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Autore: IsaMarie    24/03/2011    14 recensioni
Bella e Jasper sono i gemelli Swan che vivono con il padre Charlie e la cugina Rosalie a Forks. Le loro vite si intrecceranno con i ragazzi Cullen: Edward, Alice e Emmett.
(Scritta con sara_cullen)
Genere: Commedia, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Edward Cullen, Isabella Swan, Un po' tutti | Coppie: Alice/Jasper, Bella/Edward, Emmett/Rosalie, Jacob/Leah
Note: AU, Lemon, OOC | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun libro/film
Capitoli:
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CAP. 82 EFP Buongiorno ragazze!
Nello scorso capitolo avete visto finalmente il gentleman Edward Cullen, togliersi i guanti di velluto, che di solito indossa con le ragazze, e sistemare una volta per tutte le oche giulive. Tranquille che non daranno più problemi! Almeno per un bel po'!
Ora si va a ballare! Vi abbiamo sentite un po' preoccupate per lo spoiler!
Bè, la nostra BellaSfighella (come la chiamano alcune di voi!) attira i casini come una calamita! Ma tranquille: non è niente di grave.
Un bacione a tutte e grazie infinite di continuare a seguirci e a commentarci! Sono proprio le vostre recensioni che ci danno la carica a mantenere questo ritmo, anche se a volte con i nostri numerosi impegni, facciamo un po' di fatica.
BUONA LETTURA DA MANU E SARA!


Come sempre per chi può, consigliamo la versione non censurata!

CAPITOLO 82 rating rosso!


CAPITOLO 82

Fuoco



Pov Bella

Eravamo appena arrivati al New Moon. Era veramente pieno quella sera: la pista era stracolma di ragazzi accalcati, tutti i divanetti e i tavoli occupati (a parte il nostro prenotato per fortuna!) e il mitico D.J. Seth era nella sua postazione, che stava facendo divertire tutti. Sam ci venne immediatamente incontro, avvertito del nostro arrivo probabilmente da qualcuno del personale.
-Ciao, ragazzi! E’ da un po’ che mi date buca, voialtri! Questa non ve la perdono!- esclamò col sorriso ma rimproverandoci la nostra lunga assenza. Effettivamente era dalla famosa sera di Tyler che non mettevamo piede al suo fantastico locale…
-Wow ragazze! Siete delle fate: stasera farete strage di cuori, garantito!- si complimentò, ridendo e guadagnandosi un’occhiataccia truce da parte dei nostri ragazzi, che si erano immediatamente irrigiditi a quelle parole.
-Ehi maschietti, calmate gli ardori! Niente risse, mi raccomando! Altrimenti per ripagarmi i danni vi faccio lavare i bicchieri a vita!- li redarguì, facendo scoppiare a ridere noi ragazze.
-Bella! Tu sei uno splendore da togliere il fiato, piccola!- esclamò, abbracciandomi forte; -Edward, mi raccomando, tienila d’occhio stasera, perché ci sono parecchi universitari in giro! E la tua ragazza, vestita così, non ha di certo l’aria della liceale… anzi a dire il vero, voi giovanotti dovreste tenere sotto stretta sorveglianza tutte quante le vostre donzelle!- aggiunse, buttando benzina sul fuoco.
-Se osano solo sfiorarla dovranno passare sul mio cadavere!- ruggì Edward, arpionandomi la vita e stringendomi al suo fianco, in una morsa possessiva. Sorrisi compiaciuta: quando faceva il geloso mi piaceva da impazzire!
-E pure sul mio! Il primo che ti guarda un po’ troppo insistentemente è un uomo morto!- si aggiunse Jazz, guardando famelico la sua Alice, che in risposta lo baciò immediatamente. Sentii anche Jake ed Emm borbottare qualche generico insulto alla fauna maschile presente e stringere in modo prepotente le loro ragazze dallo sguardo rapito e sognante.
-Ci sei mancata al falò di ieri sera, Bells! Qualche uccellino mi ha rivelato che hai fatto fuoco e fiamme pur di riuscire a venire… almeno a gareggiare!- mi schernì Sam. Accidenti, il solito Jake con la lingua troppo lunga! Che pettegolo! Altro che noi donne! Gli lanciai un’occhiataccia e lui scoppiò a ridere.
-Sarà meglio che non ti azzardi nemmeno a dire una parola, perché mi sembra che tu sia ancora in debito di un bel predicozzo! Quindi, siamo pari signorina Swan!- mi redarguì, con tono saccente. Mi zittii all’istante: tutto pur di scampare alle pallose ramanzine del professor Black!
-Bé… abbiamo trovato un modo decisamente ottimo per occupare la serata, credimi amico…- non riuscì a trattenersi Edward con un sogghigno trionfante, guadagnandosi una bella gomitata nel fianco da parte della sottoscritta e un’occhiataccia truce da Sam. Si era ammattito? Non aveva idea di quanto quest’ultimo fosse geloso... mi considerava sempre la sua piccola Bells.
-Bè, che ho detto?! Siete voi che siete maliziosi!- si giustificò, facendo scoppiare a ridere tutti.
-Sai, Maya ci è rimasta malissimo che tu non sia venuta!- disse Sam cambiando argomento. -Tuo padre ha cercato di spiegarle che l’ha fatto solo per il tuo bene, perché eri malata… ma lei gli urlato contro: “Sei uno butto zio cattivissimo, non ti voio pù bene!”. Alla fine Esme è riuscita a farla calmare e ha fatto pace anche con Charlie- mi spiegò, facendomi ridere all’idea di mio padre sgridato e messo sull’attenti da quell’adorabile bambina.
-Lo so,  Sam! Oggi le ho telefonato, e le ho promesso che ad Halloween passerò tutto il pomeriggio con lei e l’accompagnerò in giro tra le case per dolcetto o scherzetto e per fare incetta di caramelle e dolci. Così ho messo subito a tacere il suo piagnucolio- risposi, sorridendo al ricordo del suo entusiasmo alla mia proposta. Sam mi abbracciò di slancio, felice per la sua figlioletta.
-Meno male! Ti adoro,Bells! Immaginavo già di doverla accompagnare per tutte le case di La Push più e più volte… Emily mi aveva già appioppato l’incombenza per poter restare a casa a cucinare biscotti e poi ricevere i bimbi che busseranno da noi; e tu sai benissimo quanto possa essere instancabile quel piccolo demonietto… Mi hai salvato! Grazie! Dai, ragazzi, andate a sedervi che vi porto da bere, il primo giro lo offro io! Tutto rigorosamente analcolico, naturalmente!- esclamò Sam strizzandoci l’occhiolino.
-Ehi! Io non sono mica minorenne!- si lamentò Jake.
-No, campione… ma devi guidare… non vorrai far mica guidare la mia cuginetta al ritorno, vero?! Impara un po’ a fare il gentiluomo, che non ti farebbe male!- lo minacciò, sovrastandolo. Facevano impressione: due montagne,una vicino all’altra…
-Ok, analcolico anche per me- rispose mogio, Jake, arrendendosi. Ci andammo ad accomodare, mentre Edward non si scollava dal mio fianco.
-Stasera sarò la tua seconda pelle, piccola! Non tollererò nessun viscidone a meno di mezzo metro dal tuo favoloso corpo! Ma tu non avresti potuto indossare un paio di jeans per facilitarmi il compito?!- mi sgridò, con tono serioso. Scoppiai a ridere per quella sua reazione da perfetto geloso.
-Starai scherzando, vero? Non che mi dispiaccia averti addosso tutto il tempo, ma vorrei anche ballare. E poi mi sono agghindata così solo per te! Mettila così, amore: gli altri potranno anche guardare, ma tu sei l’unico al mondo che può toccarmi tutta!- cercai di calmarlo con un sorriso rassicurante.
Mi fissò intensamente, tanto da farmi tremare le gambe. Dio, quanto avrei voluto le sue mani su tutto il mio corpo! Dalla sera precedente non riuscivo a pensare ad altro, se non i nostri corpi nudi, ansanti ed uniti a fare l’amore… e avevo l’impressione che per lui fosse la stessa cosa!
In auto, durante il tragitto per arrivare al locale, aveva faticato non poco a concentrarsi sulla strada. Avevamo chiacchierato tutto il tempo, ma avevo sentito il suo sguardo infuocato sulle mie gambe scoperte e la sua mano si era ancorata alla mia coscia, lasciando lievi carezze che erano state in grado di surriscaldarmi completamente. Fosse stato per me, io e quel dio greco al New Moon non ci avremmo nemmeno messo piede! Ci saremmo potuti tranquillamente addentrare in una delle tante stradine all’interno del bosco e lasciarci andare alla passione più sfrenata… Ma avevo cercato di comportarmi come una persona matura, e non come una ragazzina in preda agli ormoni, e avevo cercato di porre un freno alle sue carezze, sempre più audaci: non avrei potuto arrivare al locale con abito sgualcito e acconciatura completamente sconvolta! Se ne sarebbero accorti tutti e non ci avrebbero dato tregua con le poco originali battutine.
Pazienza, Bella!, mi ero imposta. Il giorno successivo avremmo avuto casa libera, tutta per noi, e non penso che le altre coppie presenti avrebbero voluto passare il tempo tutti insieme! Qualcosa mi diceva che saremmo stati tutti impegnati nella stessa piacevole attività, anche se in stanze diverse e ben insonorizzate!
Sam tornò con le nostre ordinazioni insieme a una delle cameriere, per portarci da bere e si fermò un po’ a chiacchierare con noi.
-Allora, ragazzi! Che intenzioni avete per la sera di Halloween? Il solito ballo noioso a scuola?- domandò con uno scintillio negli occhi scuri.
-Perché? Hai qualcos’altro in mente?- gli chiese speranzoso Jasper. Mio fratello aveva sempre odiato le feste nella palestra della scuola; e infatti dopo nemmeno mezz’ora spariva e si rintanava da qualche parte con la sciacquetta di turno. Quest’anno sarebbe stato diverso anche per lui, e avrebbe dovuto rimanere in compagnia con noi fino all’ultimo. Ero certa che stesse già cercando una via di fuga per sgattaiolare dalla festa e fare in modo di restare da solo con Alice…
-Bè, ragazzi… ho avuto molte richieste per programmare qui una festa in maschera… soprattutto da parte degli universitari. Così ho deciso di organizzarla, e insieme a Seth ho pensato ad una gara di ballo, con sorteggio delle coppie, giusto per dare un pizzico di pepe alla serata. Che ne dite?! Siete dei nostri?!- ci propose. Tutte noi ragazze urlammo, immediatamente entusiaste per la stupenda idea. Fantastico, lui e Seth non potevano avere trovata migliore! Anche i maschietti sembravano apprezzare la proposta e così accettammo con gioia. L’unica pecca (che avrebbe potuto togliere felicità alla serata) era il sorteggio del compagno di ballo; ma se quel compito fosse toccato a Seth, visto che era l’organizzatore, magari ci avrebbe concesso qualche piccolo aggiustamento! Sam si appuntò il numero dei partecipanti, aggiungendo anche Ben e Angela che eravamo certi avrebbero accettato, pur di non restare a scuola anche loro; e poi tornò a occuparsi del suo locale.
-Che figata la gara di ballo! Domani potremmo vederci per decidere quali costumi affittare!- propose Leah tutta elettrizzata.
-No, no! Domani non possiamo assolutamente!!- intervenne Emmett, ponendo un freno ai programmi della nostra ignara amica. Ovviamente anche l’orso era strafelice di avere casa libera e non voleva essere disturbato…
Leah e Jake ci guardarono straniti, perché ognuno di noi aveva dato immediatamente ragione a Emmett, adducendo improrogabili impegni… cosa alquanto strana.
Tutti noi ci guardammo imbarazzati e poi scoppiammo a ridere; decidemmo di svelare loro l’oscuro mistero…
-Vedete, visto che domani papà e Esme saranno tutto il giorno a Seattle, fino a sera inoltrata… bè, sapete com’è… vorremmo, sì… insomma… goderci la casa…- spiegò mio fratello, leggermente impacciato. Oddio che stranezza: non l’avevo mai visto imbarazzato e mi faceva morire dal ridere! Lui, il grande latin lover di Forks, che non riusciva a dire che aveva intenzione di fare sesso tutto il giorno con la sua ragazza… che puccioso, il mio fratellone! Di slancio mi buttai addosso a lui, abbracciandolo forte.
-Cazzo! Bella!- mi urlò Edward. Alzai gli occhi esasperata.
-Edward… sei impazzito?! Guarda che è mio fratello! Cos’è, sei geloso anche di lui, ora?- lo rimproverai allibita. Ok, la gelosia, ma fino a un certo punto!
-Uff, certo che no! Ma vedi di abbassare quel misero francobollo che hai al posto della gonna, perché quei due coglioni che ti stanno fissando in modo famelico da un quarto d’ora, per quanto mi riguarda, stanno rischiando di finire in traumatologia!- ringhiò con i pugni chiusi, seriamente incazzato.
Tutti ci voltammo a guardare nella direzione dei due lumaconi, che imbarazzati dall’attenzione della nostra compagnia, per fortuna se ne andarono all’istante. Io mi risistemai il vestitino, che nello slancio si era alzato veramente troppo; e vidi Edward rilassarsi immediatamente. Osservai Alice, che mi sorrise e mi schiacciò l’occhiolino, soddisfatta. L’aveva detto che con questo vestito avrei fatto uscire di testa il suo fratellone! Non sbagliava un colpo! Alice Cullen, un nome, una garanzia! Ricambiai il sorriso, compiaciuta dalla reazione del mio ragazzo.
-Ehi, pazza di una Swan! A cosa devo tutto questo affetto?- mi chiese sospettoso Jazz.
-Fratello ingrato! Ora non posso nemmeno più farti due coccole, senza avere per forza un secondo fine?- lo provocai.
-No, no! Per carità! Però mi è sembrato un po’ strano, che fossi riuscita a staccarti per due secondi dal tuo gelosissimo e ringhiosissimo fidanzato!- mi schernì. Aveva perfettamente ragione. Non riuscivamo a stare separati nemmeno per un attimo.
-E’ che vederti così imbarazzato mi ha fatto una tenerezza assurda, e mi è venuta voglia di stropicciarti un po’! Sei troppo un tenero cucciolotto!- gli spiegai, dandogli un bel bacio a schiocco, sulla guancia. Mi abbracciò forte.
-Già… è l’effetto Alice! La amo veramente tanto! E sono felice… felice come mai in vita mia!- mi confidò, con un meraviglioso sorriso che gli illuminava il volto. Intanto sentivo Rose che invitava Leah e Jacob a raggiungerci nel tardo pomeriggio, per poi cenare insieme. Effettivamente era un’ottima soluzione: non avremmo potuto comunque restare a letto tutto il santo giorno!
-Dai, Bella! Andiamo a ballare!- mi invitarono le ragazze. E così fui trascinata in pista da un turbine biondo e da un piccolo ma potente uragano scuro; nel frattempo feci appena in tempo a lanciare un bacio con la mano ad Edward, che scrutava attento ogni persona e movimento attorno a me. Con lui ero tranquilla, mi sentivo al sicuro: era il mio cavaliere!
Ballammo per un tempo indefinito, lasciandoci trasportare dalle note e dal ritmo, mentre più di qualche sconosciuto si era avvicinato e aveva provato ad attaccare bottone. Inutilmente! Nessuna di noi aveva dato loro corda, ma sembrava che questo fatto non fosse riuscito a farli desistere: in effetti una mezza dozzina di loro continuavano a infastidirci, evidentemente già ubriachi.
Per evitare che la situazione degenerasse, noi ragazze ci allontanammo dalla pista, prima che i nostri fidanzati si sentissero in dovere di intervenire in modo violento; e, accaldate per il movimento e la temperatura della pista, ci recammo al bancone a prendere da bere.
Mentre aspettavamo la preparazione dei nostri drink, io ed Alice decidemmo di andare un attimo in bagno a rinfrescarci: personalmente non vedevo l’ora di spruzzarmi un po’ di acqua fredda sulle guance! Leah e Rose ci avvertirono di raggiungerle al tavolo: avrebbero provveduto loro a portare là tutte le ordinazioni. Nella toilette io e lei ci lanciammo in allegre chiacchiere femminili.
-Ah, ah! Che spettacolo! A Edward è mancato veramente poco per stramazzare al suolo ricoperto di bava quando ti ha visto scendere le scale, stasera!- affermò, ridacchiando.
-Sì, perché Jazz?! Era tranquillo, secondo te? Me li immagino, i suoi ormoni impazziti, tentare di correre a destra e a sinistra con numerosi secchi d’acqua, per spegnere l’incendio che si è scatenato, appena ti ha vista! Sei favolosa vestita così, Ali- mi complimentai. Era veramente bellissima: indossava un vestitino in seta color oro, senza spalline, stretto fino in vita che scendeva poi morbido sui fianchi fino a metà coscia; le scarpe, dotate naturalmente di un tacco vertiginoso, erano di vernice nera, e i capelli erano acconciati con numerose mollettine dello stesso colore del vestito; sembrava una piccola fata.
-Grazie, Bella! Diciamo che siamo due schianti e che facciamo morire per autocombustione i nostri uomini! Non so tu, ma io e Jazz non abbiamo di certo intenzione di sprecare questa magnifica serata e abbiamo già deciso al ritorno di fermarci da qualche parte…- mi confessò, ridacchiando.
-Bé, di certo nemmeno a me dispiacerebbe! Ma non vorrei che Edward pensasse…- e mi interruppi imbarazzata. Dio, come avrei voluto possedere la spigliatezza e la naturalezza di Alice!
-Edward cosa, Bella?! Ma sei matta?! Pensi che mio fratello non abbia voglia di concludere la vostra serata con le sue mani che ti fanno da tappezzeria?!- si meravigliò. Scoppiai a ridere.
-In effetti…- sicuramente aveva ragione lei.
-Ma certo che ho ragione io, tesoro! Ragionissima!- sghignazzò. Uscimmo per raggiungere gli altri, ma appena fuori dai bagni, fummo bloccate da due dei ragazzi che poco prima si erano avvicinati in pista e ci avevano infastidito.
-Ehi, piccole! Dove andate così di corsa?!- esclamò uno di loro, ponendosi davanti e sbarrandoci la strada. Lo stretto corridoio che permetteva di accedere nuovamente alla pista non ci dava lo spazio necessario per aggirarlo, così che ce li ritrovammo uno davanti e uno di fianco. Erano veramente alti ed eravamo letteralmente sovrastate tra quei due cretini, per di più ubriachi!
-Vedi di toglierti subito dalle palle, se non vuoi ritrovarti un calcio lì in mezzo!- lo minacciai in modo truce e deciso: conoscevo un paio di trucchetti per rovinargli i gioiellini!
-E tu pure! Non azzardarti nemmeno a posare quella lurida mano sul mio sedere, o giuro, che è l’ultima cosa che farai in vita tua!- si rivolse Alice a quello di fianco a lei che evidentemente stava per fare una mossa un po’ azzardata con il suo fondoschiena.
-Wow! Siete focose, bimbe! Perché non ci andiamo a fare un giretto? Dai, non avete voglia di farci compagnia?- ci rispose quello di fronte a noi, accarezzandomi il viso. Bleah, che ribrezzo! Quello mi aveva toccato la guancia!
-Che schifo!- mi nauseai, dando un colpo alla sua mano per allontanarla.
-Ehi! Non sei per niente gentile, bambolina!- urlò, barcollando pericolosamente. Deficiente! Non si reggeva nemmeno in piedi da tutto l’alcool che aveva in corpo!
-E ancora non hai visto niente, lurido schifoso!- dichiarai, pronta a strizzargli le palle fino a farlo piangere. Dopo la storia con Tyler, Jake mi aveva dato altri due o tre suggerimenti, per evitare di ritrovarmi di nuovo in quella orribile situazione, e quello mi sembrava il più adatto in quel momento.
Ma non feci in tempo a muovere nemmeno un muscolo che lo vidi scagliato all’indietro, per poi finire miseramente per terra. E di fronte ci ritrovammo Edward e Jasper, i nostri rispettivi e stupendi cavalieri! Tirai un enorme sospiro di sollievo…

Pov Edward

Rose e Leah erano tornate dal bancone con le ordinazioni e ci avevano spiegato che Bella ed Alice si erano volute fermare per un momento alla toilette; anche se in realtà erano via già da un bel pezzo… e per i miei gusti stavano tardando un po’ troppo a ritornare al tavolo. Probabilmente il bagno era pieno e avevano dovuto fare un po’ di coda; ma di fondo ero nervoso e insofferente e questo razionale ragionamento non era in grado di calmarmi del tutto.
Memore di quello che era successo l’ultima volta che Bella era sparita dalla mia vista in quel locale, non riuscivo a stare tranquillo.
Sollevai lo sguardo e scrutai Jasper… notai quanto fosse inquieto anche lui: continuava a fissare il punto del corridoio da cui avrebbero dovuto spuntare le ragazze, tornando dai bagni; ma di loro nemmeno l’ombra. Incrociammo i nostri sguardi e neanche fossimo stati telepatici, in un attimo eravamo scattati in piedi e ci stavamo dirigendo da quella parte a passo sostenuto.
-Ci stanno mettendo un po’ troppo…- borbottò serio.
-E’ quello che pensavo anch’io, Jazz… però lo sai che potrebbero anche incazzarsi con noi perché siamo troppo apprensivi se stiamo loro troppo addosso…- lo avvertii. Sospirò, annuendo.
-Facciamo finta di andare al bancone del bar e quando passiamo là davanti diamo un’occhiata in giro… se non vediamo niente di strano proseguiamo e ci prendiamo qualcosa da bere, aspettando belli tranquilli che le ragazze spuntino, ok?- mi propose. Perfetto! Così, se le avessimo incrociate, non si sarebbero lamentate del nostro assiduo controllo.
Ma appena arrivammo all’inizio del corridoio, notammo due ragazzi chiaramente brilli che sembravano bloccare il passaggio a qualcuno… era troppo buio per vedere bene con chi stessero parlando, e la musica era troppo assordante per capire i loro discorsi… ma ci accorgemmo che la mano del ragazzo davanti a noi veniva spinta via violentemente… dopo un attimo riuscimmo a intravedere immediatamente un vestitino color nero e uno color oro svolazzare: cazzo, erano proprio Bella ed Alice!
-Fanculo! Lo sapevo!- urlai incazzato, completamente fuori di me. In un attimo ero addosso al tizio davanti a me, mentre Jasper si era piazzato davanti all’altro; con una mossa rapida li avevamo strattonati indietro, buttandoli a terra entrambi, rivelando alla nostra vista Bella ed Alice: sembravano veramente arrabbiate, ma per fortuna sane e salve!
-Tutto bene, ragazze?- chiesi lanciando loro un’occhiata preoccupata; la rabbia stava esplodendo in ogni mia singola cellula mentre mi avvicinavo minaccioso ad un terzo ragazzo, rimasto seminascosto dietro una colonna alle loro spalle.
Intanto Jasper aveva tirato su di malo modo il ragazzo messo meno peggio, sbattendolo violentemente al muro. L’altro si stava rotolando a terra in preda ad un dolore lancinante, risultato della mia ginocchiata sui suoi ormai ex coglioni!
-Sì tutto ok, grazie, amore! Stavamo spiegando a questi due super deficienti che se non si fossero tolti subito di mezzo, avrebbero rischiato i loro preziosi gioiellini!- esclamò la mia Bella, rivolgendosi soprattutto al tizio che Jasper teneva ancora inchiodato al muro, mentre il terzo, un vile codardo, vista la mia postura minacciosa e la mala parata, se ne era fuggito via a gambe levate.
-Ehi, stronzette! Non abbiamo fatto niente, noi! Stavamo solo parlando!- si giustificò quel lurido, schifoso parassita. Me lo sentivo io che quella era una serata adatta per qualche testa di cazzo per andare a far visita al reparto di pronto soccorso!
-Lo sai vero, che non ci si rivolge così alle signore?! Specialmente se le signore in questione sono mia sorella e la mia ragazza!- affermò Jazz, con un ghigno cattivo; mentre io spostavo gentilmente Bella ed Alice per arrivare a un palmo dal naso dell’altro ragazzo, che a fatica si era rialzato in piedi.
-Ehi! Ti conviene lasciarlo subito- sbraitò biascicando le parole quel verme, in direzione di Jazz, tenendo le mani sul suo inguine non più molto integro.
-Perché se no?- sibilai io. -Dammi solo il più piccolo pretesto per pestarti ancora, stronzo! E non me ne frega un cazzo se sei ubriaco marcio! Giuro che a casa ci arrivi strisciando e privo di coglioni!- lo minacciai, mentre Bella mi aveva afferrato un braccio, per paura che la mia furia mi facesse commettere qualche enorme cazzata.
-Ehi! Ragazzi, che succede?!- ci interruppe Sam, arrivato lì assieme ad uno dei buttafuori. Jasper lasciò la presa e il ragazzo scivolò lungo il muro, accasciandosi per terra.
-C’è che qui, qualche testa di cazzo ha concluso la sua serata. Questi stronzi sono ubriachi fradici e infastidivano Bella ed Alice- gli spiegò Jasper.
-Ragazze, state bene?- si preoccupò immediatamente Sam.
-Sì, non ti preoccupare! Non ci hanno nemmeno sfiorate- lo rassicurò Bella.
-Un terzo è scappato…- precisai.
-Ok, butta fuori ‘sti due, Jimmy!- ordinò Sam al suo gorilla. La montagna umana di nome Jimmy afferrò i due e malamente li trascinò via. Sospirai sollevato e guardai Bella ed Alice che, nonostante tutto, mi sembrava stessero bene. Lasciammo libero il passaggio e Jasper prese subito tra le braccia Alice ed io feci lo stesso con la mia Bella.
-Grazie Sam…- mormorai.
-Figurati, è mio dovere, Edward! Per fortuna alcune ragazze, che erano appena uscite dal bagno, sono venute subito ad avvertirmi che dei cretini completamente ubriachi stavano infastidendo tutte quelle che uscivano. Così siamo venuti a controllare…- ci spiegò.
-Ma possibile che becchino sempre te, Bella?! Sei diventata una calamita per i viscidoni?- aggiunse rivolgendosi a Bella, esasperato. Merda, mi domandavo la stessa cosa! Ma Bella, tutta tranquilla, si mise a ridacchiare.
-Si sono fermati con noi, perché ci avevano già infastidito in pista… avevamo già smesso di ballare proprio per allontanarci da loro- spiegò mia sorella.
-Alice! Perché non mi hai chiamato subito?- la sgridò Jasper, arrabbiato. Aveva proprio ragione! Sarebbero dovute venire subito a raccontarci cos’era successo!
-Li avrei sistemai io a dovere!- ringhiò.
-Ma Jazz, non dire cazzate, per piacere!- lo rimproverò Sam; -Così avreste subito scatenato una rissa! Ragazze, dovesse mai succedere di nuovo qualcosa di sgradevole sulla pista, è vostro dovere venire da me; oppure andate da qualcuno della security, così li buttiamo fuori subito, ‘sti rompicoglioni!- spiegò Sam ad Alice e Bella. Le ragazze annuirono subito e Sam tornò al suo lavoro.
-Stai bene, cucciola?- chiesi piuttosto agitato e con il battito cardiaco a mille per l’adrenalina che ancora mi scorreva a fiumi; lei annuì sorridente, dandomi una carezza e un tenero bacio sulle labbra.
-Grazie, Edward…- mi sussurrò.
-Di nulla, stellina mia! Sono o no il tuo Super eroe? Ma è tutto ok? Ho visto che gli hai dato uno schiaffo a una mano… ti ha toccata, Bella?- insistetti. Volevo che mi dicesse la verità.
-Non ti preoccupare, amore. Mi ha sfiorato una guancia e io gli ho tolto la mano… niente di più! Ti prego non ci roviniamo la serata, alla fine non è successo niente…- mi pregò, cercando di calmarmi.
Sospirai, mentre la rabbia faceva fatica a scemare, ma aveva ragione lei… non era successo niente, stavano bene entrambe.
-Andiamo a ballare, piccola, ti va? Almeno scarico in qualche modo la tensione!- le proposi. Mi sorrise felice, entusiasta per l’idea.
-Mmm… mi piace ballare con te, Super Cullen…- sussurrò, maliziosa, al mio orecchio, riferendosi chiaramente alla sera precedente. Sogghignai al ricordo: dio, non vedevo l’ora di trasformarlo di nuovo in una splendida e magica realtà!
-Noi andiamo a ballare, ragazzi- annunciai a Jasper ed Alice, abbracciati accanto a noi, intenti a parlottare tra loro; -Tutto bene, sorellina?- le chiesi.
-Sì, Edward… non vi dovete preoccupare… non è successo niente… a malapena si reggevano in piedi, saremmo riuscite ad atterrarli anche noi!- si vantò col sorriso, dandosi un cinque con Bella. Notai Jazz alzare gli occhi al cielo, in un gesto di esasperazione. Sorrisi, divertito dalla mia sorellina guerriera; quel tizio era due volte lei, ma quella folletta era tranquilla e certa che sarebbe riuscita a farlo finire ko. Quelle due ragazze erano un po’ troppo sicure di loro stesse… avrebbero dovuto comprendere meglio i loro limiti; ma sapevo che quella non era l’occasione adatta per affrontare quel genere di discorso… sarebbero state parole sprecate, quindi per il momento lasciai perdere.
Raggiungemmo gli altri al tavolo, perché prima di buttarci in pista volevo che Bella potesse bere qualcosa per riprendersi un attimo; e intanto raccontammo agli altri ciò che era successo. Vidi Jake ed Emm incupirsi di colpo, e Rose ci indicò il resto della compagnia di cui facevano parte quei rompipalle. Erano ubriachi come i loro compari, così Jake decise saggiamente di avvertire Sam, in modo che non succedessero altri casini, visto che sembrava stessero infastidendo altre ragazze in pista. Dio, ma perché certi idioti dovevano stare al mondo?!
Andammo tutti a ballare ed io mi incollai come promesso alla pelle della mia donna.
Iniziammo a muoverci al ritmo sensuale della musica e durante la danza non riuscivo a scollare gli occhi dal corpo di Bella che si muoveva sinuosa sul mio. Le sue mani vagavano languide sulle quelle curve mozzafiato, per accarezzarsele come la sera precedente… ed io ero più infuocato che mai… all’istante il mio amichetto svirgolò, premendo sulla parte alta del suo fondoschiena da urlo; SC era pulsante ed impaziente di ricevere le giuste attenzioni!
Tra la rabbia che avevo provato al pensiero che qualcuno stesse per fare del male alla mia piccola e il desiderio immenso che avevo di lei, iniziavo a non connettere più! Il fuoco si era propagato in ogni parte di me, accendendo ogni muscolo fino a stazionarsi sul mio bassoventre, dove il mio membro si era prepotentemente risvegliato e stava pulsando in maniera dolorosa.
Attirai Bella addosso al mio corpo, e continuammo a muoverci a ritmo, mentre lei intrecciava le mani dietro al mio collo, e infilava le dita sensualmente nei miei capelli. Le mie mani dalla schiena scesero pian piano su quelle natiche sode che iniziai ad accarezzare… dio la volevo! Ne avevo bisogno come si ha bisogno dell’ossigeno, dovevo sentirla di nuovo mia!
Spinsi il mio bacino verso il suo e la vidi sorridermi maliziosa al contatto con la mia notevole eccitazione… si avvicinò al mio orecchio e mi mordicchiò il lobo, facendomi fremere ancora più di desiderio… Merda! Rischiavo seriamente di scoppiare!
-Dio, Bella! Ti voglio! Non riesco più a resisterti, bambolina mia!- le mormorai, roco all’orecchio. Lei si staccò leggermente per potermi guardare negli occhi, e potei scorgervi il mio stesso bisogno… già perché non era più un semplice desiderio del suo corpo, ma era un vero e proprio bisogno di far di nuovo parte di lei, di perdermi dentro di lei…
-Sì, Edward, ti voglio anch’io! Andiamo!- affermò decisa. In un attimo salutammo gli altri e dopo nemmeno cinque minuti eravamo già in auto che percorrevamo veloci la strada per tornare a Forks.
La mia mano percorreva le sue cosce tornite, sfiorando, accarezzando, stringendo quella pelle morbida e delicata… fino a che riuscii a risalire ai suoi slip, trovandoli già abbondantemente umidi. Solo quel particolare mi fece impazzire del tutto…
-Cazzo, Bella! Sei completamente bagnata!- ringhiai eccitato, insinuando un dito sotto gli slip, e facendomi strada tra quelle calde pieghe. Mmm… avrei voluto immergerci il mio viso! E poi fare l’amore con lei per tutta la notte!!
-Ahhh! Edward…- ansimò lei, persa nel piacere che le mie dita le stavano donando. In un attimo si slacciò la cintura e allontanò la mia mano. Oh Cristo… cosa voleva fare?
Si inginocchiò sul sedile e si sporse verso di me, iniziando a baciarmi il collo. Gemetti, mentre una sua mano era scesa sul mio bassoventre, ormai pulsante, e aveva iniziato ad accarezzarmi. In un attimo sbottonò i miei jeans, dandomi il sollievo che tanto agognavo con le sue dita affusolate e provocandomi numerosi brividi di piacere, che si irradiavano in ogni punto del mio corpo. Cazzo, cazzo, cazzo!!
-Oddio… Bella… non resisto… ci schianteremo…- mormorai con la voce spezzata dal piacere.
-E allora tu fermati da qualche parte…- mi propose, mentre velocizzava il ritmo e mi mordicchiava il collo. Dio, non capivo più un cazzo di niente! Mi infilai in una delle tante vie sterrate che costeggiavano la statale e dopo poco frenai bruscamente in uno spiazzo appena un po’ più largo. Misi le sicure alle portiere e le afferrai il polso, per fermare quella mano dispettosa, prima che mi facesse venire come un tredicenne...
-Basta giocare, voglio entrarti dentro, subito!- le ordinai, con una voce irriconoscibile. Tirai indietro il sedile, reclinai un po’ lo schienale e la trascinai sopra di me con un movimento repentino.
Bella, da brava gattina focosa, iniziò a strusciarsi sulla mia intimità, iniziando a gemere, mentre le mie mani le abbassavano il vestito e prendevano possesso di quei seni meravigliosi. Li feci fuoriuscire dal reggiseno e mi avventai con le mie labbra e i miei denti su quelle fantastiche colline, facendola urlare di piacere.
Sentivo la stoffa morbida e vellutata dei suoi slip sfregare sulla mia pelle ipersensibile in quella zona, ero totalmente voglioso di impossessarmi ancora una volta del suo corpo. Cazzo, era la mia droga! Portai le mani sulla sua intimità e con un gesto secco le strappai di netto quel micro perizoma, mi posizionai meglio e finalmente il mio corpo divenne di nuovo parte del suo con una spinta poderosa: volevo sconvolgerla e farla impazzire dal piacere!
La vidi trattenere il fiato, stupita e eccitata, mentre il suo anfratto caldo mi avvolgeva completamente, donandomi un’istantanea sensazione di beatitudine.
Lei prese a muoversi ed io mi lasciai andare con la schiena sul sedile, per godermi meglio la vista di quella splendida dea che perdeva pian piano tutti i freni inibitori. Dio, era uno spettacolo superbo! Le miei mani si posarono sui suoi fianchi per accompagnare la nostra danza passionale; poi una si spostò più in alto e raggiunse un seno che ondeggiava sensuale davanti ai miei occhi.
Ormai ero completamente perso nei meandri dell’esaltazione più pura… più la sentivo sconvolta dalle sensazioni che provava e più aumentava il mio piacere per la consapevolezza di essere io a scatenarle tutto quello… era una girandola di emozioni collegate le une alle altre, in un’interminabile spirale di amore… Dio, era fantastico, sublime!
L’abitacolo dell’auto era pieno dei nostri gemiti, dei nostri sospiri, delle nostre parole… il forte odore della passione si era insinuato nelle nostre narici stordendoci ancora di più… ero in estasi, in paradiso.
Ad un tratto percepii che eravamo quasi al limite… non mancava molto, eravamo vicini entrambi… Subito dopo raggiungemmo insieme la vetta del piacere e Bella si accasciò esausta ma appagata sul mio petto. Cercammo di riprendere fiato e poi due profondi occhi nocciola si piantarono nei miei e la mia panterina mi sorrise, arrossendo. Solo ora mi rendevo conto che non ero stato per niente delicato, ma non ero riuscito a controllarmi…
-Scusami Bella… non so cosa mi sia preso… ma sentivo che se non fossi diventato subito parte di te, sarei diventato pazzo… volevo sentirti mia e basta…- mi giustificai ancora immerso nel suo corpo bollente; sperai che non mi avesse scambiato per una bestia. Mi sorrise, accarezzandomi il volto.
-Non ti devi scusare Edward… anche per me è stato così… avevo un bisogno assoluto e urgente di te… di sentirti di nuovo dentro di me… era tutto il giorno che continuavo a pensare a te e alla cosa meravigliosa successa ieri sera tra noi… e devo confessarti che…- ma si interruppe arrossendo violentemente. Le accarezzai quelle gote meravigliose.
-Ehi, gattina! Lo sai che mi puoi dire tutto…- mormorai, cercando di rassicurarla e dandole un bacino sul naso.
-Bè… fosse stato per me, non ci saremmo nemmeno arrivati al New Moon!- mi confessò, appoggiando di nuovo la testa sul mio petto, per nascondersi. Le accarezzai i capelli delicatamente, stringendola al mio corpo, unito al suo.
-Amore… per me è lo stesso, credimi. Lo vedi che effetto mi fai?! Non riesco più a controllarmi, ti ho presa come un animale… ti ho persino strappato le mutandine!- le spiegai, rendendomi conto ancora di più della mia irruenza. Alzò il viso e mi guardò ridacchiando.
-Sì… sei stato veramente molto focoso… e devo ammettere che questo tuo lato selvaggio mi piace da morire… mi fa impazzire… Edward non capivo più niente!- mi rivelò, ancora più imbarazzata. Le sorrisi.
-Ti amo così tanto!- dichiarai, perdendomi nel suo sguardo dolce.
-Anch’io, Edward… ti amo e non posso più fare a meno di te!- mi rispose, baciandomi. Restammo per un tempo infinito così abbracciati, nudi, appagati, felici…





ANTEPRIMA CAPITOLO 83

La vasca era ormai pronta: mi spogliai, azionai l’idromassaggio, puntai i capelli in uno chignon per non inumidirli troppo (il ricordo e il terrore di ritrovarmi con una chioma ingestibile alla ‘Alex il leone’ erano ancora vividi nella mia mente!) e mi lasciai scivolare dentro, facendo accarezzare la mia pelle dall’acqua bollente e dalla schiuma profumata; infilai gli auricolari, accesi l’i-pod, chiusi gli occhi e rilassai la testa contro il bordo, chiudendo gli occhi. Oddio! Mi sembrava di stare in paradiso…
La voce angelica di Sarah McLachlan unita al calore dell’acqua avvolse i miei sensi in una sorta di intorpidimento fisico e mentale e la mia mente si svuotò per un tempo indefinito...
All’improvviso i miei sensi si misero all’erta ed ebbi la netta e reale sensazione di non essere più sola… un brivido di piacere scosse la mia pelle e mi parve di essere osservata…
Spalancai gli occhi e immediatamente fui catturata da due smeraldi intensi e scintillanti che sembrava volessero scrutarmi fin nel profondo dell’anima.



V
i ricordiamo l'altra nostra fiction Segreti e Inganni

e il nostro blog Le fan fiction di Manu e Sara

Volevamo segnalarvi un nuovo forum aperto da  due scrittrici molto brave: Yara89 e essebi! 
Andate a fare una visitina, ne vale la pena!
E&Y'world: il mondo delle fanfiction

Ecco alcuni blog di bravissime autrici che meritano una visita!

Il sorriso in una pagina
Mad about you
yara's mind
Nel mondo di Elisa e Yara
Les mots de Chloè
L'anima delle stelle
silviettafanfiction
A casa di Lisa
USADDICTED
L'angolo creativo
Lalayasha

Alcune fiction ancora in corso che meritano di essere seguite!


Solo per un week-end di Isabella v (sara_g)
Rock my life  di Isabella v (sara_g)
Testa o Cuore? di Isabella v (sara_g)
Lightning in my life di elisa1975
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Farfalle colorate di Stupid Lamb
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