Anime & Manga > Rossana/Kodocha
Segui la storia  |       
Autore: Daisy Potter    22/07/2006    21 recensioni
Hawaii...sole, mare, onde...tutto ciò che serve per fare surf tra una pausa e l'altra durante le riprese di un film! E se poi l'istruttore fosse un bel ragazzo dolce e gentile...
Genere: Generale, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Akito Hayama/Heric, Naozumi Kamura/Charles Lones, Sana Kurata/Rossana Smith
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<  
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Ecco il vero finale

Ecco il vero finale! Ci ho messo poco ad aggiornare, eh? Be’, sinceramente l’avevo progettato da un po’ e ho dovuto solo scriverlo ^_^’

Però, se devo dire la verità, non sono proprio soddisfatta al massimo … c’è qualcosa che non mi convince …

Boh, ditemelo voi! Leggete e commentate! J

 

Epilogo.

 

Un’allegra suoneria risuonò nella grande villa Smith, a Tokyo. Una giovane ragazza di ventidue anni, dai capelli rossicci e un corpo perfetto da modella corse a rispondere al cellulare.

“Pronto?” chiese con voce squillante. “Ciao, Fuka!” esclamò sentendo la voce della sua  migliore amica risponderle. “Una passeggiata in centro? Non so se posso … sì, hai ragione tu! E poi, come potrei dire di no allo shopping?! Alle tre davanti al nostro negozio preferito, ok! Ci vediamo tra poco, allora! Ciao” disse, e chiuse la comunicazione. Poi si diresse verso il bagno a si fece una doccia, prima di tornare in camera a vestirsi e truccarsi. Quando fu pronta diede uno sguardo all’orologio.

Ma porca … finisce sempre che sono in ritardo! Vabbè, è meglio se mi sbrigo! si disse, vedendo che erano già le tre meno dieci.

“Mamma, Fuka mi ha chiesto di fare un giro in centro con lei … potresti …?” chiese titubante a sua madre prima di uscire. La donna la guardò con tenerezza:
“Non preoccuparti, ci penso io … tu vai” le rispose, prima di avviarsi in una cameretta affianco a quella di Sana. La ragazza la ringraziò e corse fuori casa.

Una mezz’oretta dopo raggiunse la sua amica, che la stava aspettando impaziente davanti ad una boutique.

“Sempre la solita, eh?!” l’apostrofò quando la vide. Sana sorrise imbarazzata.

“Be’, sai, ora che …”

“Sì, sì … lo so … stavo scherzando!” le sorrise Fuka, poi iniziarono il loro giro di negozi.

Improvvisamente Sana si bloccò, e Fuka la guardò interrogativa.

“Ehi, Sana? Ci sei ancora?!” le chiese, ma si zittì subito notando la sua espressione sconvolta e incredula. Gli occhi, sbarrati, stavano fissando un punto preciso. Fuka seguì il suo sguardo e notò un ragazzo biondo, alto, che dava loro le spalle.

Heric …” sentì la sua amica mormorare. La vide fare qualche passo verso il ragazzo, ma fermarsi all’istante quando questo si voltò … non era lui … non era Heric … Sana sentì il suo cuore spezzarsi, e Fuka vide i suoi occhi spegnersi, mentre abbassava il capo, stringendo i pugni. Le mise una mano sulla spalla.

“Pensi ancora a lui?” le chiese, ma conosceva già la risposta. Infatti Sana non le rispose.

“Sana …” continuò Fuka. “Sono passati quattro anni! Non sarebbe ora di dimenticare Heric? Dopotutto, siete stati insieme solo per alcune settimane …”

“Lo so, Fuka, ma sono state speciali!” l’interruppe la ragazza. “Lui era speciale! È l’unico che mi abbia mai amato davvero … e che io abbia mai amato davvero … e poi, come potrei dimenticarlo dopo che …” la sua voce sembrò rompersi, ma un istante dopo rialzò lo sguardo e riuscì a sorridere, seppur debolmente. “Ma forse hai ragione tu, Fuka. Devo lasciarmelo alle spalle e andare avanti da sola …” disse, dopodichè ritenne chiuso l’argomento e riprese a passeggiare con la sua amica.

Eppure è così difficile … aggiunse dentro di sé.

 

Ironia del destino vuole che

Io sia ancora qui a pensare a te

Nella mia mente flash ripetuti

Attimi vissuti con te

È passato tanto tempo ma

Tutto è talmente nitido

Così chiaro e limpido

Che sembra ieri

*

 

Da un’altra parte, invece, un ragazzo biondo aveva pensieri simili. Ripensava ad un amore perduto …

La mattina dopo la loro notte di passione, Heric si era svegliato da solo nella camera d’albergo. Aveva cercato la sua Sana, ma di lei non c’era più traccia … era già partita, e senza salutarlo, perché sarebbe stato ancora più difficile …

 

Ieri avrei voluto leggere i tuoi pensieri

Scrutarne ogni piccolo particolare

Evitare di sbagliare

Diventare ogni volta l’uomo ideale

Ma quel giorno che mai più scorderò

Mi hai detto “Non so più se ti amo o no …

Domani partirò …

Sarà più facile dimenticare, dimenticare

 

Ma io non ho dimenticato, Sana … non sono ancora riuscito a farlo … pensò con amarezza.

 

E adesso che farai?”

Risposi: “io non so”

Quel tuo sguardo poi

Lo interpretai come un addio

Senza chiedere perché

Da te mi allontanai

Ma ignoravo che

In fondo non sarebbe mai finita …

*

 

Sana si fermò davanti all’ennesima vetrina, che la sua migliore amica stava guardando. Fuka notò qualcosa di interessante, e decise di entrare nel negozio. L’attrice fece per seguirla, ma le cadde una delle buste che aveva in mano. Si chinò a raccoglierla, e quando si rialzò diede un’ultima occhiata alla vetrina … ciò che vide riflesso la lasciò a bocca aperta …

Questa volta tutto ciò che aveva in mano sfuggì alla sua presa, ma non se ne curò.

Ti prego, fa che quando mi girerò sia ancora lì … pensò, temendo fosse il frutto della sua immaginazione. Questa volta era sicura … il paio di occhi ambrati che stava fissando nel vetro di quel negozio non potevano appartenere ad altri che Heric … ma aveva paura che fosse solo uno scherzo del suo cuore …

Di scatto si voltò, e la sua gioia le fece sembrare di avere un paio di ali sulla schiena quando vide che la figura del ragazzo biondo che aveva scorto era ancora lì, di fonte a lei, a fissarla a bocca aperta. Le sue labbra avevano paura a pronunciare il nome di Heric, ma fu lei a sentire per prima la voce della persona che aveva riempito il suo cuore e la sua mente per tanto tempo …

“Sana …?!”

Heric era davvero lì, davanti a lei, in carne e ossa … l’aveva chiamata per nome … non si era dimenticato di lei … le sorrideva, felice di averla ritrovata …

*

Sana … era proprio lei … Heric lesse la felicità nei suoi occhi, ma fu certo che non poteva mai raggiungere quella che provava lui in quel momento …

 

Teso, ero a pezzi ma

Un sorriso in superficie

Nascondeva i segni di ogni cicatrice

Nessun dettaglio che nel rivederti

Potesse svelare quanto ci ero stato male

Quattro anni scivolati in fretta e tu

Mi piaci come sempre forse anche di più

*

La ragazza non resistette più oltre e corse verso Heric, gettandosi tra le sue braccia, stringendolo a sé. Rimasero abbracciati per un tempo infinito, felici di sentire il calore dei propri corpi, di sapere che non erano un’illusione.

Cosa ci fai qui a Tokyo?” riuscì a chiedere Sana, mentre la felicità per aver ritrovato il ragazzo le faceva morire ogni parola in gola.

“Mia sorella si è trasferita qui per studiare, e io ho dovuto seguirla perché non potevo badare a mio padre da solo …” rispose lui, senza dare peso alle proprie parole, considerandole solo un’inutile spiegazione che interrompeva quel momento di pura gioia.

“Sana … non ti ho mai dimenticata …” aggiunse poi al suo orecchio, temendo la sua risposta. La ragazza si scostò un poco e lo guardò negli occhi.

“Nemmeno io … ” rispose. “Quella notte … è sempre stata nei miei pensieri …”

 

Hai detto: “so che è un controsenso ma

L’amore non è razionalità

Non lo si può capire”

Ed ore a parlare

Poi abbiamo fatto l’amore

È stato come morire

Prima di partire

Potrò mai dimenticare, dimenticare?

 

“Non ti ho mai dimenticato … perché ti amo” gli disse. Heric la guardò dolcemente, sorridendole, poi si baciarono. Un bacio lungo, intenso, profondo … sembrava infinito …

 

L’infinito sai cos’è?

L’irraggiungibile

Fine o meta che

Rincorrerai per tutta la tua vita

 

Quando si staccarono, Sana abbassò lo sguardo, e con timore continuò:
“E non ti ho mai dimenticato … perché mi hai donato qualcosa che mi ricorda te ogni giorno di più …”

Il ragazzo la guardò interrogativo. In quel momento Fuka uscì dal negozio.

“Sana, ma dove ti eri …?” si interruppe all’istante notando la presenza di Heric. Un solo sguardo di Sana, e capì tutto.

Fuka, scusami, ma devo tornare a casa …” le disse, il tono di voce basso, e Fuka la comprese.

“Certo … ci sentiamo” le disse, lasciandola andare, chiedendosi cosa sarebbe successo in seguito …

Quando i due ragazzi raggiunsero la villa di Sana, Heric era molto preoccupato. Non avevano parlato per tutto il tragitto, e nonostante si fossero tenuti sempre per mano, Heric aveva avvertito come un muro tra di loro … una distanza che non era riuscito ad eliminare …

Sana aprì la porta d’ingresso, ed entrò.

“Mamma, sono tornata …” annunciò, ma fu interrotta da una voce infantile.

Mammina, sei qui! Che bello!”

Dal salotto sbucò una piccola figura che si avvicinò con passo rapido a Sana. La ragazza si perse nello sguardo spensierato di quel piccolo bambino biondo che si era gettato tra le sue braccia non appena lei si era piegata. Lo sollevò da terra, posandogli un bacio sulla guancia e prendendolo in braccio.

Heric, nel frattempo, aveva sentito il cuore arrestarsi per un istante, nello stesso momento in cui aveva visto quella piccola creatura dai capelli dorati e gli occhi ambrati andare incontro a Sana chiamandola ‘mamma’.

“Chi è quello lì?”chiese il bambino, fissando lo sguardo in quello del ragazzo … uno sguardo così familiare …

“Lui … è tuo padre …” sussurrò Sana, guardando Heric negli occhi, cercando di capire quale sarebbe stata la sua reazione. Il bambino non riuscì a capire il significato di quelle parole, ma per Heric … per lui furono come un soffio di vita …

“Sana …” iniziò Heric.
“Te ne andrai?” chiese lei a bruciapelo, senza riuscire a guardarlo negli occhi.

Heric le sollevò delicatamente il mento con una mano.

“No, mai … ora sono qui, con te, e durerà per sempre, te lo prometto …”

 

Ma adesso che farai?”

“Adesso io non so”

Infiniti noi

So solo che non potrà mai finire

Mai

Ovunque tu sarai

Ovunque io sarò

Non smetteremo mai

Se questo è amore

È Amore infinito …

Infinito …

 

- Mesi dopo … -

“Viva gli sposi!!

L’urlo che esplose fuori dalla chiesa si espanse in tutta Tokyo, mentre cascate di riso cadevano sulla bellissima attrice Rossana Smith, avvolta in un elegantissimo abito bianco. Centinaia di fotografi e giornalisti l’assalirono appena mise piede fuori dalla chiesa.

“Signorina Smith, com‘è stata la cerimonia?” le chiesero.

“Stupenda” disse semplicemente Sana, non riuscendo ad esprimere la sua felicità per quel giorno. “Ma da oggi sarò la signora Hayama!”

Dove ha conosciuto suo marito?” le chiese subito dopo un altro giornalista.

Sana si voltò con un largo sorriso verso il suo compagno, perdendosi nei suoi occhi ambrati.

“Sulla cresta dell’onda …” mormorò, prima che le sue labbra fossero catturate da quelle di Heric.

 

THE END - Daisy

La canzone che accompagna e rappresenta i pensieri di Heric e Sana è “Infinito” di Raf.

 

Questa volta è finita davvero! E alla fine, si sono anke sposati! Be’, non ho resistito, io devo per forza farli stare insieme, odio vederli separati! Sono la mia coppia preferita, se ancora non si fosse capito!!^^

Cmq, come ho già detto, non mi piace molto come mi è venuto questo capitolo, e mi affiderò al vostro giudizio … magari lo cancellerò e proverò a fare di meglio … ditemi voi se vi va bene così, o se preferireste che provassi a riscriverlo, magari senza ke Sana abbia avuto alcun figlio da Heric

 

I miei ringraziamenti per le recensioni che mi hanno supportata fino alla fine (thanks a: Anna94, miki18, violetta, Rossana, Geo88, LizDreamer, luchia nanami, faby, lucychan93, fragolina92, miki90, laukurata, rana e gatto, brava, Luana, Giuly23, Lunachan62, liliana87 … sperando ke nn manki nessuno!^^) e a tutti voi che avete letto!

Alla mia prossima storia (che già ho progettato, anche se non completamente … ; -) )

Vvtttb

J Daisy J

  
Leggi le 21 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<  
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Rossana/Kodocha / Vai alla pagina dell'autore: Daisy Potter