[Bill Kaulitz/Bushido] Tra Bill e Bushido è tutto finito, ma per qualcuno è difficile accettare che crescere sia a volte ritrovarsi il cuore in polvere.
(...) Doveva essere un cacasotto e un perdente, così mi sarei complimentato con me stesso e non gli avrei lasciato altro che il mio disprezzo; invece mi ha trattato con rispetto: e io gli ho lasciato il cuore (...)

[...]Continua a chiederselo, inutilmente, senza trovare risposta, mentre il sole sorge e brilla su Babilonia, illuminandoli tutti, il suo corpo addormentato per terra, Alessandro nelle sue sontuose stanze, Efestione nella fetida cella e i corpi addormentati dei macedoni nella sala grande, ancora avvinghiati a compagne e compagni di festeggiamenti.[...]

[Bill Kaulitz/Bushido] E' il settembre del duemilaventuno: una notte come mille altre, mentre si avvicina il rigido inverno dell'Orsa. Tom Kaulitz vede il fratello uscire di casa, con l'inquietudine raggiante di ogni appuntamento. Altrove, l'aspetta un uomo che ha il nome di un fiore.
Bill, però, non arriverà da nessuna parte. Non quel Bill, almeno.
[...] Bill è sicuro che sia stato solo un incidente.
Un brutto incidente.
Ma sono vivo e tornerà tutto come prima. Non c’è bisogno che mi guardi così. Tutto sarà come prima.
Bill non si ricorda di Anis. Non sa neppure che è per punirlo che gli hanno fatto tanto male da spremergli il cuore come un’arancia, e farglielo poi colare via, nello scarico dei sogni perduti [...]
[Sei du mir das Messer - saga episodio pilota]

Sebastian si ritrova incatenato a una sedia da Grell a causa di una promessa fatta tempo addietro dal suo padrone. E, in quanto legato a Ciel dal Contratto, non può disobbedire ai suoi ordini, nemmeno se risalgono a molto tempo prima, nemmeno se Ciel non sa che lui sta effettivamente obbedendo.
[ Scritta per la community kinkmemeita ]
[ SebGrell ]

Si piega su di me e si avvicina al mio orecchio. «Non potrai vedermi, non potrai sentirmi, non potrai toccarmi... ma io sarò qui accanto a te», sussurra con voce tremolante. «Per sempre, Bill. Io sarò qui».
Porta una mano sul mio cuore.
Sì, Tom, è lì che ti terrò.
Per sempre.
Per sempre dentro di me.