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Autore: Egle    08/05/2006    21 recensioni
Draco Malfoy, Death Eater mancato, odia essere ignorato. Ha provato di tutto per tornare a essere il degno rivale di Potter, ma l'odioso Gryffindor sembra pensare solo alla guerra imminente senza accorgersi della sua presenza...
Genere: Romantico, Commedia, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Draco Malfoy, Harry Potter | Coppie: Draco/Harry
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Capitolo 2

Capitolo 2.

 

2:02 p.m.

 

La cosa peggiore dell’essere rinchiuso in queste quattro, ammuffite mura con degli emeriti idioti è la noia.

Passo il mio tempo girovagando per la casa come un fantasma, facendo delle lunghe chiacchierate con me stesso.

Non ho altro da fare.

Non posso uscire – ovvio, qua hanno tutti paura che possa mettermi in contatto con i Death Eater e spifferare loro dove si trova il preziosissimo quartier generale dell’Ordine della Fenice.

Nei primi giorni in cui mi trovavo qui mi avevano perfino sequestrato la bacchetta, finché non si è presentato un Auror di colore, pelato, che si chiama qualcosa come Kingsley o Princesley e che mi ha fatto un interrogatorio con i contro cazzi.

E con la veritaserum. Ha rigirato la mia mente come un elfo domestico rigira un calzino. Probabilmente sperava di ottenere qualche altra informazione, ma avevo già spiattellato allegramente tutto ciò che sapevo.

Alla fine, comunque, è risultato che in effetti il povero e innocuo Draky ha davvero bisogno di protezione e che non ha intenzione di consegnarli ai Death Eater.

Tecnicamente sarei più che felice di rivelare a mio padre dove si rintanano questi pidocchiosi Dumbledoriani, ma ormai sono un reietto per l’esercito dell’Oscuro Signore.

Loro non mi considerano più parte della squadra, dicono che ho tradito.

E la punizione per i traditori, in tempi come questi, è la morte.

Anche per il figlio di Lucius Malfoy.

 

2:05

 

La noia è un sentimento così annichilente, che ti toglie tutte le forze.

Ricordo che spesso a casa di mia nonna mi annoiavo in questo modo.

Non avevo nulla da fare, nessuno con cui parlare, dato che io ero solo un moccioso e non potevo prendere parte ai discorsi degli adulti. Rispondevo educatamente - o per meglio dire meccanicamente - alle domande che mi rivolgevano, che riguardavano per lo più i miei progressi scolastici, i miei programmi scolastici e le mie ambizioni scolastiche e poi, non appena la discussione si era esaurita, rimanevo seduto sulla poltrona con la gambe a penzoloni a fissare il vuoto, sperando che l’ora per tornare a casa giungesse in fretta.

Quei pomeriggi sembravano non trascorrere mai.

A volte, qui mi capita lo stesso. Fisso il niente, la mente annullata, sono clinicamente morto.

Un guscio privo di anima come se avessi pomiciato con un Dissennatore.

Apatico.

 

2:06

 

Oppure mi sorprendo a passeggiare nervosamente su e giù per una stanza e allora capisco cosa provano gli animali allo zoo.

Misurano le loro gabbie andando avanti e indietro per tutto il giorno, desiderosi solo di muovere gli arti.

Sento i muscoli delle gambe fremere per la voglia di essere usati e le dita formicolare.

A volte penso che venderei l'anima al diavolo solo per avere una scopa.

Mi manca volare, sentire il fresco fruscio del vento nelle orecchie e accarezzarmi la pelle.

Potrei uccidere Potter per avere una scopa.

No, probabilmente potrei uccidere Potter per molto meno.

 

2:06:34

 

La cosa positiva è che mi riposo.

Per sfuggire alla noia dormo anche dodici o tredici ore al giorno.

Mi raggomitolo nel mio letto dal materasso insopportabile e dormo.

Soprattutto di giorno – poi è ovvio che di notte non riesco a prendere sonno e maledico le coperte.

Beh ma le lenzuola fanno veramente schifo.

 

2:06:55

 

Non sogno quasi mai, però.

 

2:07

 

Ho soltanto un libro con me, che ormai ho riletto circa trenta volte: Il Conte di Montecristo.

Cinque sere fa ha iniziato a darmi la nausea.

E’ il mio libro preferito – adoro quando Edmond Dantes torna fichissimo e ricchissimo e comincia a vendicarsi di quelli che l’hanno sbattuto in prigione ingiustamente.

Mah probabilmente questo romanzo mi piace perché mi ci riconosco un po’.

Io, Draco Malfoy, novello Edmond Dantes, che si prende una gloriosa rivincita su tutti coloro che lo hanno sbeffeggiato, deriso e soprattutto ignorato nelle ultime settimane.

Weasley mentecatto… lo chiuderei in una cassa e poi lo farei divorare vivo dalle formiche.

Agli altri Weasley attaccherei un masso al collo e li consegnerei al lago di Hogwarts.

Chissà di cosa si ciba la piovra gigante.

Con la vecchia Weasley potrebbe sopravvivere almeno per una settimana, anche se il suo colesterolo schizzerebbe alle stelle con tutti quei grassi.

 

2:08

 

La Mezzosangue Zannuta sarebbe perfetta come pasto per un Ippogrifo.

Anzi no, per un intero branco di Ippogrifi.

Branco o stormo?

E Potter…beh per Potter bisogna pensarci con calma.

Magari lo rinchiuderei ad Azkaban.

Lui ci ha fatto finire mio padre – finché il Signore Oscuro non lo ha fatto evadere -.

Mi sembra una punizione abbastanza corretta per lo Sfregiato.

Quasi riesco a immaginarlo, tutto tremante, addossato a una parete fredda e spoglia.

I vestiti a brandelli, le nocche delle mani tutte ferite per aver cercato di scavare i muri con le mani e la forza della disperazione.

E prova a prendere adesso il Boccino, Potter!

Ah che visione paradisiaca.

Quasi meglio della Nascita di Venere di Botticelli.

La visione di un Harry Potter perfettamente nudo, a parte gli occhiali che nasce dalle acque, trasportato da una conchiglia spazza via qualsiasi altro pensiero.

La lunga chioma castana che si libra al vento e viene tenuta dalla sua mano a nascondere gli attributi.

Stringo forte le labbra per non scoppiare a ridere nell’immaginare la scena.

Che imbecille.

 

2:09:00

 

Ad ogni modo ho adocchiato la cospicua riserva di libri della Granger, ma non mi sognerei mai di chiederle di prestarmi un libro.

Preferisco la noia.

 

2:09:03

 

Dio, voglio tagliarmi le vene.

Almeno morendo farei qualcosa.

 

2:09:15

 

Che palle

 

2:09:21

 

Potrei andare a farmi una doccia.

Sarebbe soltanto la terza oggi.

 

2:09:39

 

E’ possibile che il mio orologio si sia rotto?

 

2:09:48

 

E’ la voce di Snape quella che ho sentito?

 

2:09:54

 

Okay ho le allucinazioni uditive.

 

2:10

 

Va bene.

Ho deciso.

Ora mi alzo e molto silenziosamente mi infilo nella camera che la Granger divide con la Weasley femmina, senza cellulite - la vecchia Weasley ha delle cosce che mettono angoscia. E un culo che sembra avere vita propria. Ha un movimento ipnotico quando cammina e fa più o meno così: plof plof plof.

Che schifo.

Prendo un libro.

Non se accorgerà nemmeno.

Mi chiuderò in camera a leggere e poi lascerò il libro in un posto insospettabile, tipo accanto alla poltrona accanto al camino su cui di solito si siede alla sera. Penserà di averlo portato lì lei e di essersene dimenticata.

E allora entrerà in paranoia e comincerà a dire: “Ma non posso essermi dimenticata! Non leggo questo libro da secoli! E’ impossibile che io l’abbia portato di sotto!”

Con un po’ di fortuna si metterà a litigare con Weasley che probabilmente le darà dalla psicotica.

Già mi pregusto la scena.

Mi fermo un attimo davanti alle scale, lanciando un’occhiata alla porta chiusa del salone.

C’è una riunione.

L’ennesima riunione dell’ennesimo giorno trascorso qui.

Hanno gettato un incantesimo sulla porta per evitare che orecchie indiscrete – le mie – possano origliare. Sono tutti chiusi lì dentro, eccetto il sottoscritto.

Il delitto perfetto.

Mi metterei a sghignazzare se solo la scena non risultasse patetica.

Io, Draco Malfoy, che ride da solo come un deficiente perché può andare a rubare un libro indisturbato.

Dio, come sono caduto in basso.

 

2:12

 

Con enorme disappunto mi accorgo che la camera della Granger e della Weasley è molto più grande della mia. Ci sono due letti, accostati a due pareti opposte e una libreria di dimensioni ridotte. La finestra ha le tende.

Ucciderei per delle tende.

In camera mia non ci sono le tende!

Voglio delle tende.

Ho bisogno di avere delle tende attaccate ai vetri.

Il rumore di una porta che sbatte mi fa sobbalzare.

Devo fare in fretta.

Mi avvicino allo scaffale e comincio a scorrere rapidamente i titoli con lo sguardo.

Ma che razza di roba legge la Granger?

E’ tutta roba scolastica!

Ho sempre creduto che fosse una spregevole Mezzosangue Zannuta, di una noia devastante e con un enorme cesoia in mezzo alle gambe, e a giudicare dalle sue letture ho pienamente ragione – adoro quando ho ragione.

Di che diavolo puoi parlare con una che si porta Storia di Hogwarts dappertutto!

Ma è la sua Bibbia?

Mi coglie un’illuminazione improvvisa.

Magari la Granger legge libri osé e per non farlo sapere in giro cambia la copertina.

E’ umanamente impossibile che abbia sempre con sé Storia di Hogwarts.

Chi ha mai letto Storia di Hogwarts a parte quel pazzo psicopatico che l’ha scritto?

 

2:15

 

Ho passato in rassegna tutti i libri.

E sono tutti esattamente quello che sembrano: nessuno scambio di copertina.

La Granger è davvero così mortalmente noiosa come immaginavo.

Voglio un libro da leggere.

E possibilmente non un libro sul femminismo, sulla lotta civile dei Troll e decisamente non un libro che si intitola: Elfi domestici, un problema sempre aperto.

Sì, gli elfi domestici sono trattati come schiavi.

Sì, la cosa non mi disturba nemmeno un po’.

Anzi, se fosse per me allargherei le loro condizioni lavorative anche ai Mezzosangue.

Signore Oscuro, vinci in fretta la guerra.

 

2:16

 

Voglio un libro.

Ho la necessità psicofisica di fare qualcosa.

Di leggere qualcosa

Ma non riesco a decidere.

 

2:17

 

Sono appena uscito dalla camera della Granger e della Weasley.

Sotto il braccio ho Storia di Hogwarts.

Qualcuno può uccidermi?

Quanto posso essere profondamente disperato per aver preso proprio questo libro?

Io odio Hogwarts.

Tranne gli Slytherin.

Ecco, mi leggerò tutte le parti sugli Slytherin e tralascerò il resto.

Mi sto dirigendo con una camminata perfettamente innocente verso la mia stanza, quando sento la porta sbattere di nuovo al piano di sotto.

Un attimo dopo mi giunge la voce di Lupin.

“Harry, calmati, ragazzo mio” dice pacatamente.

“Calmarmi? Io dovrei calmarmi?” sbotta Potter a voce alta. “Avete presente quello che mi state chiedendo?”

“Se Dumbledore fosse qui, sarebbe d’accordo con noi” replica la voce della McGonagall.

“Dumbledore è morto e quello che voleva lui ormai non conta più. I miei genitori, Cedric Diggory, Sirius e ora anche Dumbledore…quanti altri ancora ne dovranno morire prima che tutto questo sia finito?” grida forte la voce di Potter.

E’ carica di rabbia. Non l’ho mai sentito urlare in questo modo.

Con uno spasmo di dolore, realizzo che soprattutto non ha mai urlato con una tal rabbia contro di me.

Ma questo è diverso rispetto alle nostre litigate.

C’è disperazione nella sua voce.

Prima che possa muovermi, vedo Potter spuntare dalle scale. Ha le guance arrossate e i tendini del collo in evidenza. Senza neppure lanciarmi un’occhiata mi supera e si rifugia in camera sua.

Il tonfo violento della porta rimbomba per tutta la casa.

Il ritratto della vecchia madre di Sirius inizia a strillare.

Che gabbia di matti.

Con una scrollata di spalle, mi rifugio nella mia camera.

Mi stendo sul letto e comincio a leggere.

 

2:24

 

Capitoli 1: La storia dei Fondatori

 

3:01

 

Capitolo 2: La costruzione delle Torri

 

3:43

 

Capitolo 3: Gli incantesimi protettivi gettati sul castello e l’esplorazione della Foresta Proibita

 

4:09

 

Capitolo 4: Hogwarts durante la guerra dei Troll

 

4:36

 

Capitolo 5: Hogwarts durante la caccia alle streghe

 

8:08

 

Cazzo, mi sono addormentato a metà del capitolo sulla caccia alle streghe.

Okay, sarà lo sconforto a parlare ma Storia di Hogwarts non è poi così male.

Le parti su Salazar sono quasi interessanti.

Mi stropiccio le palpebre con le dita.

Lancio un’occhiata all’orologio.

Non mi hanno neppure chiamato per cena.

Strano, di solito quella brutta grassona della Weasley ha la decenza di invitarmi a scendere.

C’è sempre un piatto per me, solitamente sono seduto vicino al Weasley basso e tarchiato che si occupa di draghi. Anche lui mi ignora, ma almeno non avverto vibrazioni ostili.

La Weasley madre mi dà da mangiare esattamente come fa con tutti gli altri, chiedendomi sempre se voglio una seconda porzione di polpettone.

Una volta mi ha detto “Mangia, caro. Sei così magro”

Mi ha chiamato caro.

Ha chiamato caro proprio me, Draco Malfoy.

E poi non dovrei dire che questa gente è strana.

Il mio stomaco emette un borbottio insoddisfatto e improvvisamente mi accorgo di avere fame.

Non ho mangiato nulla per tutto il pomeriggio.

Nascondo il libro sotto al letto, nel caso qualcuno decida di fare un rapido controllo in camera mia per assicurasi che non ci siano Death Eater, riviste porno, pericolosi oggetti intrisi di Arti Oscure o demoni di un’altra dimensione.

Mi aggiusto i capelli, la camicia, i pantaloni. Controllo di non avere gli occhi gonfi per il sonno e poi mi decido a scendere.

No, non mi sto facendo bello per quel branco di idioti, ma come direbbe mio padre un gentiluomo non deve mai perdere la sua compostezza.

È per questo che me ne vado sempre in giro tutto impettito, con i vestiti in ordine.

E’ questo che differenzia un uomo del mio rango dal sudicio volgo.

Mi richiudo la porta alle spalle e raggiungo le scale.

Ma qui mi blocco.

C’è Potter seduto sui gradini.

Cazzo, non ho voglia di vedere Potter.

Ma non posso nemmeno tornare in camera mia, senza cena.

E’ lui che non se la sente di scendere, non io.

E’ lui che ha litigato con il licantropo straccione, la vecchia rincoglionita e presumibilmente anche con i suoi due amichetti del cuore.

Non ho nessuna intenzione di rinunciare alla cena, solo perché lui si frappone tra me e la cucina.

Mi passo nuovamente una mano nei capelli – ma non per controllare di essere a posto, è solo un piccolo vezzo che ho – e comincio a scendere.

Potter fa per alzarsi allarmato, finchè non si accorge che sono io.

O meglio a giudicare dal suo sguardo sta pensando: è solo Malfoy.

Io non sono solo Malfoy.

Io sono importante, piccolo Gryffindor senza cervello!

Scendo alcuni gradini, fermandomi appena sotto di lui.

Lo guardo, lì seduto, con le mani appoggiate sulle ginocchia.

E’ chiaro che non ha nessuna intenzione di cenare con gli altri.

Ma è anche chiaro che sta male perché ha litigato con loro e nel suo sensibile cuoricino da Gryffondor pensa che restare qui al buio, ad ascoltare le loro voci sommesse sia un compromesso ragionevole per non sentirsi troppo solo.

I Gryffindor sono facili da capire. Sono troppo sentimentali.

E sicuramente non hanno la faccia tosta che contraddistingue gli Slytherin.

Guardate me.

Ne ho combinate talmente tante a Potter e ai suoi amichetti da far impallidire Satana.

Ho perfino il Marchio.

Stavo dall’altra parte della barricata fino all’altro ieri - ah perché? Ho cambiato schieramento? Non mi risulta!- eppure non ho esitato un attimo a servirmi di loro, recitando quella pagliacciata del povero Draky.

Mi detestano, eppure mangio alla loro tavola.

E devo dire anche con un certo gusto.

Il polpettone non è niente male.

E invece Potter costruisce castelli immaginari su una piccola lite.

Gli ha urlato di tutto…e allora?

Io ho cercato di mandare Weasley al Creatore giusto un paio di volte, ma questo non mi toglie di certo l’appetito, anche se so che mangia alla mia stessa tavola.

Gli rivolgo la mia miglior occhiata da “quanto sei patetico” e proseguo oltre.

Sento gli occhi di Potter incollati alla mia schiena e mi ritrovo a disagio.

Che ha da fissare?

Ho la camicia macchiata?

I capelli in disordine?

Che diavolo ha da fissare?

Entro in cucina e rilascio un silenzioso sospiro di sollievo.

Raccolgo alcune occhiate mentre raggiungo il mio posto.

Okay, forse e ripeto solo forse, la tensione che avverto nell’aria mi risulta un tantino irritante.

Quando guardo il polpettone fumante nel piatto che la Weasley vecchia mi mette davanti, decido che la tensione è pesante soltanto se uno la nota e inizio a mangiare.

 

8:57

 

Torno in camera dopo una mangiata da re.

Di Potter non c’è più nessuna traccia.

Mi corico sul letto e riprendo a leggere.

 

9:35

 

Capitolo 6: Hogwarts diventa un ospedale durante la Grande Guerra

 

10:48

 

Sto leggendo il capitolo che parla di tutte le edizioni del torneo Tremaghi, quando sento la porta della stanza di fronte alla mia aprirsi.

Weasley mentecatto sta andando a dormire.

Ciò significa che lui e Potter dovranno parlarsi.

Senza pensarci, mi catapulto giù dal letto e mi spalmo sulla porta nel tentativo di origliare.

Che si staranno dicendo?

Non riesco a sentire niente di niente! Cosa non darei in questo momento per avere una delle Orecchie Oblunghe create dai perché-Dio-ha-creato-i-parti-gemellari?

“Se non vuoi parlarne, bene. Dalla mia bocca non uscirà nemmeno beh” dice Weasley ad alta voce.

Poi il silenzio.

Rimango con l’orecchio pigiato sul pannello di legno per alcuni minuti, ascoltando i vari buonanotte e alcuni borbottii sommessi, finchè nella casa non regna il silenzio.

Sono andati tutti a dormire.

Rilascio un piccolo sospiro e me ne torno a letto.

Chissà che cosa è successo questo pomeriggio?

Perché Potter ha urlato in quel modo?

Ha risposto male perfino a Lupin e alla McGonagall, cosa che non gli avevo mai sentito fare.

 

11:06

 

Weasley comincia a russare.

Questo lo sento meravigliosamente bene.

Se russa vuol dire che dorme.

Se dorme vuol dire che non può parlare – almeno non intenzionalmente.

Se non può parlare intenzionalmente vuol dire che una persona che divide la stanza con lui potrebbe sgattaiolare fuori per andare a prendere qualcosa da mangiare.

Ma a me non interessa.

Non starò qui con l’orecchio teso pronto a cogliere ogni più piccolo rumore, sperando … no, i Malfoy non sperano. I Malfoy agiscono direttamente sulla realtà per far andare le cose nel verso giusto… non sperando di sentire i passi di Potter nel corridoio.

 

11:08

 

Cos’era quel rumore?

Potter potrebbe decidere di imitare il verso di una civetta per vedere se la strada è libera?

 

11:11

 

Magari può passare attraverso la porta.

 

11:12

 

E se si smaterializzasse?

No, farebbe troppo casino.

 

11:16

 

Magari non ha fame

O magari ha riserve nascoste sotto al letto – come me.

 

11:19:22

 

Scatto a sedere.

Non mi posso sbagliare. Ho sentito distintamente un rumore.

La porta si riapre e si richiude con un click attutito della serratura.

Dopo un istante l’asse del pavimento scricchiola.

Qualcuno sta scendendo di sotto.

Potter.

Non può essere che Potter.

Weasley sta ancora dormendo –russando allegramente-, quindi non può che essere lui.

Ho il cuore in gola.

Perché ho il cuore in gola?

Non il cuore in gola, è solo…solo la digestione.

Riporto l’attenzione sulla pagina che stavo leggendo, ma le parole sono tutte confuse.

Non riesco a concentrarmi.

Potter sta scendendo di sotto.

Ormai deve aver raggiunto la cucina.

E’ sceso per prendersi qualcosa da mangiare.

Magari per stare un po’ da solo come ieri sera.

Ieri sera…

 

11:19:39

 

No, okay. Potter vuol stare da solo, quindi non scenderò a disturbarlo.

Lui vuole stare da solo, ha molte cose su cui riflettere e io non ho nessuna intenzione di impedire al candidato come salvatore del mondo di farlo.

Riflettere, intendo.

 

11:19:45

 

Getto da parte questa stracazzo di Storia di Hogwarts e raggiungo la porta.

Se sta salendo le scale, abbandono l’idea e rimango in camera.

 

11:19:48

 

Non sta salendo le scale.

Non sento nessun rumore.

Spengo la luce della stanza e apro la porta.

La casa è immersa nel buio. I miei occhi impiegano una manciata di secondi per abituarsi all’oscurità – sia resa lode all’Oscuro.

Raggiungo le scale e scendo lentamente.

La luce della cucina è accesa.

Un senso di deja-vu mi colpisce prepotentemente.

Non ho fatto la stessa cosa anche ieri sera?

Sì, ma ieri sera era diverso.

Non sapevo che ci fosse Potter di sotto e invece questa sera lo so.

Sì, ma io sto scendendo perché ho sete.

Ho la gola secca.

Mi serve un bicchier d’acqua.

Ora entro e mi verso un bicchier d’acqua. Nient’altro.

 

11:20:01

 

Ho la tachicardia.

 

11:20:12

 

No, io non ho la tachicardia.

E’ solo la digestione.

 

11:20:14

 

Entro in cucina.

Potter è in piedi, sta mangiando del polpettone freddo da un piatto.

Dio, sembra un cane randagio.

Solleva la testa e mi guarda con aria colpevole.

Ehi, bello. Non parlare di colpevolezza con me.

E poi stai mangiando, non è che ti ho beccato a spararti una sega sulla foto della signora Weasley.

Lo ignoro e mi dirigo spedito verso il frigorifero.

Allora, com’è la sensazione di essere ignorati?

Il bambino-che-è-sopravvissuto non viene considerato.

Sai come si chiama questa, Potter?

Rivincita. La degna rivincita di Draco Malfoy.

I tuoi amici sono arrabbiati – non sono arrabbiati, sono preoccupati, possibile che tu, o grandissimo pezzo di somaro non te ne accorga e scambi la loro preoccupazione per rabbia? – con te e il tuo grande – ignorato – rivale non ti degna di una misera occhiata.

Brucia l’umiliazione, eh?

 

11:20:20

 

Mi verso un bicchiere d’acqua, dando le spalle a Potter.

Sto ignorando Potter.

 

11:20:21

 

Sto ancora ignorando Potter.

 

11:20:28

 

Sto bevendo.

E ignorando Potter.

Sono davvero bravo.

 

11:20:32

 

“Malfoy? Potresti baciarmi?”

 

11:20:33

 

Non sto più ignorando Potter.

Decisamente non sto più ignorando Potter.

Mi volto verso di lui con un sopracciglio arcuato.

E’ in piedi a qualche passo da me, ha posato il piatto sul tavolo, pieno solo di qualche briciola.

Non sta evitando il mio sguardo, ma dal rossore intenso che gli colora le guance direi che ci vuole ogni singola, minuscola particella del suo coraggio Gryffindor per non farlo.

E all’improvviso capisco: si vergogna.

Potter si sta vergognando per quello che mi ha appena chiesto.

E’ la musica soave degli angeli quella che odo?

No, sono le mie risate – che risuonano solo nella mia testa, perché tecnicamente sono ancora muto.

Abbasso il bicchiere con calcolata calma.

“Prego?” rispondo con il mio miglior accento aristocratico.

Potter serra forte i pugni lungo i fianchi.

Sta iperventilando.

Ed è anche tutto rosso.

Che schifo.

 

11:20:37

 

Okay, forse non fa tanto schifo.

 

11:20:45

 

“Ti ho chiesto se puoi baciarmi” ripete, avvicinandosi di un passo.

Intreccio le braccia sul petto, continuando a fissarlo.

Ma lui non scosta lo sguardo. Perché non scosta lo sguardo?

Non riesco a metterlo in soggezione.

Potter è qui, nel bel mezzo della cucina del quartier generale dell’Ordine della Fenice e vuole essere baciato da me.

Io lo sto guardando dall’alto della mia superiorità e lui non distoglie lo sguardo.

Non è giusto.

Tutto questo non è affatto giusto.

“E perché dovrei baciarti, Potter?” ribatto con aria scocciata.

“Perché hai detto che un bacio non si nega a nessuno”

Cazzo. E’ vero!

L’ho detto!

Ripeto: tutto ciò non è affatto giusto.

Come può non essere in imbarazzo? Io ho il cuore che minaccia di scoppiarmi in gola.

Ah no, è solo la digestione.

“Quindi tu vuoi essere baciato da me” sottolineo.

Con questa battuta lo stendo. Non può non cogliere il tu e il me e tutti i sottintesi che comportano.

Ma lui scrolla le spalle con non curanza.

Ha scrollato le spalle. Lui … lui ha scrollato le spalle.

E basta. Non dice altro.

Una scrollata di spalle non è una risposta.

Non è affatto una risposta.

“Non ho nessuna intenzione di baciarti” sibilo indignato.

Per cosa mi ha preso?

Per un distributore automatico di baci?

L’ho baciato, è vero. Ma non sono sceso per ripetere l’esperienza.

Avevo sete, è per questo che sono venuto in cucina. Perché avevo sete.

Non per baciare Potter. – bere dalle labbra di Potter.

No, questi pensieri non si fanno Draco. Non sono pensieri politicamente corretti.

Esattamente come quello che ho formulato ieri sera: Potrei divorare labbra del genere.

Ieri sera è stato solo un incidente. E gli incidenti non si ripetono, o almeno non si ripetono dopo che si è presa coscienza di come evitarli.

Quindi questa sera nessun incidente.
Le mie labbra non si troveranno accidentalmente in rotta di collisione con quelle di Potter.

Lo guardo aspettando che lui mi rivolga un’espressione ferita.

Mi sono rifiutato di baciarti, Potter.

Hai sentito?

Io.non.ti.bacerò.

Altra scrollata di spalle.

Ha scrollato le spalle.

Oh my God, non posso crederci! Lui ha scrollato le spalle.

“Okay” dice.

Okay? Ma come okay?

Prima mi chiedi di baciarti e quando io mi rifiuto indignato – sono molto, molto indignato per la proposta. Sono molestie sessuali, non lo sai? Sei perseguibile per legge! – tu mi rispondi okay?

E scrolli le spalle?

Odio le scrollate di spalle.

“Bene” replico, annuendo.

Benissimo.

Per la prima volta siamo d’accordo.

Io non ti bacerò.

Tu non mi bacerai.

Nessun incidente.

 

11:22:01

 

Esco dalla cucina indignato.

Sono molto, molto indignato.

 

11:22:03

 

“Malfoy, aspetta”

La mano di Potter si chiude sul mio braccio e mi costringe a voltarmi verso di lui.

In un attimo, le labbra di Potter premono sulle mie, mentre la sua mano risale tra i miei capelli, soffermandosi sulla mia nuca.

Mi attira a sé, avvolgendomi con le sue – forti, le braccia di Potter sono così forti, così virili – braccia e assaltando la mia bocca come un manipolo di indiani assalta una diligenza.

 

11:22:04

 

Potter mi sta baciando.

 

11:22:05

 

Mi sto facendo baciare da Potter.

Con sommo godimento anche.

 

11:22:09

 

Oh.my.God!

Che sta facendo la sua lingua?

 

11:22:13

 

Mi aggrappo alle sue spalle, dischiudendo maggiormente le labbra.

Ma ha fatto palestra?

Tutti i Gryffindor sono così muscolosi?

 

11:22:16

 

Le gambe mi stanno cedendo.

E ho appena scoperto di soffrire di vertigini al pian terreno.

E' possibile soffrire di vertigini al pianterreno? Magari sono malato.

Mi sono beccato qualche strana malattia, tipo il cimurro o la cataratta.

Gli umani possono ammalarsi di cimurro?

Il cimurro ha come effetto collaterale quello di far collidere accidentalmente due bocche e di far girare pericolosamente la stanza?

 

11:22:17

 

Dopo un'accurata riflessione sono giunto alla conclusione che non sono malato di cimurro.

E' semplicemente colpa della digestione, tutto qua.

E’ facilmente spiegabile: il mio stomaco è delicato, non può digerire confortevolmente del cibo plebeo.

Quindi tutto il mio organismo risente di questa dieta volgare.

Le ginocchia si indeboliscono, mi gira la testa – o forse è la stanza che gira.

Per fortuna ci sono le forti spalle di Potter a cui aggrapparmi.

 

11:22:20

 

Potter si scosta, guardandomi negli occhi e respirando affannosamente.

Ha le guance di un ricco e delizioso – Potter non è delizioso – color porpora. Le labbra umide e ancora lievemente dischiuse.

“Cazzo” mormora, indietreggiando di un passo.

Inciampa nel gradino, dietro di lui e incespica malamente sulle scale.

In un qualche modo, riesce comunque a tenersi in piedi.

“Cazzo” ripete, senza perdermi di vista.

Sale un paio di gradini, prima di voltarmi le spalle e fiondarsi in camera sua, senza curarsi di non far troppo rumore.

 

11:20:41

 

Rimango in piedi in fondo alle scale, aspettandomi di sentire la voce di Weasley che gli chiede dov’è stato, ma non accade nulla.

Tutti continuano a dormire pacificamente.

Spegno la luce della cucina e nel buio, torno in camera, evitando ovviamente l’asse del pavimento che scricchiola.

Mi stendo sul letto, mettendo da parte Storia di Hogwarts, e fisso immobile il soffitto.

Credo di essere sotto shock.

 

1:01

 

Potter mi ha baciato.

 

2:34

 

Potter mi ha baciato.

 

5:12

 

Oh.my.God.

Potter mi ha baciato.

 

 

***

Ed eccoci arrivati alla fine del secondo capitolo!

Spero che vi sia piaciuto!

A presto!

 

LadyGranger: ciao! Grazie per la recensione! Eh la torta di mele ha fatto un brutto effetto (o un bell’effetto, dipende dai punti di vista^^).  Questa volta però la torta non c’era…

Corvonero19: ciau. Aggiornato in frettissima! Sono contenta che ti sia piaciuta, l’idea di scandire il tempo mi sembrava carina, soprattutto perché ci permette di conoscere i pensieri di Draco di minuto in minuto^^

Manny: ciau, sono contenta che la caratterizzazione di Draco ti piaccia, ho cercato di farlo un pochino diverso rispetto a come viene di solito reso nelle fanfic. Spero soprattutto che faccia ridere^^

Maxie: ciau Maxie, eh sì, Draco in questa fanfic è piuttosto “scosso”, ma bisogna considerare che comunque ha solo 17 anni, è in una casa con persone che lo detestano, lontano dai suoi genitori e preoccupato per lui… beh ma se l’affetto viene da Harry va tutto bene^^grazie per la recensione!

Tinachan: ma grazie per avermi recensita anche qua! Sei troppo gentile! No, no, non è una tua impressione: Draco ha davvero bisogno di affetto! Povero Draky! Sono contenta che anche il proseguimento ti sia piaciuto (Remus ha troppo fregato Draco…ma non spoileriamo!)! ah di pecche, guarda ce se sono a bizzeffe, meno male che le vedo solo io^^ Se ne trovi qualcuna però dimmelo eh! A presto!

Lisy91: ciau, grazie per il commento! Continuata in fretta^^ spero che anche questo capitolo ti sia piaciuto^^

Miyaki: ciao! Ehehe è arrivato un altro bacio, anche se questa volta è stato il nostro Potter ha prendere l’iniziativa! Forza Potter!

Ju: grazie per la recensione! Certo che c’è un seguito…eccolo qua! Fami sapere cosa ne pensi! A presto!

 

Al prossimo capitolo…

 

   
 
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