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Autore: Yammi    13/09/2011    2 recensioni
Un amore un pò strano e forse non corrisposto. Un modo per conoscere un lato di Ami che difficilmente si mostra. Quel lato romantico, che tutti noi portiamo in una piega del nostro cuore.
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Ami/Amy, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la fine
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ami la puttana
Si! Finalmente ce l'ho fatta! Era da tempo che fremevo di scrivere questo terzo capitolo e
finalmente ci sono riuscito (era ora, aggiungerei). Spero tanto vi piaccia e che non vi deluda
ho deciso di far cuocere questi due protagonisti a fuoco lento! Insomma, non voglio
far affrettare le cose (e voglio tenervi un po' sulle spine eheh).
Alla fine della storia troverete altri miei commenti.
Buona lettura!

Ed era un mattino, come quello di ieri. La pioggia cadeva senza affanni, il freddo era pungente ed Ami si era svegliata di nuovo in anticipo. Aveva avuto quasi l'impressione che la giornata precedente fosse stata tutta un sogno.
«Che sciocchezza, vorrebbe dire che non ho finito quel paio di libri che ho letto ieri sera!» rise tra se, a quell'affermazione. Mentre si lavava aveva deciso di ripassare dal bar, visto il largo anticipo.
«Chissà se ci sarà di nuovo quel ragazzo, Yuu...» disse quasi soffocandosi con il dentifricio «Chissà perché mi torna spesso in mente, eppure è una persona tutt'altro che simpatica»
Era vero.
E' vero! Ami lo considerava una persona tutt'altro che piacevole.
«Meglio sbrigarsi...sennò rischio di fare tardi come ieri, poi non voglio rimuginare su questi pensieri.» così dicendo prese la sua cartella, il suo ombrello ed uscì. A differenza del giorno precedente non c'era la signora Hinata  «Sarà riuscita a dormire bene, evidentemente» mormorò Ami, mentre scendeva la lunga rampa di scale dando uno sguardo alla porta di casa.

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«Ami! Anche stamattina qui, devo forse preoccuparmi?»
«Ma no Hisaki, che vai a pensare, è solo che non riesco a fare a meno dei tuoi deliziosi cappuccini»
«Allora te ne faccio subito uno, appena finisco con questi clienti»
Quella mattina, a differenza di ieri, non c'era nessun posto libero e ad Ami non piaceva per nulla fare colazione in piedi. C'era solo un tavolo per due, occupata da un uomo che leggeva il giornale.
«Mi scusi, posso sedermi qui? Il bar è tutto pieno...»
L'uomo abbassò il giornale...era Yuu!
«Ci siamo scambiati i ruoli, a quanto vedo»
«Non immaginavo leggessi il giornale»
«Diciamo che è un modo come un altro per far passare il tempo» disse chiudendolo per riporlo nella cartella.
«Allora, posso sedermi qui?»
«Come vuoi, se devo proprio ricambiare il favore di ieri»
Ami si sentì un po' adirata nei suoi confronti, di sicuro non doveva essere una forzatura farla sedere li «Mi cercherò un altro posto allora.»
«Dai, scherzavo! Come sei suscettibile» disse lui, facendogli un sorriso a 32 denti quasi sfacciato.
La ragazza si sedette, fissando per un po' quegli occhi verdi e notò una cosa che non aveva notato l'altro giorno: le trasmettevano uno strano senso di calore e di familiarità, come se non avesse fatto altro nella vita che specchiarsi in quegli occhi. Distolse lo sguardo, incuriosita dalla sua reazione.
"Perché mi sento così stranamente attratta da questo ragazzo? Non lo conosco, e da quel poco che so non è per nulla una bella persona...cosa mi succede?"
«Il suo cappuccino, signorina»
Ami sbatté le palpebre due o tre volte, riemergendo dai suoi pensieri «Ehm...grazie Hisaki, sono sicura sarà ottimo» bevve qualche sorso mentre il cameriere si allontanava "troppo dolce..." ma non disse nulla. Sapeva quanto fosse indaffarato il povero Hisaki. Fu felice di vedere che Yuu non si era accorto che lo stava fissando, o almeno così sembrava.
«Allora Mizuno, anche oggi compiti da finire?»
«Non proprio, Nakayama, ero passata solo per un cappuccino»
«Di la verità che sei passata per vedere me» e fece un ghigno che Ami trovò brutto, antipatico e affascinante allo stesso tempo. «Come ti viene in mente?!»  diventò rossa come un peperone, di sicuro in quel momento era la ragazza più rossa del Giappone. «Scherzavo...essù la tua ironia è davvero così bassa? Dovrò darti lezioni di humour»
Non sapeva se sentirsi sollevata o meno, ma per adesso era tornata di un colorito normale.
«Di solito riesco a scherzarci su queste cose, però con te è diverso...forse perché non ti conosco bene» abbassò un po' lo sguardo, prendendo un nuovo sorso del suo cappuccino.
«Vorresti conoscermi meglio, quindi?»
«Non sarebbe una cattiva idea, se dovremmo incontrarci ogni mattina qui»
Il ragazzo abbozzò un sorriso, guardando l'orologio del bar «Beh, per ora forse è meglio che ci sbrighiamo, altrimenti facciamo tardi come ieri»
Per fortuna Ami aveva pagato da prima il conto, così i due ragazzi uscirono insieme dal bar ritrovandosi sotto la pioggia.
«Oh no, si è rotto l'ombrello...» disse Ami notando lo squarcio profondo nella tela dell'ombrello.
«Vieni sotto al mio, tanto è grande»
«Ma...veramente io...»
«Che c'è? Non sarai pure timida? Andiamo che mi fai fare tardi» presto detto: Ami si ritrovò sotto l'ombrello del tizio, desiderando di sprofondare negli abissi più oscuri della terra. L'avrebbe preferito all'imbarazzo.
Ci fu così un breve contatto tra le loro mani, e in quella frangente Ami fu investita da una strana visione. Lei, vestita in abiti sontuosi con la mano levata al cielo, mentre due ragazze senza volto la trattenevano. Stava guardando un pianeta lontano prendere fuoco con gli occhi colmi di lacrime.
«Io devo andare a sinistra» disse Yuu fermandosi ad un incrocio. «E io a destra...» rispose Ami dopo essere rinvenuta dall'imbambolamento di poco fa.
«Allora a presto, Mizuno, tieni l'ombrello sennò ti inzuppi tutta!» così dicendo Yuu corse via nella pioggia.
«Hey no, Nakayama! Ma così ti inzupperai tu!». Parole al vento. Ormai era già scomparso nella foschia della pioggia. «Però...è stato gentile a darmi il suo ombrello» sorrise, prima di ricordarsi della visione di poco fa. «Chissà cosa voleva significare...non riesco a spiegarmelo.»

Ed è così che si intravede in lontananza, in una normale mattinata di Novembre, una ragazza con la mente confusa e il cuore straripante di strani battiti. Battiti che non l'avevano mai colpita prima.




Bene! Siamo arrivati alla fine di questo terzo capitolo. Come potete vedere Ami inizia ad avere dei dubbi
su se stessa e su ciò che prova per quel ragazzo sconosciuto. Ovviamente il significato di quella visione
verrà piegato più avanti. Spero non me ne vogliate male se non spiego tutto subito, ma questo
è il bello di una stora a più capitoli, non trovate? Poi così si evita di fare una storia troppo
frettolosa e senza senso. Beh, spero continuate a seguire le vicende della nostra Ami.
Un granzie infinite a tutti coloro che hanno letto fino ad ora la mia fan fiction!

Un saluto
Yammi;


   
 
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