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Autore: LindaWinchesterCullen    20/11/2010    5 recensioni
Una gravidanza inaspettata, discorsi volutamente evitati per non soffrire e una paura folle di perdersi.
Edward e Bella sono una giovanissima coppia affiatata, ma come tutte le coppie normali, sono ogni giorno alle prese con le gioie e i problemi delle loro vite.
DAL SESTO CAPITOLO:
Tornai a sdraiarmi stringendo le ginocchia al petto per qualche minuto, fino a quando le braccia di Edward mi avvolsero costringendomi a sedere sulle sue gambe. Cercai di appoggiare la testa sul suo petto ma lui prese il mio viso fra le mani. “Stammi a sentire Bella. Non mi interessa minimamente di quello che penseranno Charlie, mio padre o chiunque altro su questa terra! Perché io ti amo, capito?” Disse serio. Non aspettò una mia risposta e continuò “Non capisco tutta questa paura, non abbiamo quindici anni, siamo adulti e ti avrei sposata comunque incinta o no. ” Sbottò.
Spalancai gli occhi. Avevo forse capito male?
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Un po' tutti | Coppie: Bella/Edward
Note: AU, OOC | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun libro/film
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Capitolo 1



 





Come faccio?

Ho appena rovinato tutto quello che avevamo costruito in quattro anni…
“Bella muoviti sto uscendo!.”
Mi chiamo Isabella Swan ho ventidue anni e sono incinta. Ne sono al corrente da quasi una settimana ma ho una paura pazzesca di dirlo al mio ragazzo. Lo amo da impazzire e anche lui mi ama, me lo dimostra tutti i giorni, ma ho paura di come possa reagire.
Si è appena laureato in legge e oggi è il suo primo giorno di lavoro.

Bella ti prego esci da quel bagno.” La sua voce mi tira fuori dal vortice di pensieri nel quale sono imprigionata ormai da giorni. Eccomi” dissi uscendo dal bagno, mi diressi a passi veloci verso la cucina dove trovai un Edward sorridente come non lo avevo mai visto.

Era ora! Sto per andare,ti piace?” mi disse indicando il suo completo elegante. Ero talmente presa dai miei pensieri che non avevo notato quanto fosse bello quella mattina, il completo grigio stava benissimo con i suoi occhi verdi, luminosi come pietre preziose e i suoi capelli ramati.
Certo,sei una favola.”
Mi guardò con aria perplessa avvicinandosi e accarezzandomi una guancia ”Ti senti bene?”

“Certo, sto benissimo! Ora vai o farai tardi” Gli afferrai un braccio e lo trascinai verso la porta di casa “Non puoi fare tardi il tuo primo giorno come avvocato”

Mi sorrise “Lo sai che ti amo da impazzire vero?”

“Io di più, e…” Non mi face finire la frase che mi prese il viso fra le mani e mi baciò. Amavo il modo in cui lo faceva, era sempre così delicato e amorevole.
A che ora finisci all’università?” Mi domandò, ancora vicinissimo al mio viso “Non lo so” dissi, la sua vicinanza mi faceva sempre girare la testa. Mi sorrise “Io finicso alle sette, non dimenticarti la cena da Alice alle nove”
Già come dimenticarselo “Tua sorella non fa altro che ripetermelo”

Alice sorella minore di Edward, non che una delle mie migliori amiche dai tempi del liceo aveva organizzato una cena per riunire la nostra comitiva, visto che per via dei nostri impegni non riusciva ad incontrarsi neanche per un caffè “Sono sicura che mi chiamerà anche questa mattina per ricordarmelo” Edward rise “E’ molto probabile che lo faccia” Amavo la sua risata era sempre così genuina e piacevole. “Ora vai o farai tardi davvero!”

“Hai ragione,vado ci vediamo questa sera.” Ammise Buona giornata”.

Chiusi la porta e iniziai a vestirmi e truccharmi, visto che avevo appuntamento con Angela Weber, ci saremmo incontrate fuori l’università come ogni mattina. Ora come non mia avevo bisogno di lei, mi serviva qualcuno con qui confidarmi e lei era sempre stata una buona amica. Dopo essere stata pronta chiusi la porta di casa e mi diressi verso la mia macchina, una Mini Cooper regalatami da mio padre al mio ventunesimo compeanno, quando il mio telefono mi informò che era arrivato un messeggio. Presi il telefono dalla borsa e lessi il messaggio, era di Edward:

“Cavolo sono quì da solo un ora e già ho due casi da seguire.”

Sorrisi al pensiero di Edward indaffarato, aveva sempre dasiderato questa vita ed io ero felice che avesse realizzato il suo sogno e che adesso fosse realmente felice. Misi in moto, avrei risposto una volta arrivata a destinazione.
L’università era a ventiminuti dal nostro appartamento e dato che, stranamente per una città come New York, non c’era traffico arrivai in dieci minuti, ancora in tempo prima di incontrare Angela risposi ad Edward:

“Sono sicura che te la stai cavando alla grande perché sei una persona speciale.Ti amo”



 

VORREI FARE LA PREMESSA CHE QUESTA E' LA MIA PRIMA FF ,CONOSCO QST SITO DA UN PO' MA DI SOLITO LEGGO NON SCRIVO. MI E' VENUTA QUESTA IDEA APPENA UN ORA FA E SUBITO HO DECISO DI POSTARLA, SONO APERTA A QUALSIASI CRITICA NON ABBIATE PELI SULLA LINGUA!
UN BACIO

   
 
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