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Autore: Atramess    22/04/2011    4 recensioni
Salve a tutti, questa è la mia prima fanfiction in assoluto. Ho voluto provare a far funzionare una coppia che a me è sempre piaciuta, ovvero quella composta da L e Misa. In questa storia entrambi i personaggi sono molto fragili, spaventati dal mondo esterno e cercheranno di aiutarsi l'un l'altra. E' decisamente OOC, specie per quanto riguarda Misa. Inoltre è estremamente romantica, perché io l'ho sempre immaginata così :)
Vi auguro buona lettura.
EDIT. Non avevo previsto di farla finire così, né che sarebbe stata così poco originale ma alla fine ho deciso che non doveva importarmi. Ho scritto quello che sentivo, credo sia sufficiente.
Genere: Introspettivo, Malinconico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: L, Misa Amane
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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Ryuzaki continuava a spostare il suo sguardo dal quaderno a Misa.

<< Cosa significa Misa? Non avrai... >>

<< E' troppo tardi. >>

Improvvisamente un'altra figura scura fece il suo ingresso nella stanza attraversando il muro e sbucando alle spalle di Misa. Solo la ragazza e Rem se ne accorsero.

Ryuk? Rem fissò l'altro shinigami con occhi sbarrati.

Ryuzaki, sentendo pronunciare quel nome, si guardò intorno senza comprendere.

<< Che succede? Chi è Ryuk? >>

Misa si avvicinò alla scrivania sopra la quale giaceva ancora il suo quaderno, aprì uno dei cassetti e ne estrasse un altro Death Note. Tornò sui suoi passi e offrì il secondo quaderno a Ryuzaki che lo prese fra le mani. Il ragazzo sobbalzò quando notò l'inquietante presenza che si stagliava dietro Misa e lei decise allora di parlare.

<< Ryuzaki questo è Ryuk. E' uno shinigami, esattamente come Rem. E' il guardiano del Death Note che tieni in mano, il Death Note che apparteneva a Kira. >> spiegò stando ben attenta a non lasciarsi sfuggire il nome di Light.

<< Kira non farà più male a nessuno, ora non ha più alcun ricordo legato al quaderno. >>

Ryuzaki restò senza parole, poi abbassò la testa cominciando a capire perché fosse troppo tardi.

<< Ora ho bisogno del tuo aiuto: dobbiamo bruciare i quaderni di modo che non possano più nuocere. >>

Misa gli prese il Death Note dalle mani, poi tornò alla scrivania per recuperare anche il suo e procedette verso il bagno. Una volta aperta la porta si girò verso il ragazzo che era ancora immobile.

<< Coraggio, non mi resta molto tempo. >>

Ryuzaki si lasciò cadere sulle ginocchia e serrò i pugni. Come aveva potuto? Come aveva potuto Misa scrivere il suo stesso nome sul Death Note senza nemmeno dargli la possibilità di provare a convincerla a non farlo?

Vedendolo così gli occhi di Misa si intristirono all'istante. Decise di lasciargli qualche minuto ed entrò nel bagno per poter fare ciò che doveva.

Una volta assicuratasi che i quaderni fossero cenere, si avvicinò al ragazzo che nel frattempo aveva pianto. Si inginocchiò davanti a lui e lo prese tra le braccia.

<< Scusami...ti prego perdonami Ryuzaki, non avrei mai voluto ferirti in questo modo. >>

Il ragazzo alzò la testa per poterla guardare e le fece una carezza tentando di non lasciar trasparire troppo il suo dolore. Non voleva turbarla.

<< Hai paura? >> le chiese.

Lei lo guardò allibita. A tutto avrebbe pensato tranne che ad una reazione di quel tipo. Gli sorrise e in quel sorriso era racchiuso tutto l'amore che lei provava per lui. Quando stava per rispondergli non riuscì a frenare le lacrime che cominciarono a scenderle sul viso.

<< No...tu sei qui con me. >>

Misa si accoccolò fra le sue braccia, stendendo le gambe, e lui la abbracciò con forza.

Quando l'infarto arrivò Misa avvertì delle scariche partirle dal cuore e diramarsi per tutto il corpo. Aumentò la presa sulla maglia di Ryuzaki ed iniziò a tremare per l'incapacità di respirare. Il ragazzo la strinse sempre di più per cercare di calmarla.

<< Non temere piccola, presto sarà tutto finito. >>

In quel momento si chinò verso di lei per baciarla ma prima le confessò la sua più grande verità.

<< Ti amo Misa. >>

Le loro labbra si unirono in un bacio, il più dolce che si fossero mai scambiati. A quel contatto i tremiti che Misa avvertiva cessarono all'istante e la ragazza chiuse gli occhi, felice.

Ryuzaki sollevò delicatamente il corpo della ragazza e lo adagiò sul letto. Sfiorò per l'ultima volta la bocca di lei con la sua e lasciò la stanza.

Si diresse verso la rampa di scale che portava al tetto e appena iniziò a salire i gradini una moltitudine di immagini gli annebbiò la mente. Si ricordò della prima volta che aveva visto Misa e della strana mescolanza di diffidenza e desiderio che aveva provato verso di lei. Ricordò di come la osservava mentre lei, silenziosa, si sedeva in disparte. Ricordò la loro prima chiacchierata, il suo essere così impacciato e le lacrime di Misa. Ricordò le loro confidenze, i loro incontri nella sala conferenze, l'imbarazzo della ragazza quando lui si lasciava andare senza saperlo a domande indiscrete. Ricordò il suo profumo, la sensazione che aveva provato quando l'aveva stretta, i loro baci... Finalmente oltrepassò l'ultimo gradino e raggiunse il tetto.

Non aveva mai conosciuto nessuno come Misa, nessuno che lo capisse senza il bisogno di parlare. Misa era riuscita a diventare il suo mondo in ancora meno tempo di quanto gli altri avessero mai impiegato per insospettirlo. Misa era il suo tutto. Misa era la sua vita...

Fu in quel momento che il dolore si sciolse dentro di lui, dilagando. Ryuzaki cominciò a correre, sentendo il macigno che gli premeva sullo stomaco farsi sempre più pesante. Corse senza sosta finché non raggiunse la balaustra all'altra estremità del tetto. Alzò lo sguardo verso il cielo.

<< Volerò come un angelo Misa, volerò per poter stare con te. Non ci lasceremo più, per l'eternità... >>

  
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