[CROSSOVER AU CON LA SERIE TV FEAR THE WALKING DEAD // INTRODUZIONE DI ELYZA LEX]
FANFICTION COLLAB TRA Burymanscript_ & itunas
Los Angeles. La città degli angeli, El Pueblo de Nuestra Señora de los Ángeles del Rio de la Porciúncula. Chiamatelo come vi pare.
Voi crederete che Los Angeles sia una di quelle città civilizzate nelle quali le persone, o perlomeno gli hipster, si incontrano per bere un caffè di marca sconosciuta e fare quattro chiacchiere.
Non immaginereste mai un mondo nel quale le persone vivono rinchiuse in casa con la sola idea di sopravvivere a un branco di morti viventi che se ne va in giro per la città a bazzicare mangiando carne umana.
Beh, sfortunatamente per gli hipster questo è il mondo in cui adesso viviamo.⁠⁠
QUEER BEGINS HERE.

Demi e Naya, così distanti eppure così vicine, nate per amarsi. Questo è il loro destino.
#Daya

Quinn è a New York da una settimana, quando salta fuori che Rachel e Kurt non sopportano più Santana. Quinn commette l’imperdonabile errore di informare la latina del suo trasferimento e di darle il suo indirizzo.
Due ore più tardi si ritrova tre valigie e una borsa con quattro bottiglie di tequila davanti alla porta, annunciate da un messaggio di Rachel che la informa che “Scusa Quinn, non ce la facciamo più. Ora è un tuo problema. Oh, sei invitata a cena venerdì”.
Accoglie Santana nel suo monolocale solo perché sta cercando di redimersi e di diventare una persona migliore. (La fa comunque dormire sul pavimento, perché non ambisce alla santità.)

Demi è innamorata del suo migliore amico, Josh, un ragazzo bellissimo e piuttosto popolare che, però, preferisce passare con lei il suo tempo; la difende, la protegge, la tratta come una principessa.
Eppure tra loro c'è solo una forte, stupenda amicizia nata una sera dove entrambi avevano perso qualcosa, incoscienti del fatto di averne trovata un'altra.
Qualcosa li lega. Forse le emozioni che provano l'uno per l'altra - come dice Miley, la migliore amica di Demi - o forse qualcosa che sta per tornare; forse, qualcosa che in realtà c'è sempre stato.
E' una storia di una ragazza con qualche problema in più, che piange un po' più spesso. Perché Demi è così fragile, e lo sanno tutti: Miley, Josh, Chelsea, e anche... Selena.
[Avvertimenti: il carattere dei personaggi reali è completamente modificato. Demi non è Demi, è solo un personaggio in cui potreste trovare un po' di me.]

«Le mani di Quinn si stringono attorno a quel vestito che non vuole indossare. Lo guarda e può distintamente immaginare le sue gambe spuntare oltre il bordo della gonna. Troppo pallide, troppo grosse, con ancora i lievi segni di una dieta drastica. I segni del passaggio di Lucy, quella parte di lei che è riuscita a sfilarsi come un abito troppo ingombrante.»

"Im in the corner, watching you kiss her,
I'm right over here, why can't you see me,
I'm giving it my all, but I'm not the girl you're taking home,
I keep dancing on my own" [Calum Scott - Dancing on my own]

Lo sta sognando di nuovo. Lo capisco dal modo in cui sorride serena, beata.

Louis/Harry, accenni Louis/Zayn, Perrie/Zayn
Ed Harry lo aveva guardato con gli occhi tremendamente spenti ed una voglia di urlare stretta dentro al cuore. Louis percepiva il bisogno di scusarsi ancora e ancora, ma non aveva fatto niente. Era rimasto lì, fermo, a guardare l'amore della sua vita uscire da quella che fino a qualche minuto prima era casa loro. Louis sospirò, una crepa a dilaniare il suo cuore. Non voleva andarsene.
_
Louis commette un grandissimo errore e cerca di liberarsi dal dolore che lo attanaglia attraverso la scrittura. Parla di occhi verdi e labbra scarlatte.

"Un sospiro stanco che le lascia le labbra.
Non riesce neanche più ad odiarla, dopo mesi, forse anni.
E non riesce a smettere di amarla."

Dianna/Naya, accenni Cory/Lea
Dal testo:
Dianna, a quel punto, inizia a ridere. Ride così forte, ride come non ha mai fatto prima d'ora.
Ride più forte di quando Naya si è presentata sotto la porta di casa sua vestita da babbo natale.
Ride, ride prima di scoppiare a piangere.
Piange e poi inizia ad urlare. Urla come non ha mai fatto prima.
Cory e Lea cercano di calmarla, ma ormai è troppo tardi; le forti risate sono state sostituite da un pianto senza ritorno.
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Dianna non riesce a perdonare Naya, ma rimane comunque innamorata di lei. L'amore, alle volte, non basta.

Una stazione.
Un treno per New York.
Un nuovo capitolo.
Ma a Santana manca ancora una cosa per essere davvero felice...

Amy ha sempre avuto il sorriso infantile e brillante delle persone belle, è così naturale per lei essere genuina e viva, che a volte Karma deve prendere respiri profondi per rimanere ancorata alla realtà e smettere di sognare ad occhi aperti.
E Amy, lei è imprevedibile, come un temporale estivo.
[...]
Amy si merita tutto, tutto quanto.
Allora perché le sembra di affondare, quando si rende conto che potrebbe – vorrebbe – darglielo?
Piccolo missing moment Karmy, ispirato da Wake me up, Ed Sheeran. ♡

«Non si capacitava di quanta stupidtà albergasse nella mente degli umani, così poco tempo per vivere e così tanti modi per sprecarlo. Era ormai a pochi passi da lei, sicura che non l'avrebbe mai notata per lo stato confusionario in cui era, sicura che la sua vita sarebbe stata breve e barcollante come la sua stessa sbronza, sicura che se le avesse strappato il cuore le avrebbe evitato una misera esistenza, sicura che una volta che l'avesse superata sarebbe stato come se non l'avesse mai vista...sicura che in quel momento non le fosse davvero crollata di fronte e lei non l'avesse davvero presa al volo senza farle toccare l'asfalto.» {Cap 1}
Rating indicativo per la presenza di scene violente durante la storia

[Demi Lovato/Naya Rivera; Long Fiction, AU.]
«Sono Demi, comunque.»
Si presentò poi, le labbra rosee tese in un sorriso amichevole.
«Naya..»
Tutto ciò che uscì dalla bocca di Naya fu un borbottio distratto e poco interessato alla domanda posta.
Le due iridi cioccolato che ora la scrutavano attente sembravano riuscire a distrarla più del dovuto.
Per quanto si stesse sforzando, interrompere il contatto visivo con quella ragazzina risultò più complicato del previsto. Così si limitò ad esibire la classica espressione accigliata e cinica che Demi contò di aver visto almeno dieci volte in tutta la scena che si era appena venuta a creare.
«Naya..»
Demi abbassò finalmente lo sguardo, ripetendo assorta il nome appena scivolato fuori dalle labbra che aveva cercato in tutti i modi di non fissare.
Naya lasciò che finisse di tamponare le ultime gocce dai lembi della maglietta ormai per metà fradicia, sorprendentemente in balia di quel tipo di attenzioni che solitamente nessuno le rivolgeva mai.
«E' un bel nome»
Commentò, con una semplice alzata di spalle.
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Dal capitolo 2 di 20, di cui la metà già scritta.
[+ Dianna Agron, Lea Michele e nuovi personaggi ricorrenti con rispettivi prestavolti famosi.]

||«Sono Beth» disse semplicemente la bambina, e quel nome annebbiò la mente di Quinn. Sconvolta, incredula, stava guardando la sua bambina. Sua figlia, con i suoi stessi capelli biondi tagliati corti, i suoi stessi occhi verdi e grandi, il suo stesso naso piccolo e carino. Era perfetta. [...] Fu come aver ricevuto una pugnalata. L'ultima volta che l'aveva vista, Beth aveva un anno nemmeno. Era un batuffolo che non sapeva parlare, in tutine intere e che odorava di latte. Adesso aveva sei anni. Era bellissima.||