aver recensito e per tutti i complimenti, spero che anche questo capitolo ti sia piaciuto... ^^ Un bacio!


Grazie ancora a tutti!

Al prossimo capitolo! ^^   
 
   
 
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