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Autore: keiko86    28/02/2012    4 recensioni
A tutti dovrebbe essere consentito di scegliere come vivere la propria vita in modo autonomo.... Almeno, questo è ciò che pensava Aeris facendolo tornare.... Ma tutti gli altri saranno d'accordo con lei?
Genere: Avventura, Fluff, Malinconico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Aeris Gainsborough, Cloud Strife, Sephiroth, Tifa Lockheart, Vincent Valentine
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 05.

Knowing me, knowing you....

 Dopo che Vincent e Yuffie ebbero lasciato la stanza, Sephiroth rimase per qualche secondo immobile, inebetito, a fissare alternativamente la porta chiusa a chiave ed il piatto di cibo che aveva posato sulle gambe... Quindi in un impeto di rabbia emise un ringhio quasi animalesco, ed afferrata la ciotola la scagliò con tutte le sue forze sulla parete, fracassandola, e versando la minestra lungo il muro e sul pavimento.

Sospirando si andò a sedere nuovamente sul letto spartano, pur sempre un miglioramento ben accetto rispetto allo starsene disteso sul pavimento freddo, raccogliendo le ginocchia al petto e circondandole con le braccia, posandovi il capo e cercando di assopirsi.... Ma rimanendo sempre sul chi vive, non si fidava di certo ad andarsi a sdraiare, data la sua stanchezza sapeva che sarebbe crollato addormentato come un sasso, lasciando la guardia scoperta ad eventuali attacchi nel sonno.

Il brontolio sordo proveniente dal suo stomaco lo riscosse, alzando lo sguardo andò a fissare il pasticcio di cocci e brodo che aveva creato, e sospirò di nuovo, quando si rese conto che sin da quando era tornato in vita non aveva mangiato praticamente nulla, apparte dissetarsi con una manciata di neve, e distruggere a quel modo il cibo che gli era stato lasciato non era stata poi quella così grande idea.

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Marlene, malgrado tutto quello che era accaduto poco prima, era ancora terribilmente incuriosita da Sephiroth, quello strano tipo rinchiuso in un ripostiglio, che tutti su quell'aereo consideravano un mostro sanguinario.... A lei, da quel poco che era riuscita a vedere, non sembrava fosse così spaventoso! Nella sua innocenza di bimba era ancora convinta che le creature malvagie fossero soltanto quelle con aspetto orribile, come i mostri che ogni tanto il suo papà e i suoi compagni si trovavano a dover affrontare, e non sapeva concepire come un uomo così bello potesse essere cattivo....

Quindi aprofittando di un attimo di distrazione da parte di Tifa sgattaiolò senza farsi vedere al piano di sotto, decisa a scoprirne di più sul famigerato Sephiroth.

Tanto, si disse, era ancora legato a quella sedia..... Che pericolo poteva esserci?

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 All'ormai familiare scricchiolio della porta Sephiroth alzò di nuovo il capo, chiedendosi chi diavolo fosse stavolta: Cloud? Tifa? Vincent?

Rimase quindi un attimo interdetto quando ad entrare cautamente non fu nessuno degli adulti, bensì la ragazzina castana che poche ore prima aveva rischiato di farsi ammazzare dalla spada di Strife.

Marlene inizialmente fece alcuni passi titubanti verso di lui, poi quando quegli occhi verdi incandescenti si posarono su di lei si fermò di scatto, accorgendosi con spavento che lo spadaccino non era affatto legato come si aspettava.

Dal suo canto, reputando immediatamente la bambina innocua Sephiroth si rilassò stiracchiando un poco la schiena dolorante dalla scomoda posizione - Che cosa ci fai quì, ragazzina? - chiese pacatamente.

- I-io.... Ecco, io.... - balbettò la ragazzina, tremante.

- Non preoccuparti. A differenza di ciò che sicuramente ti avranno detto Strife e i suoi amici, non mangio i bambini....

- N-no, però mi hanno detto che sei cattivo, e hai ucciso tanta gente....

- Al momento non mi reputo così caduto in basso da uccidere una bambina, a meno che.... Non sei un killer sotto mentite spoglie, vero? - le chiese con un sorrisetto divertito, che si ampliò ancora di più quando la bimba scosse vigorosamente la testa in senso di diniego.

- No no, certo che no!

- Allora non hai di che temere da me.... Non ho mai attaccato altri che i guerrieri che mi si opponevano.

Quelle parole però, se da una parte tranquillizzarono Marlene, che azzardò ad avvicinarsi di un altro paio di passi, dall'altra la portarono a fissare l'ex generale con un'espressione parecchio dubbiosa e ostile.

- E la sorella, allora?

- Chi? - chiese questi, inarcando un sopracciglio.

- Aerith! La ragazza dei fiori! Mi hanno detto che l'hai uccisa tu.... Lei però non era pericolosa, era buona e dolce.... le volevo bene.... - terminò la bambina, con voce sempre più mesta, abbassando il capo.

Sephiroth sospirò, passandosi la mano fra i capelli della frangia e chiudendo gli occhi per un attimo.... Ecco, quello sì che era un tasto dolente... Come spiegare però ad una semplice bambina tutta la situazione?

- Ho capito a chi ti riferisci... Sì, quella ragazza la uccisi io, o meglio uno dei miei cloni.... Era l'ultima dei Cetra, e non avrei voluto farlo, ma diciamo che.... Non ero esattamente sotto controllo in quel periodo... Fu Jenova a decidere che la ragazza dovesse morire, data la sua natura di Cetra per lei era una specie di nemico naturale...

- Uhm, non capisco molto bene.... Jenova...? Cetra...?

- Mettiamola semplice: Prima di tutto, i Cetra, o Antichi, sono stati gli antichi abitanti di questo pianeta, prima di voi esseri umani.... Io avevo il corpo chiuso in un cristallo da oltre 5 anni, la mente quasi del tutto controllata da una creatura aliena che mi aveva fatto credere di essere mia madre... In giro per il mondo c'erano varie mie copie, dei cloni, che pensavo e credevo di controllare io ma di fatto agivano secondo le direttive che Jenova, la creatura appunto, dava loro attraverso di me.

- Ooh....

- Quando venni a conoscenza dell'ultima discendente dei Cetra, ovvero la tua amica Aerith, avrei voluto magari farla unire alla mia causa, convincerla a governare insieme il pianeta dopo averlo depurato dagli esseri umani, essendo io stesso convinto di essere un Cetra, avendo dentro di me le cellule di Jenova.... Peccato che questa non fosse affatto una di loro, e in passato fu proprio lei a sterminarli... Alla fine riuscì a condizionare la mia mente al punto di permettere ad uno dei cloni di uccidere Aerith.... E.... Beh, il resto credo tu lo sappia già.

Durante tutta la spiegazione da parte di Sephiroth, la bambina si era inconsciamente avvicinata, finendo per sedersi ad un angolo del letto, le mani sotto al mento, ascoltandolo affascinata. Ora, che il guerriero aveva smesso di parlare, si sedette più comodamente, e lo scrutò incuriosita, il capo reclinato:

- Ma quindi... Ora questa signora Jenova non c'è più vero?

Al sentir definire Jenova "signora" Sephiroth soppresse una risata ironica - No... Fu distrutta definitivamente qualche tempo fa la sua testa, l'ultima parte di lei che era rimasta...

- E quindi ora non ti controlla più....?

- No...

- Ma allora è tutto apposto! Basta che dici agli altri che sei di nuovo buono, e che era la tua mamma a farti fare tutte quelle cose cattive, e vedrai che ti faranno subito uscire di qua! - esclamò Marlene saltando improvvisamente in piedi sorridendo, entusiasta.

Sephiroth si limitò a scuotere leggermente la testa, con un sorriso amaro:

- Non è così semplice, purtroppo... Ho fatto troppe crudeltà perchè io abbia la minima possibilità che anche uno solo di loro mi possa credere....

- Ma se ci proviamo, vedrai che...

- No. In ogni caso nessuno dell'AVALANCE andrebbe apertamente contro le decisioni di Cloud, e lui mi odia anche troppo animatamente, l'ha messo bene in chiaro poco fa... - concluse lo spadaccino, tornando ad accucciarsi con le ginocchia raccolte al petto e la testa abbassata, sperando che in questo modo quella ragazzina così vivace capisse che voleva rimanere solo.

- Io comunque ti credo! - come non detto.... - E se parlo con gli altri, mi daranno ascolto!!

- Tu sei una bambina, non hai mai dovuto combattere contro di me, e in ogni modo ti ho messo le cose in modo semplificato. Lascia perdere....

Marlene guardò mortificata l'uomo, che continuava a non muoversi né a rialzare la testa - E quindi? Vuoi rimanere quì senza fare niente per discolparti? Io quando papà mi incolpa di qualcosa che non ho fatto dico sempre la verità!

- Te lo dico di nuovo. Non è proprio così semplice. Non è che non ho fatto nulla, solo.... Non ero in grado di controllare che cosa stessi facendo.

- Oh...

- Va' via, ora lasciami stare, ragazzina.

- Marlene.

- Come?

- Mi chiamo Marlene... - rispose mesta la piccola, arrossendo tuttavia un poco quando Sephiroth rialzò lo sguardo e le rivolse un lieve cenno del capo, con un piccolo sorriso - E' stato un piacere, Marlene. ora vai, prima che qualcuno si accorga che sei quaggiù con me!

- Me n'ero già accorta... - Fu la replica inaspettata che vece voltare improvvisamente entrambi.

Di fronte a loro, Tifa Lockheart li stava fissando poggiata allo stipite della porta aperta.

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Tifa si era accorta già da un po' che la piccola Marlene non era più nella stanza con lei, ma inizialmente aveva semplicemente creduto che lei e Denzel fossero andati a giocare da qualche parte nell'aereo, insieme.

Fu tuttavia il veder tornare il ragazzino da solo ad allarmarla. Gli si era avvicinata senza farsi notare e a bassa voce gli aveva chiesto dove fosse la bambina, quando si sentì rispondere che non la vedeva da parecchio e che non era andata con lui si decise ad andarla a cercare lei stessa.

Sentiva come un brutto presentimento, e ricordandosi come la bambina avesse rischiato la vita soltanto per poter vedere Sephiroth, si diresse di corsa verso la stanza dove era rinchiuso il loro prigioniero.

Arrivata nei pressi della porta, iniziò ad udire la voce della piccola Marlene provenire, come temeva, dall'interno.... Stava quasi per spalancarla in fretta, nel panico, quando sorprendentemente sentì Sephiroth... Ma invece del suo solito tono basso e freddo, le sembrò si rivolgesse alla bambina in modo sorprendentemente pacato e paziente....

Questo bastò a fermarla, e invece di fare irruzione all'interno si limitò a sedersi contro la porta con le orecchie tese, ascoltando tutto quello che i due, ignari, stavano dicendo.

Udì la spiegazione che lo spadaccino fornì per le sue azioni, capì che aveva ovviamente semplificato le cose per renderle più chiare alla ragazzina, ma si ritrovò a rimuginarci lei stessa.... Possibile che Sephiroth, il loro spietato nemico di tante battaglie, l'assassino di Aeris, il distruttore di Nibelheim, fosse effettivamente caduto sotto il controllo mentale di Jenova? E che ora fosse di nuovo in sè?

La sua parte razionale, quella che le ricordava continuamente il male che l'ex generale aveva compiuto, dubitava ovviamente delle sue spiegazioni, ma ad udirlo ora, raccontare la sua vita pazientemente ad una bambina, sentirlo persino - incredibilmente - ridere, sentiva che quel dubbio stava pian piano sgretolandosi, come sabbia.

Quando udì Marlene cercare in tutti i modi di convincerlo a parlare con loro di AVALANCE per chiarire la sua posizione, fu quasi sconcertata ad udirlo rifiutarsi in un tono di voce così amaro che stentava a credere potesse essere pronunciato dal grande e terribile Sephiroth....

Possibile che fosse davvero cambiato? Sì...? No...?

Rimase a rimuginare per alcuni minuti, finchè la curiosità fu troppa, e senza fare il minimo rumore si decise ad entrare, senza che i due, Marlene distratta dalla conversazione e Sephiroth - di nuovo incredibilmente - accucciato sul letto con la testa nascosta sotto le braccia, le ginocchia al petto, si accorgessero di lei.

Almeno finchè lo spadaccino non ammonì la bambina di andarsene prima di venir beccata laggiù, a quello non potè che palesarsi ai due, quasi divertita dalle due paia di occhi sgranati che si trovò a fissare.

  
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