L’odio è il piacere più duraturo; gli uomini amano in fretta, ma odiano con calma. (George Byron)
Shizuo e Izaya si sono odiati dal momento del loro primo incontro e da allora non hanno mai smesso. Questa è la versione ufficiale dei fatti, ma se invece le cose non fossero andate esattamente così? Se ci fosse dell’altro, dietro le ragioni del loro odio?

Uno aspettava il momento di essere trovato. Uno aspettava il momento di iniziare a cercare.

Se avesse cancellato la sua esistenza, la sua vita sarebbe stata migliore?
Un mostro rimane un mostro, non diventa un eroe.
[...]
Shizuo tremò, reprimendo un pugno violento e indirizzato al suo viso.
Il ragazzo sotto di lui allungò le braccia e posò le mani bianchissime sul volto deformato dall’ira e dalla frustrazione.
Il ‘mostro di Ikebukuro’ si irrigidì quando le dita sottili dell’altro gli sfiorarono le guance e arrossì per quel gesto che voleva sembrar gentile –ma che non era altro che un modo di divertirsi di Izaya.

Non sempre la logica ha un'importanza rilevante.
Specie nel loro rapporto.
[SPOILER ALERT: La fiction prende forma dal volume 10 della novel. Non è uno spoiler molto importante, dato che l'argomento è trattato con leggerezza.]

Desiderio.
Semplice e puro desiderio.
Possibile che l’odio li avesse portati a desiderarsi a vicenda?

[Shizaya - Halloween!version]
“Smettila!”, Shizuo si strappò il crocifisso dal collo, ma non lo mutò nella grande croce dorata.
“Perché sei qui?”
“Perché ho trovato te.”
[...]
Sapeva di essere il suo sogno angoscioso, oppressivo, frequente, che lo faceva restar sveglio col respiro affannato e l’eccitazione addosso, mista al sudore e un senso di smarrimento.
Il suo incubo.

[ One Shot AlexanderxLeonard - Love is all we need ]
- Niente. - mormorò il ragazzino, quasi per accertarsi di aver capito bene.
- Niente. - replicò divertita l'amica, sillabando e scandendo bene la risposta.
- Niente. - ripetè Leonard, incredulo e sconcertato, scuotendo debolmente il capo.
Anne sorrise, avvolgendo le candide mani intorno a una tazza di cioccolata fumante.
Leonard sollevò nuovamente lo sguardo, le iridi azzurre accese di ingenua incredulità.
- Cioè, tu mi stai dicendo che Alexander non ha paura di niente ? Ma proprio di niente ?

Alexander uccide. E' il suo lavoro.
E' spietato, non ha rimorsi, non ha esitazioni, vive e uccide.
E si innamora.
Si innamora di un ragazzino viziato, arrogante, insicuro, ma che si dimostrerà capace di amare e di farsi amare.
- Pff, uno stronzetto arrogante come te ha paura di morire ?
- No, non volevo morire così, ecco. E poi cazzo te ne frega ?
Alexander rise. Anche in punto di morte era altezzoso il ragazzino.
- Hai ragione. - replicò e fece per premere il grilletto ...
[Una storia piacevole, senza troppe pretese. (yaoi)]

24 Dicembre.
Un giorno atteso da tutti.
Bambini, ragazzi, genitori, nonni, zii; chi più, chi meno aspetta sempre con ansia che l’orologio faccia scoccare la mezzanotte.
Chi per festeggiare, chi per scartare i regali, chi semplicemente per parlare del nuovo anno che sarebbe arrivato di lì a poco.
Ma soprattutto per passare una giornata in compagnia dei parenti e degli amici più cari.
Tutti.
Tutti, tranne lei.