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Autore: SweetTaiga    03/10/2011    3 recensioni
SECONDA CLASSIFICATA AL CONTEST "CHE GEMELLO SEI SENZA DI LUI, GEORGE?".
"Aspettarono in silenzio, avvolti dal dolore.
«Gli avevo dato tutto, e lui se n’è andato! Gli avevo dato tutto, e lui non è tornato! »
George Wealsey si accasciò al suolo, e per la prima volta nella sua vita si accorse di essere solo."
Genere: Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Fred Weasley, George Weasley
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la II guerra magica/Pace
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Oggi si vola
Capitolo 2





La pioggia scendeva copiosamente.
Lee Jordan continuava a guardare fuori dalla finestra, senza concentrarsi davvero sul paesaggio.
Sperava di vedere un’ombra, un barlume di capelli rossi, un mezzo sorriso.
Avrebbe accettato anche di essere preso a pugni da George, se questo fosse servito a farlo tornare.
Invece era solo da due mesi e, se la morte di Fred l’aveva addolorato, la perdita di George gli aveva completamente prosciugato le forze.
Si addormentò accanto alla finestra, con una tazza di Burrobirra in mano ed una Caccabomba stretta al petto.
Sognò di campi immensi, di vicoli bui intervallati da luci scarlatte. Si sentiva solo, tremendamente solo.
Furono dei colpi acuti a svegliarlo; battiti insistenti ed ostinati contro il vetro, più forti della pioggia, più evanescenti di un miraggio.
Credette di sognare, e decise di vivere quel sogno.
Aprì gli occhi e vide davanti a sé una figura scarlatta.
A dividerli, solo un freddo vetro offuscato dalla pioggia.
« Fred? », domandò stropicciandosi gli occhi, sempre più intenzionato a godersi quell’illusione.
La figura alzò la testa verso il cielo, poi tornò a guardare Lee e lentamente si avvicinò ancora di più alla finestra.
« Ehi, amico, qua fuori fa freddo. Smetti di fare l’idiota e lasciami entrare ».
Lee si alzò in maniera automatica, e con gesti calcolati e meccanici fece entrare il ragazzo.
E’ Fred. Sto sognando Fred, continuava a ripetersi.
Forse fu il sorriso beffardo del ragazzo, o forse il dolore che quel pugno in testa gli aveva provocato. Sicuramente furono quegli occhi a farlo svegliare, a fargli capire che non stava sognando.
Occhi decisi, occhi nuovi, occhi soli.
Solo due occhi, non quattro.
Di nuovo due occhi da guardare.
Lee Jordan guardò finalmente il ragazzo in volto, concentrandosi sui suoi lineamenti.
« George? », domandò, esitante.
« No, sono il Barone Sanguinario. Infilati la divisa, idiota. Oggi si vola », esclamò il gemello, uscendo di casa e lasciando Lee da solo, incapace di muoversi.
Fu con un tuffo al cuore che il ragazzo comprese quelle parole.
Oggi si vola.
George era pronto a ricominciare, finalmente.
Si vestì in fretta, rischiando di strozzarsi con il colletto della maglia, e raggiunse George nel campo a pochi passi dalla sua abitazione.
George gli dava le spalle.
Il vento continuava a fischiare e a brontolare, la pioggia rendeva difficile vedere persino la propria scopa.
« Sai perché avevo paura di ricominciare? », disse George improvvisamente.
Non attese che Lee rispondesse. « Non volevo accorgermi di essere solo. I Battitori sono in due. Non potrei giocare con un Battitore che non sia mio fratello », sussurrò stringendosi nelle spalle.
« O almeno.. Questo è ciò che pensavo. Ora invece penso che dovrei continuare. In fondo non sono solo. La squadra non è composta solo dai Battitori, giusto? ».
Si girò verso Lee, e finalmente esibì un sorriso vero.
« Prova a battermi, Lee Jordan! », esclamò, prima di alzarsi in volo.
Lee, stretto nella sua divisa bianca fatta in casa, partì pochi secondi dopo.
Giocare in due era difficile, l’allenamento sarebbe stato sicuramente più noioso, nessuno avrebbe potuto commentare le azioni.
« Ricomincerai a giocare? », domandò Lee, gridando per farsi sentire al di sopra del vento.
« Ricomincerai a commentare le partite? », ribatté George.
« Ora non potrai più sbagliare. Non dovrai più distinguere tra me e Fred », disse poi, fermando improvvisamente la scopa e posizionandosi davanti all’amico. « Ora ti basterà dire Weasley. Non Fred, non George, solo Weasley. Se accetti questo compromesso, ricomincerò a giocare »,
Lee Jordan capì solo metà delle parole.
Pensò di aver compreso male, credette che George lo stesse prendendo in giro.
Eppure l’amico era serio, e Lee annuì.
I Weasley avrebbero ricominciato a giocare. Fred non sarebbe più andato via.
Gli avevo dato tutto il mio cuore, e forse non lo avrei mai riavuto indietro. Ma a che serve avere un cuore se non si ha con chi condividerlo?, si chiese George planando lentamente e sfilandosi la sua vecchia divisa scarlatta di Quidditch.
Serve a ricordare, si rispose.
« Vivrò anche per te, Fred », sussurrò al vento.
Lee Jordan gli sorrise.
Camminarono fianco a fianco, fino a crollare sfiniti sull’erba bagnata.
« Io non me ne andrò, Lee. Non sono come quel bastardo di mio fratello. Io resterò, lo farò per entrambi », disse George.
Lee sorrise ancora.
Guardò il cielo, poi chiuse gli occhi: improvvisamente si accorse che erano sempre stati in tre, e che niente avrebbe potuto dividerli.
Nemmeno la morte.









Giudizio di Charme:

Grammatica: 9/10 
Sono stata puntigliosa in alcune occasioni. Una è la trascurabile dimenticanza di un ‘il’ quando dici che Fred lo prendeva… ehm… per i fondelli. Guarda, faccio addirittura finta di essere una persona corretta e non scurrile. In realtà l’unico vero errore è un ‘sì’ affermativo scritto senz’accento. La cosa mi ha fatta imbestialire non per te, ma perché praticamente tutte le fic hanno quest’errore. Pace. Le altre evidenziazioni sono dubbi più miei che tuoi. Avrei preferito, per esempio, che ‘Battitori’ fosse scritto con iniziale maiuscola, poiché si tratta di ruoli di Quidditch, comunque inventati dalla Row. Insomma, Portiere, Cercatore, Cacciatore… insomma, sennò sembra che i Battitori siano meno fighi degli altri. 
Ultima, ultimissima rottura, che comunque non ha inciso sul computo dei punti. Teoricamente, Fred e George hanno gli occhi azzurri. Non farmi cominciare a parlare dei Phelps, perché potrei mandare in crash il già provato computer. Comunque pace. Insomma, credo che la Row non abbia mai specificato, nei libri, il colore dei loro occhi, per cui sono liberi di averceli pure rosa a dadolini gialli. 

Stile: 5/5 
Qui non ho – come potrei? – niente da eccepire. La tua abilità nell’intervallare i momenti di introspezione e dramma a scemenze atroci e perfettamente in stile. Comunque, scrivi deliziosamente. Sappilo.

Originalità: 5/5 
Brava. Sei stata tra le pochissime a riuscire a trovare qualcosa di veramente originale e privo di cliché. Ho apprezzato particolarmente l’idea principale, il collegamento tra il Quidditch e la vita con Fred. 

Caratterizzazione Personaggio: 10/10 
Stupenda. Sia per quanto riguarda Lee che per quanto concerne George. In effetti, personalmente ritengo che le cose potrebbero essere andate in questo modo. Inoltre, ho sinceramente ammirato la tua abilità nel far sì che George e Lee non abbiano comunque perso la loro anima scherzosa e irriverente. 

Utilizzo frase: 10/10 
Il punteggio pieno parla da sé. Ottimo inserimento. 

Gradimento Personale: 5/5 
Nel caso – improbabile – in cui finora non mi sia dimostrata sufficientemente entusiasta, permettimi di continuare a sperticarmi in lodi per la tua storia. Mi è piaciuta veramente moltissimo, ci ho visto proprio George e Lee – e Fred, da lontano. Complimenti all’ennesima potenza! 

Valutazione finale: 44/45 



Giudizio di nausicca black 

Grammatica: 9/10 
Stile: 5/5 
Originalità: 5/5 
Caratterizzazione Personaggio: 10/10 
Utilizzo frase: 10/10 
Gradimento personale: 5/5 

Battirori con la minuscola?! ARGH. Il resto è futilità. 
Magnifica. Stile perfetto. Oserei dire Rowliniano. Fluido, temprato, scorrevole. E' tutto quello che deve esserci in una fiction. Comicità e dolore insieme, non lo credevo possibile. Evidentemente tu puoi tutto. I miei più sinceri e commossi complimenti. 
Chiaramente credo questa sia la fic più originale. C'è Lee e già questo è fantastico. Noi lo veneriamo. Tu l'hai usato in modo impeccabile. Noi veneriamo anche te da ora in poi. George è meraviglioso. Arrabbiato, triste, sarcastico. Come battibeccano scherzosamente tutti e due, per poi sfociare nel dramma e la ravveduta di G. è sublime. Sei un genio. 
Inutile anche dire che la frase è inserita perfettamente. C'è la paura, c'è la sofferenza. Ma lasci poi intravedera la speranza, ed io credo che sia stata quella la salvezza per entrambi. Brava. 
Vabbè, se non l'avessi mi sei piaciuta un sacco. Conosco altre tue fic e so il tuo potenziale e qui l'hai sfruttato al meglio. Rinnovo tutto il mio rispetto per te e mi complimento con inchino. 

Valutazione finale: 44/45 

Punteggio Unico: 88/90 

ECCEZIONALE 

 
 
NOTE:
Ringrazio immensamente sia Nausicaa Black che Charme per le loro parole e, in particolare, per aver scritto dei giudizi così precisi e “spietati”, ovviamente nel senso positivo del termine. Scrivere di Fred e George è stata una vera sfida, e sono felice che il mio impegno sia servito a qualcosa : )

A presto,
SweetT.
   
 
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