Coincidènza s. f. [der. di coincidere] dal latino "con incidere": cadere insieme.
Ci sono un milione di coincidenze sulle quali non abbiamo nessun controllo, quegli eventi che ci portano in un certo posto, in un dato momento e fanno prendere una certa piega alla nostra vita. Una serie di (s)fortunati eventi? Probabilmente Lia li avrebbe descritti proprio così.

Mi chiamo Amelia Stefani, e questa è la mia storia. Non vi voglio convincere a leggerla. Dopotutto, forse voi state cercando una storia romantica. Beh, vi anticipo subito che questa non lo è: io non sono una persona romantica, mai stata. E lui lo sapeva. Non per cinismo o qualche altra fesseria del genere, solo che non sono capace, mi scappa da ridere. Quindi no, niente romanticismo.
Questa è soltanto la storia di un'inaspettata amicizia. Inaspettata perché mi prese alla sprovvista. Non ebbi neanche il tempo di vederla arrivare che già mi era impossibile separarmene, se non molto dolorosamente. Non è una storia romantica, è una storia di vita, che a volte è felice, e poi non lo è più. E ci può essere passione, ma anche quella non dura per sempre. Ma la vita è l'unica cosa che conosco, e l'unica che posso raccontare.
"Lasciate ogne speranza, voi ch'intrate." (Una citazione di Dante ci sta sempre)
Tom HiddlestonX Nuovo Personaggio

Tratto dal testo:
“Come hai fatto ad entrare? Che cos'hai in mano?” domando di getto, allarmata, riferendomi a quella specie di bastone dorato, dalla punta ricurva e in cui è stata incastonata una pietra celeste. Lui però non mi risponde, continua a fissarmi in modo strano, mantenendo il suo ghigno divertito. Peccato che io non mi stia divertendo per niente, anzi, ogni secondo che passa divento sempre più allarmata, per non dire spaventata. “Come ti chiami?” domando, non perdendo neanche uno dei suoi movimenti, perché adesso mi si sta avvicinando, piano, come se non volesse spaventarmi, ma lo ha già fatto, ponderando se rispondermi o meno. “Loki." mi risponde alla fine.

[Post-Capitan America 2].
[Stucky].
Winter comincia a ricordarsi di Steve. E questo lo porta a capire che, in fondo, è sempre stato la sua missione.
Partecipa alla fanfiction challenge II:
Personaggio: Bucky
Prompt: In fondo, Steve era sempre stato la sua missione

Lo guardava e provava emozioni che sapeva di aver già avuto nel cuore. Qualcosa di profondo, anche un po’ spaventoso, che era certo di aver provato per lui. Un sentimento che era frustrazione e vergogna, ma anche gioia e orgoglio. Tutto nascosto sotto gli sguardi e i sorrisi che quei due giovani soldati si scambiavano su una pellicola vecchia di settant’anni.

[Michael Fassbender]
"Mi sposo", disse lei.
"Vieni a cena con me", disse lui.
Così diversi ma così vicini. La loro storia creerà problemi, danni, guai, passione e felicità. Non sapranno resistere all'avvicinarsi l'uno all'altra, anche se sanno che dovrebbero.
In una Londra complice e romantica, galeotta fu una caffetteria...

La vigilia di Natale Eliza passa dagli Holmes a fare gli auguri, ma sulla soglia la accoglie un uomo dagli occhi grigi che le legge dentro tutto il suo dolore.

"Si chiese come dovesse essere Molly durante il sesso. La immaginava dolce ed esitante all'inizio, per poi lasciarsi andare in un tunnel di passione. Non appena ebbe formulato quel pensiero, si sentì incredibilmente turbato. Era la prima volta che immaginava realmente Molly in una situazione simile. Non si era mai soffermato in simili pensieri neanche quando lei aveva cercato in tutti i modi di scatenare in lui simili collegamenti inconsci. Perché improvvisamente i suoi pensieri erano rivolti al sesso e, nello specifico, nel sesso con Molly?"

Perché se Molly decide di cambiare, non è detto che Sherlock apprezzi. Seguono buoni propositi!, misteri! e idee assolutamente sbagliate! Ma soprattutto, perché è tutta colpa di Mike Stamford?
(Riferimenti vari ed eventuali alla terza serie).

“Allora mi farai da alibi.”
“In che senso?”
“Nel senso che se qualcuno verrà a cercarmi io fingerò di essere impegnato con te.”
“Impegnato?”
“Sì, Molly, se non ti è chiaro posso disegnarti una vignetta.”

"Lui allegro, giocoso, divertente, sereno, tranquillo, pazzo, chiacchierone, socievole, aperto, pulito, senza un fottuto problema di merda.
Io, tutto l’opposto. Sporco, spento, sofferente, morto dentro, pieno di me stesso per non sotterrarmi, una vera merda ambulante."
Chester arriva nel gruppo e non fa un'ottima impressione, tuttavia Mike si intestardisce per tenerlo e farlo integrare. Questo è l'inizio di qualcosa che marchierà entrambi cambiando ogni cosa drasticamente.
Percorriamo dal loro punto di vista e in modo dettagliato quella che è la loro storia dalle origini. Niente di più sconvolgente, sorprendente e, spesso, addirittura proibito.
Non è una storia per deboli di cuore.

Non è solo il pensiero suicida di una povera pazza, ma il piano di attacco a se stesso di un mondo malato. Io sono solo il detonatore, la bomba che esploderà è decisamente ben più grossa.
E tutto continua a non avere senso, diario, nessun fottutissimo senso.

« Non sapevo nulla di quello strano ragazzo, se non che era bello, dannato e appena scappato da un ospedale psichiatrico... »
(Presenza di contenuti forti)
[MikexBillie][NuovoPGxBillie]

Los Angeles anni Novanta. In un mondo fatto di sesso, droga e rock 'n roll, si puo' incontrare qualcuno di ancora puro e immacolato, con la mente sveglia e la frecciatina sempre pronta?
Il titolo e' una delle mie canzoni preferite di "Beautiful Disease" di Duff, e chi altri se no? ;)

Non c'è molto da dire, se non che questa per me conta molto, perchè alla fine tutti noi abbiamo sigillato le urla dietro le nostre labbra, tutti noi abbiamo lasciato che la rabbia ci divorasse la mente, senza lasciarla sfuggire, per paura, o solo per debolezza. Tutti noi urliamo in silenzio, e le urla di alcuni meritano di essere ascoltate (giuro, cazzo non sono depressa!)