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Autore: IsaMarie    25/11/2010    19 recensioni
Bella e Jasper sono i gemelli Swan che vivono con il padre Charlie e la cugina Rosalie a Forks. Le loro vite si intrecceranno con i ragazzi Cullen: Edward, Alice e Emmett.
(Scritta con sara_cullen)
Genere: Commedia, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Edward Cullen, Isabella Swan, Un po' tutti | Coppie: Alice/Jasper, Bella/Edward, Emmett/Rosalie, Jacob/Leah
Note: AU, Lemon, OOC | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun libro/film
Capitoli:
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Cap. 48
Ciao fanciulle!!!!!!
Eccoci con il chappy che tanto vi incuriosisce per la reazione di Jasper nello spoiler. Vi chiediamo solo di non tirare il collo a uno dei nostri personaggi, perchè sinceramente nell'intera storia, non abbiamo contemplato nessuna situazione di lutto, pertanto non vorremmo metterci a scriverla.
Ricordate solo che prima o poi quella grandissima testa di ..... rinsavirà e si farà perdonare come si deve. Bè... forse!
Ringraziamo tantissimo chi ci ha messe nelle seguite (289), nelle preferite (167 ) e in quelle da ricordare (54); chi recensisce e chi preferisce non far sentire la sua voce, ma continua a seguirci sempre; chi ci ha messe come autrici preferite (24) e a tutte le nuove lettrici diamo uno speciale benvenuto!
Baci a tutte e BUONA LETTURA da sara_cullen e IsaMarie!



marilenacappucci: ciao mary! Non sai quanto ci fai felici con le tue parole! Come hai potuto intuire questo capitolo sarà molto movimentato! I sentimenti saranno diversi e molteplici e speriamo che riesca a conquistarti come il precedente! Preparati ai casini! Un bacio e ancora grazie!

vanderbit: ciao tesoro! Hai ragione che dal giovedì al lunedì ti passa meno velocemente, anche perchè devi attendere un giorno in più! Hihihi! Esme, è dolcissima ed è riuscita a conquistare Bella e tutto il resto della famiglia. Finalmente anche la nostra Bella si sente coccolata! Edward è sempre fantastico, in qualunque modo! Non ci stancheremo mai di ribadirlo! Bella è stata un'ottima infermiera, ma non era il momento, con Esme che gironzolava per casa, di lasciarsi prendere da certi atteggiamenti! Jasper arrabbiato? Dici? Noooo, molto ma molto di più! Penso che alla fine di questo chappy lo odierai... ma non per Bella! Basta leggi e poi ci dirai! Un bacio e grazie mille!

giova71: ciao gio! Non ti preoccupare, vedrai che Bella saprà farsi perdonare tutto! Grazie mille per le storie che ci hai suggerito, l'ho inserite tra le seguite e appena riuscirò ci darò un'occhiata! Un bacione e a presto!

Lalayasha: ciao more!!! L'idea di Alex è stata di Sara! Forte vero? Invece l'idea di spazzolarle i capelli è venuta dalla mia esperienza personale! Avevo un ex che adorava pettinarmi e mi faceva pure la piega quando me li lavavo! Pensa che ce li avevo lunghi quasi fino al sedere! Eh sì Edward è proprio un ruffiano e un bambinone, ma Bella ormai sa come prenderlo! Hihihi! Jasper sarà un problema, ma non solo per Bella! Vedrai! Un bacione a presto!

Ginna3: ciao tesoro! Siamo felici che piaccia il rapporto che si sta instaurando con Esme, d'altronde è l'unica figura materna ed essendo molto dolce e premurosa, è normale che tutti la amino. Bella ed Edward si amano e nonostante siano dei ragazzi giovani, li abbiamo dipinti molto maturi per la loro età, quindi di conseguenza sono finalmente riusciti a parlare e Bella ha capito che non è la sola ad essere insicura! Eh sì trema, perchè in questo chappy Jasper combinerà un bel casino! Baci e  grazie!

kisha: ciao tesoro! Allora mamma Esme è un po' la mamma dolce e comprensiva che tutti vorremmo, ma come hai potuto vedere nel capitolo precedente quando si arrabbia bisogna correre ai ripari! Edward lo vorremmo tutte come paziente, fidanzato, dottore e chi più ne ha più ne metta! Jasper è un altro bel personaggio, anche se penso che alla fine di questo capitolo lo odierai un po', ma sta tranquilla che si farà perdonare! Baci e grazie mille!

Nerak: ciao moreee!!! Ehhh non sei la sola che vuole Edward ruffiano, mettiti in fila e prendi il numero! XD! Jasper in questo chappy farà fuoco e fiamme! Baci e grazie!

Valentina79: ciao vale! Eh sì, questa storia è un po' quella che sognamo tutte quante con Edward, anche se ci accontenteremmo pure di un suo surrogato! XD! Infatti cerchiamo di infilarci tutto quello che avremmo voluto per noi! Grazie e bacioni!

Giada is owned by Edward: ciao Giada! Siamo felici che il chappy ti sia piaciuto tanto. Ora iniziano i casini, preparati! Baci e  grazie!

Ed4e: ciao tesoro! Calmati che ti prende una sincope! Jasper non reagirà bene, ma ti posso assicurare che non alzerebbe mai le mani su sua sorella! Però farà ben altri casini! Baci e a presto!

KatyCullen: ciao tesoro e benvenuta!!! Siamo felici che la nostra storia ti piaccia così tanto. Quando sentiamo che qualcuno è stato così tanto sui nostri capitoli da non riuscire a smettere non ci sembra ancora vero! Spesso succede a noi quando troviamo una storia interessante e sapere che qualcuno lo fa con la nostra, ci riempie di orgoglio! Per Alice e Jazz, ti possiamo solo dire di non ammazzarci a fine capitolo! Baci e ancora un grazie! P.S.: la storia la scriviamo in due (io e Sara) e postiamo sempre il lunedì e il giovedì!

yara89: ciao tesoruccio nostro! La parte in cui le spazzola i capelli l'ho tirata fuori dal mio passato, in cui un mio splendido ex (che devo ancora capire cosa mi era girato per la testa quando l'avevo lasciato!) adorava pettinare i miei lunghi capelli (quasi fino al sedere).  In un rapporto è fondamentale il dialogo e se Bella ed Edward lo capiranno, come hanno fatto in questo chappy, gli screzi non potranno mai portare ad un punto di rottura, come invece spesso succede a molte coppie che si amano, ma che non riescono a trovare un punto d'incontro. Probabilmente in questo chappy vorrete dare fuoco a Jasper, ma ti assicuro che prima o poi rinsavirà e la smetterà di fare cazzate! Baci e a presto. Grazie mille!

ladym15: ciao e grazie mille! Ora preparati ai fuochi d'artificio tra Jasper e.... Boh! Non ricordiamo bene! Leggi e baci!

ashar: ciao tesoro! Oddio la raccolta delle olive? Povera te! Eh sì Bella, stile Alex, era fantastica. Questa è una delle tante idee di Sara! Ne sa una più del diavolo! Grazie e un bacio!

Incondizionatamente: oddio Polaretta nostra ci fai morire! E' vero ci sei anche tu nella nostra fiction! In qualità di fans accanita avevi diritto a un posto d'onore! Ahahahahah! Ne abbiamo parlato a tavolino con Sara e abbiamo deciso che sì, vogliamo farti compagnia nella cura del nostro Edward! E' stata una decisione sofferta come puoi ben immaginare! XD! Hihihi! Ormai siamo completamente fuori di testa e perse del tutto di Edward e Jasper! A proposito non  odiare il nostro Jasper a fine capitolo! Baci e grazie!

porporina: ciao tesoruccio nostro! Siamo felici di riuscire a tenerti compagnia anche in un momento così delicato e ti mandiamo un sacco di bacioni e un abbraccio forte forte! A presto!

Moni68: ciao more!!! Eh sì, non abbiamo resistito e abbiamo voluto dipingerli un po' più maturi di quello che effettivamente si è a quell'età! Finalmente si sono spiegati e anche Bella ha capito di non essere la sola insicura! Per quanto riguarda Esme, possiamo dirti che è una mamma molto attenta e premurosa.  Baci e grazie!


CAPITOLO 48

Sfuriata!



Pov Edward

Io e Bella eravamo in cucina che aspettavamo gli altri. Per fortuna la mamma era uscita per una commissione, così noi ragazzi avremmo potuto parlare tranquillamente. Avevo il forte dubbio che la sua commissione ‘urgente’ fosse capitata proprio nel momento giusto per lasciarci soli, ma forse era solo una mia impressione…
Bella era nervosa come non mai, e difatti, per l’ansia crescente, non aveva ancora toccato nemmeno uno dei favolosi biscotti di mia madre: i suoi preferiti! Aveva in mente di telefonare al più presto a Jake, per spiegargli quello che avevo combinato a scuola quella mattina e per riferire la richiesta del preside di svelare a tutti ciò che le era successo al New Moon. E quando, agitata e nervosa, lo chiamò, lo pregò con tono accorato di raggiungerci a cena, così da aiutarci a calmare un po’ gli animi (più che altro quello irascibile di Charlie) dopo che tutti questi avvenimenti sarebbero stati raccontati agli altri.
Ero rimasto sorpreso da quella telefonata… ascoltare le sue preghiere così accorate rivolte a lui mi provocarono un moto di intenso fastidio, quasi di ribellione: non mi aspettavo che Bella avesse bisogno del suo amico… sinceramente  pensavo di bastarle io…
Basta, Edward! Finiscila di farti paranoie!, mi imposi con irritazione.
Dopo aver visto la mia espressione cupa e desolata e il mio sguardo afflitto, quando interruppe la comunicazione, si affrettò a spiegarmi ciò che provava, di certo grazie al suo buon cuore: era la persona più generosa e altruista che avessi la fortuna di conoscere.
-Scusa Edward… so che starai pensando che Jake non c’entra niente in questo, e ti chiederai perché io l’abbia coinvolto… ma fidati di me: ti assicuro che è l’unico, oltre a Billy, a riuscire a far ragionare non solo mio padre in determinati momenti, ma anche Jasper... E poi era presente anche lui quella sera, quindi a maggior ragione…- e si interruppe all’improvviso, per l’entrata silenziosa degli altri in cucina.
Sospirai di sollievo. Non aveva più importanza che continuasse la sua spiegazione: quello che mi aveva rivelato mi era più che sufficiente. Che ragazza meravigliosa: nonostante fosse in ansia per la serata, si era dimostrata così attenta alle mie reazioni da rendersi conto che il mio evidente tormento interiore riguardava proprio il coinvolgimento di Jake… e lei, con un sorriso coinvolgente e due semplici parole, aveva acquietato in un batter d’occhio il mio animo travagliato.
Le lanciai un’occhiata riconoscente e lei mi regalò un sorriso di comprensione. Era una sensazione magnifica ed esaltante… riuscire a capirsi solamente con gli sguardi, essere così uniti e complici con un semplice sorriso… in quel momento provai un appagamento e un’esaltazione indescrivibili.
Nel frattempo fummo circondati dagli altri: Emm e Rose si misero vicini, Alice si sedette defilata e con lo sguardo fisso sul pavimento, mentre un Jasper freddo e distaccato si accomodò su uno degli sgabelli.
Non guardò mai sua sorella,  nemmeno di sfuggita; e l’espressione sofferente di Bella, quando se ne accorse, mi provocò una fitta al cuore, da quanto era addolorata. Mi sentii rabbioso e impotente di fronte al dolore della mia stellina, ma mi imposi di non intervenire… mi sarebbe piaciuto andare da Jazz e scrollarlo dalla sua fastidiosa apatia con un bel calcio negli stinchi… ma onestamente avevo fatto abbastanza danni per quel giorno…
Serrai con forza i pugni e osservai la scena.
-Jazz…- sussurrò Bella, alzandosi e avvicinandosi con una mano sollevata verso di lui, una muta richiesta di vicinanza. Jasper si alzò di scatto e sbatté la mano violentemente sul bancone della cucina, facendoci sobbalzare tutti, me compreso. Poi, in uno scatto repentino, si piazzò di fronte a sua sorella.
-No Bella… Jazz un cazzo! Fanculo, Bells! Perché non mi hai detto niente?! Perché non ti sei confidata con me? Come hai potuto pensare di nascondermi una cosa del genere?! Cazzo! Ed io che alla festa di sabato ho riso e scherzato con quello schifoso, come se niente fosse! Ma ti rendi conto?! Dopo tutto quello che ci siamo detti ieri, non ti ha neanche sfiorata l’idea di confidarmi una cosa così importante?!- le sbraitò contro, a pochi centimetri dalla sua faccia. Avevo seriamente paura che alzasse le mani su di lei, così mi alzai per mettermi in mezzo, ma fui fermato da Emmett che mi prese per un braccio. Lo guardai meravigliato e infastidito, ma mio fratello scosse vigorosamente la testa, come a farmi capire che era una cosa che dovevano risolvere tra loro. Era vero… ma solo il pensiero che potesse sfiorarla…
Mi risedetti cercando di calmarmi, pronto comunque a intervenire in caso di bisogno.
Bella intanto aveva iniziato a piangere e continuava a mugugnare in una sorta di nenia -Scusa… scusa… scusa…-. Mi faceva una tenerezza infinita… povero angelo mio… dovetti usare ogni grammo del mio precario autocontrollo per non correre da lei e abbracciarla.
Jasper, rigido e tremante, le alzò il viso e  fissò con angoscia e terrore quegli occhioni lucidi e tristi; immaginavo le sue paure, conoscevo esattamente i suoi pensieri in quel momento.
-E’ riuscito a…- provò a chiedere, ma non riuscì a continuare, troppo spaventato da quella devastante possibilità.
-Noooo!!- urlai io. Jasper si voltò a guardarmi allibito, chiedendosi evidentemente che ne sapessi io di quella sporca faccenda; e io sentii il bisogno di spiegarmi con lui, in fondo anche io avevo tradito la nostra amicizia: gli avevo tenuto nascosto un episodio del genere, e dal suo punto di vista era veramente grave… e se l’avesse fatto lui con me nei riguardi di Alice, sarei stato molto, molto arrabbiato.
-Scusaci Jasper se non ti abbiamo detto niente… ma quella sera voi eravate tutti dentro al locale ed io e Jake siamo arrivati in tempo prima che succedesse… bé hai capito… comunque poi Jake l’ha ridotto male; ed è stato per quel motivo che lo schifoso non è potuto venire a scuola per una settimana! E sinceramente non pensavamo davvero avesse il coraggio di presentarsi alla festa…- gli raccontai, cercando di omettere alcuni particolari che giustamente lo avrebbero fatto infuriare, come il top strappato e lo schiaffo.
Lo osservai attentamente durante la mia rivelazione e notai il suo cambiamento: era molto più sollevato e l’intensa espressione di sofferenza abbandonò finalmente il suo volto angosciato.
Bella lo abbracciò di slancio, singhiozzando, e lui la ricambiò, stringendo forte gli occhi, come a voler fermare le immagini che probabilmente ancora gli passavano per la testa.
Fui riscosso da un trillo: il campanello di casa suonò e Rosalie andò ad aprire. Dopo un attimo, un Jacob bagnato fradicio fece il suo ingresso in cucina.
-Scusa Bells, ho fatto prima che ho potuto!- si giustificò. Poi si ammutolì davanti  ai due gemelli abbracciati e quando si accorse che Bella stava ancora singhiozzando, corse da lei e la prese tra le braccia, scostando in malo modo Jasper. Eravamo tutti attoniti davanti a quella scena… io, poi, più degli altri.
Bella si calmò subito e Jake, con mio sollievo, in un gesto da amico leale e sincero, la condusse tra le mie braccia impazienti di riaverla, e poi guardò duramente Jasper.
-Dannazione! Sei sempre il solito, tu! Perché sta piangendo così? Non è stato abbastanza quello che le è successo, ti ci devi mettere pure tu con il tuo lato possessivo? Fammi indovinare… l’hai accusata di non essersi confidata con te, vero? E vorresti biasimarla? O darle torto? Guarda un po’ come hai reagito dopo giorni e giorni che è successo! Pensa un po’ se ti avesse raccontato tutto quella sera stessa! Pensi che Crowley sarebbe mai uscito vivo dal New Moon se fosse capitato sotto le tue mani? Io non credo proprio! Ecco perché non ti ha detto niente, idiota!- gli urlò contro, Jacob.
Bella continuava a singhiozzare sulla mia spalla, mentre io, ero ancora incredulo per la reazione di Jake verso Jasper,  cercavo di tenerla stretta a me e di rassicurarla accarezzandole la schiena e baciandole la testa. Ero allibito dalla reazione di Jake: l’avevo visto così arrabbiato solo quella maledetta sera al New Moon; e, proprio come allora, quando aveva visto Bella distrutta, non aveva capito più niente, facendo esplodere una marea di pugni contro il viscido animale. Se io non fossi stato matematicamente sicuro che tra loro non ci fosse stato niente, avrei messo la mano sul fuoco che fosse innamorato di lei… ma forse era qualcosa di più… quel sentimento di protezione e amore fraterno che provi veramente solo per qualcuno della tua famiglia… e Bella per lui rappresentava una parte importante della sua famiglia.
-Che cazzo dici… si preoccupava dell’incolumità di quel verme? Vuoi dirmi che pensava a quanto male avrei potuto fargli?- ribatté Jazz inviperito, per le accuse.
-Ma quanto sei stupido, a volte? Veramente… mi meraviglio, fratello! Bella era preoccupata per te, non per quel bastardo! Aveva paura che ti rovinassi la vita, per uno schifoso come quello… Si sentiva tremendamente in colpa… In quel momento di terrore anziché pensare a se stessa, a quello che le era appena successo, l’unico suo timore era che tu e Charlie lo foste venuti a sapere! E tutto questo perché? Per il tuo caratteraccio di merda!- lo accusò ancora Jacob.
-Ah scusa, io ho un caratteraccio… e tu invece? Infatti tu non lo hai toccato neanche per sbaglio, vero? Non è venuto a scuola per una settimana perché ha avuto un incidente e non perché è passato sotto i tuoi pugni, vero?- lo schernì, Jasper, andando però a centrare il punto.
Era vero; Jacob di fronte a quella orribile scena di Bella annichilita dalla paura e dalla violenza subita, non aveva capito più niente e si era avventato su Crowley, e ora stava accusando Jasper di voler fare la stessa cosa. Intanto Bella era riuscita a calmare le lacrime, ma si era alzata in piedi, infuriata.
-Bastaaaaa!!!!- urlò, facendo voltare tutti nella sua direzione. -Basta, voi due! Non ce la faccio più a litigare, a sentire urlare, a vedervi così arrabbiati! Jake, ti ho chiamato per darmi una mano a calmare la situazione e non per fomentare gli animi! E tu Jasper, hai poco da offenderti e da fare il permaloso! E’ vero, non ti ho detto niente perché ti conosco… e avevo paura che facessi una cavolata enorme! E se fossi sincero con te stesso, lo riconosceresti anche tu! Stasera dovrò raccontare tutto quello che è successo al locale e a scuola anche a papà! Sono già nervosa così, quindi per favore dateci un taglio! E se vorrai avere informazioni più precise Jazz, spalanca bene le orecchie a tavola, perché ti sarà svelato ogni dettaglio. Ora, per favore Jake… va di sopra in bagno ad asciugarti, e tu Emmett, prestagli qualcosa di asciutto, così non si beccherà un accidente per colpa mia!- esclamò, veramente arrabbiata.
Jasper, pentito dalla sua reazione esagerata,  le si avvicinò e la abbracciò.
-Stai bene sorellina? Mi scusi?- le chiese, con una voce intrisa di tutta la dolcezza possibile. Sorrisi a quella visione. Cavoli, Bella quando voleva sapeva mettere da parte tutta la sua insicurezza e riusciva a mettere tutti in riga, come aveva fatto anche con me quello stesso giorno. Che donna eccezionale!
Dopo che Jazz si staccò dall’abbraccio, le si avvicinò anche Jake.
-Scusami Bells, sono stato uno stupido… è che… quando ti ho vista singhiozzare non ho capito più niente!- le confessò.
-Ragazzi sto bene… è solo che non vorrei mai veder litigare nessuno, in particolar modo voi due! E tu Jazz, non ti preoccupare, mi sono saputa difendere! Una bella ginocchiata nei suoi gioiellini gliel’ho tirata anch’io- e sorrise, facendo sorridere anche noi. -E ora vai di sopra a sistemarti Jake, ti lasciamo qualche biscotto per quando scendi- dichiarò. -Promesso!- scherzò per fargli passare la sua espressione perplessa.
-Ehi… e io?- protestò quello scimmione di mio fratello, sporgendo il labbro in fuori e incrociando le braccia al petto. Una risata generale si levò dalla cucina, mentre stringevo nuovamente la mia piccola tra le braccia. Che bambinone troppo cresciuto era!
-Sì, piccolo Emmett… lasciamo anche a te qualche biscotto…- gli assicurò con il sorriso, il capo posato sul mio petto.
Emm e Jake salirono al piano superiore con un sorriso più sereno, mentre Jasper, ancora scosso e intristito, si venne a sedere vicino a noi.
-Preparo una cioccolata calda da gustare con i biscotti…- affermò Rosalie, forse per avere le mani impegnate in qualcosa e togliersi dall’imbarazzo della situazione.
-Ti do una mano- le propose Bella, allontanandosi da me.
-Ehi, principessa… non prima di avermi dato un bacio…- mi lamentai. Lei si voltò con un gesto leggiadro e le sue labbra si posarono in modo attento e delicato sulle mie, evitando la parte dolorante e facendomi fremere. -Grazie, infermiera…- mormorai con un sorriso malizioso, spostandole una ciocca di capelli dietro l’orecchio, mentre il suo viso si colorì. Rose le lanciò un’occhiata divertita, poi venne raggiunta ai fornelli da Bella.
-Ti chiedo scusa Edward; ma quando stamattina a scuola ho intuito il perché ti fossi accanito così su Crowley, mi sono sentito morire. Ero sicuro che non fosse successo niente di… sì, insomma… di irreparabile; ma mi sono sentito preso in giro da voi. Capisci? Era proprio la sera in cui sono venuto in camera tua a parlarti e quindi ho pensato… cavoli me lo poteva anche dire, visto che proprio quella sera abbiamo instaurato un rapporto di amicizia più profondo…- si giustificò. Sorrisi, ripensando alla ramanzina di quella sera.
-Bé Jazz… vedi… in tutta onestà, quando sei venuto da me a minacciarmi di lasciare stare Bella, ti assicuro che quello successo con Crowley era l’ultima cosa a cui stessi pensando! E se vuoi sapere il perché… bè, avevo appena baciato tua sorella!- gli rivelai.
-Cosaaaaa?- urlò Rose, voltandosi e guardandomi stupita.  -Ma noi pensavamo… che voi due vi foste messi insieme al matrimonio!- continuò Rosalie, osservando Bella, che rideva divertita dalla sua espressione allibita.
-E’ vero!- si affrettò a ribadire la mia ragazza. -Però quella sera ci siamo dati il nostro primo bacio! Vedi, Edward era stato molto premuroso con me, dopo avermi riportata a casa… e mi aveva accompagnata in camera, per mettermi il ghiaccio sulla guancia, per evitare che si gonfiasse…- spiegò, ma si interruppe capendo di aver fatto una gaffe. Aveva detto troppo!
Il nostro sguardo si posò subito su Jasper, che in quel preciso istante aveva chiuso gli occhi, stringeva forte i pugni e cercava di fare dei respiri profondi, per calmarsi. Probabilmente si sentiva in colpa, tormentandosi per non essere stato accanto a sua sorella nel momento del bisogno.
Gli battei una mano sulla spalla in un gesto amichevole di conforto.
-Questo magari evitiamo di raccontarlo a papà stasera, ok, Bells? Della guancia intendo…- le consigliò il fratello. Bella, sorridente e felice per la ritrovata complicità, gli diede un grosso e schioccante bacio sulla guancia, facendolo gongolare.
-Dai continua…voglio sapere del bacio!- domandò curiosa Rosalie. Intanto il mio sguardo cadde su mia sorella, ancora seduta nella stessa posizione di quando era entrata in cucina,  con la stessa espressione concentrata sul pavimento di casa Swan. Avrei indagato molto presto sul perché del suo atteggiamento, che non mi convinceva per niente…
-Bè… Rose… mentre lui cercava di tenermi il ghiaccio sulla guancia, io non riuscivo a stare ferma, perché era troppo freddo…- io non riuscii a trattenermi e ridacchiai al ricordo dei suoi buffi e dolci lamenti da bambina capricciosa.
-Tu, Edward Cullen! Non osare nemmeno ridere di me dopo le scenate che hai fatto prima, quando ti stavo disinfettando il labbro!- mi sgridò… abbassai il capo mesto, come un bambino preso in castagna!
-Ora, se hai finito di sghignazzare, posso continuare?- mi chiese e io annuii, estremamente curioso di sentire la sua versione dei fatti di quella sera…
 -Bene… insomma… non stavo ferma e lui mi ha inchiodato con un bacio, in poche parole! E poi il vostro arrivo ci ha interrotto… così il nostro cavalier servente è stato tanto gentile da scappar via senza dirmi una parola! E nemmeno quando siete andati a letto, si è fatto rivedere… anzi mi ha passato un bigliettino sotto la porta per spiegarmi cosa avrei dovuto riferire a Jasper di quella sera!- mi accusò. Certo che detta così, non sembrava avessi fatto tanto una bella figura! Jasper mi guardò divertito, ridendo sguaiatamente e mi sentii in completo imbarazzo; così cercai di difendermi come meglio potevo, ristabilendo un minimo la verità dei fatti.
-E certo! Perché secondo te sarei dovuto tornare indietro e confessarti che quel bacio era stato il più bello della mia vita… ma che non avremmo mai potuto replicare, perché il pitbull qui vicino a me, che ora mi sta prendendo in giro a più non posso (ma che ti assicuro, quella sera invece era stato molto serio e minaccioso), mi aveva ordinato di starti a metri di distanza… e che se veramente ti volevo, avrei dovuto prima dimostrare di essere cambiato! Come minimo avresti aperto la finestra di camera tua e mi ci avresti spinto di sotto! Voi Swan fate veramente paura quando volete!- e scoppiammo tutti a ridere.
-Oddio ma siete stati romantici, però!- esclamò Rosalie; poi, come se avesse avuto un’illuminazione aggiunse: -Ecco perché il giorno dopo, spesso diventavi tutta rossa! Perché ripensavi al bacio con Edward!- e scoppiò ancora a ridere. Perfetto! Eravamo diventati la barzelletta della famiglia!
-Ok, ora sì che mi posso sotterrare dalla vergogna! Grazie Rosalie, tu sì che mi capisci!- si lagnò Bella, esagerando la sua lamentela.
-Ah… e non è finita!- aggiunsi io. -Il giorno del matrimonio, al mattino, mentre io e lei eravamo intenti a lavare le tazze, avrei tanto voluto confessarle che non  ritenevo il nostro bacio come tutti gli altri, anzi! Per me era stato speciale, e avrei desiderato farglielo sapere! Invece la signorina qui presente, senza neanche darmi il tempo di fiatare, si era messa a farfugliare tutto un monologo assurdo! Blaterando di come per lei non fosse successo niente, di come avesse bevuto quella sera (anche se io sapevo benissimo che non lo aveva fatto, perché non l’avevo persa d’occhio neanche un attimo)- rivelai, vedendo come Bella fosse sorpresa da quella mia confessione; -e sul fatto che fosse consapevole che a me piaceva baciare le ragazze… e che avendo visto io un’occasione, da bravo dongiovanni, non me la ero lasciata scappare! Figuratevi come ci sono rimasto io, incapace di dire mezza parola, perché naturalmente finito tutto quel bel discorso, in cui praticamente mi aveva confessato che mi vedeva come un maniaco pervertito e in cui mi aveva fatto capire che per lei era stato uno sbaglio, mi ha lasciato al lavello come un povero deficiente!-  mi lamentai, raccontando tutta la nostra storia. Gli altri ormai, compresi Jake ed Emmett che ci avevano raggiunti nel frattempo, se la ridevano di gusto e Bella, sorridente mi si avvicinò.
-Povero il mio cucciolotto… ti avevo dato ingiustamente del maniaco! Chissà come mi era venuta in mente quell’assurdità! Io proprio non me lo spiego!- mi canzonò, accarezzandomi i capelli come si liscia il pelo ad un cane a cui si fanno le coccole. Questo era troppo!
La presi per i fianchi e la attirai a me, facendole fare un casquè mozzafiato e guardandola negli occhi le sussurrai: -Ora te lo faccio vedere io come hanno fatto a venirti in mente certe assurde idee, piccola sfrontata!- e la baciai appassionatamente, forzando le sue labbra serrate con la mia lingua. Lei rispose immediatamente al mio affronto, schiudendo la bocca e lasciandomi invadere quella dolce cavità. Subito le nostre lingue si intrecciarono, in un gioco malizioso.
-Ok, basta basta! In cucina ci dobbiamo mangiare, per favore, contenetevi!- ci gridò Jasper, mentre tutti continuavano a ridere.
-Ehi, mi hai rubato la battuta!- si lagnò Emm.
Avevano ragione purtroppo… non era il momento, quello! La sollevai e la feci sedere in braccio a me; poi  iniziammo a goderci la merenda. Lanciai di nuovo uno sguardo a mia sorella e poi non riuscii più a trattenermi; era uno strazio vederla così addolorata.
-Ehi Alice, si può sapere cos’hai? Mi sembri strana…- le chiesi. Tutti alzarono gli occhi su di lei, tranne Jasper che continuava a inzuppare i suoi biscotti nella cioccolata.
-E’… che… mi sento in colpa per quello che è successo a scuola, Edward. Se non fossi arrivata con quel viscido di Tyler, non avresti mai fatto a botte con lui!- mi confessò, piena di vergogna. La mia piccola, dolce sorellina! Come al solito si preoccupava per gli altri e si dava colpe che non aveva proprio!
-Alice, non è colpa tua… tu non potevi saperlo- cercai di rassicurarla; ma un “Ah” di dissenso, proveniente da Jasper ci fece voltare verso di lui. Accidenti, ora erano cavoli amari! Sarebbe scoppiata la terza guerra mondiale… Avevo visto lo sguardo furioso di Jasper quando si era accorto della presenza di Alice abbracciata a Crowley in mensa… e ora quel suo intervento piccato, non era sfuggito a nessuno, men che meno a mia sorella.
Alice posò il suo sguardo infuocato su di lui e Jasper non abbassò il suo, anzi lo sostenne con altrettanta durezza. Ci fu un silenzio di tomba, nessuno respirava e tutti eravamo in attesa che la bomba scoppiasse da un momento all’altro.
Cercai di interrompere quel momento, per spezzare la tensione che si era creata.
-Dai Alice, non potevi sapere…- ma mia sorella mi interruppe.
-No, no, Edward… lascia parlare Jasper… visto che, a quanto pare, la pensa molto diversamente. Sentiamo cos’ha da dire il “signor perfettino” che non combina mai casini!- esclamò, sarcasticamente.
-Ah, io farei sempre casini? E tu? Tu invece “Miss so tutto io e comando tutti a bacchetta” non ne fai mai casini? Infatti… guarda un po’ oggi! Se non ti fossi comportata come una…- ma venne interrotto dalle urla furiose di Alice.
-Non ti azzardare nemmeno a dire quella parola, rivolgendoti a me! Brutto stronzo che non sei altro! Io mi sono sempre comportata bene…- urlò, ma di nuovo prese la parola Jasper, sovrastando la sua voce ormai distorta dalla rabbia.
-Eh sì infatti… ti comporti talmente bene che quando sei arrivata a scuola hai accettato di uscire con Mike Newton, un altro noto viscidone, per la cronaca! E poi, nemmeno qualche ora più tardi, arrivi abbracciata a quel porco di Crowley! Cos’è, domani vuoi chiuderti in qualche bagno con Eric… se vuoi ti faccio entrare nello spogliatoio dell’intera squadra di basket, così li trovi tutti lì in un colpo solo e ti risparmi la fatica di fare avanti indietro ogni sera con uno diverso!- le inveì, offendendola pesantemente.
Vidi Bella e Rosalie sbiancare e aprire la bocca meravigliate da quello che aveva appena pronunciato Jasper. Stavolta aveva proprio esagerato e io non avevo nessuna intenzione di fargliela passare liscia. Ma un’occhiata di Alice mi bloccò; fissai mia sorella, ma il suo sguardo era ritornato impassibile. Senza dire una parola uscì dalla cucina.
Ci guardammo tutti quanti attoniti e imbarazzati, mentre Jasper ritornò a sedersi e riprese a inzuppare i biscotti nella cioccolata ormai fredda, come se niente fosse. Mi veniva voglia di prenderlo a schiaffi, per il male e le crudeltà che aveva appena rivolto alla mia sorellina! Era la prima volta che non vedevo Alice replicare ad un’accusa del genere… non si era mai fatta mettere i piedi in testa da nessuno, e anche Emmett ora guardava Jazz dispiaciuto e arrabbiato per le parole dure che aveva sentito e che sapeva soprattutto che Alice non  meritava.
Bella mi guardò angosciata, e poi diede un’occhiata veloce oltre la porta a cui si accedeva alla lavanderia. Immediatamente un sorriso da cospiratrice aleggiò sul suo viso e si avvicinò a me, prendendomi per un braccio e trascinandomi lontano da Jasper. Ero confuso, non capivo cosa stesse accadendo; infine mi sussurrò: -Aspetta e vedrai…-. Dopo qualche secondo vidi rientrare Alice, che con uno scatto fulmineo si portò alle spalle di Jasper e gli rovesciò addosso un intero secchio d’acqua. Dall’urlo poderoso di Jasper e dai pochi schizzi che arrivarono fino a noi, potevo dedurre che si trattava di acqua veramente gelata!
E brava la mia sorellina! Scoppiammo tutti a ridere, mentre Jasper furioso fissava mia sorella, che aveva un’espressione impassibile.
Poi, come in una scena al rallentatore,  gli si avvicinò piano, attenta a non scivolare sull’infida umidità del pavimento; e con uno sguardo che, se avesse potuto, ero convinto lo avrebbe ucciso, gli sibilò: -Attento a te! Non darmi mai più della sgualdrina, Jasper! Che sia la prima e ultima volta, perché so diventare spietata se voglio… e non ti conviene avermi come nemica! Io, nella mia vita, mi sono sempre comportata con onestà e dignità; non ho niente da recriminarmi… cosa che non posso dire di te! Tu non sai niente di me! Io ho sofferto molto perché il mio ex mi ha tradito… nel modo più ignobile che ci possa essere! Inoltre, da ubriaco, mi ha quasi violentata, fermandosi per fortuna in tempo, prima che succedesse l’irreparabile… -Alle parole di mia sorella vidi Jasper irrigidirsi sempre più… impallidendo e iniziando a tremare all’ultima frase di Alice; immaginai che quella rivelazione lo avesse sconvolto…
-Quindi, scusami tanto se non sono riuscita subito a lasciarmi andare con te! Oh il povero Jasper è stato ferito! Povero, povero! Non sei l’unico ad essere devastato dalle ingiustizie della vita!- sibilò Alice. Jasper chinò lo sguardo colmo di vergogna, indurendo le labbra in una smorfia di intenso dolore e serrando i pugni. Se lo conoscevo bene, in quel momento si stava odiando con ogni fibra del proprio essere.
Mi dispiaceva per Alice, anche lei stava soffrendo in quegli istanti, ripercorrendo uno dei ricordi più strazianti della sua esistenza… ma ero convinto che le avrebbe fatto bene togliersi quel macigno anche con Jasper… era giusto che anche lui fosse a conoscenza del doloroso passato della mia folletta, dato che le aveva impedito per lungo tempo di fidarsi delle persone…
-Poi, dopo il modo in cui ti sei comportato, come una cretina ho continuato a giustificarti… a pensare che tu stessi soffrendo! E come una povera stupida mi sono sentita anche in colpa! Ora, invece, penso proprio di aver conosciuto il vero Jasper, quello capace solo di calpestare i sentimenti degli altri, pur di salvaguardare i suoi. Ma non ti preoccupare… d’ora in poi mi guarderò bene anche solo dal salutarti. Pensavo veramente che tu fossi un’altra persona… devo proprio farti un applauso perché eri quasi riuscito a ingannarmi, ma è bastato poco per smascherarti. Ah, un’ultima doverosa precisazione! Io non ho mai accettato di uscire con Mike Newton! Lui me l’ha chiesto e io gli ho risposto che non mi sembrava il caso; se poi con voi si è vantato del contrario, non preoccuparti che domani sistemo anche lui!  Quel verme di Tyler, invece, l’ho incontrato fuori in corridoio prima di entrare in mensa e mi ha abbracciata senza che avessi neanche il tempo di rendermi conto di cosa stesse facendo! Ma mi sembrava maleducato mandarlo via senza una buona ragione, quindi un po’ ho scherzato con lui… poi, quando ho visto che si prendeva un po’ troppa confidenza, con le buone gli stavo solo spiegando di mettere giù le zampe prima che gliele rompessi… in quel momento è intervenuto Edward, e così mi sono stizzita perché non riuscivo a capire il suo comportamento esagerato e fuori luogo. Questo te lo sto dicendo non perché siano affari tuoi… ma per farti capire come si può facilmente fraintendere una situazione all’apparenza molto semplice… cosa invece che non è successa a me, quando, la sera della festa, ti ho visto sul lettino con la Stanley! Eh già, c’era poco da fraintendere in quel caso… era chiaro a tutti quello che stavate facendo! E tutto questo dopo avermi dichiarato il tuo amore! Eh sì, proprio un grande, puro amore! Per la prima volta in vita mia, devo ringraziare Josh per avermi fatto soffrire così tanto! Sì, perché ho imparato dagli errori commessi… almeno adesso non sono caduta nella tua vile trappola, fidandomi di te! Mi fai letteralmente schifo!- e detto questo, ad un Jasper che mano a mano che Alice parlava, diventava sempre più devastato, se ne andò di sopra, seguita da Bella e Rosalie.
Emmett, invece, si riscosse dal torpore in cui eravamo caduti tutti, e corse in lavanderia a prendere l’occorrente per asciugare il pavimento disastrato.
Jake ed io, invece, fissavamo Jasper che si era appoggiato al ripiano della cucina completamente sconvolto dalle rivelazioni, ma soprattutto dall’odio, di mia sorella.
Ormai qualsiasi speranza di riconciliazione era andata in frantumi, e potevo percepire la frustrazione e il dolore di Jasper. Se il giorno prima pensavo che la settimana sarebbe stata dura, ora mi sembrava un’enorme montagna insormontabile e insuperabile. Come avremmo fatto a gestire il dolore di entrambi? E soprattutto come avrebbe reagito Jasper, a questa ulteriore situazione? Ero veramente preoccupato per loro.
-Vado a farmi una doccia calda e a cambiarmi. Non so se scenderò per cena, lo dite voi a Esme e a papà?- ci chiese.
-No, Jasper, noi non diremo niente perché tu scenderai con noi a cena. E lo farai per sostenere tua sorella con tuo padre, stasera, mettendo da parte per un momento il tuo dolore… mi sembra che di casini ne hai già fatti abbastanza! Te l’ho già detto prima che hai un caratteraccio e se ora sei in questa situazione devi  solo ringraziare la tua linguaccia. Anche se Alice avesse accettato l’invito di Mike, non meritava quelle parole… e tu lo sai benissimo. Non puoi farti gestire la vita dalla rabbia e dalla gelosia- lo rimproverò duramente Jacob. Ero basito soprattutto per il fatto che Jasper acconsentì a cenare con noi e non inveì con il suo amico per quello che gli aveva appena detto.
Appena rimasti soli, aiutammo Emmett a pulire e poi decidemmo di fare una partita alla Wii, intanto le ragazze ne avrebbero avuto per un bel po’ da parlare.



ANTEPRIMA CAPITOLO 49

Pov Alice

Ero meravigliata… e disgustata! Ma come?! Ora tutti lo difendevano? Cos’era, una congiura? O un orrendo incubo? Non potevo crederci! Ancora una volta tradita da quelle che ritenevo essere le mie migliori amiche, quasi sorelle! Ma quando avrei imparato a non fidarmi più di nessuno? Quando avrei imparato la lezione?
-Mpf! Come ho fatto a pensare di fidarmi di voi?! False! Ipocrite! Era logico che vi sareste schierate dalla sua parte! Mi fate schifo!- sputai fuori, avvelenata come non mai.


Alcune fiction ancora in corso che meritano di essere seguite!

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