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Autore: Many8    22/05/2011    7 recensioni
Bella afflitta da un trauma che ha segnato il suo presente e il suo passato,cercherà di dimenticare quest'ultimo, ma si sa dimenticare è difficile se quasi impossibile; un Edward umano, conoscerà la nostra protagonista e... Riuscirà il nostro invincibile supereroe a cambiare almeno il futuro della nostra piccola e dolce Bella? AH- OOC- raiting ARANCIONE.
Genere: Malinconico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun libro/film
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Salve.
Ecco, con un po' di ritardo il primo extra. Parla di Tanya, dell'incontro tra lei ed Edward prima che Bella andasse via dall'ospedale.
Cosa di sono detti? Cosa è successo? 1000 parole per spiegare ciò che è accaduto tra i due.

Buona lettura.
1° Extra- Tanya.

 

 Sentì la porta aprirsi lentamente, con un debole scricchiolio che mi fece sussulatare. Non feci in tempo ad alzare gli occhi che una voce, debole e sinuosa, vagò nell'aria, fino alle mie orecchie.
Posso entrare?”Era una donna che conoscevo abbastanza bene. Alta, bionda, snella: Tanya. Tentennò sull'uscio della porta, aspettando una mia risposta.
Combattutto su cosa rispondere assentì, annuendo debolemente.
Si avvicinò alla scrivania, e chiusi, al contempo, le cartelle cliniche che avevo davanti e su cui stavo lavorando.
C'è qualcosa che posso fare per te?” il mio tono era formale, distaccato.
Alzò le sopracciglia. “Lo sai di cosa voglio parlare, Edward.”
Sospirai, congiungendo le mani al busto. Dovevo ascoltarla, prima o poi.
Ero sicuro che sarebbe stato un discorso senza risvolti, senza complicazioni.
Feci cenno con il capo di cominciare a parlare, e lo fece, stizzita.
Non fare così! Mi fai sentire uno oggetto. Non sono ai tuoi ordini come una schiava, in questo momento, quindi finiscila di fare quei cenni autoritari.”
le sue guance si colororarono di rosso.

Scusa,” farfugliai. “Non volevo essere autoritario. Scusami,” ripetei.
Respirò profondamente e chiuse gli occhi, per calmarsi.
Edward,” iniziò, riaprendo gli occhi e guardando dritto nei miei. “Sai quanto io tenga a te, sai quanto ti voglia bene... forse questo voler bene che provo nei tuoi confronti è molto di più di semplice affetto.” balbettò, contorcendosi le mani.
Tanya...” cercai le parole giuste per esprimere ciò che volevo.
Aspetta!” mi interruppe.
No, prima che continui tu, voglio dirti questa cosa.” mi alzai, e percorrendo tutto il perimetro della scrivania arrivai da lei. Restai ad una distanza discreta, sia per non sembrare troppo distaccato, sia per non darle false speranze. “Da parte mia non c'è di un affetto tra colleghi.” dissi, con il tono più dolce e comprensivo che trovai in me. “Due mesi fa non c'è stato nulla, capisci? Non voglio, in questo momento, darti false illusioni, non voglio farti soffrire ulteriolmente. Sarei un mostro se ti concedessi un'altra opportunità, perché so che da parte mia non ci sarà mai niente, purtroppo. Sei una persona gentile, sei sensibile. Non potrei mai, capisci...” aveva ascoltato il mio discorso in silenzio, fissandomi. Ebbi paura che le mancasse il respiro, dopo che lo aveva trattenuto per tutto il tempo.
È per lei, vero? Quella ragazza che è in reparto?”
Annuì, abbassando gli occhi, mentre i suoi si riempivano di lacrime.
Vi ho visti insieme, oggi. Ho visto il tuo sguardo quando la guardavi, e soprattutto ho notato il cambiamento quando mi hai riconosciuta. Non c'era più tutte quella benevolenza, non c'era la dolcezza, ma distacco e freddezza.” disse, scuotendo leggermente il capo. La fronte era corrugata, le labbra strette.
Mi dispiace, Tanya. Ma davvero...” Non provo nulla per te, avrei voluto dirle, ma sarei sembrato troppo diretto.
Ho capito, Edward, non sono nulla per te se non una semplicissima infermiera alla tua mercé, ai tuoi ordini, sottomessa a te: il superiore.”
Non sto dicendo questo!” dissi, portando le mani avanti, come a proteggermi dalle sue parole, che mi ferirono un po'.
Sembrò non ascoltarmi e continuò, imperterrita, a parlare.
Ma la sai una cosa? Io non posso farci nulla se ogni volta che ti vedo il mio cuore va a mille e rischi un infarto. Non posso far nulla se non arrossire come una bimbetta alla sua prima cotta adolescenziale. Ed essere gelosa di vederti con un'altra. Sono una stupida, perché mi sono illusa. Illusa dai tuoi sguardi, dalle tue mosse, dal tuo modo di parlare. E solo adesso mi accorgo si quanto sono stata ridicola a vedere ciò che davvero volevo vedere e non quello che tu realmente facevi o dicevi.” sussurra velocemente, roteando gli occhi. “Ma sai una cosa? Anche in questo momento, mi vien voglia di starti accanto, di avvicinarmi a te, e ti sfiorare le tue labbra, fino a far incontrare le nostre lingue...” mentre lo pronunciava avanzò verso di me. Rimasi sconvolto dalle sue ultime parole tanto da non riuscire a reagire. Non riuscì a scanzarmi quando si avvicinò. Indietreggiai fino a sedermi sulla scrivania, ma non riuscì ad andare oltre, a respingerla.
Tu mi piaci, Edward,” non guardava più i miei occhi, ma le mie labbra. Nonostante le avessi detto (o almeno fatto capire) che da parte mia non c'era nulla, lei voleva baciarmi. Aveva deciso. “Più di tutti, non ho mai provato nulla di simile di quando sono accanto a te.” Sussurrò sulle mie labbra.
Per favore...” balbettai con voce roca.
Senza badare alle mie parole sfiorò le mie labbra, leggermente, prima che riuscissi finalmente a risvegliarmi dallo stato di semi-catatonia in cui ero
caduto. Mi voltai dalla parte opposta, guandando in basso.

Come avevo potuto far correre la cosa, e aspettare che accadesse, perché ero rimasto imbambolato come una statua sulla scrivania?
Come avevo potuto non pensare alle conseguenze di quel semplice sfioramento?
Sentì, improvvisamente un rumore, che destò i miei pensieri: corsi alla porta, allontanando bruscamente Tanya dal mio fianco.
Aprì la porta che era rimasta socchiusa per tutto il tempo.
Sparso sul pavimento del corridoio c'era l'acqua di una flebo, e tanti piccoli pezzi di vetro contenente il liquido che ormai bagnava la superficie.
Vidi una persona, correre dalla parte opposta alla mia. Zoppicava, sbandando leggermente mentre cercava di correre. La riconobbi immediatamente.
Era Bella.

 

 

Il resto lo conoscete, e spero ricordiate.
Il prossimo Extra sarà, credo, più interessante, e verdrà protagonisti Bella ed Edward, insieme.

Alla prossima, come sempre ringrazio chi legge, e chi dedica qualche parola.

Un bacio, Many.

   
 
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