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Autore: SPWinchester    15/03/2011    5 recensioni
La segreteria telefonica scattò di nuovo, Sam si passò la mano tra i capelli stringendo il cellulare, frustrato.
-Castiel! Maledizione! Dove diavolo sei? E' successo un casino...siamo al Delbourne Hospital...Dean...Dean sta...-
Genere: Introspettivo, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Castiel, Dean Winchester, Sam Winchester
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'The Touch of Angel Wings'
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Premessa : Dean e Castiel sono già una coppia felice *__*
Fine premessa!

Buona lettura ^^





Non era un lavoro facile, non era mai una passeggiata.
Tutti lo sapevano, bastava una distrazione, un minimo errore, un calcolo sbagliato e tutto sarebbe finito.


La segreteria telefonica scattò di nuovo, Sam si passò la mano tra i capelli, stringendo il cellulare, completamente frustrato.
-Castiel! Maledizione! Dove diavolo sei? E' successo un casino...siamo al Delbourne Hospital...Dean...Dean sta...- riattaccò velocemente il telefono, chiamando il medico che stava entrando nella stanza.
-Come sta?- domandò preoccupato, socchiudendo la porta.
-La scarica elettrica gli ha provocato un infarto. Il cuore è molto danneggiato-
-Ma...starà bene?-
Il dottore strinse leggermente la cartella medica del fratello tra le mani -Abbiamo fatto il possibile....possiamo solo alleviargli il dolore...mi dispiace ma gli rimarranno massimo due settimane...forse un mese- concluse con tono grave.
Sam guardò la mano e si scostò dal tocco facendo qualche passo indietro -Cosa?! No, no aspetti...dovrà pur esserci una soluzione, diamine lei è un medico faccia qualcosa!- disse furioso.
-Ha ragione, io sono un medico...ma non faccio miracoli...mi dispiace davvero tantissimo- inspirò profondamente e continuò -Credo che sia il caso che parli lei con suo fratello-
Sam annuì impercettibilmente, aprì la porta che cigolò e cercò di rilassarsi; si sedette sulla scomoda sedia che aveva trovato vicino al letto, intrecciò le mani e le poggiò sulle gambe.
Nella stanza la luce filtrava debolmente dalle tende panna della finestra al lato del letto e vi era un aria pesante, quasi opprimente, l'odore dei medicinale era fastidioso e insistente.
Il tempo era scandito dal suono degli apparecchi e dalla goccia della flebo,attaccata al suo braccio destro.
I suoi occhi verdi erano spenti, fissi a guardare distrattamente i programmi che si susseguivano.
Non l'aveva mai visto così debole, così fragile -Hai sete?- domandò, trattenendo le lacrime.
Dean alzò il telecomando, che puntò verso la piccola televisione appesa alla parete bianca di fronte al suo letto, e cambiò il canale alla ricerca di un programma decente -...Non hai altro da fare che stare qui?- gli rispose scontroso, girò il volto e sorrise leggermente -Allora...quanto?- domandò diretto.
Sam sgranò gli occhi e il tono della voce risultò più agitato di quanto volesse -Quanto cosa? Non dire stronzate, non ti lascio morire...troverò una soluzione, Castiel saprà sicuramente cosa fare...- si bloccò, sentendo il fratello ridere -Cosa..perché ridi?-
-Sammy...sappiamo che può succedere, è il nostro lavoro. La mia corsa finisce qui! Basta con i giochetti!- rivolse di nuovo lo sguardo al televisore e strinse, senza farlo notare, il telecomando con tutta la forza che gli era rimasta.
Sam scattò in piedi facendo cadere la sedia all'indietro e, prima che potesse obiettare, sentì una presenza nella stanza che lo costrinse a voltarsi.
Castiel era in piedi, davanti alla porta, che guardava confuso il letto su cui era sdraiato il cacciatore, il respiro accelerò sensibilmente e mosse qualche passo incerto verso di lui.
Sam si mosse più velocemente e lo portò all'esterno della stanza, tirandolo per il braccio.
-Come...sta?- domandò titubante l'angelo quando si ritrovò nel corridoio.
-Non bene, il medico gli ha dato massimo due settimane. Su, fai qualcosa! Guariscilo!- rispose veloce, guardandolo speranzoso.
Castiel si guardò le mani che strinse a pugni -Io...non posso. Non sono in grado di farlo- alzò il viso e Sam, in quei profondi occhi blu, gli lesse dolore e terrore.
Terrore che la persona che amava con tutto se stesso morisse senza che lui potesse fare nulla.
Sam si passò le mani tra i capelli -Torno in albergo, faccio delle telefonate e delle ricerche...troveremo qualcosa- lo guardò deciso scuotendogli le spalle -Non lo lasceremo morire- rientrò nella stanza, prese il giubbino ed uscì salutando il fratello frettolosamente -Tu resta con lui ok?-
Castiel si appoggiò al muro e lo guardò completamente assente, Sam gli si avvicinò e lo scosse di nuovo -Castiel non accadrà! Lui non morirà!-
L'angelo alzò il viso ed incrociò lo sguardo speranzoso e deciso del cacciatore -Per la prima volta...Non so cosa fare-
-Te lo dico io cosa devi fare...vai da Dean, rassicuralo, fagli capire che noi non ci arrenderemo davanti a nulla e che tutto si risolverà. Fagli sentire la tua presenza...a lui andrà più che bene ok?- disse veloce, infilando il giubbino.
Castiel annuì di nuovo e si diresse nella stanza, rialzò la sedia e si sedette.
Dean gli sorrise dolcemente -Ehi...ti sei addirittura scomodato a venire?- disse ironico spegnendo la televisione.
Avrebbe voluto sorridergli ma l'unica cosa che riusciva a pensare è a come avrebbe fatto se davvero lui fosse morto, se davvero l'avesse lasciato solo.
-Sono stato meglio lo so...ma sono ancora bellissimo eh?- continuò sarcastico.
-Sam è andato a casa a cercare qualcuno che ti possa aiutare- disse senza guardarlo.
Dean si soffermò a fissare il soffitto bianco e tornò serio -Niente bibidi bobidi questa volta eh?-
Castiel alzò il viso di scatto senza sapere cosa dire o fare ed il tempo iniziò a volare, facendo giungere la sera.
Dean si addormentò troppo stanco e troppo debole mentre lui rimase seduto su quella scomoda sedia a fissare il petto che si alzava e abbassava debolmente il petto seguendo il ritmo del suo respiro.

Era normale che si ferisse, che fosse spesso in pericolo, erano i rischi del suo lavoro.
Ma quando aveva bisogno d'aiuto, quando era in difficoltà, in pericolo, lui era sempre corso, l'aveva sempre aiutato.
Perché quella volta era diverso?
Perché non sapeva che cosa fare?
Il fatto che lui stesse bene, qualunque cosa accadesse, era un dato scontato per lui.
Allora come era potuta accadere?


Intanto il tempo passava, volava senza che lui si sentisse efficace, utile; non era capace di dire le parole adatte per farlo sentire meglio, era solo capace di restare lì, immobile, a fissarlo scivolare via dalle sue mani.
Il tempo scorreva e tutto quello che lui cercava, che lui voleva, era altro tempo.
Era l'ottava sera consecutiva che passava lì al suo capezzale mentre Sam, rinchiuso nella stanza d'albergo con il telefono in mano, rigirava l'intero mondo per trovare una qualunque soluzione.
Guardò il cielo oltre la finestra della stanza e chiuse gli occhi concentrandosi.
-Aiutalo...Fa qualcosa! Non farlo morire! Ti prego...ti scongiuro...rinuncio a tutto, alla mia Grazia, alle mie ali, alla mia vita...rinuncio a tutto per lui...ma salvalo ti prego- sussurrò alle stelle.
Sentì distrattamente la voce debole di Dean e si voltò a guardarlo, oramai aveva perso i suoi lineamenti, il suo corpo era logorato -Che succede? Dormi...è tardi- disse premuroso accostandosi al letto.
Notò che Dean stava cercando di alzarsi così gli si avvicinò e lo aiutò; avvertì una leggera pressione alla sua mano e quando incrociò i suoi occhi verdi cercò di sorridere.
-Lasciatemi andare...è inutile...- disse in un soffio.
L'angelo si scostò dal tocco per prendergli il viso tra le mani, imponendo al suo corpo di smettere di tremare -Non dire cretinate! Non voglio sentirti dire queste cose...andrà tutto bene mi hai sentito?- disse deciso.
-Non ho paura...non ho rimpianti...ho conosciuto te...- spostò la mano sul trench beige, toccando il punto in cui si trovava il cuore dell'angelo, e chiuse gli occhi rimanendo in silenzio a godersi quei dolci battiti veloci -Sto bene e sarò con te per sempre...- riaprì gli occhi, strinse la cravatta e lo tirò verso di se catturandogli le labbra, una lacrima, che era scesa lenta sul suo viso, era stata rinchiusa tra le loro labbra rendendo il bacio dolce e salato allo stesso tempo.
-Dean...ti prego...io ti amo...non chiedermi questo...- disse Castiel con la voce rotta dal pianto; quel dolore così forte che gli stava spezzando il respiro non voleva cessare.
Dean continuò il bacio zittendolo e gli passò una mano dietro la nuca tirandolo di più verso di se.
-L'amore non finisce con la morte- sussurrò alle sue labbra.

Un lampo squarcia la notte, l'angelo alza lo sguardo e la prima goccia gli colpisce il viso, il pianto furente del cielo copre quelle lacrime amare che rigano il suo viso.
Il suo urlo rompe il silenzio; con tutta la forza che ha in corpo ed usando tutto l'ossigeno che ha nei polmoni, impreca contro qualcuno che non è più sicuro ci sia davvero.
La pioggia ripulisce tutto, anche le macchie più resistenti.
Così rimane lì immobile aspettando solo che il temporale passi e sperando che tutto ritorni come prima, che si sistemi quello che si è rotto, che venga portato via il dolore ed il senso di vuoto che sta provando.
Ma, in fondo al suo cuore, sa che alcune macchie diventano così indelebili che niente può cancellarle.









~~~~~~ • L'angolo di ShiroHime • ~~~~~~
Premetto che non so davvero per quale motivo ho scritto questa storia, davvero!!
Piccola precisazione :
La scena del cuore è stata presa dalla prima stagione, almeno spero di ricordare bene....comunque l'ho rivista in un video e per come era piccolo
Sam presumo di avere ragione. L'ho totalmente cambiata portandola avanti nel tempo, quinta stagione più o meno dato che Castiel non è in grado di curarlo.
Ora vi starete chiedendo (forse no però XD)
perchè invece di scrivere questa One-shot, che ti potevi liberamente risparmiare, non aggiorni Swept Away oppure Far side of the Moon??
La verità è che avevo scritti il capitolo della prima ma ero così depressa stasera che l' ho cancellato
perché non mi piaceva per niente ç__ç
Oggi è una di quelle
giornate da dimenticare e così, nella mia testolina, l'unica ispirazione che avevo era una storia triste e depressa!!
Mi dispiace! U__U
Spero che comunque vi piaccia almeno un
e non la reputiate proprio da buttare^^
Ringrazio chiunque la inserisca tra le preferite, le ricordate, chi commenterà e chi non farà niente di tutte queste cose ma se ne
imbatterà semplicemente un giorno e perderà il suo tempo (prezioso) a leggerla (e recensire magari)^^
:3
   
 
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