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Autore: Vampires Tranny    20/01/2012    1 recensioni
Togenkyo. Una terra in cui uomini e demoni si sono stufati di leggere sempre la stessa introduzione all’inizio dei manga. Il gruppo di Sanzo si era fermato per una lunga quanto imprevista sosta d’emergenza, allorché il bonzo era stato preso da un attacco di flashback più forte del solito...
Genere: Comico, Demenziale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Genjo Sanzo Hoshi
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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Sanzo's Pet Therapy - Parte Seconda

Parte seconda

Hakkai entra barcollante dalla porta della stanza di Sanzo. Il motivo era un recipiente rettangolare stracolmo d’acqua che il sorridente demone teneva tra le braccia. Dentro vi nuotavano sei piccoli pesci tropicali dai colori sgargianti. Lascia il contenitore sul tavolo dove aveva appoggiato i criceti e osserva il bonzo, seduto sul letto a fumare una sigaretta guardando fuori dalla finestra.

HAKKAI: Mi hanno detto che tra tutti gli animaletti domestici, i pesci sono decisamente i più facili da mantenere in vita.

Dice fiducioso.

SANZO: Quindi non li devo neanche proteggere?

HAKKAI: O_^’’ No, direi di no.

Il demone lascia la stanza. Sanzo osserva l’acquario con sguardo critico, senza neanche avvicinarsi. I pesci sono talmente piccoli che quasi non si vedono. E non si sentono. Silenzio. Adorato, profondo silenzio. Sanzo sospira, rivolge un pensiero al venerabile maestro e torna a guardare fuori dalla finestra. Ma dopo un po’, la consapevolezza di essere tanto vicino a dell’acqua gli fa involontariamente voltare la testa.

“Kooooryu, Kooooryu, Koryu della corrente del fiume!”, cantano delle vocine nella sua testa.

SANZO: Tz. Mi hai fatto ricordare una cosa davvero stupida.

Dice all’acquario. Si alza, si avvicina al tavolo e scruta i pesciolini che nuotano senza posa e senza una meta. Per dieci minuti buoni ne segue uno con lo sguardo.

“Koryu della corrente del fiume… già. Sono stato indelicato a darti questo nome”, dice Komyo Sanzo nella testa del bonzo.

SANZO: No… Il nome che porto non mi dispiace affatto. Non è male essere associato a un fiume così maestoso e severo.

Il pesce cambia direzione, ma per il resto mantiene la sua rotta senza meta. Avanti, indietro, avanti, indietro. Stupendo anche se stesso, Sanzo pensa che la stupida scimmia avrebbe gridato di avere fame già al secondo giro. Spostando appena gli occhi si accorge che Hakkai ha lasciato un barattolino di mangime. Lo prende con mano incerta e comincia a versarne il contenuto nell’acquario. I pesci smettono di girare all’infinito e si fiondano a mangiare i quadratini che fluttuano nell’acqua. Il volto di Sanzo si produce in una smorfia che per i suoi canoni potrebbe assomigliare a un sorriso.

SANZO: …stupidi.

 

 

La mattina seguente Hakkai torna seguito a ruota da Goku.

GOKU: Ciaaaaaaaaaaao Sanzo!!

SANZO: Dov’è quell’idiota di un kappa?

HAKKAI: In giro a non combinare niente con le donne, come al solito. Come stanno i pesci?

Ma nel frattempo Goku si era già fiondato davanti all’acquario.

GOKU: Waaaa, guarda come dormono, Hakkai!!!!

HAKKAI: O_? Che intendi dire… oh.

I pesci erano adagiati sul fondo dell’acquario a pancia in su, i piccoli occhi erano spalancati e opachi.

HAKKAI: In tutta sincerità, non credo che dormano…

Alza il barattolino del mangime, scoprendolo completamente vuoto.

HAKKAI: O_^’’ Sanzo, credo che tu abbia un po’ esagerato con il mangime… Lo so che non te l’ho detto, ma non mangiano quanto Goku…

Prima che Sanzo possa protestare, la stanza viene squarciata da un urlo di Goku.

GOKU: Giusto!!!! Hakkai, sto morendo di fameeeeeeeeeeeeee! Puoi cucinarli??

Chiede indicando i pesciolini morti.

HAKKAI: Anche se potessi, dubito che ti sfamerebbero. Andiamo a cercare dei nikuman, che ne dici?

GOKU: Sììììììììììììììì!!

HAKKAI: Sanzo, prendo in prestito la Goldcard. A più tardi!

Chiude la porta lasciando il bonzo da solo, la bocca ancora aperta per protestare. Brontolando tra sé e sé, svuota l’acquario fuori dalla finestra.

 

 

Più tardi, quel pomeriggio, Hakkai torna con in mano due tartarughine.

SANZO: Che roba sono?

Il demone poggia a terra i due animaletti, che cominciano a spostarsi lemme lemme sul pavimento.

HAKKAI: Chi va piano va sano e va lontano. Le tartarughine mangiano poco e vivono a lungo.

Sentenzia tutto soddisfatto.

SANZO: Ma qual è il loro scopo nella vita? Proteggere qualcuno?

Chiede scettico il bonzo. Prima che Hakkai possa rispondergli, Gojyo e Goku si catapultano nella stanza. Il kappa ha una bottiglia di sakè in mano.

GOJYO: Evvai! Era una vita che volevo farlo!

Esclama appena vede le tartarughe.

GOKU: Fare che cosa?

Gojyo prende le due tartarughine, le mette l’una accanto all’altra e le tiene ferme.

GOJYO: Gara di velocità tra tartarughe! Fate la vostra scommessa!!

HAKKAI: Gojyo, non credo che sia il caso di…

GOKU: Sìììì! Sembra divertente!!! Vediamo…. Io punto su quella a sinistra!

GOJYO: Hai indicato la tartaruga a destra, stupida scimmia! Ma fa lo stesso. Pronti? Partite!

Lascia andare le tartarughe e le costringe a muoversi. Gli animaletti, spaventati, spostano una zampa dopo l’altra sul pavimento, lentamente. Gojyo e Goku fanno il tifo come due invasati, il kappa sorseggiando ogni tanto dalla sua bottiglia di sakè.

GOKU: FORZA, FORZA, DAI!

GOJYO: AVANTI, CORRI, FORZA!

GOKU: CHE DIAVOLO FAI, PERVERTITO DI UN KAPPA? STAI BARANDO!

GOJYO: E COME AVREI FATTO, SCUSA??

GOKU: TI HO VISTO CHE LE HAI DATO UNA SPINTA!

GOJYO: AH SI’??? E SE FACCIO COSI’?

GOKU: AAARGH! CHE HAI FATTO ALLA MIA TARTARUGA? L’HAI MANDATA FUORI ROTTA!!

Il baccano infernale viene interrotto bruscamente da colpi di Shoreiju sparati in aria. Le tartarughe giacciono sfinite sul pavimento. Sanzo si tiene la testa con aria sofferente, come se avesse un gran malditesta. Goku prende in mano la sua tartaruga alzandola dal guscio. L’animaletto si ribella debolmente muovendo piano le zampe. La tartarughina di Gojyo nasconde la testa nel carapace, temendo una sorte simile.

GOKU: Ma sarà buona da mangiare?

SANZO: Sparite…

Mormora il bonzo. Tutti lo guardano con aria confusa.

SANZO: SPARITE!

Un secondo dopo Hakkai, Gojyo, Goku e le due tartarughine erano svaniti dalla stanza.

 

 

Hakkai non si era perso d’animo. Con gli animali di acqua e di terra non aveva funzionato, ma rimaneva ancora l’aria. E si era presentato da Sanzo con due pappagallini verdi, con del rosso attorno agli occhi e al becco. Gli uccellini cinguettavano allegramente dentro la gabbietta.

HAKKAI: Guarda un po’, Sanzo! Questi sono gli inseparabili: una volta formata la coppia, stanno insieme per tutta la vita.

SANZO: E si proteggono a vicenda?

Hakkai non risponde, non sapendo cosa dire. Appoggia la gabbietta sul solito tavolo.

HAKKAI: Quella a sinistra è la femmina, a destra il maschio. A meno così mi pare di ricordare… comunque, bada che non gli manchi mai l’acqua nella vaschetta e il becchime nella ciotolina. Buona fortuna!

E senza aggiungere altro lascia la stanza. Gli inseparabili cinguettano amorosamente, lisciandosi a vicenda le piume con il becco. La scena è talmente romantica che Sanzo per un attimo pensa di preferire i criceti.

SANZO: Non ti fidare.

Dice a uno dei due, senza sapere bene quale.

SANZO: Adesso ti liscia le piume e ti da dimostrazioni del suo affetto, ma un giorno, quando avrai bisogno, di certo non sarà lì per proteggerti.

Il pappagallino maschio smette di lisciare le piume della compagna, svolazza nella vaschetta dell’acqua e comincia a lavarsi spruzzando goccioline dappertutto e cantando come se stesse facendo lo stupido. La femmina cinguetta divertita.

SANZO: Ah, è per questo allora, ti fa ridere. Ma non fidarti. Ora fa lo stupido, ma presto ti lascerà sola.

Nuvole nere si addensano nella mente di Sanzo. Le goccioline sollevate dal pappagallino gli ricordano la pioggia di quel terribile giorno. Ignorando i consigli del sempre sorridente demone, apre la gabbietta per togliere la vaschetta dell’acqua. I pappagallini aprono le ali e volano fino a posarsi sul davanzale della finestra aperta. Rivolgono a Sanzo uno sguardo obliquo, poi volano via cinguettando allegri. Il bonzo resta per un attimo interdetto, poi alza le spalle.

SANZO: Erano incredibilmente rumorosi. Come una stupida scimmia di mia conoscenza…

 

 

HAKKAI: Ma che fine hanno fatto i pappagallini?

SANZO: Volati in un posto migliore. Spero sappiano proteggersi a vicenda.

HAKKAI: O_o Io invece spero che tu intenda la frase letteralmente. Comunque, ti ho portato un altro amico con cui potresti andare d’accordo.

SANZO: Ma come parli? Io non ho amici.

HAKKAI: … O_^’’’ Touché.

Sanzo osserva l’enorme pappagallo variopinto che il demone tiene posato su una spalla. Sull’altra spalla, Hakouryou sibila geloso.

HAKKAI: Mi hanno assicurato che tiene molta compagnia.

Fa scendere il pappagallo dalla spalla e lascia la stanza. Sanzo fissa il pappagallo in uno dei suoi occhi neri. L’animale inclina la testa e gracchia un poco.

SANZO: No, cominciamo male. Se dobbiamo andare d’accordo, devi proteggerti da solo, mangiare meno della stupida scimmia, fare meno rumore del kappa pervertito e parlare meno di tutti e due. Intesi?

PAPPAGALLO: Schhhhhhimmia. Kaaaaaapa!

SANZO: … Ripensandoci, forse possiamo trovare un altro accordo.

 

 

Sanzo esce dalla stanza con il pappagallo sulla spalla, rendendosi finalmente conto di trovarsi nel corridoio della locanda del villaggio da cui erano appena partiti quando si era sentito male. Hakkai aveva evidentemente deciso di tornare indietro. Esce dalla locanda e si ritrova al sole. Per un attimo si copre gli occhi dalla luce, ma si abitua subito. Seguendo gli echi di uno stupido litigio, non ci mette molto a trovare il resto del gruppo.

GOKU: Ridammelo subito, pervertito di un kappa! L’ho visto prima io!

GOJYO: Non ci penso neanche, stupida scimmia con lo stomaco al posto del cervello! Anch’io ho fame!

Si stavano contendendo un nikuman. Hakkai nota la presenza di Sanzo.

HAKKAI: Goku, Gojyo…

I due si fermano all’istante e guardano verso il bonzo. Si sono bloccati in una posizione stupida, come al solito: Gojyo tiene alto il nikuman sfruttando le sue braccia lunghe, mentre Goku è tutto proteso verso il cibo. La scimmia lascia subito perdere il kappa, che soddisfatto addenta il bottino.

GOKU: SAAAAAAANZOOOOOOOOOOOOOO ç______ç STAI BENEEEEEEE!

HAKKAI: E’ bello vederti qui fuori, Sanzo. Vedo che con il pappagallo vai d’accordo.

SANZO: E’ più intelligente di questi due. Come si chiamano?

Chiede poi al pappagallo.

PAPPAGALLO: Stupida scimmia! Pervertito di un kappa!

Gracchia il pappagallo.

GOKU&GOJYO: CHE HA DETTOOOO?????

PAPPAGALLO: Pervertito di un kappa! Scarafaggio rosso! Stupida scimmia!

HAKKAI: O_^ Questa è la cosa più carina che Sanzo abbia mai fatto per voi.

GOJYO: Ma che diavolo stai dicendo?! Perché di Hakkai non dice niente? Eppoi perché solo io ho due soprannomi?

SANZO: Come sei rumoroso.

HAKKAI: O_^ Beh, in un certo senso vuol dire che Sanzo ha pensato a voi.

GOJYO: -.- Ne facevo volentieri a meno, grazie.

GOKU: Adesso il pappagallo verrà con noi?

GOJYO: Per favore, lo faresti arrosto alla prima occasione!

HAKKAI: Ti ricordo che spetta a Sanzo decidere.

GOJYO: Che novità.

Protesta il kappa, ma viene ignorato.

SANZO: No, non viene. Lo lascio al padrone della locanda. Ci sono già troppi animali in questo gruppo. Non parlo di te, Hakuryou.

HAKOURYOU: ^_^ kyuuuuuu!

HAKKAI: O_^ E’ così bello vedere che tutto è tornato alla normalità.

 

 Togenkyou. Una terra in cui uomini e demoni stanno facendo la pace pur di risparmiarsi la solita introduzione all'inizio dei manga. All'oscuro di questo nuovo risvolto della situazione, quattro persone davvero singolari continuano il loro viaggio verso ovest.

GOKU: Eddai, perché no, Gojyoooo?

GOJYO: Ho detto no. I bambini devono succhiare il ciuccio!

GOKU: Che vorresti dire? Che c’è di male se facciamo uno spuntino, pervertito di un kappa che non sei altro?

SANZO (si tiene la testa con fare sofferente): Come sono rumorosi… FATE SILENZIO!!!!!!

*BLAM BLAM BLAM*

GOKU&GOJYO: AAAAAAAAAAAAAAAAAAARGH!

HAKKAI: O_^ Di nuovo la stessa vita di sempre.

 

                                                                                                                                                                          THE END.

Note dell'autrice

Grazie per aver letto fin qui, e perdonate l'immenso ritardo di questo secondo capitolo! Mi dispiace davvero tanto!

Curiosità: sì, alcune frasi e riferimenti sono originali dall'Anime.

Sì, alcuni episodi sono frammenti di vita realmente vissuta dalla sottoscritta (i criceti del capitolo precedente e i pesci tropicali) e sì, è andata davvero così, con qualche esagerazione dovuta al genere demenziale di questa fic. A proposito, passatemi il fatto che nel Togenkyou non avessero acquari di vetro, negozi di animali ecc ecc. Il bello delle fic demenziali è che si possono eliminare questi dettagli xD

Spero vi siate divertiti, in ogni caso.
By Sò-chan
  
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