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Autore: Seby1993    23/01/2012    4 recensioni
Lui era un mostro, gli mancava ancora un po' di quel potere per essere perfetto ma lei lo avrebbe aiutato, lei non aveva scelta. Lui ora aveva tutto ciò che desiderava ma gli mancava la vendetta e lei lo avrebbe aiutato, lei non aveva scelta. A lui serviva amore e lei voleva aiutarlo, perchè ora poteva scegliere e lo aveva fatto. Collaborazione con Sweetygirl95
Genere: Azione, Generale, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Akatsuki, Ino Yamanaka, Naruto Uzumaki
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun contesto
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Erano passati quasi dieci anni dal ritorno di Naruto a Konoha e le cose piano piano si erano sistemate…

Naruto e Sasuke, anche se gran parte della popolazione del villaggio era stata contraria, non erano stati condannati. Entrambi avevano avuto una seconda possibilità, era così che a Naruto piaceva definirla, per Ino invece non c’entravano niente perdono e nuove occasioni, la loro non era un’altra possibilità, ma semplicemente quella che non gli era mai stata data, il diritto di avere una casa e una famiglia e di essere felici. Anche ora che era passato del tempo Ino non riusciva a sopportare le persone che guardavano di traverso l’amore della sua vita, lui non meritava quel trattamento, era lui che avrebbe dovuto perdonarli, non il contrario.

A volte la ragazza si ritrovava a pensare al tempo trascorso e a tutte le cose che erano successe, belle e brutte…

Ricordava quando l’organizzazione Alba era stata definitivamente sconfitta, ricordava il velo di tristezza che per un attimo aveva attraversato gli occhi di Naruto e ricordava anche come quella notte lui fosse stato tutto il tempo solo sotto la pioggia. Loro erano un pericolo, questo lo sapeva anche lui, ma in qualche modo, anche solo per un proprio interesse, lo avevano accolto e gli erano stati accanto, erano stati la sua “famiglia” quando lui non ne aveva una.

Ricordava il giorno in cui Tsunade decise di ritirarsi dal ruolo di Hokage e questo fu dato a Naruto, al traditore, al mostro. Sapevano perfettamente entrambi che era questo che pensava la gente, ma Ino ricordava anche il sorriso che lui si ostinava a regalare a tutti, ricordava l’impegno che ci aveva messo affinché potessero accettarlo, affinché lo vedessero per chi era davvero.

Ino ricordava molti momenti con gioia, ma quello che più di tutti la rendeva felice, era quello degli occhi di Naruto che prendevano magicamente vita mentre lei gli diceva che sarebbero diventati una famiglia, era quell’azzurro cielo diventare tanto intenso e profondo da lasciare senza fiato, tanto caldo da metterti in pace col mondo.

Sapeva che avrebbe mentito a se stessa se avesse detto che ora, a distanza di anni, il pensiero del suo incontro con lui la emozionava come allora, avrebbe detto una bugia dicendo di ricordare perfettamente ogni gesto e ogni parola di quei giorni, di avere impressi nella memoria i momenti di tutti i giorni passati insieme dopo il ritorno di Naruto a Konoha, Ino avrebbe  mentito e lei non era certo una bugiarda. Lei non ricordava tutti i momenti, ma ricordava perfettamente il numero di battiti persi, il numero dei sorrisi che lui le aveva dato, quello dei baci. Ino aveva conservato tutto come fosse un tesoro ed infondo per lei era proprio questo Naruto, lui era quello per cui lei aveva lottato, quello per cui sarebbe stata disposta a rinunciare a tutto, per Ino Naruto era tutto.

E lei sapeva che forse la sua era una mentalità stupida, assimilabile a quelle bambine che sognano il principe azzurro che lei sapeva di non essere più da tempo, ma non poteva non sorridere vedendo il piccolo Minato giocare con il cappello dell’Hokage del padre, non potevano non salirle le lacrime agli occhi vedendo il marito cullare dolcemente la piccola Kushina per farla addormentare… Ino era veramente felice.

Quando Naruto era tornato a Konoha lei credeva di dover essere la sua famiglia, era convinta di dover essere l’unica che sarebbe stata sempre e comunque dalla sua parte, Ino era sicura che lei per lui sarebbe sempre stata indispensabile, ma era in quei momenti, mentre guardava sorridendo la sua famiglia che Ino non poteva fare a meno di darsi della stupida… Naruto era la sua famiglia, lui era l’unico di cui aveva bisogno sempre e comunque, lui le era indispensabile perché lei aveva capito. Non importa quanto puoi amare qualcuno, non ha importanza ciò che tu puoi essere per l’altro, ma è l’amore che ricevi, è la sensazione di non essere mai solo che ti rende veramente felice. 


Volevamo ringraziare tutti per aver finito la storia anche se ormai è finita!
Grazie mille Maiservo90 e Sweetygirl95

   
 
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