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Autore: IsaMarie    16/05/2011    9 recensioni
Bella e Jasper sono i gemelli Swan che vivono con il padre Charlie e la cugina Rosalie a Forks. Le loro vite si intrecceranno con i ragazzi Cullen: Edward, Alice e Emmett.
(Scritta con sara_cullen)
Genere: Commedia, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Edward Cullen, Isabella Swan, Un po' tutti | Coppie: Alice/Jasper, Bella/Edward, Emmett/Rosalie, Jacob/Leah
Note: AU, Lemon, OOC | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun libro/film
Capitoli:
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Cap. 96 EFP
Buongiorno ragazze!
Eccoci con un altro capitolo decisamente caliente. Sapete com'è! Edward dopo tutto il dolore che ha tirato fuori deve sfogarsi in qualche modo. XD! Questa volta, a differenza degli altri capitoli censurati, abbiamo deciso di tagliare totalmente la scena hot perchè un po' troppo forte e impossibile da ammorbidire. Abituatevi perchè  potrà capitare
spesso, a meno che non siano scene soft come quella dell'ultimo capitolo, ma visto l'ardore che contraddistingue i nostri protagonisti, non contateci troppo. L'amministrazione non ci ha più fatto sapere se ci spostavano nel rating rosso, ma non vogliamo comunque approffittare della loro bontà.
Scusate ma ci sembra più corretto fare così.
Siamo contente che nessuna abbia giudicato male il nostro protagonista. Purtroppo gli errori si fanno e ci sono sempre delle conseguenze. Però l'importante è imparare a non ripeterli.
Bene, ora basta tristezza! Per un po' non ci saranno capitoli così dolorosi. Promesso! Solo tanto divertimento, romanticismo e tanta tanta dolcezza da cariarvi tutti i denti! Badate bene però perchè è in arrivo una tempesta. Ma, non disperatevi troppo perchè per un po' di capitoli vi lasceremo tranquille.
Ringraziamo tutte voi che ci seguite con tanto affetto, sia le lettrici che trovano sempre e comunque il tempo di lasciare un commento, sia quelle silenziose, ma altrettanto importanti.
Un bacione a tutte!
BUONA LETTURA DA MANU E SARA!

Sorprese e passione 


Pov Alice


Eravamo appena arrivati a Seattle e con mia enorme sorpresa Jazz era entrato con l’auto nel parcheggio sotterraneo di un albergo. Ero meravigliata e un po’ confusa.
-Scusa amore… ma… siamo venuti a Seattle per rinchiuderci in un albergo?- gli chiesi titubante. Dopo avermi fissata per un istante un po’ incredulo, scoppiò a ridere.
-Ahahah! Oddio Ally! Vabbè che ormai hai appurato che sono un maniaco, ma ti giuro che non avrei mai pensato di rinchiuderti tutto il giorno in una camera d’albergo… anche se in effetti, ora che mi ci fai pensare… potrebbe anche essere un’idea ghiotta!- mi schernì. Gli diedi un pizzicotto sul braccio indispettita, che lo divertì ancora di più.
-Rinfodera gli artigli, micetta e tienili pronti per stanotte!- mi provocò, avvicinandosi pericolosamente al mio viso. D’improvviso il suo profumo inconfondibile mi investì in pieno, facendomi girare la testa e mi ritrovai a non riuscire più a ragionare con un minimo di lucidità… in quel momento avrei voluto solo che quelle labbra prendessero possesso delle mie, facendomi dimenticare pure il mio nome, come spesso succedeva quando il mio Jay mi baciava. Ma senza darmi il sollievo tanto agognato e con un ghigno dispettoso sul suo viso, Jasper si allontanò da me, e il mio rossore esplose sulle mie gote, incendiandomi il viso. La sua mano accarezzò dolcemente la mia guancia, per poi, con due dita, delineare le mie labbra.
-Ti prego Ally, scendi immediatamente da quest’auto, perché altrimenti non riuscirò più a controllarmi… mi manda a fuoco il cervello quando arrossisci in quel modo… eccitante…- mi confessò, mentre notavo chiaramente come la sua voce si fosse arrochita improvvisamente e il suo respiro si era fatto ansante. Sapevo perfettamente che le sue non erano parole al vento e anche se avrei desiderato che le realizzasse immediatamente, ubbidii e scesi dall’auto, visto che avevamo uno spettatore: di fronte a noi c’era purtroppo il custode che ci aveva permesso di entrare dopo che Jazz aveva fornito il suo cognome; e ci stava fissando curioso dalla sua gabbiola di guardia… non volevo di certo dare spettacolo!
Dopo pochi secondi anche Jazz scese ed estrasse dal cofano un borsone misterioso. Ok, ora la mia curiosità stava toccando livelli stratosferici e il mio ragazzo ghignava sempre più compiaciuto dalla mia espressione allibita. Continuando a tenermi sulle spine, mi prese per mano e ci avviammo a un ascensore che ci portò nella hall dell’albergo. Ci recammo alla reception e dalle parole che si scambiarono lui e la ragazza, che accoglieva gli ospiti, capii che aveva prenotato una camera per quella notte. Non potevo crederci! Ero sbalordita e euforica al pensiero di poter passare di nuovo la notte nello stesso letto, avvinghiati come non succedeva dal nostro meraviglioso weekend! Il mio Jay non finiva mai di stupirmi! Prima la richiesta dell’appuntamento, poi in mattinata le rose e ora l’albergo. L’avrei ricoperto di baci all’istante. Sentii che si accordava per far portare in camera la nostra borsa e poi mi prese di nuovo per mano, senza proferir parola. Io cercavo di comportarmi in maniera adulta e di non mettermi a saltellare per la felicità, ma mentre mi trascinava fuori dalla hall sentivo lo sguardo di Jazz su di me.
Appena all’esterno, ci allontanammo di qualche metro e poi si fermò proprio in un angolino, ponendosi di fronte a me per osservarmi attentamente, sorridendomi. Inarcò vistosamente il sopracciglio, in quella posa che tutte le volte mi faceva impazzire e poi incrociò le braccia al petto.
-Beh?! Sto aspettando! Non è certo questa reazione di indifferenza totale che mi aspettavo dalla mia bambolina super ciclonica!- affermò, in un tono leggermente deluso. Non riuscii più a trattenermi e gli saltai al collo, riempiendo di baci il suo viso, mentre scoppiava nella sua risata allegra che mi riempiva ogni volta il cuore di gioia.
-Grazie, grazie, grazie! E’ stata una bellissima sorpresa, amore! Sei fantastico e io ti amo tanto!- lo elogiai, entusiasta. Mi strinse forte, baciandomi in modo appassionato. Le nostre lingue si intrecciarono immediatamente, i nostri sapori si mescolarono, donandomi mille brividi lungo la schiena e facendo pulsare forte il mio bassoventre. Il desiderio per quel ragazzo meraviglioso ogni volta mi stordiva, mi sconvolgeva, aumentando sempre più l’ardore che sentivo espandersi in ogni mia cellula. Le mie mani si intrufolarono nei suoi capelli e le sue strinsero in maniera possessiva le mie natiche. Ci staccammo dopo qualche minuto accaldati e ansanti.
-Ecco! Ora ti riconosco! Sono contento che tu abbia gradito… Avevo un’assoluta necessità di dormire di nuovo con te nuda tra le mie braccia… mi manchi troppo la notte!- esclamò. Sorrisi compiaciuta.
-Anche tu mi manchi… anche se spesso però mi vieni a dare un bellissimo buongiorno…- aggiunsi maliziosa. Lui mi prese il mento tra due dita e riportò i miei occhi nei suoi.
-Hai ragione, ma… sinceramente sono stufo di dovermi trattenere per non rischiare che ci becchino i nostri genitori e quindi stanotte voglio sentire la tua splendida voce urlare il mio nome, pregarmi di continuare a farti godere in ogni modo possibile!- affermò, con un intenso desiderio negli occhi. Deglutii a fatica certa del fatto che la sua fosse una promessa e che l’avrebbe mantenuta… stanotte il mio Jay mi avrebbe portata in paradiso! Mi fece scendere e mi prese per mano, iniziando a camminare.
-Dove stiamo andando?- chiesi, di nuovo curiosa, mentre cercavo ancora di riprendermi da certe immagini.
-Al centro commerciale in fondo a questa via… la mia bambolina ha parecchio shopping da fare!- dichiarò, stupendomi ancora. Ma che strano: Jasper non amava andare a fare shopping!
Mi bloccai in mezzo al marciapiede.
-Amore… stai male?- lo schernii, facendolo ridere.
-Mai stato meglio! Però oggi vorrei che tu facessi tutto ciò che ami di più… e a quanto mi risulta una di queste cose è proprio lo shopping, no?- mi spiegò. Oddio, ma quanto era dolce il mio angelo? Non potevo assolutamente rovinare questa bellissima giornata, costringendolo a ore di visite a negozi vari. Volevo che anche per lui fosse una giornata memorabile. Scossi la testa energicamente, mentre la sua espressione diventava sempre più sorpresa.
-Non se ne parla proprio! Ciò che amo di più al mondo sei solamente tu! Tutto il resto passa in secondo piano, shopping compreso. Oggi voglio solo trascorrere il mio tempo con te a passeggiare sotto questo magnifico sole, mano nella mano, per le vie di Seattle… e magari… ecco, andare a mangiare qualcosa perché sto morendo di fame!- gli confessai. Ormai era l’ora di pranzo ed essendomi alzata presto erano già passate parecchie ore dalla mia colazione, che non era nemmeno stata molto sostanziosa. Jasper rise felice di nuovo, mentre io mi perdevo nel contemplare quell’espressione così serena e gioiosa.
-Oh, bambolina mia! Non finirai mai di stupirmi! Allora sai cosa facciamo? Visto che so per certo che adori anche gli animali, ti porterò a visitare lo zoo qui vicino che è fantastico… ci sono anche numerosi prati dove poter starcene sdraiati al sole e mangiare tranquilli- mi propose. Accettai con entusiasmo!
-Però, più tardi, un giretto tra negozi lo faremo comunque… perché questa sera signorina Cullen, è invitata dal suo accompagnatore ad una cena allo Space Needle e quindi ho tutta l’intenzione di regalarle il più splendido abito da sera che riuscirà a trovare!- mi rivelò, lasciandomi completamente ammutolita. Strinsi forte la sua mano, perché troppo emozionata anche solo per dire qualcosa. 
-Certo che se poi vorrai farmi un bel regalo anche tu, dovrai solo abbinare al vestito il più fantastico e audace dei completini intimi che sarai in grado di trovare e ti giuro che io mi impegnerò a non strappartelo di dosso con i denti!- affermò malizioso, facendomi di nuovo arrossire da morire. Jasper mi abbracciò forte al suo fianco, scoppiando a ridere per il mio palese imbarazzo e felici e innamorati ci avviammo verso lo zoo, desiderosi di iniziare quella splendida giornata che aveva organizzato per noi.

Pov Edward

Io e Bella stavamo tornando al ranch. Finalmente mi sentivo felice e sereno come non lo ero mai stato. Ero riuscito a confessarle ogni singolo dettaglio sulla mia vita, e lei, una volta di più, mi aveva stupito. Nemmeno una singola volta mi aveva giudicato, ma anzi, le uniche espressioni che erano comparse sul suo viso erano state di incredulità, profondo dolore, tristezza e soprattutto preoccupazione per quello che mi sarebbe potuto succedere. Mentre le raccontavo ogni cosa, anche io pensavo che, in quel periodo, se la mia stupidità avesse portato a una tragedia, oltre a far soffrire tutti coloro che mi amavano incondizionatamente, non avrei nemmeno conosciuto quell’angelo che aveva deciso di amarmi. Ora come ora, il pensare a una mia vita, sulla Terra o in qualunque altro posto che ci attendeva dopo la morte, senza la mia Bella, mi faceva sanguinare il cuore. Noi ormai eravamo legati indissolubilmente e non avremmo più potuto vivere uno senza l’altra, ne ero assolutamente sicuro!
Dopo averle raccontato ogni cosa, ed essere certo che ancora mi amava, l’unica cosa di cui avevo avuto uno spasmodico bisogno era fare l’amore con lei, perdermi nel suo corpo caldo e pieno d’amore per me, di unirmi di nuovo a lei…. Era stata una reale necessità, che mi stava quasi facendo mancare il fiato… Rendermi conto di come lei fosse stata subito pronta ad accontentare questo mio desiderio, quasi avesse intuito che fosse un vero e proprio bisogno vitale, non aveva potuto fare altro che riempirmi di gioia. Le basse temperature non ci avevano permesso di spogliarci completamente, e quindi non avevo potuto sentire la morbidezza del suo corpo meraviglioso entrare in contatto col mio; ma nel momento in cui ero penetrato in lei… bè, in quel preciso istante, mi ero sentito di nuovo rinato… come se ogni dolore, ogni senso di colpa, ogni rimpianto e ogni sofferenza, fossero stati cancellati con un colpo di spugna. Mi sentivo completo e felice! Eravamo veramente due spiriti affini, pronti a fondersi e condividere ogni emozione, positiva o negativa… e formare un unico corpo, un’unica mente ed un’unica anima…
-Allora, ti piace cavalcare, amore o hai ancora paura?- mi chiese, interrompendo i miei pensieri. Stavamo procedendo abbastanza veloci, non al passo come all’andata… ma se da una parte sussisteva ancora un po’ di timore, dall’altra mi sentivo talmente libero, per aver condiviso ogni cosa con la mia Bella, che avrei voluto spronare io stesso Lorelai a correre a perdifiato… ma non volli comunque sfidare la sorte.
-No, tranquilla… devo ammettere che mi piace anche questa andatura… è come se l’adrenalina mi scorresse veloce e mi elettrizzasse… come se mi sentissi di poter realizzare tutto da quassù…- cercai di spiegarle.
-Sì, ti capisco… cavalcare mi regala sempre delle meravigliose sensazioni di libertà… è un po’ come correre in moto; ma quando spingo Lorelai a galoppare sempre più forte, sento defluire nelle vene anche un senso di potenza… quindi comprendo benissimo quello che vuoi dire- confermò. Ecco! Era proprio così che mi sentivo e ormai noi ragionavamo sulla stessa lunghezza d’onda. Anche quel nostro condividere ogni più piccola emozione mi entusiasmava da impazzire!
-Però non esagerare… perché ancora non mi sento molto sicuro…- cercai di porle un freno, avendo notato come le cose intorno a noi avessero iniziato a scorrere più veloci. D’istinto mi strinsi più forte a lei e la mia gattina scoppiò a ridere.
-Eddai, Edward! Ora un po’ di confidenza l’hai presa… non vorrai mica risultare una mammoletta ai miei occhi?! Dov’è il mio uomo che è in grado di farmi gridare dal piacere? Quello che non ha paura di entrare in camera mia di soppiatto per darmi un buongiorno mozzafiato, sfidando le ire funeste dello sceriffo Swan, che ti assicuro è ben più pericoloso della dolcissima Lorelai?!- mi provocò in maniera subdola, facendo leva su quello che sapeva essere il mio punto debole. Ah, l’orgoglio virile!
-Oh, al diavolo! Spingi questa cavalla più forte che puoi! Io sono in grado di aggrapparmi con forza… però poi non ti lamentare se ti stringo troppo- la incitai. Bella non se lo fece ripetere due volte e con due colpi sui fianchi di Lorelai prese a farla galoppare. Oddio! La paura, mista alla sensazione che donava la velocità, mi stava facendo salire l’adrenalina a mille: era fantastico! Non vedevo l’ora di essere in grado di cavalcare da solo in quel modo, anche se a essere sinceri non era poi così male quella posizione… anzi iniziava a piacermi parecchio… nel movimento il mio amichetto continuava a sfregarsi sulle sue natiche e mi stavo eccitando all’inverosimile! Stava nascendo di nuovo quell’istinto bestiale della sera precedente e ormai vedevo solo immagini di noi avvinghiati a fare l’amore in ogni posizione possibile!
Dopo dieci minuti stavamo già rientrando al ranch e Bella iniziò a far rallentare Lorelai, fino ad arrivare al recinto quasi al passo.
-Dio, amore! E’ stato stupendo, meraviglioso, elettrizzante, eccitante…. tutto insomma! Non ho parole e non vedo l’ora di rifarlo!- esclamai, con un tono di voce entusiasta, come un bambino che aveva appena fatto il suo primo giro sulle montagne russe. Bella rise felice e si voltò a baciarmi.
-E poi senti cos’hai scatenato qui in basso?!- le sussurrai roco, spingendo il mio bacino verso il suo; -Non vedo l’ora di essere a casa e ti dimostrerò dov’è finito il tuo uomo! Dovrai implorarmi di smettere, gattina mia…- la provocai, infilandole una mano sotto gli strati di indumenti e accarezzandole il ventre. Un brivido la percorse, facendola fremere.
-Edward...- gemette all’improvviso. Ghignai, soddisfatto: evidentemente quella posizione stava procurando interessanti effetti anche su di lei, ed io sentivo un fuoco iniziare a bruciarmi dentro. Un fuoco che avrei dovuto spegnere al più presto, appena tornato a casa: non volevo certo morire per autocombustione!
Il rumore della porta dell’edificio principale ci fece ricomporre immediatamente; infatti Rob ci raggiunse dopo pochi secondi.
-Ciao, ragazzi! Allora? Divertiti?- ci chiese, con un enorme sorriso sulle labbra. I nostri volti sorridenti, felici e sereni parlavano per noi.
-Bene! Sono contento! E tu Edward? Hai preso un po’ di confidenza?- domandò curioso.
-Ci puoi giurare! Al ritorno abbiamo anche corso! Dio, è una sensazione che lascia senza fiato!- esclamai orgoglioso di aver superato quella mia paura.
-Perfetto! Ho intuito subito che sei un ragazzo in gamba!- mi elogiò.
-Rob, che faccio? Riporto Lorelai al box o la lascio qui nel recinto?- gli domandò Bella. Speravo ci sbrigassimo in fretta, anche se una piccola parte di me non sarebbe più scesa da quel cavallo.
-Mi faresti un favore se la riportassi già nel box. Prima ho mandato a casa Nick perché stava male… credo avesse la febbre e così Tray l’ha accompagnato e ho detto anche lui di proseguire per casa sua, non aveva senso che tornasse. Sono rimasto solo; così man mano che rientrano i cavalli, cerco già di sistemarli nei loro box. Mancano Lorelai e altri due, che però torneranno solo tra un paio d’ore- ci spiegò. Bella annuì.
-Non ti preoccupare, Rob. Ci occuperemo noi di lei… per tutto. Tu finisci i lavori nei recinti. A proposito i cavalli rientrati sono già a posto? Altrimenti ci pensiamo noi- lo rassicurò Bella, proponendosi poi di prolungare il nostro tempo al ranch. Sbuffai, infastidito. Cazzo, no! Ed io che mi immaginavo già di percorrere tutto il suo corpo mozzafiato con la mia bocca… invece ora l’attesa si prospettava più lunga di quanto immaginassi.
-Gli altri sono a posto, tesoro! Ma grazie comunque dell’offerta. Troverai tutto come al solito nelle stalle- la informò.
-Ah, ancora una cosa, Rob! Angel è prenotato durante la settimana?- gli chiese.
-Mi sembra solo il lunedì, il giovedì pomeriggio e la domenica mattina. Perché?- le rispose, incuriosendosi.
-Perfetto! Edward vorrebbe imparare a cavalcare e quindi verremo una o due volte la settimana… e per lui ci terrei a prendere Angel. Quando decideremo, ti farò sapere, ok?- si accordò Bella.
-D’accordo, non ti preoccupare! Anche dovesse essere occupato quando verrete, vedremo di fare in modo di farvelo trovare libero- la rassicurò Rob. Da quella risposta capii ancora di più quanto le volesse bene e quanto cercasse di accontentarla.
Ci avviammo verso il retro della costruzione, dove probabilmente si trovavano le stalle. Senza rendermene conto mi ero rabbuiato un po’ dinnanzi a questo improvviso cambio di programma… più che altro di fronte a questo seccante ritardo… ma cercai di non mostrarmi come un bambino capriccioso… in fondo avevamo appena fatto l’amore ed io non potevo essere già così tanto eccitato da non poter aspettare ancora una o due ore, per poter avere la mia Bella…
Scendemmo da cavallo e Bella, prendendo Lorelai per le redini, la condusse all’interno di un grande edificio, facendola poi entrare in un box, largo e spazioso. Le tolse il morso con le redini, riempì la sua mangiatoia di fieno (che Lorelai, da vera golosona, iniziò subito a divorare), le sganciò la sella, per poi levargliela e andarla ad appendere ad un gancio.
Io ero come incantato… non riuscivo a distogliere il mio sguardo dalla sua figura. Si era tolta la giacca per potersi muovere meglio e il maglioncino e i pantaloni che indossava le fasciavano il corpo in una maniera così aderente che alla mente mi sovvenivano solo immagini altamente erotiche, una più peccaminosa dell’altra. Ero eccitato da morire e ogni suo gesto faceva scalpitare impaziente il mio amichetto… SC pulsava in maniera dolorosa e lo sentivo sempre più turgido e gonfio. Che cazzo mi stava succedendo?!
Mi sentivo come se non riuscissi a controllarmi, come se Bella compisse ogni minimo movimento solo per provocarmi… Cristo, ero malato!
-Amore… c’è qualcosa che non va?- mi chiese, accorgendosi evidentemente del mio repentino ed inspiegabile (per lei!) cambio d’umore.
-N-no… perché?- tentai di fare l’indifferente e di riscuotermi da quelle immagini lascive. Bella mi guardò con un’aria scettica e poi si mise le mani sui fianchi, inarcando vistosamente le sopracciglia.
-Sto aspettando, Edward!- affermò, convinta. Dio, quando era così autoritaria…
Sbuffai, infastidito all’idea che potesse considerarmi uno stupido immaturo che pensa solo al sesso… anche se, in tutta onestà, era proprio così! Ma che ci potevo fare se la mia ragione di vita mi ispirava ogni genere di pensieri lussuriosi, uno meno lecito dell’altro?!
-Ti prego, Bella… non è niente, davvero!- cercai di glissare, ma evidentemente la lezione della sera precedente non mi era servita granché, se non avevo ancora capito quanto fosse tosta la sua testardaggine! Quando Bella voleva sapere qualcosa, non c’era niente che la distogliesse dal suo intento. Ragazza caparbia e ostinata! Ma talmente sexy…
-Edward… non roviniamo questa bella giornata con delle stupide bugie… dimmi subito cosa ti gira in quella testolina scapigliata… i tuoi occhi sono così cupi che sembrano persino aver cambiato colore!- mi rimproverò, come una maestrina. Se possibile la mia eccitazione nel vederla così determinata aumentò ancora di più. Sbuffai, certo ormai di doverle confessare tutto.
-Bella… è che… che ho di nuovo così voglia di te… speravo di farti di nuovo mia al più presto… e invece dovremmo aspettare ancora… sono uno stupido lo so, ma è questo l’effetto che mi fai!- le rivelai, vergognandomi un po’ delle mie reazioni.
Mi sorrise maliziosa, avvicinandosi lentamente, con movimenti sensuali… Cristo santo… cosa cazzo aveva intenzione di fare?! Ero già al limite e se avesse iniziato a stuzzicarmi non avrei resistito… le sarei saltato addosso stile maniaco depravato!
-Mmm… Cullen, Cullen…- mi apostrofò. Oh, merda! Era una vita che non mi chiamava per cognome e poi non poteva farlo con quel tono di voce e proprio in quel momento! Mi sembrava di non avere più il controllo su niente e di essere in balia di un’eccitazione allo stato puro… sarebbe bastata ancora solo una parola o un piccolo gesto e le sarei saltato addosso. Deglutii e cercai di calmarmi, anche se SC era ormai in carreggiata, pronto e scattante.
-Da te non me lo aspettavo proprio! Sai che mi deludi un po’… credevo che magari ti facesse piacere provare emozioni nuove… cos’è? L’adrenalina ti è già scomparsa del tutto?- mi provocò in maniera spudorata. Ok, ora gliel’avrei data io l’adrenalina! Se voleva ottenere una determinata reazione da parte mia, ci era appena riuscita!
Con una rapida falcata annullai la distanza tra i nostri corpi e, sospingendola contro la parete del box, presi possesso della sua bocca in maniera selvaggia, quasi violenta. La mia lingua forzò le sue labbra e andò subito a reclamare ciò che ormai considerava di sua esclusiva proprietà. Bella rispose con la mia identica passione, facendomi incendiare ancora di più. Non me ne fotteva un cazzo se sussisteva il rischio che potesse entrare qualcuno e beccarci; in quel momento volevo solo fare mio quel corpo da dea che mi faceva impazzire… così come eravamo, in piedi e senza tante cerimonie…
Tutto la situazione in un attimo precipitò: entrambi eravamo completamente in balia delle sensazioni che provavamo, della passione che si era scatenata divampando e incendiandoci, dell’immensa lussuria che ci aveva colti. Bella si abbandonò totalmente a me, con frenesia e immenso ardore. Ormai non ci rendevamo nemmeno conto di ciò che ci circondava… e ci fermammo solo quando i nostri sensi furono completamente appagati, lasciandoci completamente sconvolti e ansanti.
Mi appoggiai alla sua schiena, addossandola ancora di più alla parete, mentre cercavo di riprendere il controllo di me stesso e di imprigionare nuovamente quella forza primitiva che mi aveva fatto perdere la ragione. Iniziai a lasciarle una serie infinita di piccoli baci sul collo, la gola, la guancia, la tempia, mentre lei, felice ed appagata, si strusciava contro il mio viso.
-Oddio, Edward…- mormorò, con ancora il respiro affannato. Appoggiai le mie mani sulle sue, ancora sulla parete, mentre il raziocinio stava di nuovo facendo capolino nella mia testa… meglio tardi che mai!
-Scusami, amore… non so cosa mi sia preso… ti ho fatto male?- mi preoccupai all’istante. Magari ero stato troppo violento.
-Male?!- domandò, quasi incredula; -Dio, è stato fantastico, Edward! Non capivo più niente… era come se fossi preda della pura frenesia, non riuscivo a ragionare con lucidità… mi hai trasportato in un altro mondo…- mi spiegò, con ancora la voce arrochita dall’intenso piacere provato. Sorrisi… erano le stesse identiche sensazioni che avevano governato anche me.
-Già…- riuscii solo a sussurrare, instupidito da quell’immenso piacere che mi stava ancora scorrendo nelle vene. Mentre uscivo da lei e mi sistemavo i pantaloni, mi voltai e rimasi di sasso. Oh no, no… fanculo!



ANTEPRIMA CAPITOLO 97

Non avevo nemmeno fatto in tempo a riprendermi da quell’ondata ingestibile di passione selvaggia e sfrenata che mi aveva colto e che era riuscita a portarci entrambi in paradiso, quando, dopo essermi voltato, rimasi basito, quasi spaventato… dio, che impressione!
-Cazzo! Merda! Vestiti subito, Bella!- esclamai, mentre il più velocemente possibile cercavo di sistemarmi e ricompormi, imbarazzato da quella assurda circostanza.
Bella si affrettò a fare come le avevo ordinato, mentre la vedevo sempre più rossa e agitata.
-Che c’è? Ci ha visti, vero?- mi chiese con una voce isterica, intimorita dal fatto di essere stati colti sul fatto; -Oddioddioddio! Che figura! Che figura! Come farò a guardarli ancora in faccia?! Sono come degli zii per me!- continuava a disperarsi.


Vi ricordiamo l'altra nostra fiction Segreti e Inganni
e il nostro blog Le fan fiction di Manu e Sara

Un nuovo forum di  due scrittrici molto brave: Yara89 e essebi! 
Andate a fare una visitina, ne vale la pena!
E&Y'world: il mondo delle fanfiction

Ecco alcuni blog di bravissime autrici che meritano una visita!

Il sorriso in una pagina
Mad about you
yara's mind
Nel mondo di Elisa e Yara
Les mots de Chloè
L'anima delle stelle
silviettafanfiction
A casa di Lisa
USADDICTED
L'angolo creativo
Lalayasha

Alcune fiction ancora in corso che meritano di essere seguite!


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Testa o Cuore? di Isabella v (sara_g)
 
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