Libri > Twilight
Segui la storia  |       
Autore: chiaretta85_    24/11/2011    7 recensioni
I miei occhi si fecero neri. Un ringhio selvaggio si liberò dal mio petto. Afferrai Bella per un braccio trascinandola come una bambola fuori dall'abitacolo. Le feci sbattere violentemente la schiena contro la carrozzeria della macchina. Era in trappola. Era mia. In sottofondo potevo sentire le urla di Alice, non provava nemmeno a spostarmi. Non sarebbe servito.
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Edward Cullen, Isabella Swan | Coppie: Bella/Edward
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: New Moon
Capitoli:
   >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A



Il ritorno del leone

Capitolo riveduto e corretto

Capitolo 1.



Non potevo crederci, erano passati 5 anni da quel giorno nel bosco. Il giorno in cui lui aveva preso la decisione che aveva cambiato la mia vita. Di nuovo. Mi ero ripromessa che non avrei mai più ripensato a quel giorno. Lo avevo promesso a me stessa, lo avrei fatto per Charlie, lo avrei fatto per Renee , per Jacob, e si , lo avrei fatto anche per lui...

Da tre giorni però qualcosa era cambiato, la voragine nel mio cuore che da 5 anni tentavo di tenere chiusa con tutte le mie forze, minacciava inesorabilmente di riaprirsi.

E io non potevo permetterlo.

Sapevo che questa volta sarebbe stato impossibile per me richiuderla.

Ero cresciuta, certo, avevo imparato a fingere bene. Molto bene. Anche Charlie, e Renee credevano nella mia ritrovata felicità. Tutti ci credevano. Tutti tranne Jacob, ovviamente. Con lui proprio non ci riuscivo. In pochi secondi annientava la maschera di normalità che mi ero costruita in questi anni. Mi conosceva meglio di quanto io conoscessi me stessa. Dopo mesi di buio totale, avevo deciso che dovevo andare avanti.

Lui non sarebbe più tornato , alla fine lo avevo capito. Avevo imparato a convivere con questa debolezza e con il dolore che ne derivava. La mia vita era continuata per inerzia, ma era continuata, ero andata avanti. Per quanto continuassi a pensare che il dolore mi avrebbe ucciso, alla fine ero sopravvissuta.

Dopo la laurea in letteratura all'università di Seattle,mi ero trasferita a Port Angeles. Non volevo allontanarmi troppo da Forks. Il solo pensiero mi provocava un dolore fisico. Non potevo allontanarmi ,non volevo. Mi ripetevo che era per Jacob, e per Charlie che dovevo rimanere, non potevo lasciarli soli, sopratutto Charlie, lui aveva ancora bisogno di me. Ma in fono al mio cuore spezzato sapevo di mentire a me stessa , sapevo che il mio desiderio di rimanere a Forks, era inesorabilmente legato a lui. Lui che era vissuto li, lui che mia aveva regalato dei mesi di pura felicità, lui nella nostra radura, lui, lui sempre e solo lui..

Sarà come se non fossi mai esistito....”. Che sciocchezza.

A Port Angeles lavoravo nella biblioteca comunale, alla sezione classici. Le mie passioni non erano cambiate poi molto. Mi era stata offerta una cattedra di letteratura al liceo di Forks. Il mio vecchio liceo, il nostro liceo. Ma ovviamente avevo rifiutato, non potevo neanche immaginare di rimettere piede in quel posto. Dio solo sa come avevo fatto ad andarci fino al diploma. Tutto di quel posto mi parlava di lui, no, sarebbe stato troppo, sicuramente.

Charlie si era infuriato, non capiva come potevo accontentarmi di un posto da bibliotecaria. Non mi importava, a me piaceva, tanti libri e poca gente: perfetto!

Mentre facevo la valigia, non riuscivo a non pensare e ripensare a quello che era successo 3 giorni prima, il ricordo era così vivido nella mia mente che sembrava fossero passati solo pochi secondi..

Erano le 17.00 in punto e come ogni pomeriggio mi preparavo per ritornare a casa, il mio lavoro era finito anche per quel giorno. Presi il mio badge e lo passai sotto il lettore, raggiunsi lo spogliatoio e mi cambiai. Al lavoro dovevo avere un aspetto più professionale, più adulto, cosi avevo dovuto aggiungere al mio guardaroba dei tajour. Avevo fatto shopping! Alice sarebbe stata fiera di me!Già.... Alice...Quanto mi mancava. Avevo preso la decisione che potevo pensare al suo nome, mi faceva male ma non come pensare a Lui. Alice mi mancava terribilmente, tuttavia quando pensavo a lei non riuscivo a non sorridere.

Insieme ai tajour comprai anche delle scarpe col tacco. Tacco 5 ovviamente. I miei problemi di equilibrio non mi avevano abbandonato. Così appena finivo il lavoro correvo a cambiarmi per rinfilarmi i miei soliti, semplici, comodi e anonimi vestiti. Jeans, maglietta e converse: la Bella di sempre.

Recuperai il giubbotto, la borsa e le chiavi del mio caro e vecchio peck-up. E si il mio peck-up era ancora in piedi. Sempre più vecchio, sempre più rumoroso e io c'ero sempre più affezionata!Per quanto mi sforzassi non riuscivo proprio a separarmene,tutti mi dicevano sempre la stessa cosa:“Bella, prima o poi dovrai farlo, dovrai separartene, non funzionerà in eterno!”

Lo sapevo, per quanto poco mi intendessi di motori, mi rendevo perfettamente conto che non potevo sperare che il peck-up durasse altri cinquant'anni. Ma a me non importava, finché sarebbe “sopravvissuto”, lo avrei tenuto con me! Uscii di corsa dalla biblioteca e raggiunsi il peck-up. Solo quando aprii la portiera mi accorsi di non avere il cellulare con me, lo avevo lasciato sul sedile. Di nuovo. Come diceva sempre Jake: se non avessi la testa attaccata al collo, la dimenticherei sul comodino.

Guardai il display: cinque chiamate perse. Accidenti!!Erano tutte di Jake. Strano. Io e Jake eravamo grandi amici e ci sentivamo spesso. Con lui potevo parlare di tutto, lui era il mio sole!Ma cinque chiamate non erano da lui. Un brivido mi percorse. Avevo una brutta sensazione! Che fosse successo qualcosa? Iniziai a preoccuparmi.

C'era anche un messaggio

Chiamami! Dobbiamo parare. E' importante. Jake”.

Ok, ero davvero preoccupata. Jake non è certo un tipo che gira intorno alle parole, ma cosi era fin troppo.Lui odiava mandare messaggi: troppo distanti” diceva, preferiva di gran lunga chiamarmi, ma quei pochi che mi mandava cominciavano sempre con un “ Ciao Bells” e finivano con un “ti voglio bene”. Questo no,questo era freddo, distaccato, glaciale. Ok. Era successo qualcosa.

Guidai come un automa fino a casa e salii le scale lentamente, dovevo chiamare Jake, ma avevo paura di quello che avrebbe potuto dirmi, cercavo di muovermi piano, un po' per non inciampare,come mio solito, ma di più perchè avevo paura. Paura di sentire cosa Jake avesse da dirmi.

Mi sedetti sul divano, qualcosa mi diceva che era meglio ascoltare ciò che aveva da dirmi seduta e non in piedi!Presi il cellulare e composi il numero a memoria:

«Pronto?»

«Jake!» esordii, senza riuscire a nascondere l'ansia.

«Bella!»

Era sollievo quello che sentivo nella sua voce?

«Jake cosa c'è, cosa è successo? Stai bene?E' Charliè? È successo qualcosa?Lui sta bene?»

Ansiosa continuai con una querela di domande, senza però dargli possibilità di rispondermi, quasi mi mangiavo le parole da quanto ero nervosa,

«Bella , Bella calmati, io sto bene, Charlie sta bene,stiamo tutti bene!»

Ripresi fiato, portandomi una mano al petto, sollevata. Possibile stessi solo diventando paranoica?

«Davvero, tutti bene?»

«Certo che si!Non ti mentirei mai su queste cose, lo sai!»

Si è vero, Jake non mi mentiva mai, però mi stava nascondendo qualcosa, non aveva risposto alla mia domanda.

«Jake, cosa non mi stai dicendo?Cosa sta succedendo?»

Lo sentii sospirare pesantemente.

«Bella io......»

Si interruppe di nuovo, prendo un altro respiro.

«Cosa , Jake ,cosa?»

«Io....»

Sbuffò seccato. Non riusciva dirmelo. Ma io dovevo sapere.

«Jake per favore»

Tentennava, era combattuto. Era davvero cosi grave quello che stava per dirmi?

«Bella non so come dirtelo. Io....»

Strinsi le labbra arrabbiata.

«Jake dillo e basta!»

Mi stavo spazientendo e mi stavo preoccupando, non era da lui girare cosi intorno al discorso. Cosa stava succedendo?

Sentii un lungo sospiro dall'altra parte del telefono. Era molto triste...ma cosa....

«Jake?»riprovai

«Bella,......so-sono qui...so-sono tornati!»















   
 
Leggi le 7 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
   >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Twilight / Vai alla pagina dell'autore: chiaretta85_