Dopo che sono stato cacciato di casa sono andato per un po' a vivere da Zayn, prima che lui venisse sfrattato naturalmente, il suo stipendio non riusciva a mantenerci tutti e due.
Sono sempre vissuto in una famiglia benestante, non ho mai avuto bisogno di lavorare per permettermi qualcosa, era sempre lì pronto per me.
Così mi sono rimboccato le maniche, sono stato assunto dallo stesso ristorante di Zayn e mi sono messo in cerca di una casa. Quelle notti passate a dormire in macchina però non potrò mai dimenticarle.
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Ziam; scritta a quattro mani da giormoments e someonelikecris.

Quante volte si era soffermato sulla sua voglia che ondeggiava sensualmente ogni qualvolta Liam inghiottiva spostando così il suo pomo d'Adamo? E quante altre volte ancora aveva stretto troppo violentemente i fianchi di Perrie immaginandosi di tenere tra le mani quelli più duri e stretti di Liam? E adesso era lì, ad un passo da lui, ad un passo dal sentirlo su di lui.

« Amore come sei carino con quella cuffietta. » Malik è lì di fronte a lui, che ride e se a Liam dicessero che quella è una visione probabilmente non vi dubiterebbe, perché chiuso in quel giubbotto di jeans, seduto al tavolino con le gambe accavallate, Zayn sembra l'essere più bello ed irreale esistente sulla Terra. [ ziam ]

Liam gli strinse la mano e lo trascinò al centro della terrazza.
«La sera da qui si possono vedere intere costellazioni.» asserì il minore, portando la testa all’indietro. Zayn fece lo stesso e per un attimo si perse nell’osservare quel cielo stupendo ricco di stelle, che sembrava raccontare una favola.
«E’ bellissimo.» affermò, dopo lunghi minuti di silenzio, il moro. Liam annuì e si girò a guardarlo.
«Non quanto te, però.» si lasciò scappare in un sussurro. Zayn sorrise e si voltò verso di lui, per poi tirarlo a sé.
«Neanche quanto te.» gli sussurrò a fior di labbra, facendolo arrossire, prima di baciarlo ancora.
[Ziam ispirata da una scena accaduta mentre giocavo a The Sims 3.]

Liam, Zayn si incontrano casualmente a una festa prima dell'inizio di un nuovo anno scolastico.

-Ciao, come ti chiami?
-Perché, t'importa?
-Se non m'importava non te lo avrei chiesto non credi?
Hope rimase in silenzio a fissare quel ragazzo che sembrava avere un'aria così sicura di sé. La cosa la infastidiva parecchio, voleva forse lasciare ad intendere che era una ragazza facile? Beh, no non la conosceva per niente.
-Allora, credi che mi dirai il tuo nome?
-E tu credi che ti toglierai queste arie da macho e sei di natura così convinto di te stesso?
[...]
-Che fai scappi?
-No, semplicemente non mi va di restare qui.
-Perché, hai paura d'innamorarti forse?
-No, caro il mio sconosciuto, io non m'innamoro.
[...]
Questo è solo un assaggio di ciò che leggerete.
E' la mia prima FF sui One Direction e spero davvero che sia di vostro gradimento. Se siete curiosi leggete, non ve ne pentirete.

Emma non ebbe bisogno di alzare del tutto lo sguardo per capire chi fosse: soltanto una persona a scuola aveva la pelle ambrata di quella perfetta sfumatura che ricordava il miele, solo un ragazzo era talmente incurante delle regole da fumare a meno di un metro dalla porta d'ingresso e, sopratutto, soltanto dallo sguardo di un ragazzo, Emma, si sentiva trapassata da parte a parte. Non aveva bisogno di alzare gli occhi per incrociare quello sguardo, lo sentiva perfettamente su di sé senza bisogno di vederlo.
* Non c'era niente in lei che esprimesse disordine, o caos, che invece per lui erano parole all'ordine del giorno.