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Autore: MoonRay    26/09/2011    4 recensioni
La finestra era già infranta e l’acqua fredda iniziava a bagnarli.
Jill teneva stretto Wesker, mentre i vetri dietro di loro venivano distanziati dai loro corpi che aquistavano sempre più velocità, metro dopo metro, nella caduta.
La ragazza strinse gli occhi, il vento le feriva la pelle come lame.
Sapeva che probabilmente stava per morire, ma era pronta a farlo per Chris e sopratutto per lui.
Genere: Song-fic | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Albert Wesker, Jill Valentine
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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- Questa storia fa parte della serie 'Burning In The Skies '
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Burning In The Skies – Part 3

 
La finestra era già infranta e l’acqua fredda iniziava a bagnarli.
Jill teneva stretto Wesker, mentre i vetri dietro di loro venivano distanziati dai loro corpi che aquistavano sempre più velocità, metro dopo metro, nella caduta.
La ragazza strinse gli occhi, il vento le feriva la pelle come lame.
Sapeva che probabilmente stava per morire, ma era pronta a farlo per Chris e sopratutto per lui.
 
“The pain is mine alone
For bridges I have burned
So don't apologize
I'm losing what I don't deserve”
 
Wesker la afferò girandosi, senza mollare la presa su di lei neanche per un secondo, ma così facendo il vento gli fece perdere gli occhiali. 
Si smarrì così nei suoi occhi azzurri persi nel vuoto.
L’odio che aveva provato mentre la finestra si infrangeva sparì insieme alle lacrime di Jill che sembravano svolazzare dai suoi occhi e perdersi nell’aria insieme a quelle altre goccioline di grigio: era quello il cielo da cui cadevano le lacrime che avrebbe voluto tanto salvare e si era imposto di lasciar cadere.
Jill perdeva e riprendeva i sensi, e ciò le provocava una gran confusione, anche se sapeva benissimo a ciò che andava incontro ed ormai erano a metà della caduta.
Non vedeva bene, la pioggia e le lacrime le offuscavano la vista, ed alcune lucciole incorniciavano il tutto.
Si era lanciata da quella finestra solo per... per cosa? 
Sperava veramente che Wesker, un tempo il suo Albert l’avrebbe salvata e protetta?
 
“What I don't deserve”
 
Sì. E non peteva essere diversamente.
Strinse le braccia intorno al collo di Wesker facendo appello alle sue ultime forze.
Wesker lasciò perdere ogni esitazione, ed accarezzò prima delicatamente poi sempre più passionale le labbra di Jill.
Era lei la goccia d’acqua, l’unica che poteva veramente stringere tra le braccia, l’unica che poteva salvare.
Lei era la pace.
 

“Here's the dead wood to make the fire last…”

 
Mancavano solo una decina di metri.
Un lampo illuminò le nuvole grigie di pioggia, il sole il rosso del tramonto e dei suoi occhi.
Wesker la strinse più forte a sé, non l’avrebbe lasciata morire per nessun motivo, come non avrebbe mai rinunciato ai suoi piani di essere un Dio e di vivere con lei.
Un sorriso si illuminò sul viso di Jill, questa volta non per un lampo, ma per il fuoco degli occhi di Wesker che li bruciava in quel cielo, precipitando insieme nel sangue degli innocenti.
 

 “…The blood of innocence burning in the skies”

 


N.d.a.:

Eccoci qui alla fine di questa song ù.ù
Un grande grazie a chiunque abbia letto e recensito la storia, in particolare:
 
Glaucopis

LeaveMeAlone 
_Lightning_


*La canzone “Burning In The Skies” è cantata ed appartiene ai “Linkin Park”*
  
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