Raccolta di storie legate alla mia saga "Flowers Wall", tutte a sfondo rigorosamente erotico.
I. Cuore giovane [durante il film]
II. Tra pentole e pignatte [post Flowers Wall]
III. Dentro la bolla [spin off capitolo XV di Flowers Wall]
IV. Il senno perduto di Sophie [post Flowers Wall]
V. Profumo di bucato [post Flowers Wall]

Il vecchio ha saputo di essere solo fino al momento in cui il freddo inverno è penetrato dall’unica finestra socchiusa – freddo di un freddo umido, come la nebbia, come la brina, come il ragazzo. Il ragazzo che col freddo è venuto a sedergli accanto, ancora una volta. [...]
«Hai vissuto, alla fine?»

I due prendono a squadrarsi in modo famelico, l’uno con lo sguardo annebbiato, l’altra con acuta attenzione. Si osservano senza un battito di ciglia, come in quel giochino che i bambini adorano ancora mettere in atto quando non hanno niente da fare. Il silenzio che si è andato a creare è estraneo e fin troppo invadente per due persone come loro.
Haymitch ed Effie.
Lui l'ubriacone del Distretto Dodici, lei la capitolina con la mania per l'educazione.
Sommateli ad una serata di tensione in cui un po' di alcol e di piacere non sembrano una cattiva idea, e troverete questa one-shot.

[Tim Buckley]
"Certe volte Tim si chiede se nel corso degli anni abbia peccato di egoismo… la risposta è difficile da dare.
È chiaro che dipende dalla persona a cui questa domanda verrà posta: di certo Judy e Taylor non possono rimproverargli quasi nulla.
Qualcun altro, invece, ha di che reclamare.
Eccome."
Omaggio a Tim Buckley, scomparso il 29 giugno 1975.

[Jeff Buckley]
Ogni tanto capita qualcosa d’improvviso, un imprevisto o una fortuna, come preferisci chiamarlo tu, in grado di scuoterti dal torpore che ti avvolge quotidianamente.
Questo è quel che succede oggi, senza alcun preavviso, ma ti bastano le prime note che escono dall’autoradio di una vettura poco distante per capire che questo ventinove maggio ha in serbo per te una sorpresa indimenticabile.
Omaggio a Jeff Buckley, scomparso il 29 maggio 1997.

''Non lo vedo, non c’è. Non c’è nessuno.
Eppure vorrei tanto pregare. Sì, anche se non mi fido, mi viene da chiedere aiuto a Dio mentre guardo il sangue bagnarmi di una colpa che non ho.
Ma non lo vedo; non è in nessuna goccia, né di sangue, né di pioggia, né di lacrima. Sono sola. Completamente sola.''

Che sia giunto finalmente anche per Sophie e Howl il momento di accantonare ogni timore e lasciarsi andare? Succederà finalmente ciò che, per un motivo o per l’altro, hanno rimandato durante tutta la prima estate passata insieme nel Castello?
Attenzione: questa storia è il seguito diretto di Flowers Wall, e non è molto comprensibile se non si conosce quest’ultima.

“Se continuerai di questo passo, ti ridurrai come quelli che combatti: mostri senz’anima!”
“E cosa cambierebbe?” sussurrò Howl, e si lasciò cadere sulla sedia di fronte al focolare. “Ho forse un’anima, ora?”
Pre-movie.
Scritta quest’estate per il Contest War Tales, con il prompt “Imagine (John Lennon)” (2° classificata); inoltre per la 10disneyfic con il prompt “Mostro”, e per la piscinadiprompt, prompt “Il castello errante di Howl, Howl, riflessioni davanti al caminetto”, con il quale partecipa al 1° turno della Staffetta.

"Coulson si trova di fronte ad un atroce dilemma.
Da una parte, le telecamere. Telecamere in ogni singolo ufficio. Telecamere ovunque che catturano ogni secondo di quello che succede alla SHIELD, telecamere che avranno già registrato abbastanza materiale ricattatorio da rendere la sua reputazione costruita con cura e pazienza nient’altro che un lontano ricordo.
D’altra parte, Steve Rogers è un gattino così ridicolmente adorabile. Sente il bisogno fisico di raccoglierlo e stringerlo al petto chiocciando cose senza senso.
Dio, un tempo aveva un briciolo di dignità."
[Coulson & gattini!Avengers; con la partecipazione di Pepper, Darcy e svariati agenti della SHIELD]

Mi dispiace.
So benissimo che è tardi, che è tremendamente e dannatamente tardi, ma sappi che mi dispiace. Non avrei dovuto. Non avrei voluto. Forse se fossi rimasto, a quest'ora staremmo combattendo dalla stessa parte, e non uno contro l'altro. Forse non sarei neanche qui a scrivere, no?
Ora vado, però, perchè voglio farmi perdonare. Vado nella Foresta Proibita, dove Voldemort attende Harry Potter.