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Autore: IsaMarie    30/06/2011    20 recensioni
Bella e Jasper sono i gemelli Swan che vivono con il padre Charlie e la cugina Rosalie a Forks. Le loro vite si intrecceranno con i ragazzi Cullen: Edward, Alice e Emmett.
(Scritta con sara_cullen)
Genere: Commedia, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Edward Cullen, Isabella Swan, Un po' tutti | Coppie: Alice/Jasper, Bella/Edward, Emmett/Rosalie, Jacob/Leah
Note: AU, Lemon, OOC | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun libro/film
Capitoli:
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Cap. 106
Buongiorno fanciulle!
Come stanno andando le vacanze? Per noi tutto benissimo! Specialmente Sara che è in viaggio e che si sta divertendo e rilassando.
Le nostre coppiette si sono godute il weekend alla grande.  Nessuno di loro si è risparmiato, specialmente i nostri piccioncini preferiti che hanno chiarito molte cose ma si sono anche divertiti da morire... in tutti i sensi! Purtroppo, come tutte le cose belle, è finito anche questo meraviglioso idillio e si torna a scuole dove, come avete potuto leggere dallo spoiler, inizieranno i problemi.
Ringraziamo tutte voi che ci seguite con affetto e un grazie grandissimo va a chi ha sempre voglia di lasciare un commento. Vi vogliamo bene! Diamo inoltre il benvenuto alle nuove lettrici!
BUONA LETTURA DA MANU E SARA!

ATTENZIONE: VI RICORDIAMO CHE LA PROSSIMA SETTIMANA CI PRENDEREMO UNA PAUSA. CI SPIACE LASCIARVI IN SOSPESO MA PER FARCI PERDONARE STAVOLTA VI LASCEREMO UNO SPOILER PIU' LUNGO.
IL PROSSIMO CAPITOLO LO POSTEREMO LUNEDI' 11 LUGLIO.


CAPITOLO 106 


Folle gelosia



Pov Bella

-Allora, ragazze! Siete pronte?! Quanto ci vuole a prepararsi?- sbottò Alice, fulminando me e Rose con gli occhi, braccia incrociate al petto e piede ballerino che batteva nervosamente il terreno. Sbuffammo in contemporanea. Avevamo tutto il tempo che ci serviva e lei era iper agitata come suo solito!
Era martedì ed eravamo a scuola negli spogliatoi della palestra e finalmente questa lunghissima giornata scolastica era giunta al termine. Essendo l’ultimo anno, i professori ci torchiavano ogni giorno di più e le lezioni stavano diventando sempre più pesanti; per non parlare poi di tutto il lavoro extra che ci affibbiavano per casa! Che palle! Ma per fortuna noi ragazze ci eravamo organizzate alla perfezione con lo studio, così saremmo potute partire subito per il cinema di Port Angeles e non avremmo dovuto più aprire un libro fino al giorno successivo. Angie ci avrebbe aspettate nel parcheggio e poi saremmo passate a prendere Leah, per andare a rifarci un po’ gli occhi con l’ultimo film di quel figo allucinante del mio mito assoluto: Robert Petterson!
-Alice, vedi di calmarti! Sei talmente esagitata che ti scoppierà un embolo prima o poi!- la schernì Rose, facendo sghignazzare pure me.
-Stare con mio fratello ti fa molto male!- si imbronciò e Rose mi schiacciò l’occhiolino. Era incredibile quanto fosse cambiata nel carattere: scherzava sempre, il suo volto era costantemente radioso e sprizzava gioia da tutti i pori, specialmente dopo l’ultimo weekend. Ed io non potevo non essere al settimo cielo anche per lei.
-Dai, Alice! Manca ancora mezz’ora all’appuntamento con Leah e io ho dovuto asciugarmi i capelli alla perfezione altrimenti rischiavo di buscarmi un altro malanno. Ma ormai siamo pronte- cercai di calmarla. Si rilassò e mi sorrise.
-Scusate ragazze! Ma lo sapete come sono fatta… è più forte di me. E poi… bè, ci tenevo anche a salutare Jazz prima di partire. Mi aveva detto che lui e gli altri ci avrebbero aspettato nel parcheggio insieme a Angie, così intanto le facevano compagnia se avessimo tardato- si giustificò. Le sorridemmo comprensive.
-Bè, se la metti così, in un batter d’occhio saremo fuori di qui! Anch’io voglio salutare il mio orsacchiottone- esordì Rose.
-Che idiota che sono stata! Potevo anche immaginarlo!- scoppiò a ridere Alice, seguita da noi; -Ma piuttosto, Bella… stamattina ho visto che tra te e Edward era già tutto a posto! Significa che quell’idiota di mio fratello è rinsavito ed è venuto a porgerti le sue scuse?- mi chiese curiosa. Eh già!
La sera prima eravamo tutti in camera di Emmett a chiacchierare… e l’argomento principale, a causa del film che avremmo visto nel pomeriggio seguente, era stato proprio il mio idolo, il mitico Rob. Edward si era ingelosito da morire per gli apprezzamenti che continuavo a fare su quel figo della madonna ed io, come tutti gli altri, pensando che scherzasse, avevo forse calcato un po’ la mano, spronata da Emm e Jazz, che non avevano perso l’occasione per deriderlo un po’, rigirando il coltello nella piaga della sua gelosia. Non avevo capito quanto fosse stato veramente irritato Edward finchè non aveva iniziato a esagerare, con le sue uscite poco felici che mi avevano fatto infuriare, e non poco. Così avevamo litigato di fronte a tutti quanti e poi, stizzita per quell’atteggiamento infantile e assurdo, me ne ero andata a letto. Non potevo credere che pensasse seriamente che avrei mai potuto tradirlo! Neanche se Rob mi fosse cascato davanti ai piedi! Io volevo solo Edward! Amavo solo Edward! Non ero più in grado di vivere senza di lui e quel demente idiota, aveva fatto una scenata di gelosia che non stava né in cielo né in terra!
-Sì, si è accorto delle cazzate che ha sparato, per fortuna. Ieri sera, arrabbiata com’ero, non riuscivo a prendere sonno, così sono andata a sedermi sul davanzale della finestra, guardando la pioggerellina fine fine che stava scendendo. Di solito è una cosa che mi rilassa e infatti dopo poco mi sentivo già meglio. A un certo punto ho sentito il rumore della porta che si apriva ed è comparsa la figura di tuo fratello che si intrufolava in camera mia. Col buio completo è andato dritto verso il letto pensando che fossi già addormentata. Oh! Dovevate vederlo! Sembrava la pantera rosa, tutto intento a non fare rumore per non essere scoperto da papà…- feci ridere le ragazze.
-Quando poi si è infilato nel letto e si è reso conto che io non c’ero, è saltato su come una molla, borbottando con una voce incredula “Ma dove cazzo è andata?!”. Lì non ce l’ho più fatta e sono scoppiata a ridere e così si è accorto che ero alla finestra e mi ha subito raggiunta. Dopo quella bella scenetta, inutile dirvi che il mio malumore era già storia passata; però ho resistito e non gliel’ho data subito vinta. Lui si è scusato infinite volte, insultandosi a più riprese. Cosa che naturalmente gli ho lasciato fare! A tutto c’è un limite e ieri sera l’ha decisamente superato con quelle parole da pazzo geloso!- spiegai loro. Rose ed Alice mi batterono il cinque, ridendo.
-Perfetto, sister! Stai imparando anche tu, complimenti!- mi elogiò Rose, soddisfatta.
-Bravissima, Bella. Hai fatto proprio bene a dargli una lezioncina. Ti giuro che con tutte le stronzate che gli sono uscite di bocca ieri sera, mi sembrava di avere un bambino di due anni davanti e non mio fratello maggiore- si aggiunse Alice.
-La gelosia è una brutta bestia!- dichiarò Rosalie.
-Eh già! Per fortuna che tu non ne soffri, altrimenti non riusciresti mai a dividere con le altre il tuo uomo, no?- affermò una voce sgradita quanto conosciuta: Tanya. Prese com’eravamo dalle nostre chiacchiere non ci eravamo accorte che negli spogliatoi stavano iniziando a entrare quelle oche delle cheerleader.
-E con questo cosa vorresti dire?!- la aggredii io, avvicinandomi pericolosamente a quella gallina spelacchiata. Le mani già mi prudevano e avevo una voglia matta di riprendere il discorso iniziato alla festa di Rose… stavolta gliela avrei strappata completamente quella paglia che aveva in testa al posto dei capelli!
-Calmati, Bella! Niente di nuovo! Tanya, rimasta a bocca asciutta con Jazz ed Edward, ora ha messo gli occhi sul mio Emmett… e appena può lo importuna, nella ridicola e vana speranza che lui prima o poi ceda- mi spiegò Rosalie, tranquilla e per nulla irritata da quell’oca. Non potevo crederci! Quella brutta sgualdrina ci aveva provato anche con Emmett! Ma di cosa mi meravigliavo? Aveva sempre odiato a morte Rose, e aveva sempre cercato in ogni modo di importunarla. Ma con Emmett cascava proprio male!
-Sai una cosa Tanya? Se uno è abituato a sorseggiare prelibato champagne, non si accontenta di certo di un vinaccio scadente!- si rivolse a lei Rose, con un tono di voce denigratorio. Gli occhi di Tanya si incupirono dalla rabbia per un attimo. Alice scoppiò a ridere al pungente sarcasmo di Rosalie, seguita da me.
-Dai forza, andiamo che ci aspettano- ci incitò Rosalie, ormai pronta. Anch’io misi le mie cose velocemente nella borsa e mi infilai la giacca, senza distogliere il mio sguardo da Tanya che aveva un’espressione che non mi piaceva per niente: un ghigno strafottente e un po’ troppo sicuro le si era dipinto in viso…
-Bè, si vede che allora dello champagne il tuo Emmett si è già stufato, visto che state insieme da poco più di un mese e già ti tradisce… con me!- esclamò Tanya con malcelato trionfo, come se niente fosse. Rosalie si pietrificò sul posto e quando si voltò per fronteggiare Tanya, i suoi occhi mandavano scintille.
-Ora basta!- sibilò furiosa e avvicinandosi pericolosamente al suo viso, palesemente soddisfatto dell’attenzione che aveva finalmente ottenuto; -Sono stata fin troppo paziente con te, stronza! Vedi di lasciare in pace Emmett una volte per tutte. Ti ha già respinto non so quante volte e tu stai decisamente tirando troppo la corda. Non sono una persona violenta, ma giuro che d’ora in poi non mi farò più così tanti scrupoli! Sei ancora in debito di uno sgambetto che mi ha fatto sbucciare un ginocchio alla mia festa, quindi ti conviene stare attenta e guardarti le spalle da adesso in avanti… perché credimi… hai veramente passato il segno con queste tue illazioni assurde!- la minacciò a pochi centimetri dal suo volto. Il ghigno di Tanya se possibile si allargò ancora di più. Maledizione, la sua sicurezza mi fece temere per un secondo che non stesse bluffando per niente, ma non poteva essere… stavamo parlando di Emmett! Lui non avrebbe mai tradito Rosalie!
-Oh ma le mie non sono illazioni! Il ‘nostro’ Emmett…- esordì, calcando sull’aggettivo possessivo; -…è un ragazzo molto passionale e focoso! Non ti sarai mica convinta che si sarebbe accontentato di un’ex verginella come te! Devo ammettere che non è niente male tutto nudo… e quel neo così carino, a forma di cuore rovesciato, proprio vicino al suo enorme… hihihi! Bè, dai… hai capito! Dio, è talmente grosso ed invitante che mi sono eccitata e non ho potuto fare a meno di leccarglielo! E a lui non è dispiaciuto per niente!- affermò ghignando. Gli occhi spalancati e le espressioni scioccate di Rosalie e di Alice mi fecero capire che ciò che aveva appena asserito Tanya era la verità… o almeno lo era il fatto che Emmett avesse davvero quel caratteristico neo in quella particolare parte del corpo... sul resto invece ero abbastanza scettica. Non potevo credere che Emmett avesse ceduto a quella strega… ma se non l’aveva respinta, come faceva lei a sapere quel particolare così intimo? Con quali inganni era riuscita a scoprire quella peculiarità?
Nel frattempo, negli spogliatoi era calato un silenzio di tomba e ad un tratto io non riuscii più a trattenermi. Ormai i miei occhi vedevano un bersaglio grosso come una casa e con al centro la brutta faccia da schiaffi di Tanya! Mi ci scagliai letteralmente contro, ma improvvisamente mi sentii trattenere e non riuscii più a muovere un passo: Rose ed Alice mi avevano fermata in tempo. Però ebbi almeno la soddisfazione di veder arretrare quell’arpia, con espressione terrorizzata su quel volto rifatto.
-Bella, non ne vale la pena!- esclamò Rosalie, con una freddezza che mi fece quasi paura: non riconoscevo nemmeno la sua voce. -Siamo ancora a scuola… e lei non aspetta altro che un nostro passo falso!- mi ammonì saggiamente. Come faceva a restare calma in un momento del genere per me era un mistero! Purtroppo però sapevo perfettamente che era la quiete prima della tempesta. La conoscevo troppo bene!
-Se fosse vero Tanya, perché non l’hai spifferato davanti ad Emmett sabato, quando ci hai di nuovo provato spudoratamente al cinema e lui ti ha dato il benservito per l’ennesima volta? Cos’è?! Avevi paura che smentisse all’istante la tua pietosa bugia?- la provocò Rose, mentre Tanya per un secondo sembrò sorprendersi della tranquillità con cui le stava parlando Rose. Avevo imparato a riconoscere il suo stato d’animo e c’era da preoccuparsi proprio quando aveva questo tono di voce così pacato.
-Bè, se pensi che sia solo un’invenzione come credi che faccia a sapere del suo neo così strano? Devo raccontare a tutte quante in che punto preciso sia?- continuò imperterrita Tanya, mentre le altre cheers che erano giunte nel frattempo assistevano alla scena ridacchiando come patetiche galline spelacchiate. Rosalie, senza nemmeno più darle risposta, si voltò e afferrandomi per un braccio mi trascinò letteralmente fuori, seguite da Alice che non risparmiò una delle sue occhiate fulminanti alla combriccola di oche starnazzanti. Non appena la porta si chiuse alle nostre spalle le sentimmo scoppiare a ridere.
Dio, le avrei fatte fuori tutte! Io ed Alice camminammo dietro Rose in silenzio, ma quando ci accorgemmo che non aveva nessuna intenzione di fermarsi per parlarci, la bloccammo.
-Stai meglio?- mi chiese improvvisamente Rose, fissandomi. La guardai allibita. Forse non avevo capito bene… lei chiedeva a me se stavo meglio?
-Ma sei impazzita?! Cosa me ne frega di come sto io? In questo momento, mi preoccupo solo per te. Ti giuro che la farei a pezzi! Rose… io… cioè tu non crederai che Emm abbia…- ma mi interruppe con un cenno della mano e un’espressione glaciale.
-Rosalie, ti prego… non devi crederle! Ci sarà senz’altro una spiegazione… Emmett non farebbe mai una porcata del genere!- intervenne Alice, tentando debolmente di difendere suo fratello. Era rimasta evidentemente sconvolta anche lei e stava cercando una spiegazione che non contemplasse il tradimento di Emmett.
-Ragazze, non vi preoccupate. Sto bene- cercò di calmarci. Sembravamo più scosse noi dall’accaduto e da quella rivelazione che lei, e questo non era per niente un buon segno!
-Vuoi dire che non le credi? Brava Rose! Non darle soddisfazione. Emmett ti ama…- ma le parole di Alice le morirono in gola, quando vide Rosalie scuotere la testa e sorridere amaramente.
-Ho solo detto che sto bene, Alice. E’ stato bello finché è durato… ma i maschi sono tutti porci schifosi, nessuno escluso!- e così dicendo ci lasciò completamente basite in corridoio e si avviò come se niente fosse all’uscita. Io ed Alice ci guardammo e mi accorsi che lei, come me, aveva gli occhi lucidi.
-Giuro che se… se davvero quel rincoglionito di mio fratello è andato con quella brutta puttana da quattro soldi, lo castro io stessa con le forcine!- esordì Alice, improvvisamente infuriata come poche volte l’avevo vista, e si diresse a passo di marcia verso l’uscita. Io la seguii a ruota, mentre Rosalie aveva già quasi raggiunto gli altri nel parcheggio. Pregai con tutte le mie forze che non ci fosse neanche la minima verità, ma sapevo che se Rose aveva reagito così era perché quel maledetto neo era veramente come e dove lo aveva descritto Tanya… e sarebbe stato proprio un bel casino… merda!

Pov Edward

Era già un po’ che aspettavamo le ragazze nel parcheggio della scuola. Non capivamo perché ci mettessero così tanto. Angela si era anche offerta di andare a dare un’occhiata, ma l’avevamo rassicurata che non avevamo nulla da fare per quel pomeriggio se non studiare, purtroppo; quindi un po’ di pausa ci sarebbe stata alla perfezione. Speravo solo che si dessero una mossa: non vedevo l’ora di trascorrere almeno dieci minuti con la mia piccolina prima che se ne andasse al cinema a sbavare per il suo mito cinematografico… Dovevo ancora farmi perdonare l’enorme cazzata della sera precedente e anche se sapevo che per lei era tutto a posto, io invece mi sentivo un perfetto coglione per averla trattata così male.
-Oh, ecco la mia orsacchiottina, finalmente!- esclamò Emm, indicandoci la cima delle scale da cui stava iniziando a scendere Rosalie. Ma dove diavolo era Bella? Dopo poco, spuntarono anche la mia stellina e mia sorella. Ma mi accorsi subito che c’era qualcosa che non andava… le loro espressioni erano tese e preoccupate, quasi sofferenti.
-Ciao a tutti- esclamò Rosalie, con un tono di voce gelido che non le avevo mai sentito. Si fermò davanti ad Emmett con un’espressione indecifrabile. Mio fratello di fronte al suo volto impassibile e serio, perse pian piano il suo sorriso… Rose si portò le mani dietro il collo, si sganciò la collana che Emmett le aveva regalato al compleanno, tolse gli orecchini e il braccialetto e li lasciò cadere per terra davanti ai piedi di mio fratello, completamente esterrefatto da quella reazione.
Bella ed Alice ci raggiunsero e Bella si avvicinò subito a Rose.
-Ti prego, Rose… parlane con calma prima…- le sussurrò con tono angosciato. Emmett sembrò ridestarsi.
-Rose, perché?! Cosa… è successo?!- le chiese, con una voce tremante, quasi strozzata. Tutti assistevamo alla scena immobili e senza quasi respirare. Nessuno sembrava avere il coraggio di aprire bocca. Mia sorella e Bella avevano gli occhi lucidi, mentre noi eravamo sconvolti per quel che stava succedendo; ma allo stesso tempo confusi, non riuscendo a capire cosa potesse essere accaduto nelle ultime tre ore, visto che, a mensa, tra loro andava tutto a gonfie vele!
Quando Emmett fece per avvicinarsi a Rose, lei si scansò bruscamente e senza aggiungere una parola aprì la sua auto.
-Scusatemi ragazze! Ma si vede che questo film non mi porta molta fortuna. Ci vediamo a casa!- affermò con un tono incolore, come se un qualunque tipo di sentimento non l’avesse toccata in quel momento angosciante, e salì in auto. Ma prima che potesse chiudere la portiera, mio fratello la bloccò con la mano.
-Ora tu mi dici subito cosa cazzo ti è preso e cosa significa tutto questo!- urlò arrabbiato come poche volte l’avevo visto. Il suo tono era quasi disperato.
-Non pensavo fossi così stupido- lo insultò lei, mentre le mani di Emm si strinsero a pugno.
-Rosalie, mi stai facendo incazzare… e anche tanto!- sputò fuori, e intanto lei mise in moto. -Non farti tirare giù dall’auto. Lo sai che ne sarei capace!- la minacciò. Il ghigno glaciale che si dipinse sul volto di Rosalie fece scendere dei brividi lungo la schiena persino a me, e non osai nemmeno immaginare a Emmett. Lo conoscevo troppo bene e sapevo benissimo che la rabbia che stava mostrando in quel momento, celava qualcosa di ben più intenso e sconvolgente: la paura totalizzante e paralizzante di stare perdendo la sua donna, la persona che amava di più al mondo. Era la stessa identica espressione che mai più avrei sperato di vedergli dipinta su quel viso sempre così allegro e gioviale. Sentii una mano calda sul braccio e voltandomi vidi che Bella si era attaccata a me e mi stringeva forte, senza distogliere gli occhi dalla scena. La avvolsi in un abbraccio e la strinsi al mio fianco. Dalla sua espressione e dalle parole di poco prima ero certo che conoscesse alla perfezione il motivo di tutto quel casino… e con lei anche mia sorella.
Rose, inaspettatamente, diede gas al motore e partì con una sgommata, facendo perdere l’equilibrio a mio fratello che cadde all’indietro sbattendo la schiena contro il terreno, mentre l’auto di Rose sfrecciava fuori dal parcheggio della scuola.
-Emmett!!- urlammo tutti per lo spavento. Mi fiondai subito accanto a lui, insieme a Jasper e Ben, per accertarci che non si fosse fatto niente di grave. La disperazione dipinta nei suoi occhi mi fece stringere il cuore.
-Emm! Ti sei fatto male?- gli chiesi, preoccupato. Scosse la testa, incapace di dire anche solo mezza parola e rimase seduto per terra, con i gomiti appoggiati alle ginocchia e la testa tra le mani.
-Dai, che ti aiuto ad alzarti- lo spronai. Non potevo vederlo così inerme… Mi diede la mano e lo aiutai a rialzarsi da terra. Una piccola mano delicata spuntò tra noi: Bella gli stava porgendo le cose che Rosalie aveva buttato a terra. Lui la guardò e poi fissò Alice. Anche lui aveva compreso che probabilmente loro sapevano cosa fosse accaduto.
-Ti prego, Emm! Dimmi che non ti sei scopato quella lurida puttana di Tanya!- lo implorò Bella, con un’espressione disperata. Tutti sgranammo gli occhi, compreso Emmett. Guardai Bella che annuì ed Alice in due parole ci spiegò esattamente cos’era successo.
-Io non ho fatto niente!- urlò Emmett; -Come potete anche solo aver pensato che avessi tradito Rosalie! Come ha potuto Rose crederle?! La conosce! Sa di cosa è capace!- gridò, sempre più arrabbiato.
-Ma se non ci sei andato a letto, come fa Tanya a sapere del tuo neo… bè… particolare?- gli chiese Alice. Già, probabilmente era quello che ci stavamo domandando tutti in quel momento. Ma evidentemente non proprio tutti, perché Jasper intervenne per la prima volta. Non aveva ancora aperto bocca e aveva osservato attentamente tutta la scena. Sapevo quanto teneva a sua cugina e probabilmente era preoccupato per lei. Come anche noi d’altronde. Immaginavo quanto anche Rose stesse soffrendo in quel momento e mi dispiaceva. Doveva essere stato tremendo per lei sentire quelle parole… e non osavo nemmeno immaginare cosa le passasse per la testa al pensiero che Emmett potesse averla tradita. Che situazione di merda!
-A questo posso risponderti io, Alice- affermò, mentre tutti lo guardavamo curiosi; -Qualche giorno fa ho “salvato” Emmett dalle grinfie di Tanya. Si era attardato negli spogliatoi per via del coach che l’aveva trattenuto; e così, non vedendolo arrivare, mi sono deciso a raggiungerlo negli spogliatoi per invitarlo a darsi una mossa. Ma appena entrato ho sentito le voci di Tanya e di Emmett. Lei ci stava provando spudoratamente e lui cercava in tutti i modi di respingerla. Appena mi sono avvicinato ho chiaramente visto lei che, con una mossa fulminea, era riuscita a strappargli via l’asciugamano che lo ricopriva dopo la doccia. Emm era evidentemente incazzato e ha cercato di riprendersi l’asciugamano per coprirsi, ma allo stesso tempo non voleva avvicinarsi troppo a lei, essendo completamente nudo. Così sono intervenuto e ho mandato via quell’assatanata. Ma vi posso assicurare che prima di scomparire si è presa una bella vista. Senz’altro avrà notato il neo e ne avrà approfittato, facendo credere a Rose che lui ci fosse stato!- ci spiegò, mentre la disperazione di Emmett si stava trasformando in rabbia. La cosa mi preoccupava e non poco.
-Io la tolgo dal mondo quella brutta troia! Lurida puttana! Stronza!- urlò infuriato, dirigendosi a grandi falcate verso la palestra.
-No, Emmett! Fermati!- lo pregarono le ragazze. Io, Jazz e Ben lo rincorremmo e tentammo di bloccarlo, ma persino in tre facevamo fatica a trattenerlo… Ben fu spinto malamente da Emm, che tentava di liberarsi, e cadde per terra. A quella scena mio fratello smise subito di lottare per riprendere il suo proposito e la ragione ricomparve sul suo viso. Le ragazze ci furono accanto in un attimo e Angela si chinò subito verso il suo fidanzato, preoccupata da morire.
-Scusa, Ben. Non l’ho fatto apposta. Ti sei fatto male?- gli chiese Emmett mortificato, aiutandolo a rialzarsi. Lui scosse la testa, massaggiandosi un po’ una coscia, che probabilmente aveva sbattuto nella caduta.
-Non ti preoccupare, niente di grave- lo rassicurò il nostro amico.
-Ti prego, fratellino! Lasciala perdere! Piuttosto andiamo subito a casa, così potrai spiegare ogni cosa a Rosalie e vedrai che capirà immediatamente che quella schifosa ha pronunciato solo un sacco di cazzate!- cercò di farlo ragionare Alice. Tutti assentimmo e ci avviammo verso la mia auto.
Salutammo Ben e Angela e sentii Bella rassicurare la sua amica sul fatto che le avrebbe telefonato più tardi per farle sapere com’erano andate le cose. Ero preoccupato da morire per Emmett. Ora che eravamo riusciti a calmarlo un po’, avrebbe comunque dovuto essere leggermente più tranquillo visto che aveva una spiegazione più che logica da dare a Rosalie e persino un testimone, Jasper, che aveva assistito a tutta la scena… invece lo vedevo sempre più spento, come se già sapesse che Rosalie non gli avrebbe creduto o che comunque non l’avrebbe perdonato. In auto Bella avvertì Leah che il pomeriggio al cinema era saltato, accennandole solo che era successo un gran casino e che le avrebbe spiegato più tardi.
Mio fratello era accanto a me, sul sedile del passeggero, con la testa appoggiata al finestrino. Gli battei una mano sulla coscia per attirare la sua attenzione. Lui si voltò, guardandomi con occhi spenti ed impauriti; io tentai di sorridergli, sperando di infondergli un po’ di conforto.
-Vedrai che andrà tutto bene! Rose è una ragazza intelligente… l’hai detto anche tu che conosce bene quella stronza e sa di cosa è capace… è una tipa tosta, capirà vedrai, e ti perdonerà. Tra pochi minuti l’avrai di nuovo tra le tue braccia, ne sono certo!- lo rincuorai. Ma lui scosse la testa. La mano di Alice gli si posò sulla spalla.
-Emm… Rose ti ama alla follia! E poi la cosa più importante è che si fida di te!- lo rassicurò, sorridendogli amorevolmente.
-E’ proprio questo il problema… è proprio questo…- mormorò, completamente abbattuto. Mi voltai un attimo a guardarlo, non capendo a cosa si riferisse.
-Stavolta ho perso la sua fiducia, ne sono sicuro… in modo totale… ho sbagliato…- continuò, mentre per un secondo vidi una goccia luccicare sul suo viso. Non feci in tempo a chiedergli niente, perché entrammo in garage. Lui si catapultò fuori dall’auto e corse in casa. Lo seguimmo tutti: avevo notato che l’auto della mamma non c’era… meglio così! Saremmo stati più tranquilli e magari non avremmo nemmeno dovuto spiegarle ciò che era successo perché al suo ritorno, quei due avrebbero senz’altro già fatto pace. L’auto di Rosalie, invece, era parcheggiata nel vialetto anziché in garage.
-Rose! Rose!- lo sentimmo urlare, mentre saliva le scale a grandi passi. Ci fermammo un attimo in salone… non sapevamo nemmeno noi se seguirlo o no. Lo sentivamo battere i pugni sulla porta, e chiamarla a gran voce, pregarla di aprire, ma evidentemente lei non ne voleva sapere.
-Dovremmo salire anche noi?- chiese Bella. Ci guardammo per un attimo, indecisi se intrometterci o restarne fuori.
-Forse è meglio. D’altronde io ho assistito alla scena e sicuramente, anche se arrabbiata, Rose mi ascolterà… l’ha sempre fatto. A me crederà senz’altro!- rispose Jazz.
-Magari tra tutti riusciremo a convincerla ad aprire e a dare una possibilità ad Emm per spiegarsi- aggiunse Alice. Annuimmo e ci avviammo al piano di sopra. Trovammo Emmett in corridoio, seduto per terra, appoggiato alla porta di Rosalie, con gli occhi lucidi. Ci guardò con un’espressione affranta.
-Non mi risponde nemmeno… non mi vuole ascoltare…- mormorò, affranto. Ero incredulo di fronte a mio fratello in quelle condizioni… ero convinto che pur di farsi le sue ragioni avrebbe buttato giù quella maledetta porta, e invece sembrava quasi che si fosse già arreso… come se sapesse che non c’erano speranze che lei lo potesse perdonare… ma perché diavolo Rose non avrebbe dovuto farlo?!
Lo conoscevo bene… Emm adesso aveva bisogno di uno scossone!
-Che cazzo stai facendo?!- gli sibilai, duro. Tutti mi fissarono attoniti per il mio tono severo e inflessibile ed Emmett mi guardò, turbato e confuso.
-Cosa dovrei fare, eh?!- urlò; -Non vuole nemmeno starmi a sentire!- continuò disperato.
-E allora?! Da quando ti fai fermare da un’inezia come questa?! Lotta per lei! Se ti fossi arreso così con me, a quest’ora sarei sotto terra! Non ti riconosco nemmeno!- gridai, ormai in preda alla furia di vederlo così inerme. Quello non era mio fratello… era una patetica imitazione! Lo vidi stringere i pugni, mentre gli occhi si strinsero a due fessure. Si alzò con uno scatto e si mise a tirare pugni alla porta.
-Rosalie Hale! Apri subito questa cazzo di porta o ti giuro su Dio che la butto giù!- urlò con tutte le sue forze, mentre il legno della porta tremava e scricchiolava sotto i suoi colpi. Bella mi si affiancò, accarezzandomi una guancia e vi posò un bacio dolce.
-Sei stato favoloso… sei riuscito a farlo combattere di nuovo- mi sussurrò a un orecchio, facendomi sospirare compiaciuto. La strinsi forte a me e le baciai la testa.
-Rose è l’ultimo avvertimento!- urlò ancora. Dopo qualche attimo la porta si spalancò di scatto: Rosalie fece la sua comparsa, con un’espressione furiosa sul viso.
Cazzo! Forse non sarebbe stato così semplice per Emmett! Ma almeno ora si sarebbero parlati!



ANTEPRIMA CAPITOLO 107


-Rose… lo so ho sbagliato, sono stato un coglione! Domani a mensa prenderò quella lurida puttana e la sbugiarderò davanti all’intera scuola! Vedrai… mi ascolteranno tutti e così ognuna di quelle oche saprà che non ti ho mai tradita! Lei non potrà negare, perché c’era anche Jasper che ha assistito a tutta la scena! Lui sa come è andata veramente!- gridò con disperazione Emmett, indicando Jazz che annuì in direzione di Rose. Mi faceva una tenerezza infinita: Emm sembrava un cucciolo sperduto e abbandonato.
-Oh, per favore, Emmett! Non fare il bambino!- esclamò, ancora più arrabbiata; -Non mi è mai importato nulla di quello che pensavano gli altri e non incomincerò di certo adesso! Non ho bisogno di dimostrare niente a nessuno. Non è questo il punto! Non l’hai ancora capito?!- continuò.
-Rose… io… io capisco solo che ti amo più della mia vita! Non posso stare senza di te! Ti prego, perdonami! Non te l’ho nascosto per cattiveria…- la implorò Emmett.
Ti prego, ti prego, ti prego!, pensavo nella mia mente. Ti prego, Rose, perdonalo!
-E allora spiegamelo, Emm… perché io proprio non lo capisco… pensavo ci fosse un rapporto speciale tra di noi… credevo che ci unisse un legame straordinario…- mormorò con la voce spezzata. Mi si formò un groppo in gola e una lacrima scivolò anche sul mio viso, ma l’asciugai rapidamente, tentando di non farmi scorgere. Non potevo ascoltare quei toni di tristezza e quel dolore nella sua voce… le volevo troppo bene ed ora che finalmente aveva trovato la sua felicità, non poteva succedere tutto quel casino! Non se lo meritava! Aveva già sofferto così tanto…
-Non lo so nemmeno io perché… non ne ho avuto il coraggio… Ho avuto paura di rovinare quella bellissima giornata… sembravi così arrabbiata a causa di Tanya e poi… poi non mi sembrava vero che fossi stata così comprensiva… Temevo che se ti avessi rivelato fin dove si era spinta quella maledetta, magari avresti pensato che ci fosse stato qualcosa in più tra me e quella… non lo so… non lo so! So solo che sono stato un coglione codardo…- si agitò Emmett.



V
i ricordiamo l'altra nostra fiction Segreti e Inganni



Ecco alcuni blog di bravissime autrici che meritano una visita!


Il sorriso in una pagina
Mad about you
yara's mind
Nel mondo di Elisa e Yara
Les mots de Chloè
L'anima delle stelle
silviettafanfiction
A casa di Lisa
USADDICTED
L'angolo creativo
Lalayasha


Alcune fiction ancora in corso che meritano di essere seguite!

Testa o Cuore? di Isabella v (sara_g)
 
UNA SERA, PER CASO ... di endif
Un'altra opportunità  di eli777
Farfalle colorate di Stupid Lamb
Il Guardiano del Faro di  Lele Cullen
L'altra metà del cuore di sara_g
Due anime legate ad un destino di loulou72
Relazioni nascoste di Aleuname
Day by day... but? di _Betty_
From Juliet, with love di cloe cullen
Wish upon a star di
cloe cullen
332 di barbara_f
Un amore tra le onde di _rainbow_
Un incontro imprevisto di tania86
Broken road di Fiorels
L'odore dei ricordi di Imaginary82
Sun and planets di Stefys79
Un regalo speciale di elizzie (Fiction un po' forte! Non per tutti!)
Stelle cadenti di eclinu
Il mio Amore Fragile di OpunziaEspinosa
L'amore ai tempi della guerra di  
annalisa69
.In Trappola. di
Betrayed_89
Scuola&Amore di maryc
Diamante di keska

   
 
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