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Autore: Joy    25/02/2011    6 recensioni
Anche un Originario, di tanto in tanto, merita un momento di svago.
[Damon/Elijah]
Post 2x14.
Secondo e terzo capitolo per il "The Vampire Geometry Fest".
Genere: Erotico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Damon Salvatore, Elijah
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno
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ORIGINARIO SVAGO

                                                                                                                                                                                   A Gweiddi at Ecate, semplicemente.

 

 

 

ORIGINARIO SVAGO

 

 

-Ragazzino ingrato.-

Elijah mandò giù un sorso di whisky e facendo schioccare la lingua, posò il bicchiere sul tavolino di marmo.

L’odore di sangue imbrattava l’aria.

Respirò profondamente, abbandonandosi contro lo schienale della poltrona.

Paura.

Arricciò il naso, con una smorfia di disgusto.

-Per un attimo ho sperato che tu fossi diverso da quelle inutili creature che tremano alla mia sola vista.- accavallò le gambe. – E per le quali l’immortalità è decisamente uno spreco.-

Damon Salvatore, chino sul tappeto insanguinato, ruggì contro il suo interlocutore una risposta poco garbata.

Quello posò il gomito sul bracciolo, la mano sotto il mento e lo scrutò con interesse.

-Rabbia.- commentò compiaciuto. –Molto più ragionevole.-

Poi s’inginocchiò al suo fianco e finalmente lo liberò dal collare. –Va meglio, adesso?-

Il ragazzo sbuffò, si sollevò da terra faticosamente e si lasciò cadere esausto sul divano; le catene che tintinnavano sinistramente, ancora avvolte ai suoi piedi.

-Ti piace fare l’eroe, non è così?- disse infine. E la sua voce, resa roca dalle ferite, non bastò a coprire il tono sprezzante.

L’altro scrollò le spalle con noncuranza. –Salvaguardo semplicemente i miei interessi.-

-Non ne dubito…- commentò Damon dolorosamente, portandosi una mano alla gola martoriata.

L’emorragia non si era ancora fermata, segno che la verbena era ancora in circolo.

Dalle labbra gli sfuggì, suo malgrado, un soffio dolente.

Elijah sollevò gli occhi al soffitto, vagamente infastidito.

Al secondo rantolo sospirò, poi rassegnato si  avvicinò al ragazzo, chetò sul nascere le sue proteste e con gesti misurati, esaminò i danni lasciati dal collare.

Si ritenne oltremodo magnanimo, estraendo una scheggia di legno dalla ferita e tamponandola poi con il  proprio fazzoletto, ma quel ragazzino ingrato gli scoccò un’occhiata torva.

-Saresti così gentile da versarmi anche da bere?- ebbe il coraggio di chiedergli, premendo la stoffa sul collo sanguinante. –Ho qualche difficoltà a muovermi liberamente.- e accennò alle pesanti catene che limitavano ogni suo movimento.

Il vampiro orginario lo fissò divertito, riempì un bicchiere panciuto fino all’orlo e lo posò sul tavolino più vicino a lui.

Continuò ad osservarlo anche mentre beveva. Le ferite cominciavano a migliorare…

-Ti serve altro, ragazzo?- domandò poi, con tono di scherno.

Damon sbuffò e distese le labbra in un ghigno mascherato da sorriso.

-Magari, queste catene…- cantilenò.

-Oh, no.-

Questa volta Elijah rise apertamente. –Quelle restano lì.- e si deliziò dell’espressione guardinga che comparve sul suo volto.

Poi si chinò su di lui, aspirò profondamente, e avvicinò le labbra al suo orecchio.

-Così sarà molto più divertente.- sibilò.

 

***

 

Damon si portò la sigaretta alle labbra e aspirò profondamente.

-Per essere un Antico, hai dei desideri piuttosto moderni.-

-Mi piace tenermi al passo coi tempi.- lo informò quello, e distese le gambe sul tappeto cosparso di cuscini. -… In alcuni ambiti.- aggiunse dopo un istante, rifiutando con un cenno la sigaretta che l’altro gli porgeva.

Il ragazzo, per tutta risposta, gli soffiò contro senza tante cerimonie, una nuvoletta di fumo.

-Coloro che furono umani quando lo ero anch’io, non erano soliti inalare foglie di tabacco bruciate.- commentò, con poco velata superiorità.

-Coloro che furono umani quando lo eri te, l’avevano inventata la ruota?- se ne uscì Damon Salvatore.

L’altro ghignò pericolosamente.

-Provi soddisfazione ad essere sempre così sfrontato?- domandò poi, versandosi elegantemente da bere.

-Oh per favore!- sbottò Damon. –A te piace che io lo sia.-

 Elijah scrollò le spalle. –Te lo concedo.- rispose semplicemente, sorseggiando il contenuto del bicchiere.

Il ragazzo gli lanciò un’occhiata feroce, ma rimase in silenzio. Spense con disinvoltura la sigaretta sul pavimento e si stirò pigramente.

-Potresti togliermi queste catene, adesso?- domandò poi, senza mitigare in alcun modo il tono sarcastico.

Quello si alzò, si rivestì con calma e prima di andarsene tranciò gli anelli di ferro, lasciando che si ammucchiassero sul pavimento con rumore tintinnante. –Tornerò domani notte.- disse infine.

Damon si alzò, finalmente sgravato dal peso attorno ai suoi piedi e gli si parò davanti.

-Lascia che ti dica una cosa, Signor Vampiro Originario.- proruppe. –Quello che è successo stanotte non si ripeterà.-

Elijah sorrise malefico.

-Ricordi che posso soggiogarti quando voglio, ragazzino?-

Damon lo afferrò per il collo. –Non lo farai.- ringhiò minaccioso.

L’uomo levò gli occhi al cielo e con più pazienza di quanta disponesse si liberò dalla presa.

-No.- gli concesse, tuttavia. –Non ti soggiogherò.- poi posò la mano sulla maniglia e aprì la porta.

-Ma solo perché non è necessario.- e piegò le labbra in un sorriso sghembo.

 

FINE.

 

 

* Angolino dell’autrice *

 

Damon e Elijah nelle mani di Joy. ^_^

 

Scene scartate:

 

1.

-Lascia che ti dica una cosa, Signor Vampiro Originario.- proruppe. –Quello che è successo stanot… Andiamo, ragazzi! Non posso dirlo. Tutti penseranno che abbiamo fatto sesso davvero! 0_0-

-STOOOP!-

 

2.

-No.- gli concesse, tuttavia. –Non ti soggiogherò.- poi posò la mano sulla maniglia e aprì la porta. -Ma solo perché non è necessario.- e sorrise accattivante.

-STOOOP!-

-Ma così sono più figo! -_é -

 

3.

-Ricordi che posso soggiogarti quando voglio, ragazzino?-

Damon lo afferrò per il cavallo dei calzoni. -Ti stacco le palle se ci provi!- ringhiò minaccioso.

-STOOOP!-

 

4.

-Ehm… Cosa significa esattamente che Elijah passa sensualmente una mano tra i suoi folti e rigogliosi capelli e augura a Gweiddi at Ecate un Buon Compleanno o_0?!-

-FALLA E BASTA. AZIONE!-

 

-…E Buon compleanno a Gweiddi at Ecate!- concluse Elijah passando sensualmente una mano tra i suoi folti e rigogliosi capelli. –Perché noi valiamo. -_^!-

 

* Fine angolino dell’autrice *

 

 

Un bacio, Ecate.

 

Joy s’inchina e saluta.

  
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