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Autore: IsaMarie    04/04/2011    24 recensioni
Bella e Jasper sono i gemelli Swan che vivono con il padre Charlie e la cugina Rosalie a Forks. Le loro vite si intrecceranno con i ragazzi Cullen: Edward, Alice e Emmett.
(Scritta con sara_cullen)
Genere: Commedia, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Edward Cullen, Isabella Swan, Un po' tutti | Coppie: Alice/Jasper, Bella/Edward, Emmett/Rosalie, Jacob/Leah
Note: AU, Lemon, OOC | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun libro/film
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Cap. 85 Buongiorno ragazze! Si ricomincia un'altra settimana!
Non so a voi, ma a noi il tempo sta letteralmente volando!
Vorremmo scusarci con tutte voi, per aver risposto alle vostre recensioni così in ritardo, ma in questa settimana ci siamo ritrovate parecchio incasinate e non abbiamo potuto fare altrimenti. Sappiamo che spesso avete delle domande, soprattutto riguardo allo spoiler, e non è carino rispondervi il giorno prima del capitolo nuovo. Speriamo che non succeda più, ma se dovesse capitare perdonateci già in anticipo.
Allora avete tutti visto le foto e il video di Breaking Dawn?!
Una sola parola: F-A-V-O-L-O-S-E! E il video da I-P-E-R-V-E-N-T-I-L-A-Z-I-O-N-E!
Oddio santissimo! A me e Sara ci è voluta un'intera nottata per riprenderci, specialmente dal video!
Ritorniamo a noi! Vi lasciamo un po' di capitoli tranquilli, senza farvi surriscaldare troppo, nell'attesa del loro romantico e hottissimo weekend.
Molte di voi ci hanno chiesto se in questa domenica ci sarebbero stati i pov delle altre coppiette e la risposta è no. Però ci saranno nel weekend dei nostri piccioncini, perchè ogni coppia avrà il suo bel programmino!
Un bacione a tutte quante e grazie per i mille complimenti che ci rivolgete sempre e un ringraziamento anche alle lettrici silenziose!
BUONA LETTURA DA MANU E SARA!


CAPITOLO 85



Pomeriggio in compagnia



Pov Bella


Ormai era già pomeriggio inoltrato; e dopo un’intensa giornata focosa, trascorsa interamente in camera di Edward, in quel momento stavano per arrivare i nostri amici. Oltre a Jake e Leah, avevamo invitato anche Angela e Ben. Avevo telefonato alla mia amica, in tarda mattinata, e le avevo spiegato dei nostri progetti per Halloween. Ne era rimasta entusiasta e aveva accettato l’invito per quel pomeriggio e per cena, in modo da discuterne tutti insieme e metterci d’accordo.
Era incredibile quanto velocemente fosse trascorsa quella meravigliosa mattinata: io ed Edward avevamo fatto l’amore per quasi tutto il giorno e durante le pause tra un round e l’altro ci eravamo coccolati nel suo letto a riprendere fiato, crogiolandoci con baci e carezze e godendocela come pazzi. Certo che non potevamo rimproverarci di esserci risparmiati: lui era stato sempre colmo di ardore, passione, dolcezza… non avevo mai sperimentato così tanti orgasmi in poche ore… mi sentivo stanca, fiacca e sfinita ma decisamente euforica, soddisfatta e tremendamente felice!
Però, oltre a tutto questo idillio, c’era anche un aspetto imprevisto e per così dire… poco gradevole, una sorta di rovescio della medaglia! Mi sentivo completamente indolenzita e le mie gambe erano appesantite… mi sembrava quasi mi fosse passato sopra un tir! Ma era mai possibile che il fatto di non essere una tipa particolarmente atletica, dovesse ripercuotersi in questa maniera antipatica anche in seguito ad un’attività così piacevole?!
Prima di fiondarmi in camera mia, mi ero fatta una doccia veloce e poi, noi ragazze, ci eravamo fermate a chiacchierare dieci minuti in bagno, per tirare un po’ le somme di quella splendida giornata. Bè, manco a dirlo, quelle pettegole si erano subito rese conto dei miei movimenti un tantino rallentati, ancora meno fluidi del solito… ed erano scoppiate a ridere di gusto. Passato il momento delle battutine, mi avevano rassicurato: era decisamente normale i primi tempi sentirsi un po’… “affaticati”… specialmente dopo una full immersion intensa come era stata la nostra!
-Così ti alleni per il vostro week end di fuoco!- ridacchiò Alice, assicurandomi che in realtà anche lei si sentiva molto provata.
Poi mi avevano saggiamente consigliato, se avessi voluto evitare di diventare la vittima sacrificale di Emmett per tutta la sera (quell’orso aveva un radar del sesso: era particolarmente attento a determinati dettagli!), di riprendermi alla svelta, senza lasciar trapelare nulla! Ed io avrei di certo seguito il loro consiglio altrimenti tra Emm e Jake non avrei avuto scampo! Bè, però ne era valsa la pena ridursi in quello stato… un’esperienza spossante ma molto soddisfacente, da ripetere anche tutti i giorni!
Filai in camera per vestirmi e per la prima volta in vita mia considerai in maniera molto positiva l’attività fisica e gli allenamenti che questa comportava…
Ripensavo a tutto ciò, mentre mi acconciavo i capelli in una bella coda alta, fissando il mio volto sullo specchio, abbastanza soddisfatta del risultato.
La porta della mia stanza si spalancò all’improvviso: davanti ai miei occhi, in tutto il suo splendore, si palesò la magnifica causa dei miei dolori muscolari… mai sofferenza era stata più appagante e più gradita di quella!
Il mitico sorriso sghembo che mi rivolse mi bloccò il respiro e mi fece tremare per un attimo le gambe… mai e poi mai mi sarei abituata al devastante “effetto Edward Cullen”! Era veramente troppo per me! O forse… ero solo talmente innamorata da vedere in ogni suo più piccolo dettaglio la perfezione assoluta… No! Ero certa che lui fosse interamente perfetto… perfetto e… mio! Completamente mio!
-Sei uno splendore, piccola mia!- si complimentò con un sorriso ancor più luminoso. Lo guardai stranita e poi mi diedi una rapida occhiata allo specchio. Niente di che: indossavo una normalissima tuta, forse un po’ attillata… non mi sembrava di essere chissà quale splendore!
In un attimo le sue braccia mi cinsero la vita e la mia schiena aderì perfettamente al suo largo e muscoloso torace. Come ogni volta, il suo inebriante odore maschile mi stordì.
-Mi piaci da morire quando ti sollevi i capelli, lasciando il tuo collo sinuoso completamente scoperto… e ti confesso che ho un vero debole per questa piccola porzione di profumata morbidezza…- mormorò, strofinando dolcemente le sue labbra sulla pelle dietro l’orecchio, all’altezza del lobo, mentre brividi di piacere partivano da quel punto irradiandosi lungo la schiena.
-Mmm… amore mio… qui sei ancora più tenera, profumata, morbida…- sussurrò roco, lasciandomi un piccolo bacio e leccando poi tutta quella piccola zona. -Se fossi un vampiro, non avresti scampo!- ridacchiò mordicchiandomi il collo e regalandomi una serie di scosse elettrizzanti che infine si concentrarono in un conosciuto calore al bassoventre.
Dio, non potevo essere di nuovo completamente sconvolta e persa nel desiderio… non era normale, specialmente dopo quella sessione intensa di sesso e passione! O forse sì, se il tuo ragazzo era un angelo bellissimo e dolcissimo, dal corpo mozzafiato e per di più un autentico ed instancabile dio del sesso…
Comunque sia, non riuscii a non abbandonarmi completamente a quelle sue carezze… e pian piano sentii sempre più vigorosa la sua eccitazione premere dietro di me.
Scoppiai in un piccolo risolino al pensiero che nonostante Edward dovesse essere molto più stanco di me (a livello fisico aveva fatto tutto lui!), in quel preciso momento provava le mie identiche emozioni… mi consolai… almeno eravamo in due ad essere maniaci e assatanati…
-Ehi, che c’è gattina? Fai ridere anche me, ti prego…- mi invitò a confidarmi, mentre le sue mani accarezzavano senza sosta i miei fianchi.
-Niente di importante, tesoro… mi chiedevo solo come facesse Super Cullen a essere ancora così vivace, intraprendente e pronto dopo gli intensi straordinari di questa giornata! Dev’essere stato un bel ritmo sostenuto anche per i suoi standard!- sghignazzai. Mi sorrise malizioso attraverso lo specchio, mentre le sue mani si erano spostate sulle mie natiche, accarezzandole voluttuosamente e causandomi un irrefrenabile sospiro di piacere.
-Bè… ti ho già detto che sei tu e solo tu a farmi questo effetto! Ti giuro che non ne ho mai abbastanza di te, dei tuoi baci, delle tue carezze, del tuo corpo, del tuo profumo… mi basta solamente vederti, e il desiderio esplode più prepotente che mai!- mormorò roco al mio orecchio, mentre una sua mano si era intrufolata sotto la maglietta e mi accarezzava il ventre.
-E ti garantisco che nonostante il mio passato… bè, non mi è mai capitato di trascorrere tutta la giornata a fare l’amore… e ricomincerei daccapo anche in questo momento, bambolina mia… credimi…- continuò in un sussurro eccitato, mentre continuava la sua sensuale esplorazione sotto i miei indumenti. Oddio! Se avesse continuato così ancora per qualche secondo, non saremmo mai scesi di sotto… mai più!
-Davvero?!- mi meravigliai. Ero veramente sorpresa e… perplessa… uno come lui, con tutta l’esperienza accumulata in quel campo (e al pensiero lo stomaco mi si contrasse in una morsa), non aveva mai fatto sesso per una giornata intera? Mi sembrava alquanto strano da credere! Probabilmente la mia espressione fu sufficiente per palesargli i miei dubbi.
-Te lo giuro, Bella! Prima di conoscerti, prima di scoprire l’amore, con te… il sesso per me era solamente un’intensa ginnastica, una vuota soddisfazione fisica… una volta ottenuto quello che volevo ero appagato… non avevo più bisogno della ragazza in questione e quindi la cacciavo via o me ne andavo io. Oh dannazione… so che probabilmente sbaglio a ricordarti quanto io sia stato uno stronzo insensibile… ed ho sempre il timore che prima o poi tu ti renderai conto di aver fatto uno sbaglio enorme a metterti con un casinista come me…- mi spiegò, improvvisamente rigido e in imbarazzo, con lo sguardo cupo e le mani bloccate e non più calorose e avvolgenti. Un tuffo al cuore mi mozzò il respiro: mi faceva male saperlo così angosciato e distante…
Certo, Edward sapeva che per me era una pena sentir parlare del suo passato; ma non pensavo che nel suo profondo provasse ancora la paura che io potessi lasciarlo a causa delle sue esperienze trascorse… era semplicemente assurdo! Io ero serena e tranquilla sul presente: ero certa che non fosse più quel tipo di ragazzo e apprezzai infinitamente la sua completa sincerità.
Mi voltai per guardarlo in quegli smeraldi tormentati e gli avvolsi il viso cupo e triste con le mie mani, per cercare di rassicurarlo.
-Amore mio… io ti credo e mi fido ciecamente di te, lo sai… quel tuo comportamento è superato, ed è stato solo una parte della tua vita. Anzi… più ti conosco e più mi convinco che non era nemmeno una parte del vero te stesso, del tuo autentico carattere… e sono convinta di questo, stellina mia: che il tuo comportamento ‘casinista’ fosse solo una maschera! E sai perché ne sono così sicura? Perché altrimenti non avresti potuto cambiare così radicalmente in così poco tempo!- tentai di fargli capire, sorridendogli e accarezzando le sue guance colorate da un lieve accenno di barba con tutta la dolcezza che mi era possibile. Mi abbracciò di slancio, stritolandomi in una morsa d’acciaio.
-Oddio, ti amo, Bella! Grazie per le tue parole, sei un angelo! Tu non hai idea di quanto io ti adori, ti veneri! Tu… sei tutto per me! Tutto!- mormorò, fissandomi intensamente con lo sguardo carico di sincera devozione e sconfinata passione.
-Diciamo che me ne sono fatta un’idea alquanto precisa!- sogghignai, baciandolo. Però ancora una questione mi vorticava in testa; tante volte avrei voluto approfondire quel discorso, senza mai averne avuto il coraggio. Quella era l’occasione ideale.
-Posso farti una domanda piuttosto riservata? Ma se preferisci non rispondere, non temere, basta che me lo dici…- sussurrai.
-Spara…- sospirò. Era di nuovo serio, consapevole dell’importanza della totale sincerità reciproca in momenti delicati come quello.
-Hai avuto una delusione con qualche ragazza, magari… molto importante per te?- gli domandai timorosa della sua risposta. Lui mi guardò confuso, così continuai col mio pensiero.
-Vedi… il tuo passato comportamento con le ragazze è stato un qualcosa di così diverso da quello che sei veramente… e dal modo amorevole di comportarti con la tua famiglia, che mi ha indotto a ritenere che forse sia stato dettato da una amara delusione sentimentale…- gli spiegai. Il pensiero di lui innamorato pazzo di un’altra, deluso e magari ancora sofferente per lei, mi faceva impazzire e tremare dal terrore e dall’angoscia… ma volevo saperlo!
-Come ti vengono certe idee?! Bella… te l’ho sempre detto che non mi ero mai innamorato di nessuna ragazza, prima di te! E devo confessarti, non senza una punta di vergognoso rammarico, che ho passato completamente confuso e in balia di questo nuovo sentimento parecchi giorni e altrettante notti, senza riuscire a capire che diavolo mi fosse preso! Già dall’inizio mi ero reso conto che tra noi due non avrebbe potuto esistere solo attrazione fisica; ma ero troppo orgoglioso, stupido e ottuso per capire che mi ero ormai innamorato perdutamente… credimi, amore… tu sei stata l’unica in grado di rubarmi la mente, il cuore e l’anima! E sarai anche l’ultima, perché non ho intenzione di lasciarti o di perderti per qualsiasi motivo! Da qui… all’eternità!- dichiarò solenne. Il mio cuore ormai era impazzito e il sorriso sul mio volto era talmente ampio che potevo sentire le mascelle dolermi.
Mi strinse forte a sé in un abbraccio in cui voleva trasmettermi tutto il suo amore. Lo sentii sospirare ancora e capii che c’era dell’altro...
-Però… su una cosa hai ragione, amore…- aggiunse assumendo nuovamente un tono grave; -…il mio pessimo comportamento è iniziato l’anno in cui è morto mio padre… sai… ero entrato in una sorta di spirale autodistruttiva…- mormorò triste e abbattuto, scuotendo la testa ripetutamente, come se in realtà desiderasse scacciare quelle dolorose immagini imprigionate nei suoi ricordi.
Avrei voluto con tutto il cuore sapere cosa fosse successo a suo padre e quello che il mio ragazzo aveva combinato in seguito. Ogni tanto, dalla bocca degli altri, era uscita qualche mezza frase, anche prima che noi due ci mettessimo insieme; ma non avevo mai fatto domande per approfondire la questione, perché si notava che era un argomento straziante per tutti loro. In realtà ne avrei avuta l’occasione: un giorno, Rosalie avrebbe desiderato raccontarmi tutto quanto, dopo averlo saputo da Emmett; ma avevo preferito farla tacere. Quello era un tassello importantissimo della vita di Edward e avrei voluto che fosse lui stesso a confidarsi con me… quando si sarebbe sentito pronto a compiere quel passo.
-Bella… ecco, io… ho combinato parecchi casini… e mi sono comportato come uno stronzo testa di cazzo… tutti coloro che mi volevano bene hanno pagato un caro prezzo per colpa mia: mia madre ne porta le conseguenze ancora adesso…- mi confessò, e si interruppe con la voce incrinata. Un groppo mi si formò subito in gola, mi faceva un male assurdo vederlo così fragile e vulnerabile e non poter far niente per alleviare quel dolore ancora così intenso; mi faceva sentire tremendamente inutile, impotente… non era giusto che un angelo stupendo come lui dovesse soffrire così tanto!
-Edward… se non te la senti, tesoro… non sei costretto…- cercai di rassicurarlo. Scosse la testa.
-No, amore… voglio raccontarti ogni cosa… però… non ora. Non me la sento di rovinare questa splendida giornata e poi a minuti arriveranno gli altri e non avrei comunque il tempo di farlo come si deve. Preferirei rimandare e rivelarti tutto con calma, senza nessuna interruzione. Magari il prossimo weekend…- mormorò. Annuii e gli diedi un bacio, ma continuavo a vedere un velo di tristezza incupire i suoi splendidi occhi verdi. Maledizione a me e alla mia solita boccaccia! Cercai di stemperare la tensione perché volevo rivedere il suo volto illuminarsi di uno splendido sorriso.
-Senti un po’… ma come mai dopo tutta questa meravigliosa ginnastica, tu sembri in piena forma, smagliante più che mai, mentre io mi sento un autentico rottame? Vedi, le ingiustizie della vita?- mi imbronciai, facendo spuntare il suo meraviglioso sorriso sghembo, bello come un arcobaleno.
-Vedrai che più esercizio faremo e meno problemi avrai…- sogghignò, mentre le mani avvolsero i miei seni, accarezzandoli.
-Mmm… Edward… ti prego, smettila… mmm…- lo pregai, con un tono talmente poco convinto da farlo sorridere sul mio collo. -Anche io amore, ricomincerei; ma ti giuro che non ce la potrei fare… non c’è un singolo muscolo delle gambe che non mi dolga!- gli confessai, arrossendo un po’ per la mia debolezza. La sua risata spensierata tuonò nella stanza.
-Vedi, cucciola… è l’acido lattico. Oggi hai usato in modo molto intensivo dei muscoli che di solito non utilizzi… come per esempio quelli dell’interno coscia…- mi spiegò il mio dottorino; e le sue mani accarezzarono le mie cosce fino a risalire all’inguine, causandomi un sospiro.
-…quelli del ventre…- e ne tracciò ancora il profilo delicatamente facendomi fremere; -…quelli sul davanti della coscia…- e le sue mani partirono dal ginocchio accarezzando le mie gambe in lunghezza fino ad arrivare a sfiorare il fulcro del mio piacere che iniziava già a contrarsi dall’eccitazione e dal suo tono di voce estremamente sensuale…
-Ma quelli che preferisco più di tutti sono… quelli intimi…- le ultime due parole sussurrate, mentre la sua mano stavolta ricoprì interamente quella mia zona così sensibile, iniziando a muoversi in maniera sensuale ed eccitante. Il mio respiro si fece subito più accelerato e mi ritrovai ad ansimare spudoratamente, mentre sentivo le gote incendiarsi.
Il suono del campanello di casa mi fece tornare con i piedi per terra, ed Edward mi sorrise sornione, lasciando la presa e permettendomi di ritornare a incamerare aria nei miei polmoni.
-Per stavolta ti sei salvata, gattina! Ma la prossima non potrai sottrarti alle cure miracolose del dottor Cullen… conosco tutti i metodi per far sciogliere l’acido lattico e liberarti dai dolori! Ma i più efficaci sono due: aumentare l’esercizio e… perdersi nei meandri dell’appagamento più puro, provando un orgasmo dopo l’altro! Di modo che il piacere sia più intenso del dolore…- sussurrò roco ed eccitato al mio orecchio. I miei occhi erano sgranati, il mio respiro decisamente ancora troppo accelerato e il mio corpo completamente sconvolto!
Scoppiò a ridere, mentre fissava divertito la mia espressione.
-Su, riprenditi, coraggio! Altrimenti Jake ed Emm ci massacreranno di battutine sconce per tutta la sera!- mi rimproverò bonariamente, afferrandomi la mano e trascinandomi verso la porta. Ancora scombussolata, cercai di darmi un tono e seguii buona buona il mio fantastico dottorino. Dopo due minuti eravamo in salone, dove gli altri avevano appena accolto Ben, Angela, Leah, Jake e… Seth?!
-Seth!- esclamai, felice di vederlo; -Finalmente Leah è riuscita a convincerti ad unirti a noi per una serata!- aggiunsi, andandogli incontro ed abbracciandolo.
-Ciao, Bella! Avevo voglia di divertirmi un po’ con voi, anche se mi sento decisamente di troppo! Siete tutti accoppiati! Dovete assolutamente trovare anche a me una ragazza- si lamentò, facendoci scoppiare a ridere.
-Ma quando mai hai avuto bisogno dell’aiuto di qualcuno per trovarti una pollastrella?!- lo rimbeccò Jazz, guadagnandosi un coppino da parte mia.
-Ehi! E’ la verità!- si difese, mettendo un po’ di distanza tra me e lui per evitare altre rappresaglie fraterne. Lo fulminai con un’occhiataccia.
-Senti fratellino, non me le fare girare, per favore! Noi non siamo delle “pollastrelle”! Quindi vedi di moderarti e chiamarci con il nostro nome: ragazze! Non siamo mica degli animali pronti a essere sfruttati da voi biechi maschilisti!- lo rimproverai, mentre le ragazze mi davano man forte con segnali e parole di assoluta approvazione.
-Bells, per favore… non iniziare con la solita storia! Lo sai che sono cambiato, grazie alla mia dolce principessa- dichiarò, afferrando Alice per la vita e abbracciandola forte, mentre lei si abbandonava completamente arresa tra le sue braccia.
-E’ solo che ogni tanto può scappare qualche termine del mio vecchio linguaggio… vero Edward?!- domandò, rivolgendosi con una complice e furbesca occhiata al mio ragazzo, che fissai in maniera eloquente. Alzò immediatamente le mani in segno di resa.
-Ehi, amico! Non osare mettermi in mezzo! Chiaro? Arrangiati con la tua dolce sorellina!- si difese, indicandomi.
-Lo so che sei cambiato, Jazz… ma vedo che, nonostante tutto, la tua “cretinaggine acuta” ancora tenta di emergere! Quindi vedi di stare particolarmente attento!- chiusi il discorso con lui; -Però è vero Seth… non mi sembra che le ragazze ti manchino, no?- mi rivolsi di nuovo al nostro ospite: Seth era un ragazzo molto bello e molto dolce. Poi, il suo lavoro, di certo lo avrebbe potuto aiutare con le ragazze… ma ciò nonostante non era mai stato il tipo che ne cambiava una ogni sera, anzi! Raramente l’avevo visto intrattenersi con qualcuna.
-Lo so, Bella… è solo che… diciamo che le migliori sono già occupate…- mormorò con un sospiro frustrato, fissando intensamente Rosalie. Oddio, no! Non era possibile che fosse ancora perso di lei! Pensavo che ormai si fosse completamente rassegnato, ma evidentemente la sua vecchia cotta non accennava a diminuire... povero Seth, quanto mi dispiaceva per lui!
Rose abbassò in fretta gli occhi, impacciata, e per la prima volta notai una luce insolita nello sguardo di Emmett. Ero certa che avesse compreso cosa si nascondesse dietro le parole di Seth e dietro ai suoi sguardi languidi verso mia cugina. Leah cercò di salvare suo fratello dall’imbarazzante silenzio che era sceso nella stanza, nonostante l’alto numero di persone presenti.
-Allora ragazzi! Parliamo di cose serie! Halloween è vicino! Dobbiamo darci una mossa a decidere i nostri costumi, altrimenti non riusciremo a trovare nulla di decente in affitto!- esclamò Leah, riuscendo subito a catturare l’attenzione di tutti.
-Perché non ci vestiamo da dame del Settecento… tutti quei vestiti meravigliosi, sfarzosi… e poi sarei proprio curiosa di vedere voi maschietti agghindati in quel modo!- propose Angela. Sorrisi… la solita sognatrice romantica.
-Non so se quell’abbigliamento vi conviene…- intervenne Seth; -Dovreste scegliere qualcosa di meno coprente… al locale farà un caldo assurdo e chi parteciperà alla gara di ballo, ne avrà ancora di più… per non parlare del fatto che meno siete vestiti e più riuscirete a muovervi meglio, senza la costrizione di abiti troppo ingombranti…- ci spiegò saggiamente. Effettivamente non sarebbe stato molto semplice muoverci indossando abiti troppo stravaganti… specialmente per la sottoscritta!
-Sì, ma per favore niente streghe e vampiri, perché non se ne può più!- esclamò Ben in modo preventivo, con l’approvazione di noi tutti.
-Tu, Seth, da cosa ti travesti?- gli chiese Edward, curioso.
-Da capitan Jack Sparrow!- gli rispose. C’era da immaginarselo: Seth adorava i film dei “Pirati dei Caraibi” e il suo attore preferito era proprio Johnny Depp.
-Bella idea!- trillò Alice; -Sarai un pirata molto affascinante!- lo elogiò, guadagnandosi un’occhiata truce da parte di Jazz. Dio, non poteva essere così geloso! Anche di Seth?! Ma se Alice non aveva occhi che per lui? Bah! Uomini!
-Dai, forza, ragazzi… spremete le meningi!- ci esortò Jake; -Voi ragazze avete sempre un sacco di ispirazione… perché non ve ne occupate voi fanciulle, mentre noi ci facciamo una sana partita alla Wii? Poi ci dite cosa avete deciso e se non sarà niente di troppo imbarazzante, accetteremo; vero ragazzi?- annuirono tutti con forza, probabilmente lieti di non dover chiacchierare per ore di travestimenti e di poter immediatamente giocare… i soliti bambinoni!
-Ok, ma prima, Seth… ci puoi raccontare qualche anteprima sulla gara? Come si svolgerà?- gli chiese, impaziente e curiosa Alice.
-Mi spiace… posso solo rivelarvi che sarà una sfida basata sulla resistenza… vincerà la coppia che rimarrà per ultima in pista, ma ci saranno delle regole da rispettare. Però non posso anticiparvi nient’altro, mi spiace!- ci spiegò, con tono misterioso.
-Ma fratelloneeee, dai…- si lamentò Leah, sperando di intenerirlo. Fin da quando eravamo piccole, Leah aveva sempre assunto quel tono con suo fratello, sperando in quel modo di ammorbidirlo. Ma Seth non aveva mai ceduto… però poi, da furbette, avevamo scoperto presto il suo punto debole: Rosalie. Così Leah l’aveva sempre convinta ad andare da Seth; e Rose, con qualche battito di ciglia e qualche complimento, era riuscita ogni volta a farlo sbottonare e a ottenere ciò che ci premeva. Eravamo tremende, ma ancora delle bambine e non ci vedevamo nulla di male.
-Leah… finiscila! Non sei mai riuscita a convincermi, nemmeno quando eri piccolina e urlavi e strepitavi rotolandoti a terra, piangendo e tirandoti i capelli! Figuriamoci ora che sei grande… lo sai che i tuoi broncetti non hanno effetto su di me… riservali per il tuo fidanzato!- la rimproverò dolcemente, schioccandole un bacio sulla guancia. Sorrisi al broncio di Leah e all’affetto che c’era tra quei due. Nonostante però non si fosse mai fatto intenerire e incastrare dagli atteggiamenti della sorella, l’aveva sempre protetta da bravo fratello maggiore. Spesso capitava che Leah ne combinasse una delle sue, e Seth, la maggior parte delle volte, la copriva e spesso se ne assumeva addirittura la colpa!
I ragazzi iniziarono a sistemare l’attrezzatura per giocare alla Wii; con la coda dell’occhio, nel frattempo notai Leah, che evidentemente non si era persa d’animo al rifiuto di Seth, avvicinarsi a Rosalie che si stava alzando… e dopo averle sussurrato qualcosa all’orecchio (che aveva fatto sgranare gli occhi a mia cugina), le diede una poderosa spinta facendola finire dritta dritta tra le braccia di Seth. Oh no!
Oddio non potevo credere ai miei occhi! Era tremenda! Non poteva pensare davvero, con Emmett lì a pochi passi, che Rose si mettesse a fare la smorfiosa con Seth per ottenere le informazioni sulla gara di ballo! Non eravamo mica più delle bambinette!
-Scusa… devo essere inciampata…- si giustificò Rose, terribilmente imbarazzata e rossa come un peperone, mentre trucidava Leah con lo sguardo. Seth si imporporò all’istante, ma allo stesso tempo non toglieva le mani dai fianchi di Rose, né tantomeno distoglieva lo sguardo dai suoi occhi. Oh porca…
-Non fa niente… è stato un piacere sorreggerti…- le mormorò con un tono di voce decisamente troppo roco. Per fortuna sentii solo io che ero a pochi passi; ma quando mi voltai per controllare i ragazzi, trattenni il respiro nel vedere Emmett osservare la scena con attenzione e stringere i pugni dalla rabbia repressa… il povero Emmett stava ribollendo dalla gelosia! Dovevo fare qualcosa!

ANTEPRIMA CAPITOLO 86

-Emm… per favore potresti venire un attimo in garage? E’ già un po’ che volevo chiederti un parere sulla Volvo e visto che non hai voglia di giocare, potremmo approfittarne ora…- mentii, improvvisando. Intanto Jake e Seth continuavano la loro partita, ridendo e urlando come pazzi. Emm, annuì e si alzò, precedendomi verso il garage. Appena entrammo, chiusi la porta alle mie spalle e lo fissai.
-Allora? Che volevi?- mi chiese in modo svogliato, stupito che non mi avviassi verso l’auto.
-Dimmelo tu! Cos’hai Emm?- domandai a bruciapelo. Spalancò gli occhi, palesemente stupito dalla mia domanda. Si riprese subito.
-Non ho proprio un cazzo! E non so di cosa tu stia parlando!- ringhiò, incattivito. Rimasi sorpreso dal tono brusco della sua voce... non era proprio da lui scattare in quella maniera astiosa ad una semplice domanda. Sospirai e mi appoggiai alla porta incrociando le braccia sul petto, intenzionato a non lasciarlo uscire finché non avesse sputato fuori la verità: lui era cocciuto, ma anch’io mi difendevo alla grande!
-Edward, togliti dai coglioni e fammi rientrare in casa!- tuonò fuori di sè. Lo fissai con severa durezza.


V
i ricordiamo l'altra nostra fiction Segreti e Inganni

e il nostro blog Le fan fiction di Manu e Sara

Un nuovo forum di  due scrittrici molto brave: Yara89 e essebi! 
Andate a fare una visitina, ne vale la pena!
E&Y'world: il mondo delle fanfiction

Ecco alcuni blog di bravissime autrici che meritano una visita!

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Mad about you
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Nel mondo di Elisa e Yara
Les mots de Chloè
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Alcune fiction ancora in corso che meritano di essere seguite!


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