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Autore: Zorba    01/02/2012    0 recensioni
"Robert, dove sei?! " Ero stufa di questa storia. Io facevo e lui disfaceva ! E ora basta. Mi ero svegliata presto questa mattina proprio per avere la casa in ordine per l'arrivo dei suoi genitori, ero andata da mia madre per un paio di ore, per ritirare un bellissimo e gigantesco quadro che avrebbe abbellito la nostra casa e adesso mi ritrovavo, a solo due ore dalla cena, con vestiti per terra, chitarre in giro per la casa e fogli sparsi sul paviemento. Questo era davvero troppo...
Genere: Comico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Kristen Stewart, Robert Pattinson
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno
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                                                 Capitolo 6 - Da Madrid, con Amore... -







"Mmm... amore ..."

Era da mezz'ora che tentavo di svegliare Rob dal suo riposino pomeridiano. E anche se l'idea di rimanere in terrazza, su quel lettino, tutto il giorno, sotto quel sole e tra le braccia del mio inglese preferito, non era per niente male, beh volevo anche tremendamente uscire e visitare i dintori di Madrid. Ero in pratica perennemente eccitata, e questa nuova avventura, forse mi stava dando un po' alla testa. Ma non capitava tutti i giorni di potersi allontanare da LA e rimanere da soli, in santa pace con noi stessi per un'intera settimana. Stentavo ancora a crederci.

"Kris ... ancor... mmm..." continuava a mugolare frasi senza senso e a stringermi di più.

"Rob, Amore, svegliati .... Voglio uscire e fare una passeggiata ... Dai, ti prego ..."

Aprì un occhio e mi fissò, anzi ci scrutò " Kris... dove pensi di andare ? Cioè voglio dire, ti sei vista ? Sei nuda, su di me, nudo a mia volta ... e pretendi anche di andare a fare una passeggiata ?"

 "Rob, non fare il bambino ... alzati dai ..." mi alzai dal suo corpo e porgendogli la mano, attesi che lui l'afferrasse, ma così non fu.

 " Che meraviglia, Dio, grazie infinitamente per il paradiso, davvero, non saprei come esserti più grato di così"

Io risi " Amore, la pianti di dire stronzate? "

 Lui mi guardò perplesso e con tono da finto-offeso disse " Non sono stronzate, ti sei vista... Ti dico solo una parola : Paradiso terrestre !"

Mi imbarazzai e per ripicca gli tirai la sua maglia addosso " Beh dai, Adamo, Madrid ci attende, e per la cronaca ... non mi incanti" E mi allontanai, avviandomi verso le scale.

 Lo sentii dire "No... Dio, ho sbagliato, che paradiso terrestre, Kris sei il diavolo sceso in terra con quel ..."

"Rob !! Ti sento!" lo ammonii sorridendo tra me e me. Era proprio un bambino, ma era il mio bambino.

"Ma che ho detto di male?" disse sghignazzando visibilmente

 "Per adesso niente ... ma c'eri quasi ... e se lo dici poi sei costretto a fare tutto quello che voglio io, conosci le regole, Rob ..."  Lo ammonii scherzando e assaporando già la mia vittoria. Saremmo usciti, di questo ne ero più che sicura.

"Non stavo per dire quella parola che inizia per c... e finisce per ulo ... " Disse abbracciandomi da dietro e annusandomi i capelli

"No, come no... l'hai appena detta, non puoi negare !" Lo spinsi. Tra meno di tre, due, uno ...

"Ma cosa dici ... non ho detto "Culo" ... ops ..." Risi alla sua battuta. Prevedibile.

 "Visto, l'hai appena detta ! Ti ho sentito" dissi  gongolando.

"No, vostro onore. . . Lei mi ha tratto in inganno" recitò

"Rob, non provare a lamentarti ... conosci le regole" 

Mi infilai la maglia e gli lanciai la sua. "Ma, io ..."
 
"Ho detto sh ..."

"Sei proprio una strega" commentò lui attirandomi tra le sue braccia.

"Si lo so ... e appunto per questo, da adesso in poi, si fa come dico io .... quindi ti vesti e usciamo perchè Madrid ci aspetta!" Mi allontanai da lui, dopo avergli stampato un bacio e iniziai a cercare le scarpe che avevo abbandonato chissà dove, mentre lui borbottava insoddisfatto, ma neanche troppo.




Dopo non poche resistenze da parte di Rob, riuscimmo ad uscire. Prima tappa : Plaza Mayor.

"Oh, mio dio, l'hai visto ? Che palazzo, e quegli affreschi? Sono incantevoli... Potresti scattare una foto?"

 Rob, aveva da poco scoperto una passione per la macchina fotografica, regalo per il suo compleanno, ma purtroppo sembrava essere attratto o appassionato da un solo soggetto. "Me".

"Rob ... non sto facendo un servizio fotografico per Vogue ... Scatta sta foto al palazzo, per una buona volta !" lo ammonii bonariamente, estenuata dai continui flash della modalità contro-luce.

"Ma tu sei molto più bella, e poi sono importanti le impressioni, quindi prima fotografo te, intenta ad ammirare il palazzo e poi successivamente il palazzo ... e' tecnica fotografica, non puoi capire !"disse guardandomi da dietro i suoi rayban neri  e scattandomi l'ennesima foto.

"Ok, fai come vuoi, tanto che ribatto a fare ... basta che poi avremo un paio di foto anche dei monumenti ... sai i miei genitori mi conoscono, magari avrebbero piacere di vedere le bellezze di Madrid, non la loro sciagurata figlia americana" Così dicendo lo spinsi leggermente sorridendogli. Lui mi baciò velocemente e scattò prima una foto a noi due e poi una al palazzo.

"Cos'è questo palazzo?"

"Beh la guida dice che si chiama la Casa de la Panaderìa ... è stata per secoli la sede della gilda dei panettieri"

"Wow, erano proprio fortunati questi panettieri ... e i disegni che sono raffigurati ?" sorrisi al suo interesse.

"Non sono disegni -dissi ridendo- ma affreschi e rappresentano i segni zodiacali ... Pensa che sono recenti, risalgono al 1992 ... Wow ! impressionante!"

"Che ne dici di prendere qualcosa in un caffè ?"

 "si perchè no" e così dicendo ci avviammo, mano nella mano, verso un piccolo bar dotato di gazebo.  Un posto davvero incantevole e probabilmente pieno di storia da noi ignorata.





"Oh, santissimo, ripetimi quanto hai pagato due espressi?" Rob guardò lo scontrino e scuotendo la testa disse" 6 euro, sono dei ladri in pratica ... e poi sto caffè è servito in tazzine piccolissime, neanche le prendi in mano che il caffè è già finito ..."

Prendendogli la mano dissi "Amore ... lo bevono così ... e si sono dei ladri, appuntati il bar, perchè la dentro non ci vedono più ! " e così dicendo ci dirigemmo verso la calle che ci avrebbe condotto a Plaza de Santa Ana.


"Certo che questa città è pazzesca ... la guida dice che deve il suo nome ad un convento che era sito qui fino al XIX secolo ... " Rob mi ascoltava attento e si guardava intorno come un bambino guidato dalla meraviglia

" E quell'edificio che cosa sarebbe?"

Sorrisi alla sua domanda interessata "E' il Teatro Español, conosciuto anche con il nome di ...mmm... Corral del Principel. Oh e guarda quella è la statua di Federico Garcia Lorca !!! Dai Rob, mettiti vicino e abbracciala che ti scatto una foto ! "
 Rob si avvicinò alla bellissima statua e circondando le spalle della statua con le sue braccia disse " Mah, amore è imbarazzante! " Io scossi la testa e sorridendogli dissi "No non lo è e poi hai interpretato il suo amante per cui, sta fermo che ti scatto la foto !"

"Fatto ! Siete bellissimi, guarda ..." Lui si avvicinò per osservare e abbracciandomi da dietro disse "Si, ma sei più bella  tu ... " e prima di allontanarsi,  per osservare meglio la statua, mi rubò un bacio.

Io nel mentre presi la macchina fotografica e spulciando tra le foto, scattate dal troglodita inglese, notai che su 35 fatte una ventina erano mie .

"Rob, ma in tutte queste  foto ci sono io ! Dove sono i monumenti ?" Dissi guardandolo in modo pseudo- serio.

"Kris, sei proprio egocentrica ... se guardi qui ... vedi .... qui dietro di te, c'è la chiesa di San Sebastian, o come si chiama ... sei tu che mi entri sempre nelle foto, non sono io che ti fotografo costantemente .... Non sono ossessionato da te, ho altri interessi ...Kiki, te lo devo proprio dire ... sei leggermente egocentrica..."

"Cosa? Ma se qui ... ah... qui mi hai scattato la foto, vedi il soggetto ? Sono io ! Dov'è il monumento qui ? "

 Rob mi guardò serio e mi disse "Amore, mmm...non solo egocentrica ma anche cieca ... vedi qui" indicando l'angolo sinistro della foto "Beh, questo coso scuro che vedi ... beh ecco quella è la porta del teatro ... vedi, come ti dicevo prima, sei tu che entri dentro le foto, non io che ti fotografo ... smentiamo questo pregiudizio che tu hai nei miei confronti !"

"Sei proprio cretino, anzi un troglodita inglese"

Non feci neanche in tempo ad allontanarmi che lui mi tirò la mano e mi baciò dolcemente per alcuni secondi. Passò delicatamente le sue labbra sulle mie e quando pose fine a quello sfioramento disse "Si, è vero ... Mi hai scoperto, sono un cretino, anzi un troglodita inglese,come dici sempre tu, hai ragione, ma sai perchè lo sono ?" Io, ancora imbambolata, da quel dolcissimo bacio, scossi la testa. "Perchè ti amo, sciocchina ! e sei il mio soggetto preferito"
 E così dicendo mi baciò di nuovo. Questa volta in modo più deciso.


"Ok, ricapitolando ... le cartoline a chi dovremmo mandarle ? Abbiamo detto Tom, Sam, Jessica, Maddy, i tuoi e i miei ..."

"Rob, ti dimentichi Dakota  !! Mi ammazza se non le mando una cartolina con il raffigurante Calle Segovia ..."
"Perchè proprio Ca ...  Sego qualcosa?"

"Calle Segovia ...beh ... sai che è amante dei film di Almodovar?" dissi spulciando tra le cartoline e trovando esattamente quella che volevo e mormorando "Certo che è proprio orrenda come cartolina"

"No, cioè scuasami tanto, ma ha il fegato di vedersene uno intero?"

"Non uno... ma tutti ... lasciamo stare... comunque in Calle Segovia c'è questo  viadotto - indicai la foto - dove Assumpta, la protagonista di quel film ... come si chiama ... ah, si il Matador, va incontro alla morte ...o almeno così ricordo" conclusi dubbia. L'avevo visto con lei in un "Sabato sera tutto al femminile". Ammazza che divertimento. Dopo mi ero scolata due bicchieri di vino, se non altro una magra consolazione.

"Che allegria... ma scusa, quanti anni ha Ota?" chiese dubbio Rob.

"Ma che ne so ... E' inquietante ... Pensa che me li sono subiti tutti io ... Un'atmosfera da tagliarsi le vene, tu credi di lasciarmi con Dakota a fare le pazzie il sabato sera, ma in realtà lei mi costringe a compiere maratone assurde, tipo questa su Almodovar ..." dissi con voce melodrammatica. Rob rise della mia battuta. Dakota sapeva essere molto strana, a volte più di me e Rob, messi insieme. E ce ne voleva ....

"Non vi invidio per niente .....ahaha ! .... Oh ci stavamo dimenticando di  tua nonna !" Disse Rob ammiccando, riportando l'attenzione sulle cartoline.

 "Si beh, non credo che  mia nonna sia interessata a me, ma piuttosto pensa solo a te ... Credo abbia una cotta per te ...La scorsa settimana, prima che partissimo, mi ha detto "Kiki non ti far scappare quel bel giovanotto inglese che ti sta appresso " - dissi imitando la voce di mia nonna - ... secondo me ti ama... Devo per caso temerla?"  Rob rise e abbracciandomi da dietro disse "Secondo me si ... sai è una signora proprio attraente ... brr ..."

"Cosa? Euh ! Robert, fai schifo ! E' mia nonna, e potrebbe essere tua nonna ... " Dissi allontanadomi da lui, lasciandoli pagare le cartoline ma osservando la scena da lontano. Rob che ringraziava in spagnolo era davvero uno spasso ...





"Ahahah .... La smetti di prendermi in giro per il mio spagnolo, ma ti sei sentita tu con l'accento inglese ?"

"Guarda che è molto probabile che io abbia un accento inglese migliore del tuo ..." gli dissi mentre rubavo un po' di gelato dalla sua coppa alla crema e cioccolato. Eravamo seduti ad un tavolino in Plaza Benavente.

"Si forse hai ragione tu ... ehi, la smetti di rubarmi il gelato ! Questo è il mio ... se lo vuoi, lo ordini ... e poi dove è finito il tuo: Sono ingrassata di 2 kg nell'ultimo mese, prendilo tu il gelato, io non lo voglio "

"Uffa, Rob, dovresti fare il buon fidanzato e gustare il gelato insieme a me e dire "Amore, non sei per niente ingrassata, anzi ti trovo bellissima, se possibile, più di prima "! Invece stai qui a sottolineare i miei chili ... sai cosa ti dico?  non è per niente carino ...no, no ..."
Lui mi guardò e sorridendomi disse "Va bene, puoi mangiarlo, ma solo perchè ti amo, e perchè non ho voglia di ordinare un altro gelato in spagnolo..."

Gli sorrisi e ne approfittai mangiandone ancora un po'.

"Allora, parlando di cose serie ... dobbiamo scrivere queste maledette cartoline ... cosa scriviamo ?" Chiesi guardandolo mentre si sbrodolava con il gelato.

"Beh, mmm.... ok, fai fare a me! " disse e prese dalle mie mani le cartoline, iniziò a scrivere .
Intanto io mi dedicai al gelato. Certo era buono, ma niente di paragonabile a quello che avevamo mangiato a Roma quattro anni fa. Il gusto era ancora sulle mie papille gustative. Chissà magari avrei potuto provare a fare del gelato quando saremmo ritornati a LA. L'inglese avrebbe apprezzato, ne ero certa.

Nel frattempo Rob aveva finito la stesura delle cartoline e senza dire niente, me le passò e mi sfilò il cucchiaino dalla bocca per metterselo nella sua.

Io cominciai a leggere.

 Da Madrid, con Amore, da Amore . La prima.

 Da Madrid, con Amore, da Amore.La seconda.

 Da Madrid, con Amore, da Amore. La terza.

 Erano tutte uguali, cambiavano solo i destinatari.
Scossi la testa.
"Rob, ma che diamine hai fatto? Sono tutte uguali !"

 Lui , gustandosi il suo cioccolato, mi guardò e sorridendomi disse " Scusa ... ma è la verita ... Dove siamo? A Madrid... Le cartoline sono destinate a tutte le persone che amiamo e noi ci amiamo ... quindi : cosa meglio se non da Madrid, con Amore da Amore? e' geniale, in pratica sono un uomo da sposare, dillo!"
 Io risi di cuore alla sua frase. Non ero per niente attabbiata. Strani lo eravamo e gli altri lo pensavano, quindi era ok.

"Rob, smettila ... va bene "

 "Va bene cosa, va bene che mi sposi ?"

"Può darsi ... ma se lo farò non sarà a causa delle cartoline"

Lui mi sorrise in modo dolce e avvicinandosi al mio orecchio mi sussurò  "Non ne sono tanto sicuro ... perchè come si dice ? All you need is love ...paparara ... all you need is love ... paparara... all you need is love, love ... love from Madrid ... tanatanatanana tutututututututututu mmmm " e mi baciò mentre io mi stringevo maggiormente a lui.
Non ero mai stata così felice, e tutto questo era grazie a lui. Aveva reso questa vacanza perfetta e io non potevo chiedere di più perché poteva cambiare, il tempo, il luogo, l'età ma sapevo che l'unica cosa che non sarebbe mai mutata era l'amore tra di noi.  Lo amavo follemente, di questo ne ero sicura al mille percento e per lui era lo stesso.






Ok , penosa la scena finale di All you need is love dei Beatles riadattata da Rob ... Ma mi piaceva troppo. Forse ho messo un po' troppi riferimenti turistici, ma davvero Madrid è troppo bella per essere ignorata : )

Appunto: Pedro Almodovar ... purtroppo ho la fortuna , o la sfortuana - dipende dai punti di vista - di essere cresciuta in una famiglia dove Almodovar (Definito "genio assoluto") è all'ordine del giorno. Basti dire che purtroppo il mio cane si chiama Pedro proprio a causa del Regista. Mia madre ne è davvero ossessionata, e la prima volta che mi hanno portato a Madrid mi hanno fatto fare una sorta di Tour-Almodovar. . . E in Calle Segovia c'è proprio questo viadotto, mostrato in Matador, e testimone di molti suicidi ...  Il film non lo consiglio. Non è uno dei più leggeri ... Almeno che non siate masochiste come la mia mamma e il mio babbo ...
Detto questo il capitolo sprizza di gioia e amore, almeno spero che sia così !

Ripeto, mi farebbe piacere discutere con voi, quindi se volete lasciare un piccolo, piccolissimo, piccolissimissimo commento ve ne sarò eternamente grata !!! detto questo non mi resta che mandare un bacio a tutte le persone che passano, leggono, commentano o non commentano. Chi mi ha messo nei preferiti ecc...
 

              Grazie davvero !




                                                                                    Adiòs !!!


P.s. Il consueto ringraziamento a Annu, per il suo parere e "occhio critico" !!! Grazie davvero !!
  
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